Autore Topic: Quelli che non "pizzicano"  (Letto 14107 volte)

Offline RHODESIAN

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Re:Quelli che non "pizzicano"
« Risposta #45 il: 18 Novembre 2016, 14:52:20 »
...
il secondo punto sta nell'aver trovato conferma che la post lavorazione, tipo bollitura o ricottura/fermentazione, con essenze e/o sostanze zuccherine, da come risultato  un tabacco più morbido, ma molto più pizzichino all'aumentare degli zuccheri.
il lavaggio delle foglie, mediante leggera bollitura e pressatura finale con adeguato riposo, è stato finora il compromesso migliore.
...

Quindi la tua interessante esperienza conferma l'assunto che più zuccheri = maggiore aggressività.

Questo però mi sta porre due quesiti:
1) con la bollitura, e successiva ricottura, sostanzialmente si dilava parte degli zuccheri aggiunti. Ma allora, che ce li abbiamo messi a fare? O meglio, a cosa serve aggiungere zuccheri per migliorare un tabacco, se poi dobbiamo lavarli via per evitare che sia irritante?
2)  che sistemi usano a livello industriale per mantenere le caratteristiche migliorative dello zucchero nel tabacco, senza che questo diventi irritante proprio a causa dello zucchero aggiunto?

Ci sono Miscele full Virginia, con dichiarate componenti zuccherine, che non pizzicano praticamente per niente. Quindi? Come funziona in questi casi?
...e attribuirete alla vostra pipa la strana facoltà di fumarvi

rais

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Re:Quelli che non "pizzicano"
« Risposta #46 il: 18 Novembre 2016, 14:58:03 »
a mari semu !!
« Ultima modifica: 18 Novembre 2016, 14:59:59 da caporaiss »

Offline Chauncey Gardiner

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Re:Quelli che non "pizzicano"
« Risposta #47 il: 18 Novembre 2016, 15:42:17 »
...
il secondo punto sta nell'aver trovato conferma che la post lavorazione, tipo bollitura o ricottura/fermentazione, con essenze e/o sostanze zuccherine, da come risultato  un tabacco più morbido, ma molto più pizzichino all'aumentare degli zuccheri.
il lavaggio delle foglie, mediante leggera bollitura e pressatura finale con adeguato riposo, è stato finora il compromesso migliore.
...

Quindi la tua interessante esperienza conferma l'assunto che più zuccheri = maggiore aggressività.

Questo però mi sta porre due quesiti:
1) con la bollitura, e successiva ricottura, sostanzialmente si dilava parte degli zuccheri aggiunti. Ma allora, che ce li abbiamo messi a fare? O meglio, a cosa serve aggiungere zuccheri per migliorare un tabacco, se poi dobbiamo lavarli via per evitare che sia irritante?
2)  che sistemi usano a livello industriale per mantenere le caratteristiche migliorative dello zucchero nel tabacco, senza che questo diventi irritante proprio a causa dello zucchero aggiunto?

Ci sono Miscele full Virginia, con dichiarate componenti zuccherine, che non pizzicano praticamente per niente. Quindi? Come funziona in questi casi?

non è che con gli zuccheri si migliora il tabacco, gli zuccheri ne alterano semplicemente le proprietà.
le prove da me eseguite, lungi dall'essere fumabili, sono solo servite per capire quanto la presenza percentuale di zuccheri trasformi progressivamente il raschiore sano-nicotinoso della foglia pura, in devastante irritazione.
come ho scritto prima, l'unica prova dal compromesso quasi accettabile è stata il pressato di foglie stagionate immerse per qualche minuto nell'acqua bollente, strizzate, pressate e lasciate a riposo per qualche tempo.
poi, se nell'industria hanno metodologie specifiche (e le hanno) per sistemare fino a un certo punto le cose, è un altro punto.


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Offline Claudio Villa AldoBrandini CVAB

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Re:Quelli che non "pizzicano"
« Risposta #48 il: 18 Novembre 2016, 19:22:22 »
come ho scritto prima, l'unica prova dal compromesso quasi accettabile è stata il pressato di foglie stagionate immerse per qualche minuto nell'acqua bollente, strizzate, pressate e lasciate a riposo per qualche tempo.
poi, se nell'industria hanno metodologie specifiche (e le hanno) per sistemare fino a un certo punto le cose, è un altro punto.


 ;D
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Offline Nic Salamandra

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Re:Quelli che non "pizzicano"
« Risposta #49 il: 18 Novembre 2016, 21:07:54 »
Eh Stefanino, invero credo nella superiorità antropologica di chi crede nella uguaglianza. Io le foglie le ho prelevate direttamente dalle piantagioni, ci ho fatto di tutto e quando smetteveno de gratta' nun sapeveno d un cazzo. Gratta gratta l ho messa intorno al Biskero,  n Inthopippa de gnente :D smak
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Re:Quelli che non "pizzicano"
« Risposta #50 il: 21 Novembre 2016, 10:55:46 »
Una chiosa direi importante su qualcosa di significativo  che leggo qui e lì e forse l’esperienza di Stefanino (se fosse il seguente il caso, però, non dovrebbe aver bisogno di accendere per capire con cosa ha a che fare). Il fenomeno centro europeo der cartoccio riempito con la cucchiara der pizzicagnolo, è una falsa filiera breve autoctona, indotta proprio dalle problematiche postbelliche illustrate…. Dunque, non spirito del luogo o peggio del popolo, ma norcineria navale pop delle Major (che personalmente non disprezzo, ma che necessita collocazione propria). Trattasi di  “filiera eterna” a concia doppia e tripla, per l’asporto quotidiano. La materia, naturalmente, non è né cigar leaf locale (che resta un UFO per i problemi storici esposti), né ovviamente puoesse, che so, il red Virginia del 759, o anche più modesti simili. L’anello mancante per sospettare partite USA l’avrei trovato in un latakiato pop d’oltreoceano (oltretutto gustoso nel suo genere), molto simile per flavour a crudo e cotto, e imbustato proprio all’origine con plastica trasparente e zip ad incastro. Se, dico se, a qualcuno venisse in mente di manifatturizzare ulteriormente queste basi, farebbe una specie di spezzatino di manzo con la bresaola. Non so, posso immaginarmi la tentazione, ma non ho esperienze adeguate nello specifico. Una cosa assolutamente certa è che questa realtà non ci azzecca niente con l’organizzazione major simile che si è esposta al mercato internazionale; e i puri per miscela TD, per fare un esempio, non sono solo radicalmente diversi, ma specularmente opposti a questi prodotti. Poi, possono dispiacere gli uni e gli altri: fuor da Feisbuc è forse appropriato un certo sforzo di precisione. ;) :)
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Re:Quelli che non "pizzicano"
« Risposta #51 il: 21 Novembre 2016, 10:59:28 »
Circa il cucchiaino... Nel 2003 nel Negozio Larsen, ahimè non più esistente, a Copenaghen, mi prepararono varie miix attingendo dai vasi colla paletta e trasferendo sulle bilancine...
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Re:Quelli che non "pizzicano"
« Risposta #52 il: 21 Novembre 2016, 11:24:09 »
Sono cucchiare diverse, Komm.... La Francia e la Danimarca sono entrambe parti lese-invase nella seconda guerra mondiale, dunque hai un cigar leaf francese riconoscibile, e una bottega di filiera navale autoctona in Danimarca. Gl Invasori avevano in casa la Culla Inthopica d'Europa (insieme a proprio l'Italia). Noi abbiamo fatto un pezzzetino di guerra con gli Alleati e abbiamo pagato con ben altro. Così hai anche la nostra posizione, né francese e né tedesca. A Inhopia serve una storia minima OTIT, quanto mai indispensabile visti i tempi di rivolgimento. Chi sgarra le analisi sta cmnq dentro questa Storia. Saperne un po' può aiutare a calibrare, se non le posizioni, per lo meno gli stimoli per arricchirle un pochino. :)
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Re:Quelli che non "pizzicano"
« Risposta #53 il: 21 Novembre 2016, 16:10:32 »
Una chiosa direi importante su qualcosa di significativo  che leggo qui e lì e forse l’esperienza di Stefanino (se fosse il seguente il caso, però, non dovrebbe aver bisogno di accendere per capire con cosa ha a che fare). Il fenomeno centro europeo der cartoccio riempito con la cucchiara der pizzicagnolo, è una falsa filiera breve autoctona, indotta proprio dalle problematiche postbelliche illustrate…. Dunque, non spirito del luogo o peggio del popolo, ma norcineria navale pop delle Major (che personalmente non disprezzo, ma che necessita collocazione propria). Trattasi di  “filiera eterna” a concia doppia e tripla, per l’asporto quotidiano. La materia, naturalmente, non è né cigar leaf locale (che resta un UFO per i problemi storici esposti), né ovviamente puoesse, che so, il red Virginia del 759, o anche più modesti simili. L’anello mancante per sospettare partite USA l’avrei trovato in un latakiato pop d’oltreoceano (oltretutto gustoso nel suo genere), molto simile per flavour a crudo e cotto, e imbustato proprio all’origine con plastica trasparente e zip ad incastro. Se, dico se, a qualcuno venisse in mente di manifatturizzare ulteriormente queste basi, farebbe una specie di spezzatino di manzo con la bresaola. Non so, posso immaginarmi la tentazione, ma non ho esperienze adeguate nello specifico. Una cosa assolutamente certa è che questa realtà non ci azzecca niente con l’organizzazione major simile che si è esposta al mercato internazionale; e i puri per miscela TD, per fare un esempio, non sono solo radicalmente diversi, ma specularmente opposti a questi prodotti. Poi, possono dispiacere gli uni e gli altri: fuor da Feisbuc è forse appropriato un certo sforzo di precisione. ;) :)

E' come dici/sospetti.
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Re:Quelli che non "pizzicano"
« Risposta #54 il: 21 Novembre 2016, 17:33:18 »
anke trebini o volemo fa quattro?, in kiasso, si uno vole quarcosa de particolare, prepara ipso iure mishele kon la kukkiara attingendo da più kofane de tabbacco-siddetto-puro.
io nun ce credo, ma pare, e diko pare, che anke certi tabbakkari itagliani vadano de kukkiara alla so-tre-chili-e-lascia-ce-lo-mett-dentro-i-sacchetto?-
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Re:Quelli che non "pizzicano"
« Risposta #55 il: 21 Novembre 2016, 18:48:46 »
Essi a Siena nel 15 sec fecero il Monte dei pasch(ol)i x radicare il denaro alla economia reale...ora in Elvetia i pascoli non mancano, ma una economia assai più liquida del latte è quella che tira di più ::) ;)
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