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Post - Nic Salamandra
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« il: 05 Marzo 2020, 14:09:15 »
Vuoi quelle? Fattele!
Aiutatooooo
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« il: 20 Febbraio 2020, 12:29:32 »
https://www.ilpost.it/2019/09/27/filippo-rossi-buona-destra/Buona destra non fascista anche quella dell'ottimo Filippo Rossi, per cui parteggio sentendomi meglio senza Evola, imperialismi e mitofilosofie… Sono in argomento anche personalmente, avendo pagato qualche conseguenza per avere una citazione di Ernst Junger (Trattato del Ribelle) nella prefazione d'un mio lavoro, e continuando pervicacemente ad occuparmi di cicli cavallereschi… ma non si rinuncia a cercare sempre la sintesi, sperando sia a rialzo. Filippo Rossi è di destra e basta, ma rialza la parte sua. Buona fortuna, di tutto cuore. Poi, prima gli ITagliani.
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« il: 17 Febbraio 2020, 15:34:32 »
Buttero sbriciolato con aggiunta di st Claude in Amorelli *** in omaggio al Capo
Omaggio perfetto tutta la combinazione, infatti. Hollandia con uno per uno ed entrambi, perché sono anziano e acciaccatello...e-o per domattina
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« il: 15 Febbraio 2020, 18:10:07 »
Mi spiace...qui è una espressione paradossale compatibile con l affetto come nel caso...dice si "fuori argomento" con attinenza a uno spunto mio...Non militando tra quei giochi ne ho tratto l ispirazione su un "campo" che marcia da solo, sbaraglia il format in questione e dà dignità a un universo che include...infatti io ho i gusti di Birdeye ma posso definirmi ramazzottiano secondo i crismi che intenderei per sbaglio..la "militanza" sia pure clawnesca è del "tipo" sovra reale in argomento. Passo e chiudo
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« il: 15 Febbraio 2020, 15:43:03 »
Ceeeerto il mi Baffo (Stalin) ad majora
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« il: 15 Febbraio 2020, 15:21:54 »
Fatica a digitare col phone eh?!
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« il: 15 Febbraio 2020, 15:20:08 »
Baffo si capisce che stai dentro la letteratura d alto cabotaggio ma stai fuori come un davanzale ..Non per la storia che ti senti di narrare ci mancherebbe ma sull attinenza di Ramazzotti ai problemi trattati e negli spunti proposti, che tra l altro non rigurdano leggenda e modelli ma i volgari bugiardini con quello che fumava, che sono opzioni concrete in ogni nostro tempo e che tirandone il filo senza alcuna esaltazione scolastica portano a n precise considerazioni rispetto il marketing del costume odierno...che fatica...proverò a ri soddisfarti in altro tempo e tastiera
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« il: 15 Febbraio 2020, 10:30:41 »
Come gusti personali più specifici sono come Birdeye da quarant anni, per le problematiche "culturali" più "comunitarie" quanto solleva il Capo, ramazzottiano come me ma anche la Kommissione Intherna" è la specificità autoctona europea (dark air e Italian Ky) come gemme in combinazione con altri tabacchy "poveri" che sgomenta il Pantheon capiscitorio e apre un filotto di divaricazioni che meritano altre tastiere....
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« il: 14 Febbraio 2020, 19:19:36 »
Il Fondatore non è contraddicibile poi la cosa più funziona più si integra di vita propria ma siamo certi che dalla nota umoristico negativa non si esce dire "Buon capiscitore" suona come "illustre kapa e k.zzo"
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« il: 14 Febbraio 2020, 09:51:37 »
Il termine è di Caporaiss, geniale, ma proprio per questo dovrebbe essere fiero che viaggi autonomamente e che nel tempo acquisisca diverse sfumature... l'accezione di fondo però non dovrebbe a mio avviso ribaltarsi, restando grottesco-negativa... poi, sul capire, comprendere, sapere, esercitare saggezza, soppesare senza giudicare etc... ognuno ha tomi salmi o semplicemente proprio "gusti" cui riferirsi... e a trattarne, almeno nel mio caso, annoierei senz'altro... dunque, concordo....
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« il: 13 Febbraio 2020, 15:33:15 »
L Alta Enologia
lì la fuffa è tanta ed averla mutuata noi è tanto più risibile perché lì si tratta cmnq di prodotti voluttuari, da somministrazioni endemicamente occasionali; pure fossi viziatissimo e ricco sfondato e andassi per le due volte al giorno nei pasti principali, il fumo nelle varie esigenze può arrivare anche alle 16 ore pro die, continuative, per cui ldea riduzionista in alto secondo la quale tutto è schifoso o al massimo propedeutico (secondo letà, la competenza, il dan insomma) ha il doppio difetto di imitare quella fuffa senza averne il motivo causale ancorché immotivato, e addirittura superarla perché lenologo snob non disistima i vini normali, né chi li beve; di più, i nostri "vini" normali superano nemmeno troppo difficilmente alcuni blasoni (ad esempio, Amphora colorato, o anche no, con dark air cured, ma anche kentuky, in infiniti rapporti nella funzionalità quotidiana); di più, lì blasoni e prodotti comuni possono essere pressoché identici nel tasso alcolico, mentre quello nicotinico ha dislivelli anche paurosi, con le tecniche di tostatura e diluimento da intingolo a secco come nei moderni che abbassano decisamente, permettendo a persone poco tolleranti o nei limiti sanitariamente a rischio, di farsi più docilmente i propri momenti con la PIPA, che sono la cosa centrale; di più appunto, la Pipa rispetto al Bicchiere é supporto a una totalità di condizioni, non solo a un contenuto materiale
Di più
. Sarà inutile sottolineare che nessuno si riconosce e giustamente nel Capiscitore, come nessuno nel Consumatore Medio, eppure nei rispettivi ambiti sono figure che tirano le rispettive economie IT e OT, con la griffe, con la spocchia, col prezzo pazzesco accettato (che sestuplica anziché raddoppiare), con lo status symbol e le mille dinamiche di accettazione-imitazione. Del resto, perché non basta riconoscere, come la buona enologia fa anche quando modesta e pop, che ci sono le eccellenze, la grandi tradizioni, i vini e i tabacchi cui dedicare situazioni altrettanto preziose? (poi per qualcuno sono 10 al giorno, cavoli suoi). No, bisogna fare la riduzione dellaltro a scarto o passaggio ridotto alla sua presunta inevitabile finalizzazione, chissà perché, nonostante che la mancanza di senso dovrebbe essere lampante. Insomma un mondo rovesciato di cui nessuno dei presenti fa parte, o tutti in primis io almeno un pochino sì. Sarebbe un crimine? Neanche per idea! Semplicemente la spiegazione-imho semplicissima, inossidabile- dun microsistema piccolo che ci riguarda, nelle caratteristiche che hanno preso il sopravvento e hanno portato, sia male o sia bene, a s-popolarizzare la Pipa in decenni nei quali sulle alternative al fumo inalato di sigarette si è fatto e promosso e sviluppato di tutto
Aspettando il Gelsomino Rosso, cari saluti
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« il: 11 Febbraio 2020, 11:05:39 »
Si d'accordo intendevo proprio questo… la discussione sul "gusto" fino appunto a definire una estetica, che è il contrario del relativismo, però sempre in dominio "critico" e non dogmatico. Questo è il bello… Ben lungi da accettare relativismi in qualsiasi ambito che riguardi latamente il "gusto", come certo anche il nostro, vi sono però delle collocazioni di campo diverse, in cui, a seconda, un certo relativismo può avere maggiore o minore giustificazione… e in queste collocazioni, sono diverse e molto quelle dell'enologia e gastronomia elettive, rispetto le nostre, pur tra molte affinità. Ecco, sforare amplificando la portata di queste affinità, a detrimento delle differenze (ad esempio, fumare tutto il giorno non è bere e mangiare tutto il giorno; o la meravigliosa miscela Bozzini nata per diluire in Balkan non è mettere il burro sul pesce; o "è buono ciò che piace" ha una liceità maggiore qui piuttosto che nella musica o anche solo il vino etc...), può condurre a una arroganza immotivata, oltretutto fondata su basi daltoniche… a domani (sperèm)
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« il: 11 Febbraio 2020, 09:29:16 »
Guarda forse esiste una versione non aromatizzata perché quello della foto in effetti si chiama YASMINE EXTRA mentre esiste anche uno in busta rossa che si chiama solo YASMINE. Linko il sito del produttore: http://www.rnta-mtk.com.tn/en/nosproduit.php?rub=2&code=3
Comunque non si trovano facilmente. Se mi capita di vederlo a Tunisi lo compro e vi faccio sapere.
mah guarda davvero quasi scherzavo… in effetti un titolo può certo alludere a un contenuto concreto, anche no, ed entrambe le cose. Il "rosso" in quell'ambito di tipologie significa "base unflavoured" in almeno due casi, proprio tra quelli citati: l'Amsterdamer e il Narval… anche se in quest'ultimo il Rosso è un virginia liscio non esente da un certo impatto olfattivo un pizzico "esagerato". Sulla porcheria, puoesse… io, da modesto appassionato di filosofia e dunque del "de gustibus EST disputandum", tratto, sempre amatorialmente, tra le mie privilegiate questa materia, in cui EST e NON EST sono aggrovigliati (nel senso che non si parla di arte ma nemmeno alta enologia, per indenderci) e comunque, quando una cosa funzionasse per qualcun altro, tra i mille impatti diversi che può avere lo stesso tabacco e le mille componenti non-tabagiche di una fumata, stento a capire chi può giudicare cosa, e talvolta anche perché… Gli elementi di fatto (ad esempio scaferlati e popolo di grandissimi fumatori) deporrebbero comunque verso la prudenza e l'attesa di cosa potrai dirci nei prossimi, a questo punto molto attesi, sviluppi...
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« il: 10 Febbraio 2020, 16:35:20 »
Cmq scommetto che non c è una versione non aromatizzata ...anche perché Gelsomino senza Gelsomino la vedo dura
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« il: 10 Febbraio 2020, 11:31:39 »
Beh, a parte il benaltrismo capiscitorio del “francese”, monotonamente cessista (profumatore del c., scaricato nel c.) e “sessista” (piace alla mia ragazza etc…) in versione “trivial”, per cui non suggerirei-sarebbe inutile- un pizzico di ego-eurocentrismo in meno, ma almeno un pizzico di nozioni elementari in più, la fava tonka abita gli scaferlati francesi non appena si presentano per sola pipa (Narval Bleu) laddove i cubetti, esattamente come i panetti di cartone del Forte fino a poco tempo fa, sono-erano multi uso. Di più, la cumarina abita assai tradizionalmente- trasversalmente e bene gli scuri (sia fired che dark air) robusti, ne è un esempio il sopravvissuto Cob Flake. L’Amsterdamer tradizionale, ben rieditato proprio in Francia (ora MacB) aveva le due versioni in un taglio praticamente da rolllo: quella “amaranto”, naturale, è passata pochissimo da noi, ma francamente, anche mettendomi nei pani d’un “capiscitore” di taglio diverso dal mio, penso che quella azzurra, alla fava tonka, fosse migliore senza se e ma, per lo meno nella pipa. Il Clan ha avuto un destino simile: la versione in “bianco e nero” (ma sempre “scozzese”), la naturale, è durata poco… ma anche qui, benché il melange era più chiaro dello stesso Amsterdamer e dunque forse meno indicata l’aromatizzazione su tabacchi chiari di loro delicati e oltretutto “calorosi”, i leggendari tempi della “Lingua di Cervo” volgono a vantaggio della linea “aromatic”, sia nell’impatto popolare che in ottica (personalmente parlando) “critica”. Sul Fliyng Dutchman il discordo è parzialmente lo stesso: in verità il Regular in latta bianca (ne gustai una da 100 gg.), pur altrettanto meteorico, era una cosa unica e fantastica, il “trinciato assoluto” della specie, roba nel suo specifico di prima linea accanto a tutte le altre eccellenze anglo-americane, che vi pajano e piacciano. Tornando allo “scaferlati aromatic” in versione coloniale magrebina, la sostanza del giudizio non può riguardare il versante Cumarina-eo Gelsomino… a occhio la prima ci risulterebbe più “familiare”, ma anche il gelsomino ha notevoli trascorsi nelle tabacchiere (i petali) e addirittura in fumata (semi secchi)… un tratto dunque di sopravvivenze più che altro “retrò” panmediterranee, con legami interni forse attinenti al Narghilè, e dunque alla cultura delle melasse che contengono il tabacco, anziché esserne infibrato e compattato come nei navali anche europei primitivi. Poi, se a Nord l’aromatizzazione era finalizzata agli ambienti chiusi (dato il clima), in Tunisia, patria di fumatori perenni anche casalinghi senza possibilità d’opposizione, si può immaginare una attinenza simile. Post dai molti spunti questo di Baffo, certo da confrontarsi- integrarsi, come auspica Enrikhon, con chi sta lì. Magari, la visione uso “Montenegro alla Pescatora” dei siracusani folkapiscitori che danno il metro alla “competenza-infantilismo-effemminatezza” (inthopicamente parlando)a chi poco dista ma molto nel suo specifico sa, è forse da integrarsi con altre vedute anch’essa.
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