Autore Topic: Un decoroso tabacco: Allegro  (Letto 23516 volte)

Offline Cristiano

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Un decoroso tabacco: Allegro
« il: 03 Agosto 2016, 14:03:40 »
premetto che inserisco il topic nella sezione naturali, solo per comodità.
nella mia recente visita viareggina da Salmaso, il Sig. Giovanni mi ha consigliato, come alternativa al Comune, questo tabacchetto, prodotto, presumo in Germania, dalla Poschl. Ci sono due tipologie, io ho preso l'unica disponibile, ovvero "gusto delicato". 4,50 Euro la confezione da 40 grammi.
La composizione dichiarata è Virginia, Kentucky, Burley, il tutto fire cured.
Il taglio è abbastanza simile a quello del Comune, fine e corto.
Predomina il Burley, come ovvio in una mix di questa fascia di prezzo. Sinceramente il Kentucky si sente molto, molto poco. Predomina una nota dolciastra che, tuttavia, potrebbe essere dovuta al fatto che l'ho testato, per quanto in schiuma, in pipa abituata al PL7. Tuttavia non è sgradevole.
Bisogna essere cauti perchè, a differenza del PL7 che è in flake ed umido e dunque arde lentamente, il taglio corto favorisce il surriscaldamento della pipa. Quindi, più che mai, tirare piano piano...
Sinceramente, smentendo le impressioni trovate qua e là, mi pare che poco abbia a che vedere con Forte/Comune/Italia. E' un tabacco più complesso e meno aggressivo che ricorda forse qualche Amphora (escluderei, comunque, anche visivamente, presenza di Cavendish) e, a tratti, anche il PL7.
Si lascia fumare gradevolmente in purezza. L'ho poi testato in Punto Oro, questa mai toccata da PL7, sempre in purezza, e la nota del Burley non risultava particolarmente attenuata.
Ho poi effettuato un terzo test, in grossa Gbd curva, con un pezzettino di Toscano Brissago ed è venuta fuori una mix eccellente, dato che, in effetti, su queste tipologie, l'aggiunta del Kentucky "morbido" ci sta bene.
Quarto test, in massiccia Hardcastle, con aggiunta di Landtabak Normal, resa ottimale.
Insomma un tabacco dignitoso particolarmente adatto al mix con spuntature varie, provenienti da sigari di non particolare pregio, tipo Garibaldi, Pedroni ecc..
Data la generale situazione, bisogna arrangiarsi così...
Non lo consiglio ai neofiti, perchè rischiano di brasare la lingua...
« Ultima modifica: 03 Agosto 2016, 14:06:30 da Cristiano »
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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #1 il: 04 Agosto 2016, 12:02:02 »
Quello che non ho capito è se usano tabacchi di varia importazione, o esclusicamente italiani. Nel primo caso avremmo un italo-olandese, nel secondo il migliore italiano "universale" in commercio. Esso infatti copre il buco del "Nazionale" per Pipa, che è il concetto più elevato che l' Inthopia ci prospetta per il recupero della identità "rustica" (qui anche nella interscambiabilità degli strumenti da fumo) concettualizzata.

Non supera il Comune e il Forte, che sono entrambi a base di Kentucky: è semplicemente un' altra cosa, la più ovvia da farsi noialtri, e che ha fatto la Polsch.

Guardate che non è una robetta da poco: oltre la fine operazione intellettuale, omaggiante oltretutto  l'Italia anche con l'uso d'una formula musicale internazionalmente italica, c'è una tenuta di fumata e una "narrazione" di sfumature davvero ragguardevoli. :o :)
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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #2 il: 04 Agosto 2016, 12:10:54 »
Dubito fortemente che usino tabacchi italiani. Il Kentucky glielo hanno fatto vedere molto da lontano, ma molto. Tuttavia rimane un buon prodotto, sicuramente diverso dai nostri ma rispetto ad essi di altra e superiore categoria.
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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #3 il: 04 Agosto 2016, 12:13:22 »
La forza del prodotto sta soprattutto nel prezzo. Credo che la concorrenzialità con Forte/Comune derivi proprio dalla medesima fascia di costo, più che dalla somiglianza. Concettualmente è un prodotto diverso, più di matrice internazionale e meno aggressivo. Bisognerebbe testare la versione robusta.
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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #4 il: 04 Agosto 2016, 12:36:29 »
Okei la matrice internazionale, ma citazione assolutamente italiana in tutta la completezza del "format", nella superficie e nella sostanza...

Questo può onorare o turbare, legittimamente, ma io sono nettamente per la pima reazione: per la prima volta si vede una IM (Italian mixture) come acronimo globalizzabile; e con un prodotto che compie uno scalino (quello appunto del Nazionale per Pipa) che da noi resta un vuoto, direi poco comprensibile... ::) ;)
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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #5 il: 04 Agosto 2016, 15:35:42 »
Qualche hanno fa rodai parecchie pipe e feci buone fumate, poi peggiorò; ricordo un ottimo matrimonio con il forte.
Allora la pensavo così:

Tabacco economico della Pöschl Tabak composto da virginia, burley, orientali e kentuchy italiano.

La Mia Recensione: Trinciato di taglio fine più adatto per sigarette composto da virginia, burley, orientali e kentuchy italiano. All'apertura della busta ci si trova davanti ad un tabacco di taglio fine tipo il forte ma di un colore più chiaro rispetto a quello di casa nostra. Il profumo è abbasyanza dolce, ricorda il fieno con la predominanza di kentuchy. Il tabacco deve essere prima scompattato per essere introdotto nella pipa, facendo attenzione a non impastarlo troppo, pena la costipazione dello stesso e il poco tiraggio in fumata. In fumata l'ho trovato gradevole, innanzitutto non è spigoloso come il forte e non attacca alla gola come l'Italia il corpo è cmq full e a differenza dei nostri italici l'ho trovato molto equilibrato, personalmente prediligevo farmi una miscela di Italia + forte ma con la trovata dell'Allegro questa ormai passa in secondo piano. Dico solamente che è una via di mezzo fra l'Italia e il forte ma rispetto all'Italia sono più caratterizzate le noti dolci di virginia e burley, mentre rispetto al forte è senz'altro più gentile e meno scontroso. Essendo di taglio fine è consigliabile non eccedere nel tiraggio ed è cmq per fumatori esperti e a chi piacciono i naturali in genere. Voto 8 su 10.


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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #6 il: 04 Agosto 2016, 16:12:30 »
Okei la matrice internazionale, ma citazione assolutamente italiana in tutta la completezza del "format", nella superficie e nella sostanza...

Questo può onorare o turbare, legittimamente, ma io sono nettamente per la pima reazione: per la prima volta si vede una IM (Italian mixture) come acronimo globalizzabile; e con un prodotto che compie uno scalino (quello appunto del Nazionale per Pipa) che da noi resta un vuoto, direi poco comprensibile... ::) ;)
Bella espressione IM
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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #7 il: 04 Agosto 2016, 16:13:18 »
Qualche hanno fa rodai parecchie pipe e feci buone fumate, poi peggiorò; ricordo un ottimo matrimonio con il forte.
Allora la pensavo così:

Tabacco economico della Pöschl Tabak composto da virginia, burley, orientali e kentuchy italiano.

La Mia Recensione: Trinciato di taglio fine più adatto per sigarette composto da virginia, burley, orientali e kentuchy italiano. All'apertura della busta ci si trova davanti ad un tabacco di taglio fine tipo il forte ma di un colore più chiaro rispetto a quello di casa nostra. Il profumo è abbasyanza dolce, ricorda il fieno con la predominanza di kentuchy. Il tabacco deve essere prima scompattato per essere introdotto nella pipa, facendo attenzione a non impastarlo troppo, pena la costipazione dello stesso e il poco tiraggio in fumata. In fumata l'ho trovato gradevole, innanzitutto non è spigoloso come il forte e non attacca alla gola come l'Italia il corpo è cmq full e a differenza dei nostri italici l'ho trovato molto equilibrato, personalmente prediligevo farmi una miscela di Italia + forte ma con la trovata dell'Allegro questa ormai passa in secondo piano. Dico solamente che è una via di mezzo fra l'Italia e il forte ma rispetto all'Italia sono più caratterizzate le noti dolci di virginia e burley, mentre rispetto al forte è senz'altro più gentile e meno scontroso. Essendo di taglio fine è consigliabile non eccedere nel tiraggio ed è cmq per fumatori esperti e a chi piacciono i naturali in genere. Voto 8 su 10.
Riprovalo, il taglio non è finissimo. Il Kentucky non predomina affatto
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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #8 il: 04 Agosto 2016, 16:15:38 »
Ho fatto un misturone di una ventina di grammi.
Metà Allegro Delicato, un quarto di Comune, un quarto di Longfiller di Brissago (quelli con la paglietta). Equilibrio buono e Kentucky che si sente. Confermo la mia impressione, buono in purezza, eccellente per mix con sigari. Ho lasciato al mare un paio di Originali. Proverò con sigari più corposi rispetto al leggero elvetico.
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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #9 il: 04 Agosto 2016, 16:22:41 »
Caro Nic, un savio vecchietto del mio paese faceva la sua mistura Nazionale in tal modo. Sfasciava un pacchetto di esportazione, e, per non avere una combustione rapida ci sbriciolava a pezzettoni un paio di Toscanelli (allora erano nell'orripilante confezione bianca e rossa, ti parlo di primi anni 90). Io fumavo da poco, ma mi pareva eccellente. Una volta volli contraccambiare con una presa di 965, che all'epoca era sempre un signor tabacco, ma lui all'altro mi sputa e mi dice: "va via con questo trojajo". D'altra parte, pure dalle tue parti maremmane, di siffatti personaggi ve ne dovevano essere. Il vecchietto era detto "il pipa". Ne aveva una sola, una Rossi enorme, che diceva di avere fin dal 1942. Gli regalai una mia onesta Savinelli. Quando morì lasciò detto alla figlia di regalarmi le due pipe. La mia Savinelli era così come gliel'avevo data, intonsa. Era nuova, mi pare una Professor che avevo vinto a una garetta.
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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #10 il: 04 Agosto 2016, 16:58:52 »
Tutto molto commovente e interessante, bella recensione del Kapo.

Però per Nazionale intendo una specie di clan con tutte le classe di tabacchi, ma territorialmente tutto Italiano; e l'Italia come ebbi modo di dire è una specie di West Coast con in più gli Orientali.

E più concretamente intendo proprio il Nazionale esistente trinciato fino, per rollo esclusivo e fatalmente ancora più fino dei trinciati da rollo medio.... Una meraviglia che se si trova vale solo la pena guardarlo e annusarlo, speziato di mille colori e scintillante di aromi propri.

QUESTA è la roba che dovrebbero adattare merceologicamente. L Italia nuovo si avvicina vagamente, ma non ha la varietà richiesta e guarda troppo ai melange moderni binari o ternari, che non al Clan versione territoriale italiana come dovrebbe.

Mentre l'Italia era Italia originariamente in ragione del Bright Italia; mentre la maglia azzurra iridata ancora aspetta il melange complessissimo e naturalissimo (magari con versione anche in flavouorig cumarino-simile) che il Territorio ispirerebbe anche per radiche e schiume. 8)
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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #11 il: 04 Agosto 2016, 18:08:42 »
Io lo vedo mixato, e lo proverò, con le spuntature di Mastrotornabuoni.

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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #12 il: 04 Agosto 2016, 19:11:12 »
Secondo me anche troppo il mastro. Domani mi portano il robusto...
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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #13 il: 04 Agosto 2016, 19:12:37 »
Io lo vedo mixato, e lo proverò, con le spuntature di Mastrotornabuoni.
Anche secondo me è meglio in mix. A mio parere richiede sigari non tanto nobili.
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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #14 il: 05 Agosto 2016, 08:35:37 »
Si Komm, prova il robusto e dicci, se hanno solo aumentato la quota di KY o altro. Credo si trovi più spesso quello delicato proprio per "contrasto" coi trinciati naturali nostarali più "comuni".

Circa il Kapo mi avventuro in un deferente consiglio: sfrutti le sue aderenze USA e si faccia mandare del Maryland puro (nel Nazionale per rollo ci dovrebbe essere un po' del nostro, ma vattela a pesca); ci sbricioli un po' di Brenta (da un sigaro) e catafotta il tutto nell'allegro delicato. Questo potrebbe essere forse il più congruo esempio di Nazionale self made :-X :D
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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #15 il: 05 Agosto 2016, 08:54:03 »
Grazie Nic l'idea del Maryland USA è fantastica, ne prendo subito nota e preparo l'ordine  :)

Offline Claudio Villa AldoBrandini CVAB

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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #16 il: 05 Agosto 2016, 12:49:57 »
Quando uscì, anni fa, ne presi due buste. Tipo "monnezza" e lì andò a finire.
E' cambiato qualcosa?
Io studio l'ignoranza, sondo la stupidaggine, anatomizzo la puerilita', faccio la vivisezione di cio' che e' grottesco e imbecille sull'esistenza del prossimo...documento adattissimo per arricchire il museo della cretineria (Petrolini)

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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #17 il: 05 Agosto 2016, 15:02:13 »
Ma Nic e Cvab non sono entrambi Paolo???? ???
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« Risposta #18 il: 05 Agosto 2016, 15:40:44 »
no no

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« Risposta #19 il: 05 Agosto 2016, 15:58:04 »
Quando uscì, anni fa, ne presi due buste. Tipo "monnezza" e lì andò a finire.
E' cambiato qualcosa?

monnezza è, e monnezza è rimasto; bisogna cunsarlo (vedi Cristiano)  indubbiamente sempre meglio del Baron de li cuglion.
« Ultima modifica: 05 Agosto 2016, 16:06:55 da caporaiss »

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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #20 il: 05 Agosto 2016, 19:21:33 »
Vabbeh, si sa che io e il Komminthern siamo il Barcellona due...se i fuoriclasse ci onorano, essere smentiti con indulgenza o spietatezza a scelta dai veri fuoriclasse, non può che onorarci e renderci felici. Ammenda e pi greco.;-)
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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #21 il: 05 Agosto 2016, 19:42:55 »
Io due nick contemporanei, Komm??????? Forse è passato davvero troppo tempo, che non ci vediamo. Di kazzate me ne hanno attribuite tante, Quasi sempre a ragione, ma questa... :o
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rais

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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #22 il: 05 Agosto 2016, 19:52:01 »
a scanso di equivoci io lotto per non retrocedere  ;D

Offline Claudio Villa AldoBrandini CVAB

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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #23 il: 05 Agosto 2016, 20:08:55 »
Vabbeh, si sa che io e il Komminthern siamo il Barcellona due...se i fuoriclasse ci onorano, essere smentiti con indulgenza o spietatezza a scelta dai veri fuoriclasse, non può che onorarci e renderci felici. Ammenda e pi greco.;-)

Ammesso e non concesso che Tu e il K, titolarissimi in prima squadra, possiate essere pensati come riserve, anche il Leicester può vincere il campionato.

Quando uscì, anni fa, ne presi due buste. Tipo "monnezza" e lì andò a finire.
E' cambiato qualcosa?

La mia era una semplice domanda, sarò grato a chi volesse rispondere.

p.s. tanto per esser chiari sul mio rapporto con i tabacchi a poco prezzo (che poi comunque sono costosi!), sto fumando da giorni il London mix Stanislav che è una monnezza resa appena fumabile con il solito trucco del toscano addizionato. L'ho comprato e me lo fumo, così la prossima volta mi ricordo di non comprare la monnezza.

p.p.s. purtroppo, però, vado alla ricerca da sempre di un tabacco buono rustico appagante economico popolare e facile da reperire. Tranne il semois non c'è nulla e comunque non si compra sotto casa.
Alla fine la soluzione migliore è il toscano nella pipa come suggeriva il Nostro; anche se la speranza è l'ultima a morire.
« Ultima modifica: 05 Agosto 2016, 20:18:43 da CVAB »
Io studio l'ignoranza, sondo la stupidaggine, anatomizzo la puerilita', faccio la vivisezione di cio' che e' grottesco e imbecille sull'esistenza del prossimo...documento adattissimo per arricchire il museo della cretineria (Petrolini)

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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #24 il: 05 Agosto 2016, 22:56:18 »
Ho fatto un misturone di una ventina di grammi.
Metà Allegro Delicato, un quarto di Comune, un quarto di Longfiller di Brissago (quelli con la paglietta). Equilibrio buono e Kentucky che si sente. Confermo la mia impressione, buono in purezza, eccellente per mix con sigari. Ho lasciato al mare un paio di Originali. Proverò con sigari più corposi rispetto al leggero elvetico.

Ho provato il tuo "misturone" e personalmente l'ho trovato molto gradevole da fumare: brucia con facilità, ma senza scaldare; non crea condensa, ha corpo e un sapore relativamente dolce, e piuttosto "genuino" e "schietto" e non ho rilevato azioni su lingua e palato. Senza nulla togliere ai blasonati tabacchi da 25 euro per 50 g! Naturalmente questo dal mio punto di vista di NON esperto di tabacchi e miscele...
« Ultima modifica: 05 Agosto 2016, 22:58:23 da RHODESIAN »
...e attribuirete alla vostra pipa la strana facoltà di fumarvi

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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #25 il: 07 Agosto 2016, 17:02:52 »
A volte resto un po' perplesso rispetto alle opinioni che ci facciamo ed all'impressione che abbiamo delle cose.

Ad esempio, senza nulla togliere all'Allegro ed al "misturone" di Cristiano (per il quale confermo quanto detto), ho avuto la curiosità di approfondire un po' l'indagine sotto l'aspetto del "naturale". Ecco, qui resto davvero sorpreso!

Vado a leggere la composizione in additivi dell'Allegro, che si propone come un tabacco "abbastanza" naturale, e scopro che:

Pöschl Tabak Allegro
acqua purificata 143,0620 Solvente
Glicole Propilenico [1,2] 63,5930 Umettante, Solvente
Zucchero invertito 18,3910 Aromatizzante
Radice di Liquirizia, estratto (Lakritze, Block) 3,4930 Aromatizzante
Sodio Benzoato 5,3650 Conservante
Estratto di Melassa e/o Canna da zucchero 3,3600 Aromatizzante
Aroma Allegro 3,1920 Aromatizzante
Aromi 1,6070 Aromatizzante
Acido Citrico 1,3590 Conservante
Alcool benzilico 1,1980 Conservante
Estratto di cacao 1,1980 Aromatizzante
Magnesio formiato 0,5420 Conservante
Potassio nitrato 0,5420 Conservante
Calcio formiato 0,5420 Conservante
TOTALE ADDITIVI 24,744%

Poi vai a vedere quei tabacchi che, da sempre, io ritenevo aromatici o aromatizzati e, altra sorpresa:

AMPHORA Full Aroma rouge
Acqua
1,2 - Glicole Propilenico
Zuccero invertivo
Aroma
Benzoato di Sodio
Glicerina
AMPHORA Full Aroma rouge   50g   TOTALE ADDITIVI 10%!
(non so se l'acqua è considerata nella quantità degli additivi)

o ancora:
DAVIDOFF SCOTTISH MIXTURE
Acqua
Zuccero invertivo
1,2 - Glicole Propilenico
Aroma
Glicerina
Benzoato di Sodio
Di questo con conosco la quantità totale di addivitivi, ma il numero degli stessi la dice lunga rispetto a molti cosidetti "naturali"

Sono sempre più perplesso... ??? ::)
...e attribuirete alla vostra pipa la strana facoltà di fumarvi

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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #26 il: 07 Agosto 2016, 19:54:34 »
dopo una cena a base di krauti, wurstel e birra scura, il dolciume è lecito.
e così, piponi di un paio d'etti, fornelli da 3 cm e filtro da 9mm a completare il karamelloso kvadro.
mezz'etto di allegro in allegria e, via di  ihr kinderlein, kommet, o kommet doch all
in attesa dell'attacco di diabete...




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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #27 il: 09 Agosto 2016, 08:41:04 »
Ahahah, sketch comici a parte, siamo nella collocazione perfetta del dispositivo “natural taste” per Trinciati per Pipa. Infatti la stessa casa ha fatto scuola col Pueblo, senza additivi di sorta (ma non bio). Da cui lo schema: intorno allo 0/00, Pueblo (trinciato da rollo); intorno 10%, Caporal Scaferlati; intorno il 15% il Saint Claude (melange Cigar leaf autoctono alla francese); oltre il 30% il limite massimo (il che vuol dire che è indispensabile tutto in certi casi) ammesso dalla sovente citata (a vanvera) Legislazione Britannika.

Questo Allegro dunque si pone comprensibilmente a metà strada tra il Saint Claude e  il massimo consentito. Come si sa, i melange “bruni”  francesi o comunque francofoni, hanno notoriamente scorza e tostatura. Non è un caso che le Gitane Mais siano l’unico caso di sigarette proposte nei Manuali per i mischi pipici faidate. E’ quasi divertente aspettarsi che una mistura chiara e variegata possa competere a qualsiasi titolo col semois, se non nei paragoni tra opposti (uso Bach e Mahler).

Un Nazionale per Pipa non esiste anche perché l’adattamento di tante classi di tabacchi assieme, anche chiari come Levantini e Virginia, richiede una complessa calibratura merceologica. Non basta prendere quello da rollo e fare i pezzi più grossi:  sono casini, bruciori, non codificabilità da parte dei recettorj etc. Ma questo non scandalizza gli intenditori, che ben sanno il  riferirsi dell’aggettivo “natural” a un posizionamento merceologico, e non botanico. In questo caso, “naturale” non rimanda solamente a una ipotetica versione flavoured, ma anche al fatto che i tabacchi sono “lisci” per come possono esserlo. Nessuno ha mai fatto prima una cosa come l’Allegro, cioè il Pueblo per la Pipa.

Adottando normali parametri cartesiani per i comuni mortali (quello che consente di arrivare a conclusioni utili e verosimili dopo un paio di riscontri tra fumatori “seri”), io e il komminthern avremmo rilevato che l’Allegro può essere una trinciato utile a molti per prezzo, resa di fumata, gradibilità, tollerabilità, versatilità al mischio…. Una cosa che mi ha personalmente sorpreso e che soprattutto è unica nel suo genere.

Azzerare a capofitto ciò coi soliti stilemi di copro trash lalia, riportando tutto  alle vacche negre in piena notte, è indiscutibilmente attestato di categoria superiore per auto referenza. Ma attenzione, senza ironia dico che la storia è piena di gente che da sola si riteneva la più grande o addirittura unica in questo o quel campo, e poi avevano ragione. L’esempio più eclatante è Nostrosignore: solo lui e pochissimi credevano che era quello che diceva di essere; e ora gente del calibro di Bergoglio guida miliardi di credenti, me compreso. Dunque niente da dire, qualcuno è superiore? Puòesse. Che poi il suo deprezzo coinvolga un prodotto che non lo merita (a questo punto levo i condizionali), e anche la cognizione altrui, puòesse la caduta solo momentanea d’un padreterno.

Buon Ferrafosto




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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #28 il: 09 Agosto 2016, 11:09:20 »
Ahahah, sketch comici a parte, siamo nella collocazione perfetta del dispositivo “natural taste” per Trinciati per Pipa. Infatti la stessa casa ha fatto scuola col Pueblo, senza additivi di sorta (ma non bio). Da cui lo schema: intorno allo 0/00, Pueblo (trinciato da rollo); intorno 10%, Caporal Scaferlati; intorno il 15% il Saint Claude (melange Cigar leaf autoctono alla francese); oltre il 30% il limite massimo (il che vuol dire che è indispensabile tutto in certi casi) ammesso dalla sovente citata (a vanvera) Legislazione Britannika...


Per brevità ho riportato solo l'incipit del tuo intervento.

Non so esattamente a chi ti riferisca rispetto ad eventuali deliri di onniscienza, ecc., ma colgo l'occasione per chiarire e ribadire alcuni punti che per me sarebbero importanti:

1) trovo che la mancanza di trasparenza e chiarezza in questo settore sia assolutamente deleteria: si scrivono frasi terrorizzanti e minatorie sulle confezioni, per non parlare delle foto presenti già all'estero, e non si obbliga a dichiarare cosa realmente contengono i prodotti che la gente usa. Ad esempio, c'è una bella differenza nell'utilizzare un aromatizzante naturale, tipo vaniglia, o l'essenza sintetica della stessa che nel riproduce l'aroma, ma con tutt'altra composizione, o nel sapere se i tabacchi vengono coltivati con pesticidi ed Ogm (cosa che do quasi per scontata) oppure no...

2) Non ho ancora capito se e perchè alcuni considerano l'acqua un additivo: togliendo l'acqua, ad esempio, l'allegro scende ad una percentuale di additivi attorno al 11%. Il dato riferito all'Amphora, ad esempio, l'ho rilevato da un sito francese che non mi sembra tenga in considerazione la quantità di acqua. Da quel poco che ne so, però, l'aggiunta di acqua implicherebbe forzatamente l'introduzione di preservanti ed antimuffa (sodio benzoato?...)

3) Lo Scottish di Davidoff si presenta con un numero di additivi basso, simile a quello dei tabacchi non aromatici e non aromatizzati, e ciò fa pensare che anche la quantità totale sia relativamente contenuta. Mi sorge però la domanda sul perché della particolare differenza di prezzo tra questa miscela (€13,00) e le altre di casa Davidoff (€21,00). Con questo ribadisco quanto già espresso in un altro post, cioè che mi piacerebbe capire, importatori a parte, a cosa è realmente dovuta la differenza tra i 4,50 euro di un allegro ed i 23,50 o 25,00 di un Peterson!

Insomma, forse io sono uno che si fa le "cosine" mentali, ma mi piacerebbe molta più chiarezza e trasparenza.

Poi uno potrebbe anche dire che visto che fumando ci si fa comunque del male, un po' più o un po' meno male non fa molta differenza; ma per me non è così.

Citazione
Adottando normali parametri cartesiani per i comuni mortali (quello che consente di arrivare a conclusioni utili e verosimili dopo un paio di riscontri tra fumatori “seri”), io e il komminthern avremmo rilevato che l’Allegro può essere una trinciato utile a molti per prezzo, resa di fumata, gradibilità, tollerabilità, versatilità al mischio…. Una cosa che mi ha personalmente sorpreso e che soprattutto è unica nel suo genere.

La penso anch'io così, come già scritto in post precedente, e penso che, se dovesse piacermi anche da solo, non avrei problemi a fumarlo, solo che mi sembra un po' fuorviante voler fare passare determinati tabacchi per "naturali" (questo per me vale anche per Italia Comune, Forte, ecc). Naturalmente qualcuno potrebbe obiettare che dal momento che un vegetale viene elaborato, non è più naturale: lo è finche resta sulla pianta e qualora fosse consumato tal quale!... Non credo sia giusto arrivare a questi estremi, ma qualche via di mezzo si potrebbe anche cercare...

Insomma, ribadisco: un po' più di trasparenza e chiarezza, secondo me, oltre che una dimostrazione di rispetto per i consumatori, come minimo aiuterebbero a fare scelte più consapevoli. Sempre che uno lo voglia, chiaramente.





 
« Ultima modifica: 09 Agosto 2016, 11:21:56 da RHODESIAN »
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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #29 il: 09 Agosto 2016, 12:31:20 »
Tu rhodesian sei un appassionato pieno di curiosità ed equilibrio, e io, spero con la dovuta ferma gentilezza, mi riferivo a cose molto diffuse, ma che comunque non riguardano mai te. Altrove ho visto una discussione sul fatto se il  Saint Claude fosse un "aromatizzato"... 2 "errori", almeno: il tabacco da Pipa richiede molti più adattamenti merceologici di qualunque altro, dunque è sempre a vari livelli un composto a base di tabacco;poi,  non chiedersi se forse forse il fatto che i Francesi lo scrivano, non significa che la cosa riguarda solo loro... che oltretutto, essendo più protetti da una notevole fibra e dall'uso di tostare (french dark cigar leaf) sono tra i Tradizionali, subito dopo i Britannici pressati, quelli che meglio si adattano alla pipa moderna. AL terzo posto possiamo mettere il Kentucky non fermentato trinciato nostrale. Il resto dei tradizionali sono un disastro: gli olandesi veri sono manovrabili solo da esperti e sono davvero al limite (Clan d'epoca, Egbert 44 etc..), e in fondo alla piramide ci sono, quasi inesistenti, quasi delle supposizioni, i narurali chiari ecclesiali trinciati, che quasi solo i tedeschi hanno trattato, in vesione autoctona, pagandone serie conseguenze in fatto di neoplasie etniche. Non appartengono a questi i Virginia puri di cultura navale, che sono potentemente manifatturizzati e legati spesso anche per taglio evidente ai Flake.

Il Nazionale per Pipa dovrebbe avere un adattamento merceologico per me misto ribbon ed rr, con una congrua base di Brenta, che è un po' il "francese" dei nostrali. Comunque, se si riducono al minimo le induzioni alimentari (come nei Flake e nei moderni), il prodotto più è chairo e naturale più ha bisogno di manifattura quale sia. Se i tabacchi sono buoni, gli additivi indispensabili (meglio non facciano male e meglio da cultura corretta e consapevole sul piano commerciale e sanitario) ne metteranno in luce le qualità. ::) :)
« Ultima modifica: 09 Agosto 2016, 13:04:13 da Nic Salamandra »
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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #30 il: 09 Agosto 2016, 13:18:48 »
Citazione
Tu rhodesian sei un appassionato pieno di curiosità ed equilibrio

Troppo buono: parenti ed amici non la pensano allo stesso modo :D

Se capisco bene, e sintetizzando, il concetto è: comunque la mettiamo il tabacco da pipa richiede lavorazioni e "concia" che comportano necessariamente l'aggiunta e l'uso di sostanze diverse.
Fin qui lo comprendo, capisco e non ci trovo niente di particolarmente strano, a patto che queste sostanze siano le più innoque possibili.

Citazione
...che oltretutto, essendo più protetti da una notevole fibra e dall'uso di torstare (french dark cigar life) sono tra i Tradizionali, subito dopo i Britannici pressati, quelli che meglio si adattano alla pipa moderna

puoi specificare meglio cosa intendi dire con "meglio si adattano alla pipa moderna"?

Citazione
e in fondo alla piramide ci sono, quasi inesistenti, quasi delle supposizioni, i narurali chiari ecclesiali trinciati, che quasi solo i tedeschi hanno trattato, in vesione autoctona, pagandone serie conseguenze in fatto di neoplasie etniche

Landtabak??

Spesso mi chiedo, e forse tu ed altri potreste avere una risposta, perchè i più importanti produttori di tabacchi per pipa ormai sono in Germania: Kholhase & Kopp, per esempio. E ancora, quando producono miscele di tradizione britannica (Robert McConnel, Rattray's, ecc.) lo fanno secondo i parametri (teorici) "Inglesi" o secondo quelli Tedeschi (noti aromatizzatori artificiosi ed artificiali)?

Ed i Danesi, come si collocano nelle tue considerazioni? Ora che la proprietà di Mac Baren ha fatto una joint venture, o acquisito, Amphora, come funzionerà?

Mi puoi, tu e chi altro ne può avere la capacità, far comprendere come capire quando un tabacco è buono anche come qualità e non solo come gusto o come prestazioni in fumata? Quali sono i parametri per poterlo valutare personalmente? Ad esempio, a me piacciono molto alcuni Robert McConnell ed alcuni Rattray's; come faccio a capire se sono anche "qualitativamente" buoni?

Altra cosa, solo per fare un altro esempio: ufficialmente Samuel Gawith produce usando ancora la pietra lavica per stendere e lavorare il tabacco, però i suoi prodotti sono sul sito della Kholhase & Kopp, come se fosse lei a produrli, e questo vale anche per Dunhill!

Boh... davvero capisco ben poco di tutto questo. Ho provato a scrivere alla K & K per avere informazioni sugli additivi usati e su cosa realmente producono o invece commercializzano, ma non ho ancora avuto risposta (che difficilmente credo arriverà)...

Nel frattempo, buone fumate...
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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #31 il: 09 Agosto 2016, 13:50:08 »
Non so ci vuole un trattato ::), vado dove ricordo.

Più adatto vuol dire che bucia con sifficiente tolleranza e resistenza nei 2-4 grammi d'una radica, in "missioni" che vanno dal relax borghese (open or in door), alla degustazione cognitiva. I Flake sono eterni e i Francesi, fibrosi e tostati, permettono questo abbastanza bene. Nella filiera rurale non-francese, o non esite uno spartiacque con la sigaretta, o le pipe erano diversamente formate, come i grandi gessi.

Sui tedeschi, già detto: la complessità del fenomeno, la trasparenza sui contenuti, l'aver fatto molti prodotti moderni con Latakia, facilitano a vedere la caricatura che ognuno vuole vedere in partenza; per cui alcuni esemplari paiono come ripetute conferme di quello che si vuole vedere. Io ho visto le EM Torben Dansk ed è ciò di quanto più "naturale"abbia mai fumato nello specifico, paraticamente puri per miscela con orientali strepitosi, ad esempio (e di fatto loro erano i più attivi nell'acquistarli). Da questo, la mia "alterazione" anche da onnivoro, mi fa vedere conferme su conferme del buono: in qualche flake, nelle stesse moderne da non scambiarfe con le classiche, negli "aromatici" in taglio enorme, freddi e succosissimi... e senza Burley stracotto globalizzato.

La Mac baren non usa la chimica (più adatta proprio nei salti di filiera, dalla breve alla luga) ma usa gli alimenti e il calore medio per modulare un "regular taste", la cosa più celeberrima, che non ha niente della naturalezza "ecclesiale" ma che come dispositivo da fumo è formidabile, gradevole senza mediocrità-IMHO- e presumibilmente sano. Dunque ha dei Tradizionali un po' più pop e "devitalizzati" dei cugini britannici; la straordinaria invenzione della Scottish; i modelli "all'americana" fatti sempre con lo stesso onesto pane di tutto il resto.... Benemeriti.... Boh, poi se mi accorgo di altro... ciao :D
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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #32 il: 09 Agosto 2016, 15:33:46 »
il tabacco buono è quello che piace, ma la qualità, sta nella materia prima.
generalmente reputo un tabacco qualitativamente valido, se e solo se non mi fa bruciare la lingua nel primo minuto di fumata.
inutile sottolineare che tutti i tedeschi, per me, non sono qualitativamente validi oltre che devastanti a livello gustativo-olfattivo ;D mentre l'amphora rouge, per citarne uno vomitevolmente dolce,  è un pessimo-prodotto-qualitativamente-valido, in quanto non mi crea alcun problema alle mucose.
come ja postato altrove viele-jahre-zuvor: se i crucchi usano tabacchi di prima qualità, allora sono completamente pazzi a rovinarli con le zozzerie che ben sappiamo, ma la malignità porta a rivalutare completamente i perchè, e, ri-allora, le zozzerie che ben sappiamo servono solo per linearizzare il gusto-di-merda nel tempo a fronte di nuovi e imprevedibili approvigionamenti fra uno stinco al forno e uno strudel salato.
i crucchi sono maestri nel fregare maldestramente il prossimo, non ci scordiamo -per esempio- del recente dieselgate ;D

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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #33 il: 09 Agosto 2016, 21:47:58 »
Ho fatto un misturone di una ventina di grammi.
Metà Allegro Delicato, un quarto di Comune, un quarto di Longfiller di Brissago (quelli con la paglietta). Equilibrio buono e Kentucky che si sente. Confermo la mia impressione, buono in purezza, eccellente per mix con sigari. Ho lasciato al mare un paio di Originali. Proverò con sigari più corposi rispetto al leggero elvetico.

Ho provato il tuo "misturone" e personalmente l'ho trovato molto gradevole da fumare: brucia con facilità, ma senza scaldare; non crea condensa, ha corpo e un sapore relativamente dolce, e piuttosto "genuino" e "schietto" e non ho rilevato azioni su lingua e palato. Senza nulla togliere ai blasonati tabacchi da 25 euro per 50 g! Naturalmente questo dal mio punto di vista di NON esperto di tabacchi e miscele...
troppo buono. Domanda. I numeri accanto ai singoli additivi sono percentuali o pesi?
"Bohhh tieniti le tue adorate dunhill e pipe da snobe i tuoi tabacchi da bancarella del mercato" Cit. toscano f.e.

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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #34 il: 10 Agosto 2016, 09:30:05 »
Domanda. I numeri accanto ai singoli additivi sono percentuali o pesi?

Sono espressi in mg per 1000 mg, quindi rapportabili facilmente ad una percentuale sul peso: TOTALE ADDITIVI 247,44 mg = 24,744% del peso su 1000 mg. Tieni presente che di questi circa 143 mg, o il 14,3% è Acqua.

Comunque, colgo l'occasione per fornire un'indicazione a chi ancora non lo sa: sul sito dei monopoli di stato, alla voce produttori https://www.agenziadoganemonopoli.gov.it/portale/monopoli/tabacchi/tabacchi_lav/produttori cliccando sui produttori in ordine alfabetico, escono tutte le miscele da ciscuno prodotte con tanto di additivi e quantità relative. L'ho scoperto ieri sera dopo aver letto le rispote di Nic Salamandra e di Saronni, che mi hanno stimolato ad approfondire ed a cercare un po' più attentamente le informazioni. Peccato se lo avessi saputo prima, Mi sarei posto un po' meno problemi...

Invito chi non lo avesse ancora fatto a dare un'occhiata, perchè potrebbe avere delle sorprese, in tutti i sensi... Ad esempio si può scoprire che tabacchi ritenuti super aromatici sono molto meno additivati di altri ritenuti "naturali", così come osservando le percentuali, o quantità di zucchero presenti in alcune miscele, c'è da capire perchè qualcuno chiama gli amanti degli aromaci "ciuccia zucchero".
La cosa che mi ha colpito in particolare è che a fronte di certi Borkum Riff con oltre il 37% di additivi, ci sono tabacchi ritenuti "super" aromatici che appena superano il 10%...

Resta il fatto che molti, per non dire la maggioranza, nascondono le "magagne" sotto la voce "Aroma". C'è però da dire che nella maggior parte dei casi si parla di percentuali davvero ridotte (1 - 2% rispetto al peso totale).

La parte del leone, nella maggior parte dei casi la fanno lo zucchero invertito, la glicerina o glicole propilenico ed il sodio benzoato: questo sia che si parti di naturalissimi senza aromi aggiunti, sia che si tratti di super aromatizzati.

« Ultima modifica: 10 Agosto 2016, 11:34:46 da RHODESIAN »
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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #35 il: 10 Agosto 2016, 09:31:55 »
ahahah apprezzo il folklore dei "razzismi" inthopici perchè alla fine esorcizzano anziché incrementare i razzismi veri. Già l'asse pueblo-alllegro è talmente capitale in stimoli culturali e risultati, che quasi da solo basterebbe a suggerire le visuali più sfumate e complesse, sul fenomeno germanico, ma capisco che non possono essere questi i luoghi....

Tornando all'ottimo Rhodesian, ho parlato di diagrammi cartesiani così per dire: sono sempre stato contrario ai bugiardini e solo le classificazioni mi hanno sempre intrigato. Ci sono dei criteri spontanei di ragionevolezza, dati da rilevazioni sensate operate da due o più fumatori sensati, che possono approdare a sintesi verosimili, ad uso di chi tratta questi posti anche per orientarsi su cose non da poco, come la propria consolazione fumatoria, per molti la sola nella vita. Questo non vuol dire che intenti sensati di gente navigata debbano arrivare sempre alle stesse conclusioni: ma un conto sono pareri anche difformi che si integrano; un contro le tirate di sciacquone  che azzerano prodotti e cognizioni altrui nello stesso wc. Chi sta nella Rete sa ed accetta che a ogni cosa sensata rispondono dieci sciacquoni. Che una volta su cento si faccia notare con gentilezza che la condizione è questa, traendone alcune conclusioni, non dovrebbe costituire un caso.

Questa storia degli additivi, che torna sempre identica nei suoi termini post neofitari, è sacrosanta ma bene sarebbe evolvesse i suoi termini: nel Tabacco da Pipa, che sceglie una fornace e non una miccia tubolare in lenta autocombustione, non bisogna confondere tra additivi e ingredienti indispensabili. Il pomodoro e il basilico non sono additivi dei rigatoni al sugo; per mangiare rigatoni  “al naturale” devi almeno bollirli. Crudi dalla busta non sono semplicemente commestibili. Altra cosa sono le elaborazioni ulteriori per i tabacchi viepiù elaborati e gastronomizzati (Navali antichi e moderni, dai proto flake al Black Ambrosia).

Ottima invece la sorveglianza sulla purezza sanitaria e la compatibile “genuinità” delle formule.

Prendendo proprio il caso della liquirizia, essa non sa mai di sé stessa se non nel carboncino e nello stecchetto a crudo. Il gelato alla liquirizia (il mio sogno quando lo leccavano Qui Quo Qua, e immensa delusione quando li hanno fatti per davvero) non sa di liquirizia; e nemmeno le rondelle che la possiedono in alta percentuale. Nemmeno i tabacchi moderni, che ne hanno spesso moltissima, ne sanno; e non è nemmeno concepibile un tabacco appositamente dedicato, che ne sappia. E invece ne saprebbe un tabacco “rustico e pressato” come l’ Old Ironside. Bene: risultare come additivo potenziante d’un proprio additivo, è il massimo del trionfo, altro che scacco.

Con ciò, auguri ai Lorenzo (penso al ns. Lollo….) e buon Ferragosto davvero
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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #36 il: 10 Agosto 2016, 15:10:00 »
... non bisogna confondere tra additivi e ingredienti indispensabili. Il pomodoro e il basilico non sono additivi dei rigatoni al sugo; per mangiare rigatoni  “al naturale” devi almeno bollirli. Crudi dalla busta non sono semplicemente commestibili. Altra cosa sono le elaborazioni ulteriori per i tabacchi viepiù elaborati e gastronomizzati (Navali antichi e moderni, dai proto flake al Black Ambrosia).

Concordo. tanto più che in un altro 3d avevo già scritto che non ho nulla contro le miscele che contengono "ingredienti" naturali diversi dal tabacco (vedi vanigila, cacao, ecc.): è puramente una questione di gusto personale! Io non apprezzo particolarmente queste "intromissioni", a meno che non siano limitate nelle quantità, ma non ho nulla contro a chi apprezza i tabacchi aromatici od aromatizzati.
Per me il problema sta semplicemente nel fatto che siano utilizzati ingredienti naturali, il cacao per esempio, e non "l'aroma sintetico di cacao" prodotto a partitre da chissà quale idrocarburo...

Citazione da: saronni
il tabacco buono è quello che piace, ma la qualità, sta nella materia prima.
generalmente reputo un tabacco qualitativamente valido, se e solo se non mi fa bruciare la lingua nel primo minuto di fumata.

Seguendo questo criterio, che non dico sia sbagliato, sono molti i tabacchi che dovrei ritenere buoni, anche provenienti da diverse produzioni e paesi.

Citazione da: saronni
inutile sottolineare che tutti i tedeschi, per me, non sono qualitativamente validi oltre che devastanti a livello gustativo-olfattivo ;D mentre l'amphora rouge, per citarne uno vomitevolmente dolce,  è un pessimo-prodotto-qualitativamente-valido, in quanto non mi crea alcun problema alle mucose.

Premettendo che non voglio in alcun modo alimentare od innescare alcuna polemica (che però mi sembra già in essere), vorrei un chiarimento: non capisco se ti riferisci in toto alla produzione tedesca o ai tabacchi di "tipo" tedesco. Io apprezzo alcuni tabacchi rattray's ed alcuni Robert McConnell, ufficialmente non particolarmente additivati, o non più di tanti altri definiti "naturali", che non sono aggressivi per le mie mucose. Mi chiedo quindi se la tua valutazione è la stessa anche quando Kholhase & Kopp produce miscele di terzi con formulazioni "britanniche", ed ufficialmente relativamente poco additivate, o se vale solo per altri tipi di produzioni più "dolci".

Capisco che ci sono diversi criteri di valutazione sulla qualità dei tabacchi prodotti in Germania, ma tenderei a non escludere quanto sostenuto da Saronni sul fatto che un pesante casing o flavouring serva a coprire difetti e mancanze di tabacchi di cattiva qualità. Solo che questo vale per tutti, dai tedeschi agli olandesi, passando per gli scandinavi.

Più in generale, sempre da non esperto, rifacendomi ad altri settori che conosco meglio, penso che certi criteri qualitativi possano essere ad appannaggio solo di piccoli produttori "artigiani" che coltivano in proprio il tabacco o lo scelgono attentamente da fornitori accuratamente selezionati. Per quanto riguarda una produzione di massa, o comunque più industrializzata, temo che non ci sarebbe da stupirsi se il tabacco fosse trattato in origine con pesticidi ed agenti chimici di sorta, per non parlare di sementi OGM. Lo fanno con la coltivazione delle droghe e degli alimenti, perché non dovrebbero farlo col tabacco...

Però anche qui mi piacerebbe sapere se c'è un criterio per capire quando un tabacco è di buona qualità di base oppure no.

[quote
Citazione da: Nic Salamandra
...sono sempre stato contrario ai bugiardini...

Capisco. In effetti basta la presenza della parolina magica "Aroma", sotto la quale si può nascondere di tutto per rendere il "bugiardino" ingannevole e davvero poco "trasparente". Inoltre è ovviamente impossibile determinare da queste informazioni la qualità di base.
E' pur vero, però, che è anche l'unico criterio di massima che permette di paragonare diversi tabacchi di vari produttori e fare una iniziale selezione. Ad esempio, se già prima non l'avrei comprato, ora sono sicuro che non comprerei un Borkum Riff, che dichiara ben oltre il 37% di additivi, mentre un Dunhill Early Morning, col suo quasi 3% di additivi può essere un'ottima scelta alternativa per miscele con Latakia, anche rispetto alla moltitudine di prodotti di "tipo" inglese. Naturalmente è rincuorante sapere che molte miscele prodotte, acqua a parte, sono  nettamente inferiori al 10% di additivi e che la maggior parte dei prodotti, sotto la voce "aroma" nasconde al massimo un 1 o 2% del totale. Questo, ovviamente, indipendentemente dalla qualità di base del tabacco.

A proposito di Dunhill, è singolare che la B.A.T dichiari solo la composizione di Early Morning e del 965, senza che sia dato di sapere tutte le altre miscele importate in Italia che composizione hanno e chi le produce.




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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #37 il: 10 Agosto 2016, 16:56:17 »
Carissimo Rho, non è questione di intendersene o meno... diciamo che i tuoi "normalmente s'intende" e soprattutto l'elenco olandesi scandinavi tedeschi sono obiettivamente problematici.

I tedeschi non hanno NULLA in comune con scandinavi e olandesi: la loro storia è di filiera autoctona su base tropicale (come la francese), quella di olandesi e scandinavi, completamente opposti pure tra loro, entrambi opposti rispetto i tedeschi.

Altra storia è l'industria o meno: quella tedesca a suo tempo importata dalla MAGA è una confederazione di botteghe assolutamente artigiane, fino all'inverosimile. Qui non affronto minimamente il problema della gradibilità o meno, anche se ritengo difficile che se sia fumato abbastanza di quella risposta sterminata, e soprattutto senza prevenzioni (i più dicono TIM 1000 EM Tedesca, tedeschi uguali olandesi e scandinavi, etc..... in relatà è una Modern e altro nordeuropei non c'entrano una cippa... insomma, onestamente le argomentazioni-false-normalmente sono queste).

Comunque non c'è una Industria nel pieno punto di vista: ci sono Multimazionali che si appoggiano dove ancora esistono botteghe (dunque nell'europa centro nordorientale); ci sono botteghe confederate; c'è una enorme piramide industriale autonoma, per grandezza ma artigianalissima di sostanza, che é la Mac Baren, che usa alimenti, forni, tabacchi di propri terreni, di cui alcuni BIO (coi quali si muovono nel rollo). Questo polo di aggregazione artigianale industriale, sta ricevendo deleghe per molti modelli peché sono rimasti i soli a poter operare così, per quantità e tipi molteplici.

Poi ci sono le Botteghe ultra storiche che resistono in Gran Bretagna (Dio le salvi,  ma molto altro merita ancora rispetto a loro).

Questa è la situazione, prescindendo da quello mi piace, quell'altro no. Però, se etichette storiche diventano "bolse" la colpa non è delle manifatture e della loro nazionalità, ma quanto concedono le Major per appoggiarsi lì (ad esempio, l'Escudo danese della Petersen era una bomba). ;)
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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #38 il: 10 Agosto 2016, 18:27:32 »

I tedeschi non hanno NULLA in comune con scandinavi e olandesi: la loro storia è di filiera autoctona su base tropicale (come la francese), quella di olandesi e scandinavi, completamente opposti pure tra loro, entrambi opposti rispetto i tedeschi.

Altra storia è l'industria o meno: quella tedesca a suo tempo importata dalla MAGA è una confederazione di botteghe assolutamente artigiane, fino all'inverosimile...

Ti ringrazio per la risposta, che mi rende decisamente più chiara la situazione. Quindi, più nello specifico, la produzione di Kholhase & Kopp è, secondo il tuo parere, di qualità e degna di nota?

Citazione da: Nic Salamandra
Comunque non c'è una Industria nel pieno punto di vista: ci sono Multimazionali che si appoggiano dove ancora esistono botteghe (dunque nell'europa centro nordorientale); ci sono botteghe confederate;

Il discorso mi quadra anche a logica: penso che se qualcuno smette, per qualche ragione, di fare produrre un tabacco dove fino a quel momento è stato fatto "bene", per farlo produrre altrove, comunque non intenda affidarne la produzione a qualcuno che ne riduca la qualità (anche se l'esperienza ci insegna che con la stessa farina, la stessa acqua e lo stesso fornaio, il pane prodotto in due luoghi diversi non ha lo stessa identica consistenza e nemmeno identico sapore...

Citazione da: Nic Salamandra
...c'è una enorme piramide industriale autonoma, per grandezza ma artigianalissima di sostanza, che é la Mac Baren, che usa alimenti, forni, tabacchi di propri terreni, di cui alcuni BIO (coi quali si muovono nel rollo)...

Mi pare di capire che tu reputi la produzione Mac Baren di qualità (sempre indipendentemente dai gusti). Ne ho fumato saltuariamente qualcuno, ritenendoli parte della famiglia degli aromatizzati. Mi stupisce però che altri fumatori sembrano esattamente dell'opinione opposta, ritenendoli prodotti molto "chimici" e di bassa qualità. Trovo le tue argomentazione piuttosto convincenti e mi sembra che tu parli a "ragion veduta", ma ti faccio solo notare che Mac Baren è tra le produzioni che, acqua compresa, hanno tra le più alte percentuali di additivi (e non parlo di alimenti...) rispetto, per esempio alle produzioni "inglesi" di Kholhase & Kopp, di Dunhill e vari altri. Fermo restando il fatto che mi sembra che in Italia vengano importati i Mac Baren più "economici" in generale.

Citazione da: Nic Salamandra
Poi ci sono le Botteghe ultra storiche che resistono in Gran Bretagna (Dio le salvi,  ma molto altro merita ancora rispetto a loro).

Puoi fare qualche nome di qualcuno acquistabile in Italia? Samuel Gawith o Gawith e Hoggart fanno parte di queste, per esempio?


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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #39 il: 10 Agosto 2016, 18:32:10 »

Premettendo che non voglio in alcun modo alimentare od innescare alcuna polemica (che però mi sembra già in essere), vorrei un chiarimento: non capisco se ti riferisci in toto alla produzione tedesca o ai tabacchi di "tipo" tedesco. Io apprezzo alcuni tabacchi rattray's ed alcuni Robert McConnell, ufficialmente non particolarmente additivati, o non più di tanti altri definiti "naturali", che non sono aggressivi per le mie mucose. Mi chiedo quindi se la tua valutazione è la stessa anche quando Kholhase & Kopp produce miscele di terzi con formulazioni "britanniche", ed ufficialmente relativamente poco additivate, o se vale solo per altri tipi di produzioni più "dolci".
...
...
...
A proposito di Dunhill, è singolare che la B.A.T dichiari solo la composizione di Early Morning e del 965, senza che sia dato di sapere tutte le altre miscele importate in Italia che composizione hanno e chi le produce.

non conosco i mc connel, ma l'impronta di k&k è presente sia nei rattray's che negli altri ex-britannici come i lewis e jj fox della cui originalità è rimasto solo il nome, essendo assimilabili anch'essi a prodotti tedeschi.
certamente un red rapparee attuale è sicuramente più gradevole di una timm qualcosa, ma i problemi alle mucose, nel mio personalissimo caso, rimangono.

la bat dovrebbe importare, credo via monopolio, solo early e 965; gli altri sono trattati dal lubischi e, forse, è per questo che non trovi le composizioni.

i dunhill scatolati dovrebbero essere prodotti dalla skandivian tabacco kompani ex-orlik, mentre quelli bulk in vendita negli usa, stando a quanto mi è stato riferito in loco, sono prodotti localmente su licenza dalla sutliff: la differenza fra prodotti omonimi è radicale, cosa peraltro confermata da tutti quelli che hanno avuto modo di assaggiarli.
ho avuto modo di fumare anche la 965 bulk cinese e, ancora una volta, si tratta di un prodotto completamente differente da quelli appena citati, ammesso che il bustone da 8oz, apparentemente originale, fosse... realmente originale :)
lo scatolato, per concludere, sembrerebbe essere lo stesso in tutto il mondo: mi è capitato di prenderlo personalmente sia inghilterra che in usa, inoltre ho ricevuto delle lattine provenienti da diversi duty free sparsi un po' ovunque (nightcap, early e 965) e, in tutta onestà, l'unica cosa differente ad emergere dalle comparazioni era solo la lingua degli epitaffi ove presenti.






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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #40 il: 10 Agosto 2016, 19:21:01 »
...
la bat dovrebbe importare, credo via monopolio, solo early e 965; gli altri sono trattati dal lubischi e, forse, è per questo che non trovi le composizioni.
...

In realtà quanto importato dalla Cigars&Tobacco Italy (Lubiski) apparentemente si limita ai vari McConnell, Rattray's, Kapp & Peterson, ecc.. Di Dunhill non ne viene dichiarata l'importazione...

Nell'elenco della Skandinavian, spulciando in quelli di tutti gli anni presenti, fino al 2010, non viene fatta parola dei Dunhill...

Mistero?

Credo però che quello che dici possa avere un reale fondamento di verità in quanto tutti i Dunhill sono presenti nel sito della Kholhase & Kopp, della quale Lubiski importa molti prodotti...

Mah...

Comunque, se tanto mi da tanto, proverò senz'altro alcuni Dunhill che non ho ancora fumato. Non sono un grandissimo amante delle EM, non tanto per me, ma per chi mi sta intorno, e penso che Elizabethan e Royal yacht possano essere interessanti... Suggerimenti?...
« Ultima modifica: 10 Agosto 2016, 19:25:13 da RHODESIAN »
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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #41 il: 10 Agosto 2016, 19:39:19 »
Solo l'Elisabetta il resto lascialo negli scaffali, ma attento se secca.

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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #42 il: 10 Agosto 2016, 19:48:19 »
per aumentare quel carisma-e-sintomatico-mistero, sul sito di k&k, le lattine di early morning e nightcap riportano la scritta 'manufactured in the uk under...'



la cosa buffa sta nel fatto che le lattine inglesi che ho preso in questi anni riportavano 'made in the eu'
non ho più trovato lattine made in uk dalla fine dell'epoca delle smaltate, si parla ormai di oltre 10 anni fa.

negli anni ho sentito diverse teorie apparentemente infondate, come quella dell'assunzione del controllo produttivo da parte di k&k, che avrebbe fatto realizzare alcune partite di dunhill negli stabilimenti gawith.

la verità?
boh, a giudicare dal gusto immutato negli ultimi anni, penso che le lattine siano ancora prodotte dalla scandinavian tobacco e distribuite, sulla base di qualche accordo, da k&k.

riguardo ai suggerimenti,

elizabethan è valida, in sostanza sono le componenti di base del navy rolls, processate in modo differente.
royal yacht è parecchio nicotinoso, meno che in passato, ma la botta arriva sempre.
la migliore del momento, a mio avviso, è la bb1938 e anche l'apertif, ma dovendo fumarli con costanza, si ricade sempre nell'early morning e 965, con qualche puntatina sulla standard e london.
gli unici veramente deludenti rispetto al passato-che-ricordo sono il flake (il light flake di una volta) e soprattutto il ready rubbed, che ha perso totalmente quel gusto nocciolato che lo contraddistingueva.


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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #43 il: 11 Agosto 2016, 13:45:57 »
Solo l'Elisabetta il resto lascialo negli scaffali, ma attento se secca.

Grazie del consiglio. Vuol dire che ha una tendenza a seccare facilmente?

Citazione da: saronni
elizabethan è valida, in sostanza sono le componenti di base del navy rolls, processate in modo differente.
royal yacht è parecchio nicotinoso, meno che in passato, ma la botta arriva sempre.
la migliore del momento, a mio avviso, è la bb1938 e anche l'apertif, ma dovendo fumarli con costanza, si ricade sempre nell'early morning e 965, con qualche puntatina sulla standard e london.

Ti ringrazio. La bb1938 non mi sembra che si trovi in Italia. A parte il Royal Yacht, gli altri sono più o meno tutti "latakiosi" e io potrei fumarli senza problemi solo saltuariamente "in solitudine". Quindi evito di acquistarli per non rischiare di vederli seccare inesorabilmente senza averli consumati... :-[
Ecco perchè "ripiego" sulle miscele virginia "based" o sui virginia-perique,ovviamente oltre al fatto che mi piacciono.
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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #44 il: 11 Agosto 2016, 16:58:36 »
Se lo lasci nella tin d'origine tende a seccare facilmente, ti consiglio di travasarlo in un bel bormioli 4 stagioni, lo scorso inverno ne ho consumato un stecca da 10 tin.
Confermo quanto descritto da saronni si avvicina molto al DLNR, ma senza perique.
« Ultima modifica: 11 Agosto 2016, 17:00:34 da caporaiss »

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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #45 il: 11 Agosto 2016, 18:13:31 »
Ma è possibile che, solo perché lo importa Lubinski, l'Elizabethan debba costare 4 euro in più dell'Early Morning o del 965?

Quasi quasi per protesta aspetto che qualcuno me lo porti dall'estero...

Scusate l'O.T.
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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #46 il: 11 Agosto 2016, 21:57:02 »
Ma è possibile che, solo perché lo importa Lubinski, l'Elizabethan debba costare 4 euro in più dell'Early Morning o del 965?

Quasi quasi per protesta aspetto che qualcuno me lo porti dall'estero...

Scusate l'O.T.

non è del tutto OTT, visto che il sol pensare alli nostrani prezzi ammazza l'allegro del fumare di cui, in certa proporzione, all'oggetto di cui al topicch con mod e admin separatamente assieme.
d'altronde la filiera italico-distributiva, da sempre sofferente di ziopaperonici salti al rialzo più ascrivibili alla truffa che non al mero-et-onesto commercio, è messa oggidì a dura prova dagli n-esimi assalti al portafoglio da parte dei vari distributori.
che dire?
un easyget per monaco o madrid, prenenotato all'uopo, costa meno del corriere... :)
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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #47 il: 12 Agosto 2016, 14:35:02 »
Sono stato a Firenze da noto rivenditore questa mattina. Mi ha detto che presto anche il 965 e l'Early Morning passeranno sotto l'egida di Lubinski, con conseguente inevitabile incremento dei prezzi  :-[. A buon "accaparrator"... poche parole... ;)
« Ultima modifica: 12 Agosto 2016, 16:45:15 da RHODESIAN »
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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #48 il: 12 Agosto 2016, 20:36:03 »
Orcocane
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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #49 il: 12 Agosto 2016, 21:06:08 »
a mari semu!
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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #50 il: 14 Agosto 2016, 15:24:15 »
Si ma qui si prospetta un mare di m...
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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #51 il: 17 Agosto 2016, 08:58:29 »
Si ma qui si prospetta un mare di m...

Già, la famosa trasformazione dell'acqua di mare in C...ACCA DUE O...

Giusto per tornare in topic, per mio personalissimo parere, mentre il misturone di Cristiano mi era piaciuto, dopo aver provato l'Allegro "gusto forte" devo dire che per me è un po' troppo "sigarettoso" (non trovo altri aggettivi più appropriati) e piuttosto lontano dai miei gusti personali, più orientati ai virginia più o meno puri, o alle miscele virginia-perique (McConnel scottish Cake o Scottish Flake, per esempio). soprattutto per quanto riguarda l'aroma, l'ho trovato poco gradevole durante la fumata e piuttosto "pregnante" per l'ambiente, dopo aver fumato. Questo, fermo restando le caratteristiche positive di facilità di accensione e fumata; non pizzica la lingua, ecc.
Naturalmente voglio precisare e specificare che non mi ritengo un intenditore e non capisco di "note erbacee", retrogusti "speziati" con "sentori di fieno e terra" o profumi di viola del pensiero e di barolo del 64..., ecc.
Volevo solo dire che è un tipo di miscela che, secondo me, può essere più gradita a chi fuma anche sigarette e che nella fumata, per il mio gusto, mantiene una nota "amarognola" che non gradisco molto, quasi ci fosse anche della carta, appunto...

Proverò con il gusto delicato, che mi dicono contenga più orientali e dovrebbe avere aroma e gusto più delicati, anche se meno "strong"
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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #52 il: 18 Agosto 2016, 08:08:22 »
[provato l'Allegro "gusto forte" devo dire che per me è un po' troppo "sigarettoso" (non trovo altri aggettivi più appropriati) e piuttosto lontano dai miei gusti personali, più orientati ai virginia più o meno puri, o alle miscele virginia-perique (McConnel scottish Cake o Scottish Flake, per esempio). soprattutto per quanto riguarda l'aroma, l'ho trovato poco gradevole durante la fumata e piuttosto "pregnante" per l'ambiente, dopo aver fumato. Questo, fermo restando le caratteristiche positive di facilità di accensione e fumata; non pizzica la lingua, ecc.
Proverò con il gusto delicato, che mi dicono contenga più orientali e dovrebbe avere aroma e gusto più delicati, anche se meno "strong"
[/quote]
++++++++++++++++++++++++++++
"natural" Burley, I Suppose ::)
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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #53 il: 22 Agosto 2016, 18:00:07 »
non l'ho ancora sentito il deciso... sto dando giù coi mc clelland... a volte si seccassero sai...
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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #54 il: 31 Agosto 2016, 11:05:30 »
Qualcuno ha provato il Clan RAW BLEND? Dovrebbe accostarsi molto all'Allegro
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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #55 il: 01 Settembre 2016, 09:28:32 »
Assolutamente no, più cioccolattoso per la presenza del burley, abbastanza scialbo e non caratterizzato, discreto per fumate mattutine e senza pretese, brucia bene e non ha nulla a che vedere con il clan di cui ha solo il nome, ho fatto fuori la busta che avevo acquistato per prova sistemandola con le spuntature di Zippilli, indubbiamente migliore dell'Allegro che è troppo sigarettoso.

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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #56 il: 01 Settembre 2016, 10:00:25 »
Bellissima discussione!

Rinnovo la domanda: è cambiato qualcosa da quando uscì sul mercato italiano anni addietro?
Io studio l'ignoranza, sondo la stupidaggine, anatomizzo la puerilita', faccio la vivisezione di cio' che e' grottesco e imbecille sull'esistenza del prossimo...documento adattissimo per arricchire il museo della cretineria (Petrolini)

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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #57 il: 01 Settembre 2016, 10:44:28 »
Non ho capito bene: il Raw era già stato presente in Italia?
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« Risposta #58 il: 01 Settembre 2016, 10:52:09 »
Si il Raw è regolarmente in tabaccheria.

Non so se è cambiato qualcosa lo fumai 5 anni fa

Offline Claudio Villa AldoBrandini CVAB

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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #59 il: 01 Settembre 2016, 11:47:42 »
 ;D

grazie! siete fantastici! ;) :-*
Io studio l'ignoranza, sondo la stupidaggine, anatomizzo la puerilita', faccio la vivisezione di cio' che e' grottesco e imbecille sull'esistenza del prossimo...documento adattissimo per arricchire il museo della cretineria (Petrolini)

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« Risposta #60 il: 01 Settembre 2016, 12:41:58 »
Rho ha ragione, il Pensiero Unico crea una specie di clericalismo della libido: bisogna abbandonare ciò che affascina in modo sbagliato; una specie di pedagògia phavae per cui le stranezze infantili che spingono alla Pipa devono essere rase al Suolo. Punizione, la Lucanica di SG come cilicio obbligatorio; o appesa a sciami sul corpo come sanguisughe, per induzione di nicotina sottocutanea su tutta la superfice, e risucchiaggio di denaro.

La libidine di tutte le miscele è sacra e santa; Prima Fumare, poi la Salute compatibile, poi quello che chiamo il "cigar mode" come dono ulteriore-che molti ritengono unico- d'un mondo vastissimo, fatto di contatti e contaminazioni di  ogni genere. E a lato si fanno seriamente le disquisizioni critiche, senza che in ciò vi sia contraddizione (anzi).

Pipe Slow e Fast, occhio ai nuovi Trust (ad esempio Imperial v. MacBaren); alle nuove autonomie agricole e commerciali dal campo all'imprenditoria; Contatti, argomenti, posizioni civili e culturali, bio e green mode sia nel "natural" che nell' "aromatic", nuove frontiere del Prodotto Italiano. Mettere la freccia per surclassare i pur (ormai temo) lontanti e irragiongibili Inalatori del Rollo. Artigianato e Industri di qualità sempre e comunque, con fumate valide garantite a qualsiasi prezzo. Pura Inthopia?
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« Risposta #61 il: 01 Settembre 2016, 12:44:22 »
Ho sbagliato 3d, e non solo :o ::)
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« Risposta #62 il: 01 Settembre 2016, 13:44:26 »
Ho sbagliato 3d, e non solo :o ::)
vuoi rimuovere?
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« Risposta #63 il: 01 Settembre 2016, 14:38:36 »
No, meglio defilato. Non mi pare caso unico....
Buona ferie (a me), ripartirò in autunno con "ariva la Macbarènica", sorta di lambada inthopica sull'Amphora e gli Scaferlati (e molti altri)  sotto ègida Mac Baren :o
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« Risposta #64 il: 01 Settembre 2016, 15:02:11 »

Pipe Slow e Fast, occhio ai nuovi Trust (ad esempio Imperial v. MacBaren); alle nuove autonomie agricole e commerciali dal campo all'imprenditoria; Contatti, argomenti, posizioni civili e culturali, bio e green mode sia nel "natural" che nell' "aromatic", nuove frontiere del Prodotto Italiano. Mettere la freccia per surclassare i pur (ormai temo) lontanti e irragiongibili Inalatori del Rollo. Artigianato e Industri di qualità sempre e comunque, con fumate valide garantite a qualsiasi prezzo. Pura Inthopia?

Sapevo che MacBaren e il produttore di Amphora stavano facendo una joint venture, ma puoi essere più specifico ed approfondire l'argomento, per favore?  Magari in un 3D apposito...
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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #65 il: 20 Ottobre 2016, 11:38:57 »
Sto fumando l'Allegro Pieno, in ceppo. La miscela è senz'altro superiore e più godibile rispetto alla sorella "delicata". Il Kentucky fa il suo dovere. Combustione più lenta e meno "pizzichina". Sinceramente non vedo necessità di effettuare addizioni. Molto bene, davvero molto bene. Meno di 5 Euro a pacchetto (da 40). Che comprinp pure i Cornell che comprino!
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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #66 il: 20 Ottobre 2016, 12:29:25 »
Puoésse, col tabacco scuro tante cose risultano più agevoli. Il delicato rimane più pregiato e difficile (e meno visto) come "concept",  e magari lo integri dopo, a volontà. Pieno o delicato integrato sono intuitivamente identici nei costi. Ma io parlo con (almeno) 2 handicapp: non ho mai fumato quello pieno e soprattutto non sono un Pipocrate.  ::). Ottima notizia cmnq ;)
« Ultima modifica: 20 Ottobre 2016, 12:34:24 da Nic Salamandra »
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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #67 il: 21 Ottobre 2016, 08:04:09 »
In me l'interesse verso l'allegro è un po' decaduto da quando ho scoperto che in realtà ha circa un 24% di additivi (e non parlo di aromi alimentari).

La differenza sostanziale tra il forte ed il delicato, ovviamente oltre ad una probabile diversa miscela di tabacchi, sta nel fatto che il forte ha circa l'8% di zucchero, mentre il delicato oltre il 16%, cioè circa il doppio.

Detto questo, il delicato, fumato col "misturone" di Cristiano non era affatto male, anzi...

Io il forte lo trovo, come già detto troppo "sigarettoso" per fumarlo da solo, mentre in miscele con P.L. 7 o altro, migliora decisamente.

Comunque penso che, volendo/dovendo ricorrere ad un tabacco "economico", preferisco nettamente il P.L. 7.

Peccato che in Italia non abbiamo gli Scaferlati, perchè per me sono davvero esempi di tabacco buono, con pochi additivi e relativamente economici
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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #68 il: 21 Ottobre 2016, 08:37:28 »
Caro Rho, proprio in questo 3d c'è un "bugiardino" interessante, nonostante sia mio, sulla adattabilità alla Pipa di radica moderna dei belnds tradizionali, e la classicfica era. 1) Pressati Anglodanesi 2; Cigar leaf scuro di area francofona, fibrosi e tostati 3)Ky italiano trinciato non fermentato 4)Tradizionali Olandesi in taglio baai e senza adeguamenti recenti 5) Melange di tipo continentale su tabacchi esclusivamente o quasi chiari. A quest'ultima categoria, la più neoplasica andante, appartiene il tentativo dell'Allegro delicato, ovvero il Pueblo per pipa. Non hai una miccia nel tubetto ma una fornace che spara in bocca un inferno per le mucose, e la manifattura serve per questo equilibrio quasi impossibile tra natural taste e fruibilità appagante.

Sei molto interessato a questo tema, altrettanto preparato, ma non vorrei davvero affrontare qui il problema Rattray's, perche' l'OT l'ho sia in mente che nel cuore.... credo che basti qualsiasi impatto a crudo, tra Flake e CavendishEM come il Mallory, la 7 e il Redd Rapparee (buoni alcuni dei primi, totalmente irrilevanti e scadenti IMHO le seconde) per capire che servirebbero bugiardini enciclopedici (ma è altro che mi fa totalmente trattare come se non esistesse questa congerie) per i lro additivi. Ora, il fatto che una FullLatakia di cartone come la Mallory non ha mai goduto del tuo interesse, mentre sì le molecole d'albicocca d'una MEM senza Cavendish, mi fa pensare che forse questo tuo encomiabile attivismo sul tema è ancora un po' troppo condizionanato  dai "si dice!", che tu stesso dici, di qualche capiscitore davvero all'altezza dei nostri tempi. ;) un abbraccio
« Ultima modifica: 21 Ottobre 2016, 08:43:40 da Nic Salamandra »
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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #69 il: 21 Ottobre 2016, 10:19:26 »
Qualcuno ha provato il Golf? E' assimilabile all'Allegro?
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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #70 il: 21 Ottobre 2016, 11:06:51 »
http://www.toscopipa.com/index.php?topic=1066.0

Abbastanza o nulla a seconda delle prospettive. Non è male e forse da quello che leggo in giro migliorato rispetto l'epoca del link. Vira un po' da solo sul Moderno  Internazionale (nutty-coccolade), ma con composizione lunga. Non mi dispiace sia incoraggiato, anche se è totalmento diverso dal GOLF-Inthopia che agognavo quando arrivava ma non lo conoscevo ancora. Penso che l'unione tra trinciati naturali e miti moderni sia aurea, ma reputo difficile che un prodotto di commercio di questo orientamento possa eguagliare faidate di specie fatti e suggeriti con scienza e coscienza ::) ;)
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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #71 il: 21 Ottobre 2016, 12:08:49 »

....
Sei molto interessato a questo tema, altrettanto preparato, ma non vorrei davvero affrontare qui il problema Rattray's, perche' l'OT l'ho sia in mente che nel cuore.... credo che basti qualsiasi impatto a crudo, tra Flake e CavendishEM come il Mallory, la 7 e il Redd Rapparee (buoni alcuni dei primi, totalmente irrilevanti e scadenti IMHO le seconde) per capire che servirebbero bugiardini enciclopedici (ma è altro che mi fa totalmente trattare come se non esistesse questa congerie) per i lro additivi. Ora, il fatto che una FullLatakia di cartone come la Mallory non ha mai goduto del tuo interesse, mentre sì le molecole d'albicocca d'una MEM senza Cavendish, mi fa pensare che forse questo tuo encomiabile attivismo sul tema è ancora un po' troppo condizionanato  dai "si dice!", che tu stesso dici, di qualche capiscitore davvero all'altezza dei nostri tempi. ;) un abbraccio

Ti ringrazio per le tue dotte precisazioni ed informazioni, però desidero precisare il fatto che per me l'aspetto della presenza di additivi è realmente importante. Non mi riferisco ad eventuali ingredienti di lrigine alimentare come vaniglia o cacao, per esempio, sempre ammesso checsiano vaniglia e cacao e non aromi sintetici che prldotti chimicamente. Proprio per questo, sia nella gamma Rattray's che in quella McConnell aoprezzo solo alcune miscele che, guarda caso, guarda caso sono composte per oltre il 90% di tabacco. Red Rapparee, Black Mallory, o Black and Gold e Gle  Piper in casa McConnell non rientrano tra queste, quindi, pur essendo da tanti anni che non le fumo, mi fido della tua competenza per credere che abbiano ben poco a che vedere con gli originali.

Detto questo, per il mio modestissimo parere,  l'early morning che sto fumando in questi giorni sembra davvero provenire da un altro pianeta rispetto alla maggior parte dei tabacchi in commercio per "pulizia" del gusto, assenza di qualunque tipo di aggressione per le mucose, ecc.
Guarda caso è uno dei tabacchi meno sdditivati tra quelli presenti in commercio.

A questo punto mi piacerebbe, se ti è possibile, che tu mi spiegassi meglio della filiera Tedesca (procenienza dei tabacchi, metodi di lavorazione, ecc.) e delle differenze, per esempio, con la filieradanese e scandinava.

ricambio l'abbraccio.
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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #72 il: 21 Ottobre 2016, 12:24:28 »
Carissimo Rho, sto in vertenza e non è una risposta da smartphone. Sarò onorato di rispondenti nei prossimi GG. Non escludo tuttavia qualche capolino x questioni più elementari di questa ;) :)
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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #73 il: 21 Ottobre 2016, 13:14:07 »
Carissimo Rho, sto in vertenza e non è una risposta da smartphone. Sarò onorato di rispondenti nei prossimi GG. Non escludo tuttavia qualche capolino x questioni più elementari di questa ;) :)

Grazie. Resto in attesa...
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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #74 il: 21 Ottobre 2016, 17:20:07 »
Il tanto disprezzato Early fa le scarpe a molti altri più celebrati.
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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #75 il: 21 Ottobre 2016, 22:03:13 »
Detto questo, per il mio modestissimo parere,  l'early morning che sto fumando in questi giorni sembra davvero provenire da un altro pianeta rispetto alla maggior parte dei tabacchi in commercio per "pulizia" del gusto, assenza di qualunque tipo di aggressione per le mucose, ecc.
Guarda caso è uno dei tabacchi meno sdditivati tra quelli presenti in commercio.

i dunhill in generale sono nitidi: non essendoci merda, gli espertoni suggi deiezioni non ne riconoscono la sostanza.
con l'early bulk americano (fatto su licenza da sutliff), riesci a ripercepire quel secco torbato-nicotinoso di 20 anni fa.

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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #76 il: 22 Ottobre 2016, 14:07:12 »

i dunhill in generale sono nitidi: non essendoci merda, gli espertoni suggi deiezioni non ne riconoscono la sostanza.

Si, penso anche io che l'abitudine indotta a sapori e caratteristiche diverse e meno "nitide" o "pulite", come dir si voglia, possa indurre a valutazioni sbagliate su un prodotto così diverso dalla media...

con l'early bulk americano (fatto su licenza da sutliff), riesci a ripercepire quel secco torbato-nicotinoso di 20 anni fa.

In effetti, come già scritto, mi sembra un po' diverso da quello che ricordavo; ma a distanza di tanti anni la memoria potrebbe anche ingannare, anche se penso che il latakia di una volta sia davvero diverso. Ma questo ormai è un fatto assodato.

Comunque è davvero un buon prodotto.

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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #77 il: 22 Ottobre 2016, 19:41:21 »
Cosa? Se, Early a parte, si sono riallineati tutti, c è da riconsiderare tutto. Nessuna specie ho tanto fumato e amato, ma la ciofega nelle amate eternamente simboliche latte ce l hanno messa e dichiarata loro (brochure gutab inizio millennio)....se non si storifica questo, Colombo ha scoperto la Ciociaria. Circa le ricorrenti citazioni di dejezioni intestinali, a ognuno il suo garbo. I capiscitori meno presunti di quelli cui vi riferite, conoscono storie e distinzioni...
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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #78 il: 23 Ottobre 2016, 11:22:33 »
Cosa? Se, Early a parte, si sono riallineati tutti, c è da riconsiderare tutto. Nessuna specie ho tanto fumato e amato, ma la ciofega nelle amate eternamente simboliche latte ce l hanno messa e dichiarata loro (brochure gutab inizio millennio)....se non si storifica questo, Colombo ha scoperto la Ciociaria...

Scusa, caro Nic, ma non capisco bene cosa intendi dire. In che senso parli di riallineamento? chi ne ha detto qualcosa? Quando dici "ciofega" a cosa ti riferisci nello specifico?
« Ultima modifica: 23 Ottobre 2016, 11:24:08 da RHODESIAN »
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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #79 il: 23 Ottobre 2016, 11:45:30 »
Ah non era scontato....beh che. London e Nithcap erano diventate delle ciofeghe immani certificate e documentate, che gli altri un po' così, che cmnq è una tragedia, mentre l Early fa di fatto specie a sé.... Però se è diventato smooth ( intendi questo?) è legittima un po' di circospezione, il suo segreto double face era essere anche villoso e urticante, vista la composizione. Giorno e Notte erano una metafora di Bright, Early, e Latakia, Nightcap....intendendo come fumo appena svegli, molti pagavano pegno. Ora da come parli si potrebbe intendere un mutamento radicale pure in questo...e magari gli altri sono rientrati. .boh, lo scopriremo solo fumando ;D
« Ultima modifica: 23 Ottobre 2016, 11:48:20 da Nic Salamandra »
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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #80 il: 24 Ottobre 2016, 10:43:58 »
Risposta RHO part one
*****************

La filiera tedesca non esiste: il cigar leaf locale a filiera rurale autoctona, che pure ha condizionato tutto quello centro europeo dalla Francia al Veneto (e meno direttamente, in una enormità di altri posti), non esiste per una sfilza di tragedie inthopiche che hanno dell’epico. In primis, nel mondo para feudale che si sono portati fino agli albori del Nazismo, si sono offerti indifesi a qualsiasi tipo di  assuefazione a assunzioni, nel rigoglio sublime e nefasto di specie tropicali pazientemente innestate nei conventi  e ben attecchite, un vulcano inthopico dalle cui colate di lava gli altri hanno desunto coltivazioni concettualmente più controllate. La Francia ha questa priorità perché ha raschiato il cigar leaf che era utile al suo laicismo: per cui, pochi conventi e molta scaltrezza. Napoleone poteva ragionare di Monopolio Nazionale mentre alla Fonte delle fonti si era sparpagliati in land medievali. E poi hanno vinto la guerra. Essì, dopo che il Nazismo ha affrontato secoli di devastante tabagismo etnico sregolato anche in economie familiari improvvisate, con la fine della seconda Guerra Mondiale, tra il 48 e il 49, il Governo USA ha regalato la bellezza di circa novantamila tonnellate di tabbacco aggratis ai tedeschi, in modo da assuefarli alle loro Major, vere beneficiarie del Lascito. Ecco perché i rurali tradizionali tedeschi sono dei perfetti sconosciuti-inesistenti. Qualcosa di marginale  Cigar leaf non francese dell’Europa centrale può dare l’idea di qualche resistenza, e qui nel Tosco sono stati anche commentati dei prodotti, svizzeri, austriaci (mi pare), ma che non conosco. Differenze coi Danesi e gli Scandinavi? Il discorso non è neanche da farsi, non c’entrano nulla, è difficile immaginarie cose tanto diverse, per l’opposizione ecclesiale (categoria espressa supremamente in Germania)-Navale, e per la storia di sopra etc. Piuttosto, interessanti le differenze tra paesi scandinavi, in alcuni dei quali il dispositivo olandese pare abbinarsi a quello navale danese, ma questo è un altro filone.
« Ultima modifica: 24 Ottobre 2016, 12:34:45 da Nic Salamandra »
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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #81 il: 24 Ottobre 2016, 13:57:27 »
Ah non era scontato....beh che. London e Nithcap erano diventate delle ciofeghe immani certificate e documentate, che gli altri un po' così, che cmnq è una tragedia, mentre l Early fa di fatto specie a sé.... Però se è diventato smooth ( intendi questo?) è legittima un po' di circospezione, il suo segreto double face era essere anche villoso e urticante, vista la composizione. Giorno e Notte erano una metafora di Bright, Early, e Latakia, Nightcap....intendendo come fumo appena svegli, molti pagavano pegno. Ora da come parli si potrebbe intendere un mutamento radicale pure in questo...e magari gli altri sono rientrati. .boh, lo scopriremo solo fumando ;D

Caro Nic, l'ultima volta che ho fumato la London Mixture risale ad almeno 30 anni fa. Il Nightcap l' ho provato una sola volta sempre nello stesso periodo. A quel tempo dei Dunhill fumavo prevalentemente 965 o standard medium, ma le mie preferenze nelle E.M. erano indirkzzate ai Balkan,  john Cotton e Sullivan Powell.
Non ho più seguito le evoluzioni, o involuzioni Dunhill perché poi ho smesso di fumare mixture con latakia.
il mio concetto di smooth è forse un po' diverso dal tuo, e non lo attibuisco propriamente all'early, che invece definisco  "nitido" o "pulito" perché ha un gusto chiaro e ben definito, senza impastamenti o sovrapposizioni aromatiche, almeno secondo me. Inoltre consente una conduzione di fumata ottimale, restando pressoché inalterato anche dopo le, molto rare, eventuali riaccensioni..
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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #82 il: 24 Ottobre 2016, 14:16:59 »
Carissimo, io sono felicissimo per te e per una blend che amo. Però tu parli anche di aggressioni alle mucose, e che un Bright non lo dia prova esattamente in contrario della naturalezza, e se mai si può almeno sospettare altissima manifattura. Quelle che per Brera erano le LACCHE dei Dunhill, per me e-ra un alone magnifico personalissimo di Navalità manifatturiera originaria, all'interno d'un glorioso dispositivo Major.

Circa le ciofeghe da un bel po' di lustri fa, per uscire dal tale dice che, l'altro invece, il Nightcap mi si presentò con un taglio totalmente diverso, botta nicotinica assolutamente vuota, vomito (vuoi per "tradimento" erotico, vuoi per KY Cavendish pure maldestro... potevano vestire in blu la 73, facevano prima ed era mejo). Poi, CAVENDISH nella Brochure di loro stessi.

Io ho continuato a comprare per auto ingannarmi, quanto era l'amore. Poi ho smesso. L'Early è una Brght integrata, se è più o meno calata poco c' entra la storia del Latakia etc.... questo per un altro aspetto da te accennato :)
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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #83 il: 24 Ottobre 2016, 16:29:46 »
Bright/KY/poco latakia mi fu inviata da un carissimo amico dalle terre del veneto, il bright non s'inventa e se non è quello giusto difficilmente si ottengono risultati soddisfacenti e da un pò che non fumo l'Early che tanto decantate, un carissimo Maestro mi ha detto di lasciar perdere in quanto leggerino, ma con le spuntature di oggi, che fanno miracoli, mi sa che un giro me lo faccio.

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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #84 il: 24 Ottobre 2016, 17:17:36 »
Io ho ancora una latta di 73. Comprata nel 2004 in Duke Street.
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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #85 il: 24 Ottobre 2016, 18:55:44 »
Carissimo, io sono felicissimo per te e per una blend che amo. Però tu parli anche di aggressioni alle mucose, e che un Bright non lo dia prova esattamente in contrario della naturalezza, e se mai si può almeno sospettare altissima manifattura. Quelle che per Brera erano le LACCHE dei Dunhill, per me e-ra un alone magnifico personalissimo di Navalità manifatturiera originaria, all'interno d'un glorioso dispositivo Major.

Naturalmente Nic io faccio riferimento a una fumata "a modo", senza tirate eccessive, placida, senza insistere inutilmente per arrivare alla cenere (cosa per altro abbastanza facile con l'Early ed un caricamento fortunato...).
Poi è chiaro che, in una giornata come quella che ho passato oggi, con un certo nervosismo ed un po' di frenesia, anche l'early morning lo sento sulla lingua, però non lo imputo al tabacco, ma al mio modo di fumare un po' "nervoso".
Giusto per la cronaca, di seguito indico il link della B.A.T. presso i monopoli di stato dove si può tranquillamente verificare che l'Early Morning è costituito per il 97% da tabacco (970 mg su 1000 mg)https://www.agenziadoganemonopoli.gov.it/portale/monopoli/tabacchi/tabacchi_lav/produttori/produttori-ordine-alfabetico-a-j/british-american-tobacco-italia
Secondo me, in base a questi dati, se sono veri, si può ritenere uno dei tabacchi più naturali esistenti in commercio in Italia.

Ciò non toglie che possa essere cambiato nel corso del tempo e naturalmente il mero dato sulle percentuali di tabacco vs additivi non dice la reale qualità dei tabacchi componenti (non fosse altro per la diversa qualità di Latakia).

Non so nulla degli altri Dunhill perchè da quando ho ripreso la pipa questo è il primo che (ri)fumo e credo che l'ultima latta di Dunhill da me fumata prima di questa risalisse al 1987 o 1988... Però, se tanto mi da tanto, rispetto a quello che c'è in giro in Italia, questo mi sembra davvero ad un buon livello.



« Ultima modifica: 25 Ottobre 2016, 08:23:03 da RHODESIAN »
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« Risposta #86 il: 25 Ottobre 2016, 08:17:18 »
Carissimo, a parità di conduzione... per il pipante umano medio.... Tu e tanto più io contiamo individualmente poco per la critica, che soprattutto in fatto di bugiardini (chi autodenuncia che e a chi, quali i vincoli legali, la delimitazione del campo etc...) deve spremersi un po'.

La Legislazione britannica (poi quella della BAT non so), per le sostanze nocive, prevede lo 0,5% e per le altre il 15% come limiti massimi, per sigari e sigarette; valori che si triplicano (1,5%) e raddoppiano (oltre il 30%) per i tabacchi da Pipa.

Senza bisogno di leggerlo, avrei giurato che se un tabacco poteva attenersi ai limiti massimi per i sigari (85% di tabacco), questo doveva essere un " toasted dark air cured", in pratica il St. Claude. Lo scaferlati che conosci va attorno al 90 ma in effetti è al limite del mondo del rollo.

Ora, se il St. Claude denuncia 85% di tabacco, l'Early Morning NON è il 97%. IMHO.... no senza....IMHO senza IMHO ;D
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« Risposta #87 il: 25 Ottobre 2016, 08:45:24 »

...
La Legislazione britannica (poi quella della BAT non so), per le sostanze nocive, prevede lo 0,5% e per le altre il 15% come limiti massimi, per sigari e sigarette; valori che si triplicano (1,5%) e raddoppiano (oltre il 30%) per i tabacchi da Pipa.

Senza bisogno di leggerlo, avrei giurato che se un tabacco poteva attenersi ai limiti massimi per i sigari (85% di tabacco), questo doveva essere un " toasted dark air cured", in pratica il St. Claude. Lo scaferlati che conosci va attorno al 90 ma in effetti è al limite del mondo del rollo.

Caro Nic, i dati sono questi. poi se, per la tua esperienza e grande conoscenza del settore, mi dici che sono falsi, questo è un altro problema:

Glicol propilenico   22,6348 (mg. per 1000 mg di prodotto totale)
Glicerolo                4,1280
Sorbato di potassio  1,1800
Benzoato di sodio     1,0120
Acido Benzoico        0,1100
Totale Additivi         29,078

Naturalmente la mia opinione è che se questi dati sono falsi, allora possono essere tutti falsi! Quindi non esistono più riferimenti certi in qualsiasi discorso (o almeno abbastanza attendibili) ma solo opinioni personali, che possono essere dunque tutte valide ed indiscutibili.

Detto questo, anche io penso che possa esserci un minimo di distanza tra quanto dichiarato e la realtà, ma credo che la differenza, in dati ufficiali pubblicati su siti governativi, non possa essere molto distante dalla realtà. Tra l'altro qui non parliamo di elementi non meglio definiti che con un generico "aroma", che può lasciare pensare qualunque cosa, ma di ingredienti specifici e specificati (vale anche per il 965, che ha un punto in più di additivi) e per gli altri Dunhill importati da Lubinski.







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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #88 il: 25 Ottobre 2016, 08:52:47 »
Risposta RHO part one
*****************

La filiera tedesca non esiste: ...

Grazie mille per la risposta.

Dunque non esiste uno "stile" tedesco o una serie di caratteristiche comuni alla produzione made in Germany... Da quanto scrivi mi sembra che non si evidenzi un "modus operandi" proprio di quell'area.

Io avevo capito, da quanto letto in vari forum, compreso questo, che i prodotti tedeschi si caratterizzano per una corposa aromatizzazione ed additivazione "spinte" che inficiano molto negativamente sulla qualità delle miscele prodotte...

Mi chiedo quindi se nelle piccole realtà locali non vi sia qualche eccellenza a noi poco nota. Mi chiedo anche perchè produzioni teoricamente "di livello" fatte da aziende come K&K, per esempio, sono ritenute di bassa qualità da molti appassionati, proprio perchè prodotte da loro, o semplicemente perchè prodotte in Germania...

Differenze coi Danesi e gli Scandinavi? Il discorso non è neanche da farsi, non c’entrano nulla, è difficile immaginarie cose tanto diverse, per l’opposizione ecclesiale (categoria espressa supremamente in Germania)-Navale, e per la storia di sopra etc. Piuttosto, interessanti le differenze tra paesi scandinavi, in alcuni dei quali il dispositivo olandese pare abbinarsi a quello navale danese, ma questo è un altro filone.

No, no, caro Nic, se puoi e hai voglia il discorso fallo; è proprio questo che mi interessa particolarmente: capire le differenze ed i vari modi di ideare, formulare e produrre una miscela di tabacco a seconda dell'area di produzione...

Il diverso "percorso" storico/politico/economico vorrei capire in che modo si riflette realmente sulle manifatture di tabacco e sul modo di produrre e concepire prodotti propri di un'area geografica specifica, diversi per tipi di miscele, aromi usati, ecc.
« Ultima modifica: 25 Ottobre 2016, 09:04:58 da RHODESIAN »
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« Risposta #89 il: 25 Ottobre 2016, 09:12:19 »
Non so che dirti, caro... so che la differenza tra sigari e pipa è quella perché la traduzione in fornace implica adattamenti manifatturieri e merceologici, a meno di sfrantumare tabacchi molto scuri e fibrosi, meglio se tostati. Poi nelle mixture bisogna anche livellare "il coro" di tabacchi diversi, riportando la sinfonia in bocca. La Natura può far questo, in Paradiso, forse. Non ho elementi per dare del falso a nulla e nessuno. Io ho 39 anni.... di Pubblico Registro Automobilistico. Dunque è falso e vero che ho 39 anni, e non 57 tra pochi giorni.

Comunque il tema mi stimola poco; molto mi stimola una Inthopia in cui ovviamente si fanno le cose chiare e serie in un utopismo anche forico, con agricoltori, imprenditori, Organi sanitari etc....

Quelle boutade sui tabacchi tedeschi (già distinzioni raziali e non dei blends la dice lunga... in realtà si dovrebbe parlare di sistemi e di singoli blends, ma applicarsi senza apparire, sai....) sono dilagate per ragioni immaginabili. Ne parlerò nella seconda parte, se avrò il fegato di inviarla ::).

un caloroso saluto, Signore della Pipa  ;)
« Ultima modifica: 25 Ottobre 2016, 09:19:09 da Nic Salamandra »
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