I moderni ultra vanno-generalmente- bene perché spingono sulla tostatura, ma essendo paradigmaticamente "aromatici" creano disorientamento da chi parte da uno specchietto di vulgate (ne hai fatte le-positive-spese col Larrsen).Per me le trasversalità sono cromatiche (scuro-chiaro); termiche (manifatturizzazione calorifera preventiva); e cronologiche (Antico Moderno).... e circa questo ultimo binomio, gli antichi più "incriminati" sono quelli per colore e taglio meno adatti alla Pipa di Radica Moderna (Dutch Traditionals).Così mi pare, un abbraccionep
in italia: i trinciati nostrani, tutti i dunhill... ,
...i prodotti non aromatici scandinavian tobacco importati in usa.
Parli per esperienza diretta?......Quindi, secondo te, Park Lane e Skandinavik Regular, sono senz'altro esclusi da questa tua "classifica"?
Bell aneddoto... ognuno ha i suoi, le sue mucose, le sue categorizzazioni, le proprie ovvietà, la propria tentazione a universalizzare il proprio scampolo di angolazioni ed esperienze, la propria fuga a farne conclusioni "aristoteliche".Quando vomitai con Nightcap, che ho amato tanto, mi arresi a sussurrare qualche dubbio solo davanti a una sua brochure....Se ne possono annoverare miliardi di questi, non è la mia prerogativa.Senza Critica si diviene giannizzeri più o meno consapevoli delle Major e avversatori d'una galassia comunque vastissima che fortunatamente si oppone, di botteghe con portfolio proprio (a parte quelle della stessa nazione che sono abitate dalle Major, perché purtroppo le cose sono assai complicate, a volerne capire almeno un po').Io Major (cui devo tantissimo) o meno, prediligo i casi singoli e un briciolo di storia, alla divinizzazione delle mie mucose e dei miei forni di casa... stefanino
Possiamo quindi ipotizzare che ci siano delle culture di tabacco in vengono impiegate sostanze chimiche (antiparassitari, promotori della crescita, ecc.) che, anche in assenza di un'additivazione chimica successiva, conferiscono al tabacco sostanze da questo trattenute e impietosamente riversate sulle nostre mucose?
non c'entra la coltivazione, ma piuttosto il processo di lavorazione della foglia; dal momento in cui è raccolta, fino alla trasformazione in prodotto finito.è assai probabile che, data la fornitura eterogenea di fogliame essiccato, le varie partite vengano livellate durante il processo di fermentazione/cottura, aggiungendo zuccherame e/o agenti stabilizzanti vari...
...ergo, se io ho un tabacco pieno di merda (additivi), in base al punto precedente, quando brucerò questo tabacco nella pipa, il calore e, man mano la disidratazione carbonizzeranno progressivamente il composto, liberando gas e trasformando/riducendo a-mezzo-reazione-chimica le varie sostanze presenti nella miscela in sostanze intermedie, fino a stabilizzarsi in quelle finali sottoforma di cenere e altro troiaio.il gas di combustione liberato durante il processo, a guisa di flautolenza emessa da quarche panzona, reagisce con la saliva, ed è il responsabile del pizzkore......poi, il fatto che alcuni avvertano bruciare e altri meno, oltre a fattori di mera sensibilità, kul-tura, gusto & stronzaggine cronica, è probabile dipenda dal ph e dalla composizione dello sputakkio stesso, più o meno reattivo verso quel gas di kombustione.
Ok, ma mi resta comunque difficile accettare il fatto che diventi solo una questione soggettiva: se lo zucchero aggiunto in un tabacco, ad esempio, mi provoca pizzicore, e magari lo fa solo a me, dovrebbe però succedermi con tutti i tabacchi che contengono zucchero... E questo lo escludo, per esperienza diretta.Proprio però perchè concordo in linea di principio con quello che scrivi, ritengo davvero che, come il buon Nic insegna, ci sia una certa differenza tra additivo naturale (alimento, per dirla come Nic) o sostanza chimica aggiunta, indipendentemente da se dichiarata o meno ed in quale fase della lavorazione viene utilizzata.In base quindi a quello che scrivi, e per rispondere parzialmente anche a Nic, mi chiedo quanto realmente siano corrette le dichiarazioni in merito alle composizioni rilasciate da produttori e/o importatori. I cosiddetti bugiardini sono di fatto l'unica fonte di informazione diretta sulla quale ai comuni mortali è data la possibilità di discernere "a tavolino" su quale miscela sia più o meno adatta ai proprio gusti ed esigenze. E questo senza voler favorire nessuno, ma solo nella speranza che qualcosa di vero ci sia in quanto viene dichiarato. Alla fine, mi resta sempre il dubbio su come potersi regolare a priori, senza buttare soldi inutilmente e senza incorrere in pessime esperienze per lingua e palato.
Ah, Rho, forse ho dato per scontato troppo una cosa... a pizzicare, fino ad ustionare, è il tabacco "naturale" nel senso che non è stato adeguato alla combustione pipica. Forse andava scritto cosa è che pizzica: proprio la più preziosa materia extra fibrosa, olii essenziali, certo zuccheri, e ovviamente la fornace in sé che è cosa molto diversa da un tubetto autofiltrante. Gli elementi meno nobili "frenano" e consentono una maggiore gesione della valmpa ed hanno minori prelibatezze "incriminate"... che vengono protette, coccolate e rese recepibili all'apparato umano proprio attraverso la manifattura. Un Bright che non pizzica non è naturale, ma manifatturizzato, e questa può essere una cosa meravigliosa: additivi e correttivi che agendo nella gestibilità del fuoco e ricalcando i toni delle cose, le rivelano sovrapponendosi.... rispetto quanto leggo quà e là da altri dispositivi, riterrei che la maggiore pizzicanza rilevata da Stefanino, devitalizzata manco a farla apposta dalla cottura, fu dovuta piuttosto a minore scaltrezza manifatturiera e maggiore-purtroppo-"naturalezza".... così offriamo un carnet di interpretazioni democratiche, ed ognuno che volesse leggere e bene tutto quanto, potrebbe fondarvicicisicisi il suo giudizio
p.p.p.s. interpretando democraticamente mi piace e sono d'accordo, e quindi poesse che Trump sia meno apocalittico della Signora che adora la "carne al sangue".
......ragionerei sui tagli. Ecco, i pressati vanno meglio, l'ho sempre detto, pressare le miscele e non rompere i flake. La vampa luccica e frena su rotaie sue, può essere domata meglio e in fumo arrivare più ricco e riposato in bocca...
Ciò farebbe supporre che, come dice Chauncey che i tabacchi sarebbero additivati a monte della produzione della miscela con chimica "avversa". Ma, dico, essendo parte integrante della produzione ed anche del peso del tabacco, questi "prodotti" non dovrebbero essere nominati tra i componenti additivi della miscela? Si esclude aprioristicamente che i sistemi produttivi a monte non c'entrino nulla con la concia
Caro Nic è sempre davvero molto interessante leggere il tuo particolare punto di vista sugli argomenti "pipici"...Alla fine, però, leggendo anche Chuncey e gli altri, in mancanza di indicazioni precise su nomi, a parte quelle già date, non resta che l'esperienza personale diretta,, che supera qualsiasi altro discorso sulle logiche o illogiche produttive...
...il secondo punto sta nell'aver trovato conferma che la post lavorazione, tipo bollitura o ricottura/fermentazione, con essenze e/o sostanze zuccherine, da come risultato un tabacco più morbido, ma molto più pizzichino all'aumentare degli zuccheri.il lavaggio delle foglie, mediante leggera bollitura e pressatura finale con adeguato riposo, è stato finora il compromesso migliore....
Citazione da: Chauncey Gardiner - 18 Novembre 2016, 13:27:20...il secondo punto sta nell'aver trovato conferma che la post lavorazione, tipo bollitura o ricottura/fermentazione, con essenze e/o sostanze zuccherine, da come risultato un tabacco più morbido, ma molto più pizzichino all'aumentare degli zuccheri.il lavaggio delle foglie, mediante leggera bollitura e pressatura finale con adeguato riposo, è stato finora il compromesso migliore....Quindi la tua interessante esperienza conferma l'assunto che più zuccheri = maggiore aggressività.Questo però mi sta porre due quesiti:1) con la bollitura, e successiva ricottura, sostanzialmente si dilava parte degli zuccheri aggiunti. Ma allora, che ce li abbiamo messi a fare? O meglio, a cosa serve aggiungere zuccheri per migliorare un tabacco, se poi dobbiamo lavarli via per evitare che sia irritante?2) che sistemi usano a livello industriale per mantenere le caratteristiche migliorative dello zucchero nel tabacco, senza che questo diventi irritante proprio a causa dello zucchero aggiunto?Ci sono Miscele full Virginia, con dichiarate componenti zuccherine, che non pizzicano praticamente per niente. Quindi? Come funziona in questi casi?
come ho scritto prima, l'unica prova dal compromesso quasi accettabile è stata il pressato di foglie stagionate immerse per qualche minuto nell'acqua bollente, strizzate, pressate e lasciate a riposo per qualche tempo.poi, se nell'industria hanno metodologie specifiche (e le hanno) per sistemare fino a un certo punto le cose, è un altro punto.
Una chiosa direi importante su qualcosa di significativo che leggo qui e lì e forse l’esperienza di Stefanino (se fosse il seguente il caso, però, non dovrebbe aver bisogno di accendere per capire con cosa ha a che fare). Il fenomeno centro europeo der cartoccio riempito con la cucchiara der pizzicagnolo, è una falsa filiera breve autoctona, indotta proprio dalle problematiche postbelliche illustrate…. Dunque, non spirito del luogo o peggio del popolo, ma norcineria navale pop delle Major (che personalmente non disprezzo, ma che necessita collocazione propria). Trattasi di “filiera eterna” a concia doppia e tripla, per l’asporto quotidiano. La materia, naturalmente, non è né cigar leaf locale (che resta un UFO per i problemi storici esposti), né ovviamente puoesse, che so, il red Virginia del 759, o anche più modesti simili. L’anello mancante per sospettare partite USA l’avrei trovato in un latakiato pop d’oltreoceano (oltretutto gustoso nel suo genere), molto simile per flavour a crudo e cotto, e imbustato proprio all’origine con plastica trasparente e zip ad incastro. Se, dico se, a qualcuno venisse in mente di manifatturizzare ulteriormente queste basi, farebbe una specie di spezzatino di manzo con la bresaola. Non so, posso immaginarmi la tentazione, ma non ho esperienze adeguate nello specifico. Una cosa assolutamente certa è che questa realtà non ci azzecca niente con l’organizzazione major simile che si è esposta al mercato internazionale; e i puri per miscela TD, per fare un esempio, non sono solo radicalmente diversi, ma specularmente opposti a questi prodotti. Poi, possono dispiacere gli uni e gli altri: fuor da Feisbuc è forse appropriato un certo sforzo di precisione.