Autore Topic: Un decoroso tabacco: Allegro  (Letto 23389 volte)

Offline Chauncey Gardiner

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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #75 il: 21 Ottobre 2016, 22:03:13 »
Detto questo, per il mio modestissimo parere,  l'early morning che sto fumando in questi giorni sembra davvero provenire da un altro pianeta rispetto alla maggior parte dei tabacchi in commercio per "pulizia" del gusto, assenza di qualunque tipo di aggressione per le mucose, ecc.
Guarda caso è uno dei tabacchi meno sdditivati tra quelli presenti in commercio.

i dunhill in generale sono nitidi: non essendoci merda, gli espertoni suggi deiezioni non ne riconoscono la sostanza.
con l'early bulk americano (fatto su licenza da sutliff), riesci a ripercepire quel secco torbato-nicotinoso di 20 anni fa.

your smoking as it has ever been, is over.
from this time forward, you will smoke black cavendish.

Offline RHODESIAN

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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #76 il: 22 Ottobre 2016, 14:07:12 »

i dunhill in generale sono nitidi: non essendoci merda, gli espertoni suggi deiezioni non ne riconoscono la sostanza.

Si, penso anche io che l'abitudine indotta a sapori e caratteristiche diverse e meno "nitide" o "pulite", come dir si voglia, possa indurre a valutazioni sbagliate su un prodotto così diverso dalla media...

con l'early bulk americano (fatto su licenza da sutliff), riesci a ripercepire quel secco torbato-nicotinoso di 20 anni fa.

In effetti, come già scritto, mi sembra un po' diverso da quello che ricordavo; ma a distanza di tanti anni la memoria potrebbe anche ingannare, anche se penso che il latakia di una volta sia davvero diverso. Ma questo ormai è un fatto assodato.

Comunque è davvero un buon prodotto.

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Offline Nic Salamandra

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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #77 il: 22 Ottobre 2016, 19:41:21 »
Cosa? Se, Early a parte, si sono riallineati tutti, c è da riconsiderare tutto. Nessuna specie ho tanto fumato e amato, ma la ciofega nelle amate eternamente simboliche latte ce l hanno messa e dichiarata loro (brochure gutab inizio millennio)....se non si storifica questo, Colombo ha scoperto la Ciociaria. Circa le ricorrenti citazioni di dejezioni intestinali, a ognuno il suo garbo. I capiscitori meno presunti di quelli cui vi riferite, conoscono storie e distinzioni...
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Offline RHODESIAN

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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #78 il: 23 Ottobre 2016, 11:22:33 »
Cosa? Se, Early a parte, si sono riallineati tutti, c è da riconsiderare tutto. Nessuna specie ho tanto fumato e amato, ma la ciofega nelle amate eternamente simboliche latte ce l hanno messa e dichiarata loro (brochure gutab inizio millennio)....se non si storifica questo, Colombo ha scoperto la Ciociaria...

Scusa, caro Nic, ma non capisco bene cosa intendi dire. In che senso parli di riallineamento? chi ne ha detto qualcosa? Quando dici "ciofega" a cosa ti riferisci nello specifico?
« Ultima modifica: 23 Ottobre 2016, 11:24:08 da RHODESIAN »
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Offline Nic Salamandra

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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #79 il: 23 Ottobre 2016, 11:45:30 »
Ah non era scontato....beh che. London e Nithcap erano diventate delle ciofeghe immani certificate e documentate, che gli altri un po' così, che cmnq è una tragedia, mentre l Early fa di fatto specie a sé.... Però se è diventato smooth ( intendi questo?) è legittima un po' di circospezione, il suo segreto double face era essere anche villoso e urticante, vista la composizione. Giorno e Notte erano una metafora di Bright, Early, e Latakia, Nightcap....intendendo come fumo appena svegli, molti pagavano pegno. Ora da come parli si potrebbe intendere un mutamento radicale pure in questo...e magari gli altri sono rientrati. .boh, lo scopriremo solo fumando ;D
« Ultima modifica: 23 Ottobre 2016, 11:48:20 da Nic Salamandra »
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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #80 il: 24 Ottobre 2016, 10:43:58 »
Risposta RHO part one
*****************

La filiera tedesca non esiste: il cigar leaf locale a filiera rurale autoctona, che pure ha condizionato tutto quello centro europeo dalla Francia al Veneto (e meno direttamente, in una enormità di altri posti), non esiste per una sfilza di tragedie inthopiche che hanno dell’epico. In primis, nel mondo para feudale che si sono portati fino agli albori del Nazismo, si sono offerti indifesi a qualsiasi tipo di  assuefazione a assunzioni, nel rigoglio sublime e nefasto di specie tropicali pazientemente innestate nei conventi  e ben attecchite, un vulcano inthopico dalle cui colate di lava gli altri hanno desunto coltivazioni concettualmente più controllate. La Francia ha questa priorità perché ha raschiato il cigar leaf che era utile al suo laicismo: per cui, pochi conventi e molta scaltrezza. Napoleone poteva ragionare di Monopolio Nazionale mentre alla Fonte delle fonti si era sparpagliati in land medievali. E poi hanno vinto la guerra. Essì, dopo che il Nazismo ha affrontato secoli di devastante tabagismo etnico sregolato anche in economie familiari improvvisate, con la fine della seconda Guerra Mondiale, tra il 48 e il 49, il Governo USA ha regalato la bellezza di circa novantamila tonnellate di tabbacco aggratis ai tedeschi, in modo da assuefarli alle loro Major, vere beneficiarie del Lascito. Ecco perché i rurali tradizionali tedeschi sono dei perfetti sconosciuti-inesistenti. Qualcosa di marginale  Cigar leaf non francese dell’Europa centrale può dare l’idea di qualche resistenza, e qui nel Tosco sono stati anche commentati dei prodotti, svizzeri, austriaci (mi pare), ma che non conosco. Differenze coi Danesi e gli Scandinavi? Il discorso non è neanche da farsi, non c’entrano nulla, è difficile immaginarie cose tanto diverse, per l’opposizione ecclesiale (categoria espressa supremamente in Germania)-Navale, e per la storia di sopra etc. Piuttosto, interessanti le differenze tra paesi scandinavi, in alcuni dei quali il dispositivo olandese pare abbinarsi a quello navale danese, ma questo è un altro filone.
« Ultima modifica: 24 Ottobre 2016, 12:34:45 da Nic Salamandra »
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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #81 il: 24 Ottobre 2016, 13:57:27 »
Ah non era scontato....beh che. London e Nithcap erano diventate delle ciofeghe immani certificate e documentate, che gli altri un po' così, che cmnq è una tragedia, mentre l Early fa di fatto specie a sé.... Però se è diventato smooth ( intendi questo?) è legittima un po' di circospezione, il suo segreto double face era essere anche villoso e urticante, vista la composizione. Giorno e Notte erano una metafora di Bright, Early, e Latakia, Nightcap....intendendo come fumo appena svegli, molti pagavano pegno. Ora da come parli si potrebbe intendere un mutamento radicale pure in questo...e magari gli altri sono rientrati. .boh, lo scopriremo solo fumando ;D

Caro Nic, l'ultima volta che ho fumato la London Mixture risale ad almeno 30 anni fa. Il Nightcap l' ho provato una sola volta sempre nello stesso periodo. A quel tempo dei Dunhill fumavo prevalentemente 965 o standard medium, ma le mie preferenze nelle E.M. erano indirkzzate ai Balkan,  john Cotton e Sullivan Powell.
Non ho più seguito le evoluzioni, o involuzioni Dunhill perché poi ho smesso di fumare mixture con latakia.
il mio concetto di smooth è forse un po' diverso dal tuo, e non lo attibuisco propriamente all'early, che invece definisco  "nitido" o "pulito" perché ha un gusto chiaro e ben definito, senza impastamenti o sovrapposizioni aromatiche, almeno secondo me. Inoltre consente una conduzione di fumata ottimale, restando pressoché inalterato anche dopo le, molto rare, eventuali riaccensioni..
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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #82 il: 24 Ottobre 2016, 14:16:59 »
Carissimo, io sono felicissimo per te e per una blend che amo. Però tu parli anche di aggressioni alle mucose, e che un Bright non lo dia prova esattamente in contrario della naturalezza, e se mai si può almeno sospettare altissima manifattura. Quelle che per Brera erano le LACCHE dei Dunhill, per me e-ra un alone magnifico personalissimo di Navalità manifatturiera originaria, all'interno d'un glorioso dispositivo Major.

Circa le ciofeghe da un bel po' di lustri fa, per uscire dal tale dice che, l'altro invece, il Nightcap mi si presentò con un taglio totalmente diverso, botta nicotinica assolutamente vuota, vomito (vuoi per "tradimento" erotico, vuoi per KY Cavendish pure maldestro... potevano vestire in blu la 73, facevano prima ed era mejo). Poi, CAVENDISH nella Brochure di loro stessi.

Io ho continuato a comprare per auto ingannarmi, quanto era l'amore. Poi ho smesso. L'Early è una Brght integrata, se è più o meno calata poco c' entra la storia del Latakia etc.... questo per un altro aspetto da te accennato :)
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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #83 il: 24 Ottobre 2016, 16:29:46 »
Bright/KY/poco latakia mi fu inviata da un carissimo amico dalle terre del veneto, il bright non s'inventa e se non è quello giusto difficilmente si ottengono risultati soddisfacenti e da un pò che non fumo l'Early che tanto decantate, un carissimo Maestro mi ha detto di lasciar perdere in quanto leggerino, ma con le spuntature di oggi, che fanno miracoli, mi sa che un giro me lo faccio.

Offline Cristiano

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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #84 il: 24 Ottobre 2016, 17:17:36 »
Io ho ancora una latta di 73. Comprata nel 2004 in Duke Street.
"Bohhh tieniti le tue adorate dunhill e pipe da snobe i tuoi tabacchi da bancarella del mercato" Cit. toscano f.e.

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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #85 il: 24 Ottobre 2016, 18:55:44 »
Carissimo, io sono felicissimo per te e per una blend che amo. Però tu parli anche di aggressioni alle mucose, e che un Bright non lo dia prova esattamente in contrario della naturalezza, e se mai si può almeno sospettare altissima manifattura. Quelle che per Brera erano le LACCHE dei Dunhill, per me e-ra un alone magnifico personalissimo di Navalità manifatturiera originaria, all'interno d'un glorioso dispositivo Major.

Naturalmente Nic io faccio riferimento a una fumata "a modo", senza tirate eccessive, placida, senza insistere inutilmente per arrivare alla cenere (cosa per altro abbastanza facile con l'Early ed un caricamento fortunato...).
Poi è chiaro che, in una giornata come quella che ho passato oggi, con un certo nervosismo ed un po' di frenesia, anche l'early morning lo sento sulla lingua, però non lo imputo al tabacco, ma al mio modo di fumare un po' "nervoso".
Giusto per la cronaca, di seguito indico il link della B.A.T. presso i monopoli di stato dove si può tranquillamente verificare che l'Early Morning è costituito per il 97% da tabacco (970 mg su 1000 mg)https://www.agenziadoganemonopoli.gov.it/portale/monopoli/tabacchi/tabacchi_lav/produttori/produttori-ordine-alfabetico-a-j/british-american-tobacco-italia
Secondo me, in base a questi dati, se sono veri, si può ritenere uno dei tabacchi più naturali esistenti in commercio in Italia.

Ciò non toglie che possa essere cambiato nel corso del tempo e naturalmente il mero dato sulle percentuali di tabacco vs additivi non dice la reale qualità dei tabacchi componenti (non fosse altro per la diversa qualità di Latakia).

Non so nulla degli altri Dunhill perchè da quando ho ripreso la pipa questo è il primo che (ri)fumo e credo che l'ultima latta di Dunhill da me fumata prima di questa risalisse al 1987 o 1988... Però, se tanto mi da tanto, rispetto a quello che c'è in giro in Italia, questo mi sembra davvero ad un buon livello.



« Ultima modifica: 25 Ottobre 2016, 08:23:03 da RHODESIAN »
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« Risposta #86 il: 25 Ottobre 2016, 08:17:18 »
Carissimo, a parità di conduzione... per il pipante umano medio.... Tu e tanto più io contiamo individualmente poco per la critica, che soprattutto in fatto di bugiardini (chi autodenuncia che e a chi, quali i vincoli legali, la delimitazione del campo etc...) deve spremersi un po'.

La Legislazione britannica (poi quella della BAT non so), per le sostanze nocive, prevede lo 0,5% e per le altre il 15% come limiti massimi, per sigari e sigarette; valori che si triplicano (1,5%) e raddoppiano (oltre il 30%) per i tabacchi da Pipa.

Senza bisogno di leggerlo, avrei giurato che se un tabacco poteva attenersi ai limiti massimi per i sigari (85% di tabacco), questo doveva essere un " toasted dark air cured", in pratica il St. Claude. Lo scaferlati che conosci va attorno al 90 ma in effetti è al limite del mondo del rollo.

Ora, se il St. Claude denuncia 85% di tabacco, l'Early Morning NON è il 97%. IMHO.... no senza....IMHO senza IMHO ;D
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« Risposta #87 il: 25 Ottobre 2016, 08:45:24 »

...
La Legislazione britannica (poi quella della BAT non so), per le sostanze nocive, prevede lo 0,5% e per le altre il 15% come limiti massimi, per sigari e sigarette; valori che si triplicano (1,5%) e raddoppiano (oltre il 30%) per i tabacchi da Pipa.

Senza bisogno di leggerlo, avrei giurato che se un tabacco poteva attenersi ai limiti massimi per i sigari (85% di tabacco), questo doveva essere un " toasted dark air cured", in pratica il St. Claude. Lo scaferlati che conosci va attorno al 90 ma in effetti è al limite del mondo del rollo.

Caro Nic, i dati sono questi. poi se, per la tua esperienza e grande conoscenza del settore, mi dici che sono falsi, questo è un altro problema:

Glicol propilenico   22,6348 (mg. per 1000 mg di prodotto totale)
Glicerolo                4,1280
Sorbato di potassio  1,1800
Benzoato di sodio     1,0120
Acido Benzoico        0,1100
Totale Additivi         29,078

Naturalmente la mia opinione è che se questi dati sono falsi, allora possono essere tutti falsi! Quindi non esistono più riferimenti certi in qualsiasi discorso (o almeno abbastanza attendibili) ma solo opinioni personali, che possono essere dunque tutte valide ed indiscutibili.

Detto questo, anche io penso che possa esserci un minimo di distanza tra quanto dichiarato e la realtà, ma credo che la differenza, in dati ufficiali pubblicati su siti governativi, non possa essere molto distante dalla realtà. Tra l'altro qui non parliamo di elementi non meglio definiti che con un generico "aroma", che può lasciare pensare qualunque cosa, ma di ingredienti specifici e specificati (vale anche per il 965, che ha un punto in più di additivi) e per gli altri Dunhill importati da Lubinski.







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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #88 il: 25 Ottobre 2016, 08:52:47 »
Risposta RHO part one
*****************

La filiera tedesca non esiste: ...

Grazie mille per la risposta.

Dunque non esiste uno "stile" tedesco o una serie di caratteristiche comuni alla produzione made in Germany... Da quanto scrivi mi sembra che non si evidenzi un "modus operandi" proprio di quell'area.

Io avevo capito, da quanto letto in vari forum, compreso questo, che i prodotti tedeschi si caratterizzano per una corposa aromatizzazione ed additivazione "spinte" che inficiano molto negativamente sulla qualità delle miscele prodotte...

Mi chiedo quindi se nelle piccole realtà locali non vi sia qualche eccellenza a noi poco nota. Mi chiedo anche perchè produzioni teoricamente "di livello" fatte da aziende come K&K, per esempio, sono ritenute di bassa qualità da molti appassionati, proprio perchè prodotte da loro, o semplicemente perchè prodotte in Germania...

Differenze coi Danesi e gli Scandinavi? Il discorso non è neanche da farsi, non c’entrano nulla, è difficile immaginarie cose tanto diverse, per l’opposizione ecclesiale (categoria espressa supremamente in Germania)-Navale, e per la storia di sopra etc. Piuttosto, interessanti le differenze tra paesi scandinavi, in alcuni dei quali il dispositivo olandese pare abbinarsi a quello navale danese, ma questo è un altro filone.

No, no, caro Nic, se puoi e hai voglia il discorso fallo; è proprio questo che mi interessa particolarmente: capire le differenze ed i vari modi di ideare, formulare e produrre una miscela di tabacco a seconda dell'area di produzione...

Il diverso "percorso" storico/politico/economico vorrei capire in che modo si riflette realmente sulle manifatture di tabacco e sul modo di produrre e concepire prodotti propri di un'area geografica specifica, diversi per tipi di miscele, aromi usati, ecc.
« Ultima modifica: 25 Ottobre 2016, 09:04:58 da RHODESIAN »
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Offline Nic Salamandra

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Re:Un decoroso tabacco: Allegro
« Risposta #89 il: 25 Ottobre 2016, 09:12:19 »
Non so che dirti, caro... so che la differenza tra sigari e pipa è quella perché la traduzione in fornace implica adattamenti manifatturieri e merceologici, a meno di sfrantumare tabacchi molto scuri e fibrosi, meglio se tostati. Poi nelle mixture bisogna anche livellare "il coro" di tabacchi diversi, riportando la sinfonia in bocca. La Natura può far questo, in Paradiso, forse. Non ho elementi per dare del falso a nulla e nessuno. Io ho 39 anni.... di Pubblico Registro Automobilistico. Dunque è falso e vero che ho 39 anni, e non 57 tra pochi giorni.

Comunque il tema mi stimola poco; molto mi stimola una Inthopia in cui ovviamente si fanno le cose chiare e serie in un utopismo anche forico, con agricoltori, imprenditori, Organi sanitari etc....

Quelle boutade sui tabacchi tedeschi (già distinzioni raziali e non dei blends la dice lunga... in realtà si dovrebbe parlare di sistemi e di singoli blends, ma applicarsi senza apparire, sai....) sono dilagate per ragioni immaginabili. Ne parlerò nella seconda parte, se avrò il fegato di inviarla ::).

un caloroso saluto, Signore della Pipa  ;)
« Ultima modifica: 25 Ottobre 2016, 09:19:09 da Nic Salamandra »
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