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Post - Arnaldo da Brugges

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Le pipe Italiane / Re:Studi sulla Pipa di Riccardo-Arnaldo
« il: 06 Febbraio 2013, 09:23:20 »
Invitato non mi Astengo (essendo che poi il mio cog.nome è quello e di solito lo faccio) e ...

Caricando Strego

Questo è un anagramma desunto dal mio nome e cognome (l'ho fatto con un'applicazione on line). E' l'unico pipesco tra gli infiniti e mi è piaciuto. Invito tutti a trovare un anagramma altrettando pipesco. Mi scuso, ma mi era sembrato un bel cazzeggiamento.

Sono state poste due questioni: la seconda riguarda le gare di lento fumo. Che ne penso? Non ho mai partecipato e non lo farò mai. Metti che poi s'inventano le gare di lento amplesso? Che orrore!
Sono sicuro che perdeiri all'istante, anche perché la violazione dell'intimità farebbe scappare Eros, tutto ingobbito e con le alucce ritirate, come in certi quadri rinascimentali.

In un altro 3D potrei farvi leggere un mio falso apocrifo del Convivio, con un elogio di Eros fatto da me (pensa te la presunzione).

Ma veniamo alla prima questione posta, che deriva poi dalla seconda, in qualche modo, credo.

Che rapporto c'è tra il nostro fumo e la fumata archetipica? Se non troviamo abbiamo sprecato un sacco di tabacco, e tutta la vita se non troviamo il collegamento tra tutto ciò che facciamo e il piano spirituale superiore. Dobbiamo lasciarci guidare dal senso del sacro naturalmente e dopo varie peregrinazioni giungeremo alla meta, perlopiù morti.

Quello che ho trovato io è questo e mi scuso per l'auto citazione tratta dalla mia famosa opera monumentale citata da Borpega, che nessuno (spero) leggerà mai.

"La guida migliore per poter avanzare su questo cammino è proprio il lasciarsi guidare dal “senso del sacro” di cui si parlava in precedenza. Se pensiamo che quello che stiamo facendo è in qualche modo “sacro” lo faremo in maniera “sacra”, come direbbe Alce Nero parlando della “Sacra Pipa” (Chanunpa Wakan) degli indiani Lakota. Ogni gesto deve rispettare la Divinità racchiusa nella materia che stiamo maneggiando (la radica, che rappresenta la nostra Madre e Progenitrice Terra), in vista dell’uso che ne faremo: “inviare voci” al Grande Spirito e cioè, pregare e invocare la benevolenza di Wakan-Tanka. Solo così possiamo ottenere quello che si può definire un vero “oggetto di potere”

Hugh

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TROPPOBBUONO

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Buongiorno a tutti, mi sono appena iscritto, spintaneamente invogliato dall'entusiastico invito di Paolo B. - del quale, detto per inciso - mi onoro di godere ormai da anni annorum la stima e l'affetto, peraltro esageratamente ricambiati - nonostante sia di estrazione "laziale"... Dovrei presentarmi, ma è una cosa che non so fare, ho sempre pensato - invero - che fosse meglio lasciarsi descrivere da altri, piuttosto che essere costretti a dover parlar bene di se stessi. Per evitare ciò l'unica cosa che si potrebbe onestamente dire sarebbe: "sono un deficiente" oppure "un fesso qualsiasi" o espressioni equivalenti tipo "il mio nome è nessuno".

Mi inserisco intervenendo in questo 3D (argomento tridimensionale suppongo significhi) riportando (in allegato) quanto detto/scritto/ridetto/riscritto ormai molti anni fa in altri siti/luoghi/topis pipeschi, che resta pur sempre la mia riflessione più autentica, sebbene ormai superata da ulteriori altre riflessioni di natura più squisitamente spirituale (alla mia età sto ormai studiando da morto).

Per chi non volesse prendersi la briga di leggerlo, prometto (ma non so se manterrò) di esternare in seguito il mio definitivo, e ridotto all'essenziale, pensiero al riguardo, ora che - agli sgoccioli dell'esistenza - di tante questioni non me ne rimane che qualche gomitolo di lana caprina.

Salutandovi indistintamente, vostro servitore

"I problemi si risolvono quando non te ne frega più niente" (Io)

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