Ritrovo Toscano della Pipa
Tabacchi e...... => Tabacchi e bevande => Topic aperto da: coureur-des-bois - 19 Gennaio 2008, 15:36:53
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Come Enzo sta facendo così bene per la pipa, anch'io ho deciso di fare altrettanto con il vino, anche per tener fede a quanto sostiene pipaluce a proposito del sottoscritto.
Comincio con Antipatro di Tessalonica (circa I secolo a. C.)
Il temuto tramonto delle Pleiadi,
l'onda mugghiante del mare che s'infrange
sul duro scoglio, i fulmini scagliati
dal grande cielo - niente di tutto questo mi spaventa
quanto mi terrorizzano i malvagi,
i bevitori d'acqua che ricordano
tutto ciò che si dice nei banchetti
Salute!
Bernardo
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ENIVREZ-VOUS
Il faut être toujours ivre. Tout est là: c'est l'unique question. Pour ne pas sentir l'horrible fardeau du Temps qui brise vos épaules et vous penche vers la terre, il faut vous enivrer sans trêve.
Mais de quoi? De vin, de poésie ou de vertu à votre guise. Mais enivrez-vous.
Et si quelquefois, sur les marches d'un palais, sur l'herbe verte d'un fossé, dans la solitude morne de votre chambre, vous vous réveillez, l'ivresse déjà diminuée ou disparue, demandez au vent, à la vague, à l'étoile, à l'oiseau, à l'horloge, à tout ce qui fuit, à tout ce qui gémit, à tout ce qui roule, à tout ce qui chante, à tout ce qui parle, demandez quelle heure il est; et le vent, la vague, l'étoile, l'oiseau, l'horloge, vous répondront: "Il est l'heure de s'enivrer! Pour n'être pas les esclaves martyrisés du Temps, enivrez-vous; enivrez-vous sans cesse! De vin, de poésie ou de vertu, à votre guise."
Charles Baudelaire
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ENIVREZ-VOUS
Il faut être toujours ivre. Tout est là: c'est l'unique question. Pour ne pas sentir l'horrible fardeau du Temps qui brise vos épaules et vous penche vers la terre, il faut vous enivrer sans trêve.
Mais de quoi? De vin, de poésie ou de vertu à votre guise. Mais enivrez-vous.
Et si quelquefois, sur les marches d'un palais, sur l'herbe verte d'un fossé, dans la solitude morne de votre chambre, vous vous réveillez, l'ivresse déjà diminuée ou disparue, demandez au vent, à la vague, à l'étoile, à l'oiseau, à l'horloge, à tout ce qui fuit, à tout ce qui gémit, à tout ce qui roule, à tout ce qui chante, à tout ce qui parle, demandez quelle heure il est; et le vent, la vague, l'étoile, l'oiseau, l'horloge, vous répondront: "Il est l'heure de s'enivrer! Pour n'être pas les esclaves martyrisés du Temps, enivrez-vous; enivrez-vous sans cesse! De vin, de poésie ou de vertu, à votre guise."
Charles Baudelaire
Bellissimo, ma.... potresti tradurlo in bergamasco valseriano? Grazie
P.S. Non è per me ma per quegli zotici del Berghem che vi leggono! :roll:
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Al massimo in italiano,codeste lingue di radice finnica mi sono ostiche. :D
UBRIACATEVI
Bisogna esser sempre ubriachi. Tutto sta in questo: è l'unico problema. Per non sentire l'orribile fardello del Tempo che rompe le vostre spalle e vi inclina verso la terra, bisogna che vi ubriachiate senza tregua.
Ma di che? Di vino, di poesia o di virtù, a piacer vostro, ma ubriacatevi.
E se qualche volta, sui gradini d'un palazzo, sull'erba verde d'un fossato, nella mesta solitudine della vostra camera vi risvegliate con l'ubriachezza già diminuita o scomparsa, domandate al vento, all'onda, alla stella, all'uccello, all'orologio, a tutto ciò che fugge, a tutto ciò che geme, a tutto ciò che ruota, a tutto ciò che canta, a tutto ciò che parla, domandate che ora è; e il vento, l'onda, la stella, l'uccello, l'orologio, vi risponderanno: "È l'ora di ubriacarsi! Per non esser gli schiavi martirizzati del Tempo, ubriacatevi; ubriacatevi senza smettere! Di vino, di poesia o di virtù, a piacer vostro."
Charles Baudelaire
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Come dire? La cultura e l'intelligenza sempre abbattono la violenza e la prevaricazione.
Bravi
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tra...una citazione e l'altra........muovete il mouse e vedete quanti metri fate
http://www.flashgames.it/ubriaco.html
Di vino purtroppo non me ne intendo, ma essendo spudoratamente un vigliacco...dico che mi piace il Chianti! :roll:
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E ora un po' di farsa rossiniana:
L'occasione fa il ladro (1812)
Il conte Alberto e don Parmenione, sono bloccati in una locanda da un temporale -
Viva Bacco il dio del vino! Viva il sesso femminino!
Che al piacer ogn'alma desta, che fa i cori giubilar!
Anche in mezzo alla tempesta fa i perigli disprezzar!
E ancora " La gazza ladra " (1817)
Il coro:
Viva Bacco e la cantina, medicina d'ogni età!
Il brindisi comico del servo Pippo:
Il nappo è di Pippo,
la pipa e la poppa:
il pacchero accoppa
le pene del cor.
Bernardo
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Propongo un assaggio di un trittico tutto italico. :D
ER VINO DE PADRON MARCELLO
Bono! sangue de bbio! bbravo Marcello,
Che oggi nun me dài sugo d'agresta!
Cqua, cqua, 'n'antra fujjetta ugual' a cquesta,
E abbada a nun sbajjatte er caratello.
Oh cquésto se pò ddí vvino de festa!
Gajjarduccio, abboccato, tonnarello ..
Ah! tt'arimette er core in ner cervello,
E tt'arillegra senza datte in testa.
Com' è lliggero poi! com' incanala!
Questo arifiata un morto in zepportura,
E tte je fa arimove er cressceccala!
Propio è una manna, è un ettore addrittura!
E ssimmai pe ddisgrazzia uno s'ammala
Co sto vino che cqui ggnente paura.
GIUSEPPE GIOACHINO BELLI
CON IL FIORE DE LA BOCCA UMIDA A BERE
Con il fior de la bocca umida a bere
ella attinge il cristallo. Io lentamente
le verso a stille il vin dolce ed ardente
entro quel rosso fiore de 'l piacere;
e chinato su lei, muto coppiere,
guardo le forme dilettosamente:
la sua testa d'Ermète adolescente
e la sagliente spira de 'l bicchiere.
Or, poi che le pupille a l'amorosa
concordia de le due forme stupende
io solo, io solo, io solo ho dilettate,
godo infranger la coppa preziosa;
e improvviso un desìo vano mi prende
d'infranger le membra bene amate.
GABRIELE D'ANNUNZIO
BRINDISI
Evoe, Lieo: tu gli animi
Apri, e la speme accendi.
Evoe, Lieo: ne’ calici
Fuma, gorgoglia e splendi.
Tenti le noie assidue
Co’ vin d’ogni terreno
E l’irrompente nausea
Freni con l’acre Reno.
Chi ne le cene pallide
Cambia le genti e merca
E da i traditi popoli
Oro ed infamia cerca:
A noi conforti l’anime
Pur contro a’ fati pronte
Il vin dè colli italici
Ove regnò Tarconte...
GIOSUÈ CARDUCCI
D'Annunzio è sempre D'Annunzio 8)
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E ora un salto oltre oceano, anche se l'ambientazione potrebbe essere francese. I vini sono francesi e spagnoli.
Edgar Allan Poe: "Il barile di Amontillado"
La miriade di offese di Fortunato le avevo sopportate come meglio avevo potuto, ma quando arrivò all'oltraggio giurai di vendicarmi.
Voi, che ben conoscete la natura della mia anima, non supporrete che io mi sfogassi in minacce. Finalmente volevo vendicarmi; questo era un punto fermo, ma il modo con cui avrei attuato questo proposito escludeva ogni idea di rischio. Volevo, non soltanto, punire, ma punire rimanendo impunito. Un torto non può essere risarcito, se il prezzo pagato ricade su chi si vendica. Del pari non è riparato quando il vendicatore non manca di manifestarsi come tale a colui che ha fatto il torto.
.......
L'andatura del mio amico era traballante e i campanellini del suo cappello tintinnavano mentre avanzava a grandi passi.
"Il barile?", chiese.
"E' più in là" dissi," ma guardi le bianche ragnatele come brillano sulle pareti di questa grotta!"
Si volse verso di me e mi guardò con lo sguardo acquoso dell'ubriaco.
......
"Basta!", disse," la tosse non è niente, non mi ucciderà. Non morirò certo di tosse."
"Vero, vero", risposi " ed io non voglio certo allarmarla senza ragione, ma devo essere cauto. Un sorso di questo Medoc ci difenderà dall'umidità."
A questo punto feci saltare il collo di una bottiglia che avevo preso da una lunga fila di sorelle che giacevano nella muffa.
.......
Spezzai il collo a una bottiglia di De Grave e gliela allungai. La vuotò tutta d'un fiato. I suoi occhi brillavano di una luce feroce. Rise e lanciò la bottiglia verso l'alto con gesti che io non capivo.
......................
Bernardo
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Ti seguo nel percorso oltre oceano,che sia rigorosamente zigzagante ,dato il tema da svolgere. :D
CANZONE AL VINO
Il vino raggiunge la bocca
E l'amore raggiunge gli occhi,
Questa è la sola verità che ci è dato conoscere
Prima di invecchiare e morire.
Sollevo il bicchiere alle labbra,
Ti guardo e sospiro.
WILLIAM BUTLER YEATS
QUARTINE
Vieni, o coppiere, e porta, pel nostro cuore
porta un'anfora di vino, che ne brindiamo insieme
prima ch'anfore facciano della nostra argilla nera.
Poiché nessuno risponde, ahimè, del domani
allieta dunque, oggi, questo triste cuore.
Vino bevi al chiaro di luna, o Luna, ché la luna
molto ancor brillerà, e noi non troverà sulla Terra.
Come il tulipano d'Aprile prendi in mano la coppa rotonda
se hai la fortuna di startene con una guancia di rosa.
Bevi vino in letizia, ché questo antico cielo crudele
d'un tratto dell'alto tuo cuore farà bassa polvere e terra.
Io nulla so, non so se Chi m'ha creato
m'ha fatto per Cielo o m'ha destinato all'Inferno.
Ma una coppa e una bella fanciulla e un liuto sul lembo del prato
per me son monete sonanti: a te la cambiale del Cielo!
Da quando la Luna e i Pianeti comparvero in cielo
nessuno vide mai cosa più dolce di purissimo Vino.
Pien di stupore son io pei venditori di vino, ché quelli
che cosa mai posson comprare migliore di quel ch'han venduto?
Dicono: ci saranno, dopo, il Paradiso e le fanciulle.
Dicono: ci saranno, laggiù, e vino e latte e miele.
Che male v'è allora se, qui, ci scegliamo vino e amanti
quando, alla fine di tutto, così sarà ancora?
Con bella fanciulla in riva al ruscello, e vino, e rose,
finché m'è concesso, godrò in pura letizia.
Finché fui, sono, e sarò in questo mondo
ho bevuto, bevo e berrò sempre del vino!
Vieni, accarezza le chiome di gentile fanciulla
Prima che il fato ti infranga le membra.
Godi una coppa di vino finché il tuo nome è sul Libro di Vita.
Il cuore domato dal vino non è preda di affanni.
Allorché recideranno il virgulto della mia vita,
Le mie parti saranno sparse lontane una dall'altra,
Se dal fango mio allora modelleranno una brocca
Fatela colma di vino e io tornerò alla vita.
Se sono sobrio la gioia mi è nascosta da un velo
Ma la mia Mente perde coscienza se bevo
C'è un attimo solo fra sobrietà e ubriachezza
Per cui tutto darei. E' quello la Vita!
Mi dice la gente: "Gli ubriachi andranno all'inferno!"
Ma son parole queste prive di senso pel cuore:
Se dunque andranno all'Inferno i bevitori e gli amanti,
Vedrai il Paradiso domani nudo come palmo di mano!
OMAR KHAYYAM
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I' beo d'un vino a pasto che par colla
e tien di muffa e sa di riscaldato
e parmi con assentio temperato,
con fiele e rabbia e sugo di cipolla.
Drento vi metto el pane e non s'immolla
e sta dell'acqua tutto seperato
e nel bicchier istà ch'e par ghiacciato:
tu puo' ben dimenar ch'e' non si crolla.
E dopo questo i' beo d'uno si tristo,
non sare'sufficente a lavar tigna
et è per certo un fine cacciacristo;
staccio non passerebbe nè stamigna,
tanto è morchioso e colla feccia misto:
sciloppo mi par ber, ma non di vigna.
e chi ne bee non ghigna,
ch'egli è ciprigno, cerboneca fina:
chiudendo gli occhi mi par medicina.
il mitico Burchiello, di casa vostra!
sonetto in controtendenza agli schemi classici coevi, infatti generò uno stile di Sonetti detti "alla Burchiellesca".
D'
Et capìt Piero!? :lol:
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Dai ricordi liceali:
Orazio - Odi I 37 - 1,6 - Per la sconfitta di Cleopatra
Nunc est bibendum, nunc pede libero
pulsanda tellus, nunc Saliaribus
ornare pulvinar deorum
tempus erat dapibus.
Antehac nefas depromere Caecubum
cellis avitis,.........
Ora puoi bere, puoi il piede battere libero
sulla terra; tornato, tornato è ora il tempo
di ornare, amici, l'ara degli dei
con un banchetto da far invidia ai Salii.
Sacrilego prima sarebbe stato togliere
il cecubo dalle cantine,.........
Bernardo
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Scusatemi ma come sempre devo rompere con la notizia curiosa.
Nel corredo funerario della tomba di Tutankhamon, morto nel 1323 a.C., sono state rinvenute una trentina di anfore. 26 di esse risalgono agli anni 4, 5, 9 del regno del faraone e ciò conferma che egli regnò circa 9 anni. Poiché le anfore non erano smaltate, all'interno, nei secoli il vino è evaporato e tutto ciò che oggi resta sono dei depositi appiccicosi sul fondo. Che però sono bastati per risalire alla composizione del vino. Ad averla decifrata a livello molecolare sono stati i ricercatori dell'Università di Barcellona. Le analisi, spettrografia di massa e cromatografia in fase liquida, hanno individuato la presenza di acido tartarico (l'impronta chimica del vino in sé) ma soprattutto l'acido siringico, in cui si decompone la sostanza che dà il colore rosso al vino, la malvidina-3-glucoside. II metodo ha fatto identificare anche la provenienza dell'uva, che coincide con quanto scritto sull'«etichetta»: un vino rosso e dei migliori vigneti egiziani.
(http://www.beniculturali.it/alimentazione/foto/big/038.jpg)
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http://www.flashgames.it/ubriaco.html
Di vino purtroppo non me ne intendo, ma essendo spudoratamente un vigliacco...dico che mi piace il Chianti! :roll:
Qualche vecchio frequentatore di Flp ricorderà, ormai svariati anni fa, che il giochetto fu accostato all'irruento Beer (anche lui è una vita che non si sente)
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L'acqua che zampilla e spumeggia sulla pietra morbida della fontana sembra risvegliare in Henry i ricordi che conferiscono una speciale sfumatura di colore allo spirito di quel posto. Due particolari vale la pena di menzionare, che non caratterizzano tanto gli oggetti, ma i pensieri da essi evocati.
La figlia di un suo amico, una giovane contessa, uscita di fresco dalla scuola conventuale e sposata da poco, viene invitata a corte per la prima volta e, novizia anche per il bere, si ubriaca con qualche bicchiere di champagne. Presa dall'emozione sale su un tavolo prima che qualcuno possa trattenerla e intona il brindisi:
Lascia pur che il mondo dica
Evviva, evviva, evviva la fica!
Un esempio di un momento di eccitazione nella vita delle persone giovani e felici, che sentono di aver conquistato in una notte una nuova libertà e credono che tutto sia lecito. Quando però superano certi limiti, accade quello che accadde a questa ragazza che per vent'anni non ebbe più alcun invito. Si può immaginare l'imbarazzo del marito quando ciò di cui godeva nella camera nuziale diventava manifesto nella sala della festa.
Ernst Junger
Cacce sottili (Subtile Jagden) Stuttgard 1980
Bernardo
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Quì si convien seguitar lo Prence!
Janu aveva anche del vino, del buon vino di Mascali che regalava a Nedda senza risparmio, e la povera ragazza, la quale non c'era avvezza, si sentiva la lingua grossa, e la testa assai pesante. Di tratto in tratto si guardavano e ridevano senza saper perché. "L'annata sarà buona pel povero e pel ricco" disse Janu, "e se Dio vuole alla messe un po' di quattrini metterò da banda ... e se tu mi volessi bene! ..." e le porse il fiasco. "No, non voglio più bere" disse ella colle guance tutte rosse. "O perché ti fai rossa?" diss'egli ridendo. "Non te lo voglio dire" "Perché hai bevuto!" "No!". "Perchè mi vuoi bene? Ella chinò gli occhi come se ci vedesse delle fiamme, e le sembrò che tutto il vino che aveva bevuto le montasse alla testa, e tutto l'ardore di quel cielo di metallo le penetrasse nelle vene ...
Giovanni Verga
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Mi permetto di segnalare ai cari amici toschi il testo integrale del Bacco in Toscana, arcinoto ditirambo del medico, scienziato, accademico della Crusca Francesco Redi.
Un doveroso omaggio ai carissimi compiperos di RTP: buona lettura!
http://www.liberliber.it/biblioteca/r/redi/bacco_in_toscana/pdf/bacco__p.pdf
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Assiduo frequentatore delle mie plaghe
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Ricordate il cameriere cuoco sommellier che ha assistito magnificamente durante la cena pratese. :D :D 8O
Dopo la chiusura di quel locale,hainoi! :cry: ,ha aperto per proprio conto una enograpperia in via roma,e organizza mitiche degustazioni alcoliche ed alimentari ogni venerdì sera.
Fra l'altro è iscritto a rtp col nik "Novizio",non ha mai avuto il coraggio di postare ma ci legge regolarmente.
PS. A prima,seconda e terza vista ,quanto scritto può sembrare uno spamm commerciale,vi assicuro che non è così.
Allego l'epicureo attuale programma ,di scuola Aristippiana,che propone ,segnalando come unici nei la non possibilità di fumare nel locale e che non cucina cacciucco.
Fonte al Cerro
Via Roma, 66/68
59100 Prato
Tel. e Fax 0574-401982
fontealcerro@virgilio.it
CALENDARIO
DEGUSTAZIONI
2008
*****25 GENNAIO 2008 – VENERDI’****
AZIENDA AGRICOLA DI MEO
– SALZA IRPINIA - AVELLINO
Azienda agricola produttrice di vini tipici della Campania, sia bianchi che rossi; produzione limitata di bottiglie.
Vini prodotti: Greco di Tufo D.O.C.G., Fiano di Avellino D.O.C.G., coda di volpe d’Irpinia I.G.T.: Sannio Falangina D.O.C.; Colli dei Cerri Fiano di Avellino D.O.C.; Aglianico d’Irpinia D.O.C.; Taurasi D.O.C.G.; Don Generoso Irpinia I.G.T..
CENA DEGUSTAZIONE CON:
GRECO DI TUFO D.O.C.G. con spiedini di mozzarella di bufala e pomodorini
FIANO DI AVELLINO D.O.C.G. con timballo di riso venere al caciocavallo
TAURASI D.O.C.G. Riserva con formaggi campani
RATAFIA’ DI NONNA ERMINIA (liquore al vino aglianico aromatizzato con foglie di amarene e ciliegio) con torta al cioccolato
GRAPPA DI TAURASI € 25,00
*****8 FEBBRAIO 2008 – VENERDI’****
DIEVOLE
– DIEVOLE – SIENA
Azienda produttrice di vini sempre di buon livello, accattivanti, morbidi e decisamente ben fatti.
CENA DEGUSTAZIONE CON:
DIVERTIMENTO 2006 I.G.T. (colorino, canaiolo e mammolo) con prosciutto di Dozza e crostone di spuma di gota e noci
VENDEMMIA CHIANTI CLASSICO D.O.C.G. 2004 con minestra di legumi
NOVECENTO CHIANTI CLASSICO RISERVA 2003 D..O.C.G. con tagliere di prosciutto di cervo e cinghiale, controfiletto di chianina e crostone di polenta con pecorino fresco
BROCCATO I.G.T. (sangiovese 85%, merlot 12% e petit verdot 3%) tagliere di formaggi
VIN SANTO e cantucci
GRAPPA € 30,00
*****14 FEBBRAIO 2008****
SAN VALENTINO
CENA DEGUSTAZIONE CON
MENU’ TERRA MENU’ MARE
Prosecco di benvenuto
Antipasto: Prosciutto di Dozza ed insalatina di spinaci, pecorino romano e pinoli
Antipasto: Insalatina al salmone
Primo piatto: Risotto al pollo
Primo piatto: Risotto ai gamberi
Secondo piatto: tagliere del bosco (salumi di cinghiale e cervo)
VINO ROSSO DA SCEGLIERE DIRETTAMENTE IN ENOTECA
Secondo piatto: Sashimi di rana pescatrice, storione selvaggio, pesce spada e baccalà (prodotti marinati o affumicati)
Crostatina di fragole e Moscato
Il tutto accompagnato con Ferrari Perlè 2002. € 30,00
*****22 FEBBRAIO 2008 – VENERDI’****
CERETTO
– ALBA –CUNEO
Una delle più importanti aziende italiane, conosciuta in tutto il mondo per la sua dinamicità e la sua forza promozionale del territorio.
CENA DEGUSTAZIONE CON:
BARBERA D’ALBA PIANA 2005 con formaggi langaroli stagionati
MONSORDO 2003 (cabernet 25%, nebbiolo 50% e merlot 25%) con carpaccio di chianina e insalata Eva
BAROLO BRICCO ROCCHE BRUNATE 2001 con polenta al cinghiale
PX e colomba al moscato
GRAPPA AL BAROLO € 35,00
*****8 MARZO 2008****
FESTA DELLE DONNE
CENA DEGUSTAZIONE CON
MENU’ TERRA MENU’ MARE
Prosecco di benvenuto
Antipasto: Insalata al Roquefort
Schiava
Antipasto: Insalata di gamberetti, asparagi, zucchine e avocado
Greco di Tufo
Primo piatto: Farro al pollo al tè
Cabernet Podere 47
Primo piatto: Tiepido di farro
Vermentino di Gallura
Secondo piatto: terrina di cervo al ginepro;
terrina di cinghiale al cioccolato e valeriana
Pinot Nero – Torre Rosazza
Secondo piatto: Salmone agli agrumi
Pigato di Albenga
Torta Mimosa e Moscato
€ 30,00
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Sì, ma il cac(c)iucco?
Bernardo
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Do una rinfrescatina.
Gigi Garanzini "Nereo Rocco la leggenda del paròn" Baldini e Castoldi 1999
...Niente a che vedere con la leggendaria chiacchierata con Brera messa insieme da Minà nel '74 sotto il pergolato di via D'Angeli. Quello era il Rocco universale, andarono avanti lui e Brera a parlare, mangiare e bere dall'una alle sette di sera e gli operatori, incitati da Minà, girarono chilometri di pellicola.
Quando alla fine tutti salutarono per andarsene, ringraziando per l'ospitalità, lui con un gesto indicò i cadaveri in tavola e sentenziò: me gavé fato un dano de mezo milion....
Bernardo
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In un noto ristorante "in", il compianto Angelo Massimino presidente del Catania calcio per ben 25 anni:
Stu prosciuttu sapi i pisci (questo prosciutto sa di pesce)
era salmone. :D