...il secondo punto sta nell'aver trovato conferma che la post lavorazione, tipo bollitura o ricottura/fermentazione, con essenze e/o sostanze zuccherine, da come risultato un tabacco più morbido, ma molto più pizzichino all'aumentare degli zuccheri.il lavaggio delle foglie, mediante leggera bollitura e pressatura finale con adeguato riposo, è stato finora il compromesso migliore....
Citazione da: Chauncey Gardiner - 18 Novembre 2016, 13:27:20...il secondo punto sta nell'aver trovato conferma che la post lavorazione, tipo bollitura o ricottura/fermentazione, con essenze e/o sostanze zuccherine, da come risultato un tabacco più morbido, ma molto più pizzichino all'aumentare degli zuccheri.il lavaggio delle foglie, mediante leggera bollitura e pressatura finale con adeguato riposo, è stato finora il compromesso migliore....Quindi la tua interessante esperienza conferma l'assunto che più zuccheri = maggiore aggressività.Questo però mi sta porre due quesiti:1) con la bollitura, e successiva ricottura, sostanzialmente si dilava parte degli zuccheri aggiunti. Ma allora, che ce li abbiamo messi a fare? O meglio, a cosa serve aggiungere zuccheri per migliorare un tabacco, se poi dobbiamo lavarli via per evitare che sia irritante?2) che sistemi usano a livello industriale per mantenere le caratteristiche migliorative dello zucchero nel tabacco, senza che questo diventi irritante proprio a causa dello zucchero aggiunto?Ci sono Miscele full Virginia, con dichiarate componenti zuccherine, che non pizzicano praticamente per niente. Quindi? Come funziona in questi casi?
come ho scritto prima, l'unica prova dal compromesso quasi accettabile è stata il pressato di foglie stagionate immerse per qualche minuto nell'acqua bollente, strizzate, pressate e lasciate a riposo per qualche tempo.poi, se nell'industria hanno metodologie specifiche (e le hanno) per sistemare fino a un certo punto le cose, è un altro punto.
Una chiosa direi importante su qualcosa di significativo che leggo qui e lì e forse l’esperienza di Stefanino (se fosse il seguente il caso, però, non dovrebbe aver bisogno di accendere per capire con cosa ha a che fare). Il fenomeno centro europeo der cartoccio riempito con la cucchiara der pizzicagnolo, è una falsa filiera breve autoctona, indotta proprio dalle problematiche postbelliche illustrate…. Dunque, non spirito del luogo o peggio del popolo, ma norcineria navale pop delle Major (che personalmente non disprezzo, ma che necessita collocazione propria). Trattasi di “filiera eterna” a concia doppia e tripla, per l’asporto quotidiano. La materia, naturalmente, non è né cigar leaf locale (che resta un UFO per i problemi storici esposti), né ovviamente puoesse, che so, il red Virginia del 759, o anche più modesti simili. L’anello mancante per sospettare partite USA l’avrei trovato in un latakiato pop d’oltreoceano (oltretutto gustoso nel suo genere), molto simile per flavour a crudo e cotto, e imbustato proprio all’origine con plastica trasparente e zip ad incastro. Se, dico se, a qualcuno venisse in mente di manifatturizzare ulteriormente queste basi, farebbe una specie di spezzatino di manzo con la bresaola. Non so, posso immaginarmi la tentazione, ma non ho esperienze adeguate nello specifico. Una cosa assolutamente certa è che questa realtà non ci azzecca niente con l’organizzazione major simile che si è esposta al mercato internazionale; e i puri per miscela TD, per fare un esempio, non sono solo radicalmente diversi, ma specularmente opposti a questi prodotti. Poi, possono dispiacere gli uni e gli altri: fuor da Feisbuc è forse appropriato un certo sforzo di precisione.