Mah m'è parso di capire che il Tosco sta rischiando di apparire il feudo d'una cordata, quando nella sostanza è esattamente l'opposto. Quando si è in pochi è un grosso rischio: qualcuno tra noi molto educato indicò la coprolalia come elemento tipicemente "forico".... beh, nè io né lui costituiremmo un elento forico, un po' può dispiacersi da una parte e renderci fieri dall'altra. A me non piace né leggere nè scrivere la parola merda, ad altri piace e la cosa è libera, finché amessa. Non accorgersi però che comunità di slang e inflessioni, per giunta collegate a storie comuni conflittuali con altri gruppi, possono creare problemi a chi gestisce, trovandosi incolpevole gestore d'una linea editoriale imposta e peggio in una posizione rappresentativa ostile contro terzi che ignora, non accorgersi di questo mi sorprende.Mi sono divertito a leggere altrove sugli stereotipi del Pipatore, dove lo stereotipo era ancora il vecchio saggio (un po' come la storiella dei tabacchini che hanno solo il Clan), e non come nella realtà, il 20-30-40enne strafico che si incazza per le stronzate e vanta somministrazioni di nicotina all'alba che ucciderebbero altri non così fichi e così in salute...Credo sia il caso ti tornare al Vecchio Saggio, se saggezza è farsi bollire il sangue a percepire come escluso dal "buon fumo" un soggetto che deve andarci piano per problemi di salute, o che semplicemente non sostiene il KY tanto più dentro la pipa... bollire il sangue magari per il volerlo vedere come un poppante con la bocca imbrattata di cacca, in ammirazione di noi "angeli" inthopici che sappiamo le Bulk australiane di Early Morning anni 86-99, e sventagliamo acronimi di tabacchi stranieri che conosce quasi nessuno, invischiati seppure diversi nel "professorismo" che Samael ha sagacemente additato come presente là dove non si crederebbe.
Il tutto può riassumersi in: a mari !!
Mah ripeto a ogni buoconto qui non c'è nulla di personale, in questi fuggevoli OT, se non proprio in relazione a me stesso, ché mi schianto di Toscani e notoriamente parlo difficile, ma non sono accorpato a nulla e di tanto in tanto mi pongo il problema sulla permeabilità ambientale della Rete, e dunque di un singolo luogo in relazione a una utenza d'ampia gamma problematica e anagrafica.Competenza ed eticità dei singoli non sono mai per me una questione....La domanda è: vuole essere un luogo permeabile? Un editore che dicesse no o ni, mi chiamerebbe a un'altra domanda: e perché stai nella Rete?Non sono un assistente sociale inthopico, ma trovo intrigante e forse importante rapportarmi a questa permeabilità immaginandomi come utente diverso da quello che sono: perché come sono sto benissimo e concordo con tutto e tutti; persino con chi esprimesse mobbing inthopico sui miei interventi, perché poi le pause di qualche mese sono salutari e dunque benvenga tutto