Ritrovo Toscano della Pipa

Caro Paolo, io che lo fumo, spesso come, sai come impanatura di tocchi di Garibaldi, ho notato comunque che è cambiato, oltre che la scritta, anche l'odore e il sapore,  ovviamente in peggio purtroppo.

Oggi fumo lo Spezial in una schiuma Brebbia presa al mercatino dell'usato. Un naturale semplice che sto valutando. Me lo sono fatto portare da mio figlio dall'Austria. Vediamo.

Ricambio l'abbraccio con fervore..
 

L'Italia non è molto frequentato tra gli scriventi che leggo e io stesso da molto non lo acquisto. Ripropongo tuttavia la tesi esposta in una passaggio simile a questo del caro Arnaldo, qualche mese fa: essendo un aggettivo il nome degli "orientali", può essere stato bannato per quelle ragioni di nuove diciture, per cui ho aperto un 3d purtroppo mai arricchito e rialnciato. Da "scarso sapore di Oriente" a zero Oriente apparente, la differenza potrebbe essere solo suggestiva. A meno si possa essere sicuri che la quantità di questa componente è attualmente nulla, e solo per tal drastico motivo taciuta.

Un abbraccio fraterno a Riccardino

Bella tutta questa discussione. Aggiungo solo alcune annotazioni ai vostri commenti, perlopiù condivisibili, tanto per ...

1. Io l'Italia non lo uso in "miscela" con il toscano, bensì - come ben sa Paolo - ci "impano" i pezzi di toscano schiattati, in pratica lo uso come pangrattato per facilitarne l'accensione e la conduzione della fumata, per questo uso una miscela neutra e poco costosa.

2. Potrei parlare per ore dell'Italia ma adesso non ne ho il tempo e forse neanche la voglia, mi limito a rimembrare come ere geologiche fa l'Italia era un trinciato grosso ove si potevano rintracciare almeno quattro o cinque tipi di tabacco dal colore diverso.

Requiescat n pace(m?)

Salute a tutti. Di solito fumo Italia e cimette di toscani cimettati da me, ma ora - grazie a voi - mi "cimetto" con quelle di Tornabuoni che sono ottime (Tutto  tabacco Valtiberina che è il migliore). Ma sorpresa! L'ultima busta di Italia non riporta più tra gli ingredienti "un tocco di foglie orientali", ma più semplicemente (e rozzamente) Virginia e Kentucky. Il gusto non è peggiorato granché (in realtà non ho potuto apprezzare differenze), ma mi è sembrato un brutto segnale (la produzione è diventata più spiccia o dozzinale, gli orientali non c'erano manco prima, non li produciamo più (orrore!)?). Ne sapete/pensate qualcosa voialtri?

Ossequi.

Io ormai da anni ho rinunciato alle EM ed alle sue imitazioni simil balcaniche e fumo quasi solo italia e toscano, con puntatine di forte e comune. Tuttavia tempo fa sperimentai un espediente che mi sento di consigliare. Potendo solo vivere di ricordi, si tratta in pratica solo di "evocare" ricordi percettivi, appunto. Introduco così ciò che definisco "l'omeopetizzazione" del Latakia.

Si prenda una busta di Italia (un natural regular normal standard) che è a base di virginia, orientali e kentucky e, cioè, una base quanto più simile possibile alle classiche EM. Si aggiunga una dose omeopatica (attenzione, ciò è fondamentale) di latakia a scelta (ma io consiglio il Vellauer), tipo una presa ben sbriciolata, meglio se secca e quasi polverizzata, in modo che si possa diluire in una soluzione quanto più omogenea possibile.

Fumando, ogni tanto giungerà alle nostre fosche papille un'eco di vecchia EM e ci si beerà di questo ricordo così evocato. Il risultato è garantito e il costo è minimo.

Alla Grillo, potremo così inviare un bel "vaffanculo" alla globalizzazione multinazionale plutosputomerdografica, senza rovinarci il palato e il naso sopraffino con dosi sempre più massicce di pseudo Latakia bombolonizzato.

Il Latakia, a mio avviso, (specie quello attuale di pessima qualità) produce assuefazione gustativa e ci vogliono dosi sempre maggiori per essere percepito. Sarebbe come farsi il cacio e pepe usando solo il pepe e il pecorino ma senza la pasta. Di qui l'uso omeopatico che, a dosi sempre minori, produce un effetto sempre maggiore.

Provare per credere, non dopo aver osservato un congruo periodo di detossificazione...

Addio.

Be', ci si sente come alla fine di un film-colossal anni 50. Gli occhi pieni di cinemascope a colori e l'animo frastornato da stimoli visionari rutilanti. In più c'è un effetto arcimboldesco barocco, un giardino di delizie alla Geronimo Bosch, ma senza cannelli infilati in improbabili orifizi. Ffhh, la fronte è sudata ma il pensiero oltrepasssa i simboli - che parlano all'anima sognante - e si ricollega al macrocosmo perennemente rappresentato in ogni singola goccia di microcosmo. Pipa e uomo sono quindi la stessa cosa e qui il lavoro poetico di ArcinDante si ricollega a quello - in vero più modesto - dello scrivente Pippaso Aquinate per adozione scolastica e neoplatonica, di cui alla terza parte della summa.

"italiaTo". Bello questo lapsus freudiano: lascia intendere un sospetto di purezza solo affermata ma in realtà "tagliata" con qualcosa d'altro, oppuramente (per i siciliani) "taliato" solo in cartolina ...

Citazione da: Arnaldo da Brugges - 10 Aprile 2013, 11:30:48

UCSF invece non ci arrivo ...

Ci sono 8 tabacchi di Pease dedicati alla città dove si trova l'UCSF, uno dei suoi campus sta nell'angolo nordest del quartiere col nome del tabacco.

La risposta è ... (dopo oppurtuna ricerca su internet) Ashbury

P.S. non ci sarei mai arrivato da solo, senza chiedere indicazioni stradali!