Autore Topic: sull'evoluzione del latakia negli anni  (Letto 18189 volte)

rais

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Re:sull'evoluzione del latakia negli anni
« Risposta #15 il: 13 Dicembre 2012, 14:30:44 »
Dopo in no-latakia c'è il baratro, hai voglia a buttare cavendish in tutte le salse e condite in agrodolce, un rimedio ancora Borpega c'è,  ma Boston è lontano .......

Offline Nic Salamandra

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Re:sull'evoluzione del latakia negli anni
« Risposta #16 il: 14 Dicembre 2012, 08:38:20 »
Il problema, Rais, è che buttiamo via i Vicini per sudditanza provinciale a un Impero che non solo non esiste più, ma che ha inventato il dispositivo Unflavoured KY Cavendish per fare le EM Full.

Boston (come tipo di produzione) e Londra (come scelta di marketing, vista la profusione di monografie, em in tutte anche le più rustiche salse, latakia katafattuto in tutte le categorie intermdie e oltre) SONO la Germania. Terra dei nativi dei dark air kured che hanno donato tutta la migliore pappa della galassia inthopica continentale.

A parte i pregiatissimi presenti, il guaio è che tra noi pipatori purismo eguale a qualunquismo. Pensiamo che  la coscienza, la produzione, l'informazione in rete, crescano ripetendo diecimila volte che solo EM e pressati di Virginia sono degni di essere fumati, che il resto è monnezza, che diluire un EM con Amphora è come katafottere Sprite nel Brunello.... ecco, anziché giusti paralleli con l'enogastronomia, queste inadeguate sovrapposizioni del "verace sprovveduto" fanno la noia del nostro purismo, ripetitivo, categorico e che poi si lascia sfuggire quello che ci è capitato per le mani (non fatemelo ripetere, seppure schematicamente... mi auguro che qualcuno di Voi abbia mai provato e valutato roba come la Torben Dansk n.2), senza battere sillaba. Perché esistono solo i 5-6 (eccellenti e da salvare a tutti costi) dispositivi  base SG... e Boston ::) ;)
« Ultima modifica: 14 Dicembre 2012, 09:57:07 da Borpega »
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rais

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Re:sull'evoluzione del latakia negli anni
« Risposta #17 il: 14 Dicembre 2012, 08:50:48 »
Su l'attale SG direi che c'è ormai più acqua che sostanza, l'acqua pesa per cui il guadagno è assicurato.  ;)

Offline Nic Salamandra

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Re:sull'evoluzione del latakia negli anni
« Risposta #18 il: 14 Dicembre 2012, 09:32:48 »
Quello che dici non mi sento di sottoscriverlo, perché rappresenta il "timore chiave" da schivare, la Cosa che muta sotto il Simbolo, che un anglofilo smodato come me conosce molto bene: per anni ho continuato a comprare i Dunhill per l'autoinganno della Confezione, ben sapendo che dentro c'era dell'altro.... Nessuno può capire e solidarizzare meglio col "bozzinismo postremo", che sa quel libro superato e l'Impero finito, ma si ritrova contemporaneamente in casa proprio l'Eccellenza Simbolica, la Manna Primordiale e Fondamentale.

Io amo SG e se non sono stato il secondo (il primo senz'altro Riccardo A) comunque quasi, a parlarne nella rete Inthopica, avendo proprio in mano alle prime iscrizioni un vasta campinatura sfusa elargitami proprio da detto Riccardo A.

Con ciò, quello che Rais disegna come già avventuto, è per lo meno una eventualità che chiama impegno, salvaguardia, informazione e persino trip Kendalici non solo inthopici, perché uomini e non simboli lavorano lì. Poi, c'è il problema delle Alternative, complementari in tutti i dispositivi angli e tedeshi collimanti (uso Limerik e St. James), e debordanti (le tedesche) per varierietà e rigenerazione del Campo... Cosa che marcia da sola, in un'onda da un Paese vicinissimo economicamente e territorialmente, cui abbiamo opposto una diga silenziosa quanto inesorabile :-\
« Ultima modifica: 14 Dicembre 2012, 09:34:58 da Borpega »
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Offline Cristiano

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Re:sull'evoluzione del latakia negli anni
« Risposta #19 il: 14 Dicembre 2012, 10:18:01 »
Il problema dei puristi: tanti anni fa, cena con il gotha dei degustatori nazionali. Nel pomeriggio tiro fuori una busta di OSM... Ihhh che schifo, che merda fumi.... Avevo casualmente con me una scatola vuota di Crown Achievement. prima della cena la riempio di OSM. Trionfante tra il secondo e il dolce la estraggo e la offro a quanti più posso... Buona! Stupenda! Si sente il Latakia siriano... Questa sì che è un Em. Solo uno disse: mah, mi pare molto più forte di come la ricordavo... sarà che è una scatola aperta da tempo!
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Offline StefanoG

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Re:sull'evoluzione del latakia negli anni
« Risposta #20 il: 14 Dicembre 2012, 11:18:45 »
Si, comprendo e, credo di capire davvero ogni differenza d'opinione.
Non credo che, come sempre, vi sia una verità assoluta.
Ma credo comunque che, nei dovuti limiti abbiate in parte espresso tutti una parte di realtà,
e per me la realtà è, sempre verità. Si, si è espresso spesso e volentieri qualcosa che è supposizione o, vicina ad essa, difficile inquadrare una supposizione come realtà ma, è utile per illuminare i pensieri, tolto ciò che non può essere quel che resta, non può che essere verità, ci si avvicina più spesso alla verità, realtà, con un meccanismo di sottrazione che di addizione, possibile ciò spesso solo con un mero confronto e, ragionamento deduttivo ecc, per quanto mi riguarda perciò, ho letto da tutti voi cose interessanti e, in parte forse anche vere, e condivido molte delle cose da voi scritte.
Fermo restando tale premessa devo ora aggiungere un cosa che, è la seguente.
Penso che, in futuro e, non so quanto prossimo, anni, decenni, oltre non so...si fumerà qualcosa che non avrà molto a che fare con il tabacco e di certo con la tradizione, forse non sarà neppure tabacco, forse qualcosa che non sarà tossico o, poco tossico, poco nocivo o per nulla, forse
non sarà neppure un derivato del tabacco o, sarà solo un suo derivato o una sua manipolazione ecc, ma di sicuro, credetemi, le multinazionali del tabacco con la chimica e il seguito della scienza a presso se riusciranno, ci propineranno anche questo divenire, sarà un divenire radicale ed improvviso o, graduale ? Non lo so, e non mi interessa saperlo, a cosa importa ?....sono convinto, a torto o, a ragione, che ci sarà un domani in cui i tabacchi saranno sempre meno tabacchi, così come  intendevano i nostri bisnonni, nonni, genitori il tabacco, in fondo anche i tabacchi di 70 anni fa non esistono più, neppure un secolo è passato e tutto è cambiato,  cambierà ancora cambia sempre tutto, a mio avviso il futuro sarà sempre più verso un tentativo di formare nuovi tabacchi sempre più lontani dall'essenza dell'idea del tabacco primitivo, sempre più leggeri,
sempre meno nicotina, forse più aromi ecc fino, forse un giorno ad arrivare a qualcosa di totalmente diverso magari, privo di nicotina, che saprà d'altro che di quel antico già oggi vetusto tabacco primordiale ecc....e, con questo io, non demonizzo questa fase, questo passaggio, come dice anche Borpega, chi ci dice che quel che c'è di nuovo e, ci sarà di nuovo, pur poco assomigliando con il passato tabacco d'epoca, possa altresì essere prodotto con giudizzio, ottima fattura, valido e buono, addirittura meno nocivo ? Perchè essere prevenuti ? Si può gustare con felicità un piatto di specialità tradizionale regionale , antico, come un piatto moderno, che ha poco della tradizione e del gusto locale ecc e, pure, trovarlo davvero buono, ciò che dobbiamo qui capire è il fatto che, ciò che importa è il riscontro del piacere legato al gusto, aroma, se un prodotto soddisfa tale fine, ben vengano anche novità, specie se rispondono anche a criteri che assolve a bisogni di salute, o economici, ecc...
Detto ciò, però, non posso anche che affermare il bisogno sostanziale di non dimenticare il fatto che, per taluni consumatori, siano essi pochi o, tanti a me non importa, fumare tabacco è ancora un
fatto legato ad un immagine tradizionale, ad un gusto, aroma, ad una idea e pensiero tradizionale, conservatore, ad una idea di un ponte che ci avvicini a quel che noi pensiamo essere quel gusto tradizionale vero che, non lo è già più ma che per noi lo è, legati forse ancorata alle tradizioni, o forse non locali, ad un ponte metafisico ideologico e non che, ci riporta a quella terra del passato, dei nostri avi, di quei gusti da ricordare, quei vestiti, quelle usanze, quelle maniere, quel tabacco, che oggi non sarà più il medesimo ma, ci conduce a ricordarlo e, rimembrarlo, quel tabacco che pare tradizione ma che in fondo ben guardando non lo è, ma in noi è la cosa che più ci sembra tale ed è in esso che conserviamo l'idea del piacere legato al gusto all'aroma e alle visioni legate ad esso, in esso nessun dei nostri morti è più morto, nessun tempo è mai passato e se lo è allora ecco che in noi ritorna, ogni cosa torna a noi, viva, calda, umana, presente, è questo ponte metafisico che noi spesso andiamo cercando, perchè fumare signori, non è solo bisogno di mero degustare, per alcuni forse un mero stordirsi, per altri giocare o, far immagine ecc, è anche e per lo più sentirsi ancor legati a qualcosa e, qualcuno che dici chi siamo, da dove veniamo, e forse cosa saremo, a qualcosa e qualcuno che ancor non ci fa sentir più soli che non dice che nulla passa e non ha senso.
Perchè è solo di questo che l'uomo ha più paura, del nulla, del non senso, dell'abbandono, per questo cerchiamo di costruire cose che durino nel tempo, per questo difendiamo territori e alziamo steccati,
e costruiamo società, per paura, senza paura anche l'idea di società viene a meno, più si sta bene più si è forti e belli e ricchi e sani ecc e meno si ha bisogno di una società, ma quando la paura avanza le cose cambiano, lo sanno bene quelli che giocano con le strategie della tensione socio-economica-politica. Ed è questa visione, per questa visione forse onirica del fumare è necessario
gioca forza un tabacco che non dico sia identico a quello fumato tanti decenni addietro ma, che almeno possa ricordarci tutto ciò, magari che si avvicini il più possibile a quella idea di que tabacco, ecco perchè dico che, ben vengano modernità ma, non dimentichiamo che molti hanno bisogno anche di altro che, rassicuri i loro pensieri, li riporti a quelle idee a loro care, ora forse quella modernità di tabacco di nuova concezione, non può assolvere, ecco perchè forse per molti ancor il tabacco è un mediterraneo e stop, oppure una Em o un flake di virginia e...stopo. E con questo non dico abbiano ragione, non l'hanno ma, neppure hanno torto, la ragione qui, è solo un fatto legato alla visione personale, alla idea personale, ai pensieri onirici, ai bisogni e ricordi ecc che si ha del gusto, aroma, dell'immagine del fumare, con tutti i rimandi possibili onirici e, non in cui la pratica
conduce. Oggi quasi più nessuno, almeno dalle mie parti, mangia pietanze tipiche locali ed regionali, come avveniva 70 anni fa, legate alla terra al territorio, no no esse sono relegate a un
funzione di nicchia, si mangiano di tanto in tanto, anche le pietanze si sono evolute, meglio dire,
c'è stato un divenire legato alla vita moderna ai suoi tempi, ai bisogni della vita moderna, a motivi
di salute, stili di vita ecc ecc, vale lo stesso per il tabacco, ma ancora oggi desidera pietanze di tanto
in tanto che siano regionali, territoriali , così come....tabacchi non dissimili.
Questi aspetti, credo vadano considerati.
In un senso o, nell'altro, sia che si cerchi tradizione ( che spesso non è fumare quel che era un tempo ) o, che si accetti con facilità il nuovo che, ha ragion d'essere, in ogni caso, dobbiamo guardare a mio avviso al senso dei pensieri che essi conducono, a quella terra onirica in cui viviamo, immagine di noi che cerchiamo perchè l'uomo non è una macchina è vivo se vive oniricamente se sogna ed, in fine, a considerazioni più di matrice speculativa scientifica, tecnica, ovvero da cosa è composta la miscela e, cosa sprigiona chimicamente, quante sostanze tossiche, come si struttura, regge la struttura o meno ecc. Allora si, potremmo esprime un giudizio.

rais

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Re:sull'evoluzione del latakia negli anni
« Risposta #21 il: 14 Dicembre 2012, 12:36:00 »
Il problema dei puristi: tanti anni fa, cena con il gotha dei degustatori nazionali. Nel pomeriggio tiro fuori una busta di OSM... Ihhh che schifo, che merda fumi.... Avevo casualmente con me una scatola vuota di Crown Achievement. prima della cena la riempio di OSM. Trionfante tra il secondo e il dolce la estraggo e la offro a quanti più posso... Buona! Stupenda! Si sente il Latakia siriano... Questa sì che è un Em. Solo uno disse: mah, mi pare molto più forte di come la ricordavo... sarà che è una scatola aperta da tempo!

Quando la OSM passò dalla tin alla busta un coro di proteste si sollevò additando il Sovrano come una ciofeca; quando dopo pochi anni scomparì definitivamente in molti ancora lo rimpiangiamo anche se il contenitore era plastificato.

Offline Nic Salamandra

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Re:sull'evoluzione del latakia negli anni
« Risposta #22 il: 14 Dicembre 2012, 13:31:28 »
Bellissimi post... A scanso di equivoci riepilogo che: distinzione, salutizzazione (implicita nelle nuove tecnologie, ma non garantita solo da queste), soddisfazione e legittimazione "tipica" del fumo "gentile";  e radicalismo sulla salvaguardia della tradizione e dei Fondamentali, sono mete non solo compatibili, ma indistinguibili, dello stesso fine (e dei diversi bacini d'utenza, per gusti, età, stato di salute etc...). :)
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Offline StefanoG

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Re:sull'evoluzione del latakia negli anni
« Risposta #23 il: 14 Dicembre 2012, 14:32:17 »
ottimo otimo, tutto ottimo  :D

rais

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Re:sull'evoluzione del latakia negli anni
« Risposta #24 il: 14 Dicembre 2012, 14:59:36 »
Bellissimi post... A scanso di equivoci riepilogo che: distinzione, salutizzazione (implicita nelle nuove tecnologie, ma non garantita solo da queste), soddisfazione e legittimazione "tipica" del fumo "gentile";  e radicalismo sulla salvaguardia della tradizione e dei Fondamentali, sono mete non solo compatibili, ma indistinguibili, dello stesso fine (e dei diversi bacini d'utenza, per gusti, età, stato di salute etc...). :)

Il tabacco deve sapere di tabacco  ;D

Giala

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Re:sull'evoluzione del latakia negli anni
« Risposta #25 il: 14 Dicembre 2012, 15:24:47 »
Un paio di mesi or sono ero ad un pranzo,presenti varii commensali del  Gotha pipario e anche un paio di produttori di tabacchi.
La discussione fra gli antipasti si è focalizzata sulle mix latakiose, elenco alcune dichiarazioni sentite fra un'ostrica un gamberone e un bicchiere di bianco secco.
Nessuno brucia più sterco di cammello per aromatizzare,la chimica è più economica.
In Siria si stanno uccidendo nessuno sta più dietro al tabacco.
Il cavendish costa molto meno poi ci mettono un po' di aroma latakioso.
La Cina è adesso il maggior produttore di tabacco,la maggior parte per il loro mercato interno,sono i maggiori consumatori di sigarette.
Ma produce anche vilginia bulley latakia etc.. che in maggiranza vengono esportati,nessuno era però a conoscenza di chi usasse latakia cinese,
perchè come dicono laggiù "la velità molì fanciulla"
 8) :o


Esatto!


C'è da aggiungere che il Latakia siriano, il cipriota è un surrogato, si conserva(va) molto bene ed alcuni "produttori di tabacco per pipa", specialmente quelli più esperti di politica internazionale ed in particolare di quella mediorientale, avevano fatto ingenti scorte.
Qualche scatola metallica di origine extraeu contenente pochi grammi di Latakia si può ancora trovare come prodotto fresco.
Il titolo della discussione così come è formulato ha poco senso, non me ne vorrà l'ottimo eccellentissimo amico Toscano che comunque ci offre un'occasione di dialogo. Il Latakia siriano (l'unico Latakia) si sarà forse o ceramente evoluto, non saprei dirvi, ma per rispondere a questa domanda ci vorrebbe un pipatore profondo conoscitore di EM che abbia almeno 100 anni.
Altra cosa sarebbe discutere sull'evoluzione delle EM negli ultimi 30-40 anni alla luce del variato apporto del Latakia. Ma anche qui, in quanti potrebbero partecipare?   

toscano f.e.

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Re:sull'evoluzione del latakia negli anni
« Risposta #26 il: 14 Dicembre 2012, 15:44:07 »
Un paio di mesi or sono ero ad un pranzo,presenti varii commensali del  Gotha pipario e anche un paio di produttori di tabacchi.
La discussione fra gli antipasti si è focalizzata sulle mix latakiose, elenco alcune dichiarazioni sentite fra un'ostrica un gamberone e un bicchiere di bianco secco.
Nessuno brucia più sterco di cammello per aromatizzare,la chimica è più economica.
In Siria si stanno uccidendo nessuno sta più dietro al tabacco.
Il cavendish costa molto meno poi ci mettono un po' di aroma latakioso.
La Cina è adesso il maggior produttore di tabacco,la maggior parte per il loro mercato interno,sono i maggiori consumatori di sigarette.
Ma produce anche vilginia bulley latakia etc.. che in maggiranza vengono esportati,nessuno era però a conoscenza di chi usasse latakia cinese,
perchè come dicono laggiù "la velità molì fanciulla"
 8) :o


Esatto!


C'è da aggiungere che il Latakia siriano, il cipriota è un surrogato, si conserva(va) molto bene ed alcuni "produttori di tabacco per pipa", specialmente quelli più esperti di politica internazionale ed in particolare di quella mediorientale, avevano fatto ingenti scorte.
Qualche scatola metallica di origine extraeu contenente pochi grammi di Latakia si può ancora trovare come prodotto fresco.
Il titolo della discussione così come è formulato ha poco senso, non me ne vorrà l'ottimo eccellentissimo amico Toscano che comunque ci offre un'occasione di dialogo. Il Latakia siriano (l'unico Latakia) si sarà forse o ceramente evoluto, non saprei dirvi, ma per rispondere a questa domanda ci vorrebbe un pipatore profondo conoscitore di EM che abbia almeno 100 anni.
Altra cosa sarebbe discutere sull'evoluzione delle EM negli ultimi 30-40 anni alla luce del variato apporto del Latakia. Ma anche qui, in quanti potrebbero partecipare?


ma scherzi carissimo giala!  ;)
sto leggendo questo post con estremo interesse e recuperando un buco di conoscenza notevole.
qualche tempo fa si parlò di grossissimi problemi di Cornell & Diehll in  quanto era bruciato il loro deposito di latakia.
ma quello era latakia o già surrogato?
e nella produzione successiva a quell'incendio avete riscontrato differenze.

rais

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Re:sull'evoluzione del latakia negli anni
« Risposta #27 il: 14 Dicembre 2012, 15:52:37 »
Sfondi un muro con C&D, addizionano bene e ci riescono alla grande, son buoni si, e la chimica la fa da padrone  ;D

Offline lellykelly

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Re:sull'evoluzione del latakia negli anni
« Risposta #28 il: 14 Dicembre 2012, 15:53:34 »
......è come katafottere Sprite nel Brunello....

 ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D

un giorno lo provo, lo Juro


 ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D
...Arriva un momento nella vita di un uomo, in cui rimani a corto d'america.

Offline StefanoG

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Re:sull'evoluzione del latakia negli anni
« Risposta #29 il: 14 Dicembre 2012, 16:19:31 »
..sarebbe, credo, sufficente un fumatore che oggi avesse 80 anni .
Credo che nel 1960 il latakia siriano esistesse ancora, tanquillamente.
Ma il fatto haimè, non credo possa dirci davvero tanto.
Leggevo l'altro giorno che, esperti ricercatori scientifici hanno scoperto che la memoria umana, non è affato come si potrebbe pensare o,
dedurre un fatto " solido " ma come sostiene anche il magnifico filosofo-sociologo Bauman ( altro immenso fumatore di pipa ancor in vita oggi e forse tra gliultimi anziani esperti di sociologia ) è un fatto liquido, che ha bisogno di solidità.
Cosa significa ciò.
Semplice, la memoria umana pare essere viva, per questo possiamo definirla " liquida " ovvero essa a suo modo pensa, ragiona, si muove,
si adatta riempendo i vuoti della stessa memoria, aggiungendo con fantasia reale o, addirittura creando si sana pianta quel che non ricorda affato, addirittura crea di sana pianta tutto un complesso di fatti che collegano a danno senso logico a ciò che, altrimenti non avrebbe,
questo perchè l'uomo ha bisogno di una certa solidità, stabilità...certa.
Perciò, chiunque avesse fumato in passato un dato tabacco, non potrebbe che dirci qualcosa facilmente arteffato dalla sua stessa memoria,
la quale non trattiene davvero cose che non ritiene essenziali, rimuove, ma crea ad arte poi quel che ritiene utile alla stabilità , alla forma solida utile alla stabilità delle certezze umane.
In poche parole rischieremmo che qualcuno che, pure avesse fumato latakia negli anni 40 o 50, convinto di dirci il vero, in realtà ci direbbe
qualcosa di arteffato.
Questo principio, avviene per quasi tutto, che resta per un certo dato di tempo nelle nostre menti.
La mente ci lavora sopra, rimuove, aggiunge, modifica, toglie e mette, crea ...liquidità della memoria.
In fine, ci si ricorda delle cose che ci piacciono, cercando di renderle ancor più belle assecondando i nostri gusti emotivi ecc...difficilmente poi secondo me, chi era giovane negli anni 40 parlerebbe male di qualcosa di quegli anni, poichè tutto è bello quando si è giovani.
Anche questo ultimo fatto non è poi così trascurabile.
Ciò che è stato è passato, noi altresì, dovremmo creare qualcosa che sia un ponte verso quel che era, che si adatti bene al presente, e si proietti verso il futuro. Non so se le case che producono tabacco ne siano a conoscenza, ma anche se così fosse, io credo, e ne sono convinto che in un sistema di profitto massimo, prima di tutto, venga il tentativo di creare partendo dal presupposto di guadagnare
il massimo spendendo il minimo , raggiungendo non il mercato di nicchia ma, un mercato globale, ampio, accativandosi un fumatore che spesso è lontando, credo, dalle nostre riflessioni.
Ma qui il discorso si complica e contorce dannatamente per cui io, passo la mano.
In fine, ho letto in uno dei post, ora non ricordo quale dei vostri cari espertissimi ed eccezzionali degustatori, ricercatori del bello che è il buono, che internet e i discorsi posti su internet riguardo al fumo non condizioni più di tanto i fumatori, la diffusione del lento fumo , le tipologie ecc...invece io credo, che internet abbia un potere enorme, pubblicitario, di divulgazione, di educazione se si può così dire,
e di altro, un potere davvero grande.
Conosco persone che, si sono riavvicinate alla pipa grazie proprio ai nostri siti, alle nostre discussioni, molti giovani interessanti hanno avuto così modo di fare il passo fatidico e, altri meno giovani hanno ridato lustro con slancio alla loro passione....addirittura li ho visti ritornare a passeggiare per le vie cittadine con la pipa in bocc, cosa che da tempo dalle mie parti non accadeva.
In somma, ho l'impressione che internet coni suoi siti dedicati stia, facendo quel che un tempo erano i club, i circoli privati e pubblici, i gurppi di amici le compagnie ecc...e il passaparola, il parlare, dialogare, discutere, resta il miglior modo per fare pubblicità, per contamiarsi vicendevolmente.
Non trascureri affatto internet.
Fermo restando che, questa è solo una mia mera opinione.