Pipe > Le pipe estere

Elogio delle pipe francesi

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TheGatesOfFate:

--- Citazione da: "Cristiano" ---No, le pipe nel loro vasto mondo non possono essere ridotte alla classica tricotomia Italia - Regno Unito - Danimarca.
--- Termina citazione ---



Parole sante.
Francia, Germania e USA...  8)

Direi:

1)UK - Per tradizione, know how e fumabilità
2)Danimarca - per finiture e forme
3)Francia - per tradizione e prezzo
4)Germania - Per forme e finiture
5)USA - per grande sviluppo e scelta. Pipe spesso eclettiche
6)Italia - per compomessi. Non belle come le danish, non fumabili come le inglesi, non economiche come le francesi.
O se volete: Non troppo costose come le danesi, non troppo classiche come le inglesi, non troppo "popolari" come e francesi.  

 :P

Cristiano:
Che mi dici di Barbi e Jura? I loro eredi come sono?

RHODESIAN:

--- Citazione da: "Cristiano" ---io non la sento tutta questa dolcezza, effettivamente decantata da molti.
Piuttosto mi pare abbiano un carattere rude, il che non toglie che siano buone da subito (al contrario, per esempio, di altre pipe "operaie" come le Peterson o le Stanwell, che invece richiedono un rodaggio lungo prima di raggiungere i buoni livelli di fumata che solitamente garantiscono)
--- Termina citazione ---


Per quanto ne so io con radica "dolce" si intende proprio dire che la pipa è buona da subito senza bisogno di lungo "rodaggio": è più facile da "farsi".

Per quanto riguarda il gusto, non trovo le francesi più dolci della maggior parte delle italiane che conosco.

RHODESIAN:
Stavo riflettendo sul fatto che in termini assoluti mi è difficile stabilire una sorta di graduatoria, anche per le mie scarse conoscenze, perchè credo che la questione sia troppo in funzione dei parametri utilizzati.

Parlando di Francia, ad esempio, trovo che la fascia medio bassa abbia un rapporto qualità/prezzo davvero interessante.
Quando però penso ad una Butz Choquin che all'epoca pagai quasi quanto una Castello, o poco meno di una Dunhill Gr. 2 o 3, mi do dell'idiota per non avere optato per le alternative citate.

Per quanto riguarda la Danimarca, a parte lo splendido design, non riesco a capire quanto questo realmente corrisponda anche ad una qualità di fumata. Le Stanwell, stando sull'abbordabile, sono conosciute come buone pipe, ma non so quanto le scambierei con Savinelli, ad esempio. Voi che ne pensate?

Per l'Italia, si va dalle stelle alle stalle e viceversa, quindi non posso che concordare con Fabio sul fronte dei compromessi, che trovo spesso  accettabili e convenienti.

Per l'Uk, quanto espresso da Fabio per me è ormai un dato di fatto assodato, salvo eccezioni, ovviamente.

Mi piacerebbe conoscere un vostro illuminante parere più in relazione alle fasce di mercato che in termini assoluti.

Buone fumate a tutti

TheGatesOfFate:

--- Citazione da: "Cristiano" ---Che mi dici di Barbi e Jura? I loro eredi come sono?
--- Termina citazione ---


I freehanders tedeschi hanno(giustamente) preso come modello la scuola danese.
Ne risulta una produzione dove la finitura è migliore di quella dei freehanders italiani.
Se devo seguire i miei canoni estetici sono costretto a dire che non credo che possano raggiungere l'eccellenza danese in fatto di forme freehand...
Penso vi siano delle "limitazioni concettuali" nelle forme. Hanno una loro idea(che magari a loro occhi risulta gradevole, ma che spesso non riesce ad incontrare il mio gusto personale). Riconosco comunque che gran parte della loro produzione è costituit da oggetti di valore.
Ribadisco purtroppo che molti pipemakers tedeschi sono meglio degli italiani in campo freehander.


...comunque "occhio" agli americani... :wink:

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