Autore Topic: Classificazione delle miscele c.d. Aromatiche  (Letto 32103 volte)

Offline StefanoG

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Re:Classificazione delle miscele c.d. Aromatiche
« Risposta #30 il: 06 Dicembre 2012, 11:33:16 »
....non so, sono un po confuso. Mi par di pensare che, o io non ho compreso o, Borpega ha frainteso, magari causa mia incapacità nel sapermi esprimere.
Perchè scrivo ciò. Semplice, perchè quando io scrivo ciò che sopra avete letto, intendo più o, meno dire quello che Borpega scrive e che, qui riporto :
 "Parlate di cose fuori da qualsisi mia rilevazione media (aumenta con gli anni la duttilità, l'apprezzamento della mitezza full time, lo sfizio prezioso per l'attività fine a sè stessa) ma non certo fuori dal mondo, anche se i vostri modelli, certo plausibili, stanno tra il carisma del Vecchio della Campagna (che per lo più da mezzo secolo almeno ha cornificato la terracotta con le Alfa), e la vostra idea personale d'ascenzione pipatoria, che segue i modelli da me in questo 3d un po', diciamo, "integrati di varianti".

Nel mio post precedente intendevo far capire che in fondo quel che io penso e che Rais pensa, non
è mica distante da quel che Borpega esprime, per nulla.
Quando io dico che, arrivare a fumare tabacchi tipo Semoise , Land Tabak , Comune, fvf ecc...dopo anni di carriera e, trovare in essi il senso del tabacco, semplicemente come dovrebbe essere beh...mi riferivo propio a ciò che Borpega menzionava nella sua ultima e che, ho riportato sopra.
La capacità del fumatore navigato di saper cogliere piacere in un tabacco semplice naturale come
un Semoise ma....tutto sommato, anche di un aromatizzato leggero come i tanti oggi in commercio,
è la sua capacità nel trovare e godere delle sfumature che fa la differenza, è l'esperienza, il gusto,
e forse il non aver più tante menate in testa, tanti preconcetti che ci fanno identificare un tabacco o un gusto come miscela tipica eccelsa o meno ecc.
E' vero poi che, noi non siamo fumatori medi. E meno male, perdonate se lo dico, ma per come la vedo io è un bene.
Aumenta con gli anni la duttilità, la capacità di goder nel fumare miscele tra loro diverse, credo sia
così anche nell' ambito alimentare, del cibo, ma soprattutto proprio come dice Borpega, con gli anni
si apprezza la mitezza, le sfumature, pur passando da una miscela all'altra. In questo senso io
considero il fumatore datato e, di largo cabotaggio. Nel post precedente ero questo ciò che desideravo dire, e non credo differisca molto da ciò che esprime Borpega o, Rais.
Ovvero, il fumatore di lungo cabotaggio sa godere del tabacco più semplice al mondo, che ad altri
pare solo paglia o fieno, che pare fumo privo di altro...., egli invece, gode di esso come se fumasse chissà quale altro artefatto aromatico. Non importa poi se tale semplice tabacco si chiami Semoise, Land Tabak, FvF, Comune ecc, esso potrebbe benissimo non aver nome oppure essere, come menziona Borpega, un leggero aromatizzato di fascia, tra l'altro, medio economica commerciale, tipo gli aromatizzati di casa Larsen, o Mac Baren, leggeri di corpo e leggeri di forza, aromatizzati ma, mai troppo, mai decisi.
Tale fumatore è capace di trovare piacevole un Semoise come un Larsen aromatizzato, non si ferma al nome del tabacco, alla tipologia, alla fascia del mercato o, al marchio di produzione, si ferma solo
ad ascoltare quel che sente, e se non sente tabacco ma quel che sente gli piace, va benissimo così.
I fumatori di tabacchi di cui citiamo sono fumatori non medi, sono una netta minoranza come, anche i fumatori di Em sono una minoranza.

Offline Nic Salamandra

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Re:Classificazione delle miscele c.d. Aromatiche
« Risposta #31 il: 06 Dicembre 2012, 11:51:20 »
Guarda Stefano, certo che c'è compatibilità e infatti parlo di visioni complementari, "integrabili" di rilevazioni "medie".... Le mie sono quelle di uno che ha addirittura visto il prorpio iniziatore, che mi ha "insegnato" il Balkan Bianco, finire la carriera pipatoria col Da Vinci (della DAN), e sono casi innumerevoli, ripeto, nelle mie rilevazioni medie.

Poi c'è un discorso "sanitario" che è obiettivo e riguarda l'ipotesi di non snobbare il principio delle Miscele Moderne (in primis, torrefazione con effetto anche denicotinizzante) per le persone che amano la Pipa, hanno avuto un guaio serio, e non vogliono  e-o non sanno rinunciare alla loro pipata.... qui la sottigliezza non è nel topic.

Poi c'è Rais, che a suo dire c'è un "affinamento" che porta ragionevolmente ad apprezzare sempre di più il "natural taste".

Poi tu che au tuo dire c'è un affinamento globale e policentrico.... va benissimo tutto e continuo davvero a non capire di incompatibilità di vedute (che pure sarebbero auspicabili) :)
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Offline StefanoG

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Re:Classificazione delle miscele c.d. Aromatiche
« Risposta #32 il: 06 Dicembre 2012, 12:06:36 »
Borpega scrive :
"anche se i vostri modelli, certo plausibili, stanno tra il carisma del Vecchio della Campagna (che per lo più da mezzo secolo almeno ha cornificato la terracotta con le Alfa), e la vostra idea personale d'ascenzione pipatoria, che segue i modelli da me in questo 3d un po', diciamo, "integrati di varianti". "

Si, ho sempre pensato anche io che, molti di noi fumatori di pipa ci si sia avvicinati alla pipa propio perchè affascinati da una propria
idea del fumare la pipa, una idea preconcetta legata non solo alla pipa e, al tabacco da pipa ma, collegata ad una immagine ideale
emotiva della vita stessa, in termini personali ed ampi. Questa visione catatterizza l'idea del fumare la pipa, che ne segue modelli
tipici come, il vecchio di campagna, oppure il marinaio del nord europa, oppure il Mr. Londinese, il nonno che andavamo a trovare la Domenica a casa, oppure i ricordi di quando eravamo piccini e tutti fumavano ecc...potremmo trovarne di tipici
ed infiniti. Più o, meno tutti, almeno in principio e per lungo tempo, siamo stati e siamo forse ancor infatuati da questo innamoramento che è l'idea che ha in se la pipa, ed il fumare uno specifico tabacco, l'innamoramento è coinvolgente ma può cessare, come può divenir amore...che però è anche, altra cosa.


Offline StefanoG

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Re:Classificazione delle miscele c.d. Aromatiche
« Risposta #33 il: 06 Dicembre 2012, 12:27:44 »
Borpega scrive :
Poi c'è un discorso "sanitario" che è obiettivo e riguarda l'ipotesi di non snobbare il principio delle Miscele Moderne (in primis, torrefazione con effetto anche denicotinizzante) per le persone che amano la Pipa, hanno avuto un guaio serio, e non vogliono  e-o non sanno rinunciare alla loro pipata.... qui la sottigliezza non è nel topic.

Si, va bene Borpega, comprendo.
Il discorso sanitario non va mai preso alla leggera, guai a snobbarlo.
Anche io penso che, meno nicotina fumiamo e meglio è in termine di salute, dobbiamo accettare di perdere putroppo il piacere legato
alla forza nicotinica, o scendere a miti compromessi, per guadagnarci in salute.

Resta il fatto che però, da tempo, mi pongo una domanda che è la seguente :
Le nuove miscele moderne, con meno nicotina, leggere, hanno in se una forte alchimia chimica, questa alchimia chimica
non è che poi finisce per essere più dannosa delle tradizionali miscele più strutturate di tabacco e più forti in nicotina ?
Non vorrei che per evitare il male di suicidassimo.
Capisci il senso, ed il paradosso della mia ?
oggi è possibile dire che, le miscele moderne, leggere di nicotina ecc...sono chimicamente meno invadenti, rispettose,
garantiscono più salute ecc... ?

La mia non è una provocazione, è una domanda , poichè non so darmi risposta da me.

Offline Nic Salamandra

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Re:Classificazione delle miscele c.d. Aromatiche
« Risposta #34 il: 06 Dicembre 2012, 12:57:02 »
Stefano, il tema-per niente provocatorio, ma serissimo-è abbondantemente trattato proprio nel thopic in cui stai scrivendo... Per non fare il Paganini, almeno in brevissima sintesi ripeto: NO, gli aromatici moderni spingono al massimo torrefazione e gastronomizzazione, che DO :)VREBBERO eliminare o limitare almeno la chimica...

1) Non posso giurare sui singoli preparati, ma il concetto è sacrosanto

2) Gli stessi processi portati solo a metà nel "Regular Modern Taste" di cui tratterò, per lo meno nei Mac Baren sarebbe (e per me è) a chimica zero.
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Re:Classificazione delle miscele c.d. Aromatiche
« Risposta #35 il: 06 Dicembre 2012, 13:07:34 »
3) Non parlo di salutismo in generale (se mi conoscessi, ti piegheresti in 2) ma di gestione della passione piparia dopo un problema CARDIACO (e sono cose fottutissimamente comuni e terra terra)...
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Offline StefanoG

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Re:Classificazione delle miscele c.d. Aromatiche
« Risposta #36 il: 06 Dicembre 2012, 13:51:44 »
Sono rassicurato da quel che scrivi. Se come tu dici, le miscele aromatizzate moderne come le varie di casa Mac Baren, i vari original Choise, Mixture, Navy Mixture, ...ecc ecc..ed i vari Larsen, Borkum, Skandinavick, Amphora ecc  sono a basso contenuto nicotinico grazie alla torrefazione, a basso contenuto chimico o, addirittura a nullo contenuto, beh se così fosse c'è solo da plaudire queste nuove miscele ed, incoraggiare ciò.

Certo, vi è un abisso a mio avviso tra le miscele , diciamo così tradizionali o, più legate ad una manifattura classica, tradizionale ecc e, le moderne miscele.
Pian piano i nuovi fumatori di pipa che arriveranno ad alimentare il mondo del fumo della pipa
prenderanno il posto dei vecchi fumatori e, non noteranno il cambio di miscele, la nuova concezione, tutti gli altri dovranno gioco forza riadattarsi a questa logica, consci però che comunque
ancora in giro c'è, per chi lo desiderasse, tanto che resta di tipologia più tradizionale.
A loro la scelta.
Ma trovo che sia sensato, preservare la tipologia più classica come, dare luogo
anche ad una alternativa moderna più salutistica che, cerca di scendere a compromessi con il fumo tradizionale ed inventare, magari, proprio una nuova concezione del fumare.
A questo punto credo, prima di dividere le miscele a seconda della loro tipologia, forse, andrebbero
divise in primo luogo in base ad una categoria moderna o, meno moderna, di nuova generazione
moderna o, di tradizionale manifattura, oppure in base al contenuto nicotinico e chimico, in base alla quantità di additivi, e loro differenziazione.
Ma comprendo che, sarebbe impossibile ciò.

Una domanda. In questo lotto di miscele moderne salutistiche, dobbiamo considerare solo le miscele a carattere aromatizzato, e natural ( aromatizzate in modo naturale ) , regular natural,
o....possiamo comprendere anche altre categorie come le English Mixture tradizionali e le
Modern English Mixture ecc
Anche le miscele fortemente aromatizzate moderne possono rientrare nella categoria salutistica,
come la Davidoff Scottisch Mixture, il Black & Bourbon, il Milonga , il Davinci il Blue note ecc ?

Oppure, queste molto cariche di aromatizzazione, sono pregne anche di alchimie chimiche
 invadenti ?

Offline Nic Salamandra

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Re:Classificazione delle miscele c.d. Aromatiche
« Risposta #37 il: 06 Dicembre 2012, 14:41:08 »
Stefano, parlerò di tutti nei capitoli numerati. NO: le miscele moderne non sia mai sostituiscano le antiche (!!!!!), anche se le somigliano molto più di quello che si crede ed hanno potenzialità sconosciute qui in Europa (DanCao a parte, ma ci andrò).

Se milioni d'ore di convesazione non affondano certi luoghi comuni, nonostante che la loro formula ribaltata risulterebbe tra le poche cose pacifiche in questa disciplina, Borpega non potrà fare più di tanto che riscrivere qui: 1) i c.d. Aromatici MANTENGONO QUANTO PROMETTONO (se moderni è indubitabile, varianti di basi conta la Base) 2) NON SONO CARATTERIZZATI DALLA CHIMICA (se varianti d'una base, la profumazione è irrilevante rispetto quanto pone in essere la miscela completa nel commercio; se moderni sono torrefatti ultrapastorizzati gastronomizzati).

Qui parto con una classificazione "provocatoria", la cui base "binaria"(che accumula tutti i luoghi comuni) si fonda su: Inglese-Altro-Naturale-Artificiale (e non tradizioni per le quali tutte è vero l'opposto, cioè che il "natural taste" è derivato), per parlare di tutti i tabacchi che "ammucchia" in un pozzo, provando-come vedrete-perfino io a generalizzare al massimo.

Poi, procedure moderne possono essere utili nei sensi che ho detto ma MAI e poi MAI ottiche del "superamento", e viva le miscele antiche!!!! (come anche vuole Inthopia) ::) ;D
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Re:Classificazione delle miscele c.d. Aromatiche
« Risposta #38 il: 06 Dicembre 2012, 14:57:44 »
ok..   :)
attendo di leggere il seguito, tutto molto interessante.   :)

Offline StefanoG

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Re:Classificazione delle miscele c.d. Aromatiche
« Risposta #39 il: 06 Dicembre 2012, 17:36:42 »
Ho riletto tutto dall'inizio....ufff che sudata  :-[ ::)

Ho dirò una cavolata, ci si prepari.
Allora alla luce di quanto scritto da Borpega:
.. allora una English Mixture tradizionale VOL, la si può e, si deve classificare come un Natural e, dobbiamo considerare che in essa non ci sia chimica o, eccesso chimico ?
Dico una cavolata se lo penso ?
Ho capito male ?
Borpega delucidami sigh  :-\

Giala

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Re:Classificazione delle miscele c.d. Aromatiche
« Risposta #40 il: 06 Dicembre 2012, 20:16:34 »
Maccaferri facce un plug di kentucky (valtiberina) e burley tostato.

E annamo!

Giala

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Re:Classificazione delle miscele c.d. Aromatiche
« Risposta #41 il: 06 Dicembre 2012, 20:32:03 »
Ho riletto tutto dall'inizio....ufff che sudata  :-[ ::)

Ho dirò una cavolata, ci si prepari.
Allora alla luce di quanto scritto da Borpega:
.. allora una English Mixture tradizionale VOL, la si può e, si deve classificare come un Natural e, dobbiamo considerare che in essa non ci sia chimica o, eccesso chimico ?
Dico una cavolata se lo penso ?
Ho capito male ?
Borpega delucidami sigh  :-\

Sì, OK.
E' una miscela di tabacchi che non hanno ricevuto additivi.

 

Offline StefanoG

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Re:Classificazione delle miscele c.d. Aromatiche
« Risposta #42 il: 06 Dicembre 2012, 21:37:40 »
Kentucky e burley tostato  ?
Ma kentucky americano immagino, non il nostro...
Interessante miscela.

Ahhh allora in quanto Em adesso ci siamo, capito.

Allora adesso attendo il prossimo capitolo scritto da Borpega.

rais

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Re:Classificazione delle miscele c.d. Aromatiche
« Risposta #43 il: 07 Dicembre 2012, 08:29:12 »
Maccaferri facce un plug di kentucky (valtiberina) e burley tostato.

E annamo!

 :o :o

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Re:Classificazione delle miscele c.d. Aromatiche
« Risposta #44 il: 07 Dicembre 2012, 08:37:25 »
Stefano, grazie per la fatica... vuoi vedere che lo sforzo è dovuto al fatto che i miei post sono un po' più concentrati dei tuoi, ancorché simili in lunghezza ;) :-*.

Stefani, sbagliate, il St Claude denuncia il massimo dei limiti ammessi per sigari e sigarette, ed ha l'aspetto che ha.... stupendo certo per gli extimatores, ruvido e mummificato per gli atri.

Allora le MIE classificazioni sono al Milano Pipa Club, e a FLP (3d Termini e Categorie).... qui provo a dare ragione a un dispositivo "neofitario" (A non A), che non accetto, ma che è una bella sfida per trovare somiglianze larghe tra le cose.

RESTA che Natural è solo un "taste" (e non è poco), di additivi intuiamo abbastanza, non sappiamo tutto ma non è solo paradossale sostenere che in senso stretto riguardino PROPRIO la filiera lunga del "natural test", rispetto al quale abbiamo gastronomizzazioni prima  (Flake&Cavendish) e dopo (Modern Mixtures) ::) :D
« Ultima modifica: 07 Dicembre 2012, 09:02:42 da Borpega »
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