Autore Topic: PIPE: Artigianato di Fabbrica e Artigianato di Bottega  (Letto 44846 volte)

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Re:PIPE: Artigianato di Fabbrica e Artigianato di Bottega
« Risposta #105 il: 24 Febbraio 2017, 11:55:53 »
I macchinari della Rossi sono in gran parte stati acquistati dalla Molina, mentre il marchio è ora della Savinelli
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Re:PIPE: Artigianato di Fabbrica e Artigianato di Bottega
« Risposta #106 il: 24 Febbraio 2017, 12:11:00 »
Rispetto alla polemica/diatriba/amabile-discussione sulla questione artigianato VS industria, mi sembra che i video e le foto postati relativamente a Dunhill, non siano realmente probanti di nulla.
E' ovvio che un oggetto come la pipa richiede comunque una serie di interventi "manuali", soprattutto nella rifinitura (o finissaggio).
Il tornio del video, ai miei occhi, è palesemente lo stesso della foto sotto la quale si fa esplicito riferimento alle Free-Hand che, ovviamente devono essere quasi interamente prodotte a mano.
Resta il fatto che nessuno fino ad ora è riuscito a spiegarmi come una lavorazione manuale consenta di ottenere modelli sempre uguali a se stessi per forma e dimensioni, in modo  millimetrico...
Sono e resto abbastanza convinto che aziende come Savinelli, o chi per lui, Dunhill, ecc., cioè quelle che hanno modelli di forme standardizzate, lavorino con apparecchiature abbastanza automatizzate, almeno per la definizione della forma.

Detto questo, per me un buon prodotto industriale resta un buon prodotto. Se si vuole uno standard qualitativo è elevato, lo si può avere anche con un produzione di tipo industriale.

Il valore aggiunto della manualità mi sembra altro, ma non mi ci soffermo in quanto ampiamente trattato in precedenti interventi di Nic e altri iscritti.

Una nota per CVAB: Rossi è fallita negli anni 80 e molti "artigiani" hanno fatto la corsa per accaparrarsi le sue macchine...

1. Nulla è probante di nulla. Ci basiamo su esperienze dirette, esperienze indirette e certezze morali. Tutto può essere confutato, nulla è certo. Possiamo solo approssimarci alla verità delle cose.

2. Alla Dunhill fanno "tutto a mano" usando strumenti e macchinari, esattamente come tutti gli artigiani (che siano di bottega piccola o di bottega grande), le fabbriche sono un'altra cosa. Sono artigiani? Sì, tra i più i bravi del mondo.

3. Un oggetto come la pipa richiede una serie di interventi manuali che, In Bottega come In Fabbrica,  "iniziano" con il dare la forma alla pipa. Nel primo caso l'arte dell'artigiano è fondamentale.

4. "Resta il fatto che nessuno fino ad ora è riuscito a spiegarmi come una lavorazione manuale consenta di ottenere modelli sempre uguali a se stessi per forma e dimensioni, in modo  millimetrico..."
Hai fatto bingo, te lo spiego io. Partendo da sagome l'artigiano disegna sul pezzo di legno la pipa, poi sega, poi sgrossa ecc. Certamente, ci sono anche artigiani che non hanno dei modelli predefiniti, per scelta oppure perchè non sanno ripetere due volte la stessa pipa. Di contro ci sono artigiani che hanno modelli predefiniti e sanno ripetere la stessa pipa. Le pipe  fatte così saranno tutte "uguali" (modello numero xxx oppure con il nome Xyzwjbc) ma allo stesso tempo tutte diverse per piccoli scarti di misure, pesi e linee,  come accade per TUTTE le Dunhill e le Savinelli.

5. Non volevo scomodarlo, ma tant'è...Becker ha le sue forme, fa pipe con forme e grandezze codificate anche se non indicate con punzoni sulla pipa stessa. Le sa ripetere "a mano libera", compreso? Non ha una "macchina" che gli fa la billiard o la dublin o la acorn o la rhodesian. Eppure, si può dire al volo quella è una rhodesian di Becker come si può dirlo per una Dunhill. Insomma, per restare in Italia, il risultato è esattamente come per Savinelli (non esageriamo ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D) cioè modelli codificati. Questo non è probante di nulla (vedi punto 1) ma certamente prova che un artigiano capace sa e può "ripetere il suo prodotto", altri artigiani "non sanno e non possomo ripetere il loro prodotto" (se non casualmente).

6."per me un buon prodotto industriale resta un buon prodotto. Se si vuole uno standard qualitativo è elevato, lo si può avere anche con un produzione di tipo industriale." - Sono teoricamente d'accordo, fatto salvo che pipe industriali italiane sono quelle citate negli interventi precedenti. Quindi se parli di pipe industriali ti riferisci a quelle, per cui, pur rimanendo teoricamente d'accordo, nei fatti non è così.

7. "Una nota per CVAB: Rossi è fallita negli anni 80 e molti "artigiani" hanno fatto la corsa per accaparrarsi le sue macchine..." - Oramai è chiaro che il mio italiano è pessimo!

Azz! Mi ero dimenticato:
5 bis. Ci sono artigiani (pochissimi) che ripetono la forma senza usare le sagome ;D ;D ;D ;D ;D!
« Ultima modifica: 24 Febbraio 2017, 12:15:47 da CVAB »
Io studio l'ignoranza, sondo la stupidaggine, anatomizzo la puerilita', faccio la vivisezione di cio' che e' grottesco e imbecille sull'esistenza del prossimo...documento adattissimo per arricchire il museo della cretineria (Petrolini)

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Re:PIPE: Artigianato di Fabbrica e Artigianato di Bottega
« Risposta #107 il: 24 Febbraio 2017, 12:14:43 »
Mah, infatti  Rho, io ho portato alle estreme conseguenze l’appartenenza artigianale della Griffe anche per dimostrare che una distinzione regge lo stesso (tra griffe ed arte-sempre se fumabile-entrambe artigianali). In più, ho portato fino al ribaltamento il rapporto macchina-mano per lo stesso motivo, pur ovviamente apprezzando il valore aggiunto (a parità di risultato) della manualità. Parimenti, ho parlato quasi paradossalmente di “stampini” dell’ artigianato medievale, ma ovviamente c’è più vita e differenza tra due roncole sarde che servono ad  assolvere alle stesse funzioni, che tra un portamonete e una valigia griffati.

Indiscutibile è che proprio l’enorme mole-relativa-della produzione, e degli standard qualitativi che devono tutti essere e mantenersi identici, facciano stare dietro l’angolo un concetto di  inganno  anche assolutamente in senso lato e legale, perché basta una scorciatoia procedurale, una x sul bilancio che suggerisca pianificazioni su una fornutura z anziché y, perché il prodotto possa calare sotto il placebo della griffe, potendo magari poi essere la cosa attribuita-se ce se ne accorge- a casualità scusabile e non a congiuntura in verità  voluta. Poi, circa il pensare preventivamente al peggio, faccio notare che-come emerso dall’inchiesta spotlight-nel 2001, in una città relativamente “piccola” come Boston, oltre a Pretti c’erano 100 (cento) sacerdoti che molestavano bambini. Insomma, l’umanità in faccende si sesso e profitto è questa, per questo in concetto d’ Autorità, se pure guadagnato su una serietà in cui io stesso credo (credo, appunto), è da rinnegare come non mai.

Secondo parassi ad excludendum, per me ci sono due questioni inoppugnabili:

-Se vogliamo abolire il concetto di Pipa “industriale” secondo il senso comune, bisogna ammettere ALMENO 2(due) gradi di artigianalità diversa, e capire quanto sia importante proteggere e difendere (cominciando col distinguerla) quella di Bottega d’Arte autorale.

-La sorveglianza critica-al netto del sarcasmo superficiale-è vitale, mentre l’Autorità di fatto è mortale.

« Ultima modifica: 24 Febbraio 2017, 12:30:27 da Nic Salamandra »
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Re:PIPE: Artigianato di Fabbrica e Artigianato di Bottega
« Risposta #108 il: 24 Febbraio 2017, 14:36:19 »
Non vogliamo abolire il concetto di pipa industriale, ma definirlo. Nell'ambito della discussione, è molto utile l'ultimo intervento di Rod che mi ha dato la possibilità d chiarire meglio alcuni concetti che probabilmente non erano stati ancora evidenziati.
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Offline StefanoG

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Re:PIPE: Artigianato di Fabbrica e Artigianato di Bottega
« Risposta #109 il: 24 Febbraio 2017, 19:02:37 »
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Re:PIPE: Artigianato di Fabbrica e Artigianato di Bottega
« Risposta #110 il: 13 Ottobre 2017, 16:44:23 »
Sono e resto abbastanza convinto che aziende come Savinelli, o chi per lui, Dunhill, ecc., cioè quelle che hanno modelli di forme standardizzate, lavorino con apparecchiature abbastanza automatizzate, almeno per la definizione della forma.

Non sono mai stato in visita alla Dunhill quindi non lo so però almeno una cinquantina di biliard di questo marchio, in vita mia, oramai le ho comprate perché sono "la mia pipa" per definizione (o per passione, poco cambia).
Ho poco frequentato i gruppi 1 e 2 e 6 limitandomi ai mediani 3-4 e 5.
Escludo dal mio discorso anche Dunhill di epoche antiche perché compro queste pipe solamente da nuove e quindi i miei acquisti sono prevalentemente di pipe prodotte negli anni 80-90-2000 fino ad oggi.
In un campo dunque così ristretto posso tranquillamente dire di non aver trovato 2 pipe che fossero 2 pipe veramente uguali ad un occhio anche minimamente interessato. Mentre con Peterson, ad esempio, mi è successo parecchie volte. Savinelli conosco meno bene; ne ho avute poche.
In merito alle Dunhill (sto parlando delle mie biliard come sopra circoscritte) le ho viste essere più pottose, più chimney-iose, più perfettamente cilindriche MA con il dente più smussato, meno smussato, alto, basso, con più legno, meno legno, con il bocchino più comodo, meno comodo, più appiattito, più ovalizzato, meglio rifinite nel complesso, più tirate via a seconda dei finissaggi.
Personalmente, dopo 50 codificatissime billiard della Dunhill... ancora oggi ogni volta che ne compro una so già che sarà un'esperienza di fumo e di portabilità nuova, magari simile che mi richiamerà qualcosa di già provato (il che, per me che le apprezzo, è cosa buona) ma comunque diversa dalle precedenti. Il che me le fa considerare assolutamente artigianali al di la di ogni ragionevole dubbio.
Preferirei di no.

Offline Claudio Villa AldoBrandini CVAB

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Re:PIPE: Artigianato di Fabbrica e Artigianato di Bottega
« Risposta #111 il: 13 Ottobre 2017, 16:47:07 »
E su questo non ci piove!
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Re:PIPE: Artigianato di Fabbrica e Artigianato di Bottega
« Risposta #112 il: 13 Ottobre 2017, 16:59:54 »
Vero
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« Risposta #113 il: 13 Ottobre 2017, 18:45:48 »
Nulla è assolutamente qualcosa se manca qualcosa...manca l assenza del canovaccio programmato che replica la griffe in quantità industriali. Come in tutti i 3d in materia che si rispettino  (o meno) leggere meglio i precedenti per procedere avendo acquisito la acquistabile.l ;D
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Re:PIPE: Artigianato di Fabbrica e Artigianato di Bottega
« Risposta #114 il: 13 Ottobre 2017, 18:49:40 »
... E che l a mano o meno c entri quasi una s..... Si presuneva acclarato almeno in questa fattispecie argomentativa...
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Re:PIPE: Artigianato di Fabbrica e Artigianato di Bottega
« Risposta #115 il: 13 Ottobre 2017, 18:53:26 »
Anzi si disse la griffe reclama una sua sottospecie artigianale.....no?...orsu'..... ;)
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Re:PIPE: Artigianato di Fabbrica e Artigianato di Bottega
« Risposta #116 il: 13 Ottobre 2017, 23:59:15 »
Mah.... mi sembra che su questo argomento abbiamo detto un po' tutto ed il contrario di tutto, con buone ragioni da tutte le parti...

Cerco di fare un po' di ordine, prima di tutto per me stesso, e mi scuso preventivamente per eventuali ripetizioni rispetto ad interventi precedenti:

1) il legno è materiale "vivo" e, in quanto tale, unico ed irripetibile (in natura credo non esistano due granelli di sabbia perfettamente ed assolutamente identici...). Ciò determina delle differenze, anche a parità di lavorazione, comunque presenti ed impossibili da eliminare

2) ovunque ci sia un intervento manuale, anche solo parziale (vedi fasi di finitura), questo può determinare variazioni anche significative sul risultato finale: basta che due operai diversi rifiniscano due pipe con lo stesso shape, per poter vedere differenze anche significative nel risultato finale. Ricordo ad esempio, che la rusticatura di Pierangelo Ascorti era significativamente più profonda di quella del fratello Roberto...

3) Che nella produzione di pipe esistano delle "sbozzatrici"  a controllo numerico, che producono risultati iniziali assolutamente simili per forma e dimensioni, mi sembra non sia un mistero per nessuno. E anche se fossero solo dei torni che eseguono singolarmente la "sbozzatura", comnunque in modo ripetitivo e con le stesse impostazioni relative a misure e forma iniziale, la cosa non cambierebbe. Differenze di decimi di millimetro tra due pipe dello stesso modello, magari anche visibili ad occhio nudo, non indicano che la produzione non sia in gran parte automatizzata... Vorrei che qualcuno riuscisse a dimostrarmi che un qualsiasi produttore è in grado di replicare manualmente modelli assolutamente simili tra loro per forma e dimensioni, rispettando i criteri normali di tempi e costi di produzione accettabili...

Credo che la differenza fondamentale tra una produzione davvero artigianale ed una industraile, o semi-industraile, o automatizzata o semi-automatizzata (diciamolo come vogliamo...) sia altrove.
Già in altro intervento ho sottolineato il fatto che, per me ovviamente, un buon prodotto è tale indipendentemente  dal fatto che la produzione sia più o meno automatizzata. Mi spiego meglio:
1) la precisione e la corretta calibrazione dei fori, ad esempio, è un fatto prima di tutto progettuale e la modalità di esecuzione ha ben poca incidenza sulla perfetta esecuzione...
2) Se un artigiano ed una "fabbrica" partono entrambi da abbozi pretagliati dalla segheria, anche in questo caso forme e dimensioni sono abbastanza obbligate. Penso che la differnza fondamentale sia nel fatto che l'industria utilizza per l'appunto prevalentemente abbozzi, mentre l'artigiano "dovrebbe" utilizzare placche. Ciò fa si che l'artigiano, prevedendo forme libere, segua la venatura del legno e ne sfrutti le caratteristiche per produrre un oggetto che parte da un disegno base ma si evolve in base alla struttura del materiale. Inoltre, lavorando su produzioni significativamente ridotte, in linea teorica l'artigiano dovrebbe sceglere personalmente le placche, con una conseguente più accurata scelta e selezione del materiale base; ovviamente l'industria, che si basa su "partite" di abbozzi pretagliati, non ha questa possibilità. Anche da questo nasce la molto maggiore suddivisione in diverse "linee", basate sulle differenze qualitative del materiale di base, presente nelle produzioni più "industrializzate" rispetto a quelle artigianali.

Per rispondere a Ramon, pur non mettendo in dubbio ciò che dici, frutto di esperienza diretta, vorrei farti nontare che allora la Dunhill Shape's Chart è del tutto indicativa, cosa che mi sembra abbastanza inverosimile, e non ha alcun senso, dal mio punto di vista, indicare numeri di modello e dimensioni che poi risultano essere assolutamente variabili tra diverse pipe dello stesso modello.

Ho avuto modo di esaminare da vicino diverse pipe sia Savinelli che Brebbia, dello stesso modello ma solo con finissaggi diversi e posso garantire che al mio occhio erano pressocchè identiche per forme e dimensioni.
Ad esempio, non molto tempo fa ho acquistato una Brebbia Gigi noce pura. Nel negozio ce ne era un'altra, bionda ma non "pura", che era in tutto e per tutto sovrapponibile a quella che ho acquistato io. E la forma della gigi è più simile a una free hand che non ad una classica standard... Chiunque sia stato nel negozio Savinelli a Milano ha potuto osservare diverse pipe dello stesso modello tra le quali trovare delle differenze, disegno della radica (e stuccature... ;D) a parte, è davvero cosa difficile. E che dire della serie dei detective di Peterson?
Le differenze nel dente del bocchino o nella resa dinamica sono attribuibili alla rifinitura, ovviamente sempre manuale, ed alle caratteristiche di base della radica che certamente non possono essere totalmente replicabili in pipe provenienti da ciocchi diversi...


« Ultima modifica: 14 Ottobre 2017, 00:05:06 da RHODESIAN »
...e attribuirete alla vostra pipa la strana facoltà di fumarvi

Offline Nic Salamandra

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Re:PIPE: Artigianato di Fabbrica e Artigianato di Bottega
« Risposta #117 il: 14 Ottobre 2017, 01:39:21 »
Tutto vero ma purtroppo nel resettaggio tra contrari c è una linea editoriale molto precisa circostanziata non comune certo è magari opponibile ma sulla quale non ho letto nulla di contrario ahimè  ::). Di opposto leggo solo due approcci, uno materiale e uno concettuale, per il quale almeno due livelli di artigianato sembrerebbero allo stato inconfutabili...Allo stato ;D
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Offline samael

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Re:PIPE: Artigianato di Fabbrica e Artigianato di Bottega
« Risposta #118 il: 14 Ottobre 2017, 02:01:03 »
Complice l’ora e la fretta dico una cosa che a me pare ovvia ma che nello sviluppo delle argomentazioni mi è parsa ambigua: basta un’esperienza minima per verificare come non ci sia una Dunhill uguale all’altra a parità di shape code, fenomeno che invece è molto limitato, quando inesistente, in marchi come Savinelli o Peterson (per fare due esempi citati).

Per dar forza all’assunto, se serve, possiamo fornire tutti più di una prova. Anticipo fin d’ora che il ragionamento vale soprattutto per i legni, mentre si può derogare parlando dei bocchini abbinati (esempio, a parità di shape una savinelli può avere bocchini molto diversi a seconda della serie).

Se poi nel caso di Savinelli (Peterson non so, ne ho meno esperienza), il periodo di produzione può forse influire sulle microvariazioni a livello di shape code, nel caso di Dunhill anche due pipe contemporanee sono diverse.

Mettiamo un po’ di foto per confermare, o contestare, queste mie affermazioni notturne!

Offline Bartleby

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Re:PIPE: Artigianato di Fabbrica e Artigianato di Bottega
« Risposta #119 il: 14 Ottobre 2017, 06:10:18 »
Per rispondere a Ramon, pur non mettendo in dubbio ciò che dici, frutto di esperienza diretta, vorrei farti nontare che allora la Dunhill Shape's Chart è del tutto indicativa, cosa che mi sembra abbastanza inverosimile, e non ha alcun senso, dal mio punto di vista, indicare numeri di modello e dimensioni che poi risultano essere assolutamente variabili tra diverse pipe dello stesso modello.

Si, la shape chart di Dunhill è indicativa, ma non "del tutto indicativa"; penso sia scorretto estremizzare il concetto per renderlo, a quel punto, chiaramente inverosimile.
E' indicativa come tutte le altre shape chart pipiche nate nell'epoca dei cataloghi in cui, in qualche maniera, si presentava al pubblico una offerta per quanto completa comunque già razionalizzata tra cui scegliere le proprie pipe.
La pipa "su misura", la pipa "su disegno", il "pezzo unico", fa parte di un'altra storia - da sempre extra catalogo; anche in Dunhill.
Numeri di modello e dimensioni (la codifica 4digit, insomma) della shape chart ti danno un 85%-90% dell'idea di cosa stai per comprare ma poi... c'è la pipa che non è mai la stessa.
E questo era il senso del mio primo intervento.
Null'altro che questo.

Preferirei di no.