Autore Topic: La fascinazione della marca  (Letto 30929 volte)

Offline RHODESIAN

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La fascinazione della marca
« Risposta #45 il: 20 Novembre 2007, 23:03:41 »
Citazione da: "ismaele"

...
penso che Savinelli rappresenti il perfetto punto di incontro tra qualità, estetica e prezzo...


Caro Ismaele, come ho già scritto, su questo la penso esattamente come te.

Mi sto sempre più convincendo che per un pipatore, sia molto difficile districarsi nella fitta trama di spinte compulsive emozionali, motivazioni tecniche e dare una parvenza di ponderatezza a scelte che spesso sono tutto tranne che razionali.

Credo che nelle nostre valutazioni spesso si mettano in relazione elementi di valutazione che poco hanno a che vedere l'uno con l'altro.
In fondo il fascino non sempre, o non necessariamente, deve comportare delle motivazioni logiche e razionali a sostegno.

Approfondendo la questione, almeno secondo il mio punto di vista, si può constatare che certi marchi devono il loro attuale fascino a motivazioni che si perdono nella storia della vita del marchio, a volte per ragioni tecniche, altre per suggestive storie legate alla nascita ed allo sviluppo del marchio.
Ad esempio, quanto era a suo tempo affascinante le rivalità tra "seguaci" di Dunhill e "fedelissimi" di Charatan? Quale colpo ha subito il fascino di Charatan quando questa è passata di proprietà al gruppo a sua volta proprietario di Dunhill?
Altro esempio: Caminetto nasce da un incontro tra due maestri pipai (Ascorti e Radice) che, narra la leggenda, dopo una cena, sulla carta di una tovaglietta, hanno sancito l'atto di nascita della Caminetto, che si è subito contraddistinta per forme particolari, rusticature a "gocciolato di cera" ecc.. quanto può essere rimasto di questo nella produzione di modelli in serie, con tutto il rispetto per Roberto Ascorti, per quanto di buona qualità possano essere le attuali Caminetto?
Per quanto mi riguarda, dopo la morte di Scotti, Castello ha perso parte del suo fascino: so benissimo che io ho iniziato a fumare Castello quando Scotti probabilmente aveva già smesso di lavorarle direttamente, ma la sua mancanza, per me, fa sembrare le pipe "meno" Castello di una volta; è irrazionale, lo so! Ma il fascino non deve per forza essere razionale.

La fortuna ed il fascino di Mastro de Paja, dopo tutti i passaggi di proprietà e la totale assenza dei fondatori artefici del mito, ha ancora senso oggi come oggi?

Credo che Dunhill debba il suo fascino anche alla capacità che ha avuto di farlo rimanere intatto nel tempo, facendo passare assolutamente in sordina il fatto che è parte di un gruppo multinazionale e che l'ombra di Sir Alfred non si aggira più nei reparti di lavorazione per redarguire un allora giovane Bill Ashton Taylor, che aveva scartato una sabbiata per l'eccessiva profondità della sabbiatura... Dunhill è riuscita a passare quasi indenne dai passaggi di proprietà e generazionali, mantenendo inalterata l'immagine di qualità elevatissima (vera o presunta poco importa) dei suoi prodotti.

Queste pensieri nascono in parte da una mia piccola esperienza personale che mi ha fatto riflettere: io posseggo un Longines d'oro a cipolla (ovviamente totalmente meccanico), ereditato da un prozio, che ha abbondantemente superato il mezzo secolo. So perfettamente che un qualsiasi Swatch o un Casio sono infinitamente più precisi, pratici e comodi di quel vecchio è grosso orologio con carica manuale; ma il fascino che quella "cipolla" quasi antica, di quelle che "non ne fanno più", è infinitamente superiore a quello di qualsiasi perfetto ed efficiente evoluto meccanismo tecnologico attuale.

In sintesi: forse il fascino non è nella qualità reale di un prodotto, ma nella sua storia, nelle particoli vicissitudini che hanno fatto da corollario alla sua produzione, nel carattere e nella vita delle persone che hanno contribuito a crearlo. Ecco perchè penso che ci siano molte pipe, anche ottime, che non avranno, per quanto tecnicamente ineccepibili, il fascino di altre, non necessariamente migliori.
...e attribuirete alla vostra pipa la strana facoltà di fumarvi

Offline ismaele

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« Risposta #46 il: 21 Novembre 2007, 02:47:39 »
Non avrei saputo dire meglio quanto tu hai così lucidamente ed appassionatamente espresso e che condivido in toto
Un affettuoso saluto e chi sa che prima o poi non ci si incontri!

Offline Cristiano

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« Risposta #47 il: 21 Novembre 2007, 10:50:53 »
Citazione da: "ismaele"
a meno che non mi capiti a tiro qualche colpaccio - come mi è capitato talvolta.
la lingua batte dove il dente duole....
"Bohhh tieniti le tue adorate dunhill e pipe da snobe i tuoi tabacchi da bancarella del mercato" Cit. toscano f.e.

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Offline ismaele

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« Risposta #48 il: 21 Novembre 2007, 15:10:31 »
Ma non era una dunhill quella... :wink:  :roll:  :D

Offline Cristiano

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« Risposta #49 il: 21 Novembre 2007, 17:25:55 »
no ma me l'ha fregata il solito bucaniere :lol:
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Offline RHODESIAN

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« Risposta #50 il: 22 Novembre 2007, 22:28:00 »
Citazione da: "ismaele"
Non avrei saputo dire meglio quanto tu hai così lucidamente ed appassionatamente espresso e che condivido in toto
Un affettuoso saluto e chi sa che prima o poi non ci si incontri!


Ti ringrazio e spero anche io che prima o poi ci si riesca a conoscere di persona.
...e attribuirete alla vostra pipa la strana facoltà di fumarvi

Offline coureur-des-bois

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« Risposta #51 il: 23 Novembre 2007, 09:19:21 »
Citazione da: "Cristiano"
Citazione da: "ismaele"
a meno che non mi capiti a tiro qualche colpaccio - come mi è capitato talvolta.
la lingua batte dove il dente duole....


La lingua batte dove il clito ride! :lol:
Bernardo
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Offline longonibruno

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« Risposta #52 il: 16 Dicembre 2007, 17:45:08 »
Personalmente ho un debole per le vecchie (meglio dire prime) Caminetto e per tutte le Castello Sea Rock nere.

Onofrio del Grillo

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Re:La fascinazione della marca
« Risposta #53 il: 02 Aprile 2014, 09:21:32 »
...e che l'ombra di Sir Alfred non si aggira più nei reparti di lavorazione per redarguire un allora giovane Bill Ashton Taylor, che aveva scartato una sabbiata per l'eccessiva profondità della sabbiatura...

Forse era il fantasma.

Offline santi bailor

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Re:La fascinazione della marca
« Risposta #54 il: 02 Aprile 2014, 10:08:29 »
la fasci-nazione, eh?  mo kvando zèrah lui!
HMCIM

Offline Cristiano

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Re:La fascinazione della marca
« Risposta #55 il: 02 Aprile 2014, 13:48:19 »
...e che l'ombra di Sir Alfred non si aggira più nei reparti di lavorazione per redarguire un allora giovane Bill Ashton Taylor, che aveva scartato una sabbiata per l'eccessiva profondità della sabbiatura...

Forse era il fantasma.
potrebbe anche essere vero perchè Alfred morì nel 59 e Bill entrò alla Dunhill quindicenne appunto nel 59
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Offline Cristiano

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Re:La fascinazione della marca
« Risposta #56 il: 02 Aprile 2014, 13:49:56 »
...e che l'ombra di Sir Alfred non si aggira più nei reparti di lavorazione per redarguire un allora giovane Bill Ashton Taylor, che aveva scartato una sabbiata per l'eccessiva profondità della sabbiatura...

Forse era il fantasma.
potrebbe anche essere vero perchè Alfred morì nel 59 e Bill entrò alla Dunhill quindicenne appunto nel 59. Solo che Alfred è morto il 2 Gennaio, quindi la cosa dovrebbe risalire a Capodanno....
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Onofrio del Grillo

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Re:La fascinazione della marca
« Risposta #57 il: 02 Aprile 2014, 14:33:39 »
...e che l'ombra di Sir Alfred non si aggira più nei reparti di lavorazione per redarguire un allora giovane Bill Ashton Taylor, che aveva scartato una sabbiata per l'eccessiva profondità della sabbiatura...

Forse era il fantasma.
potrebbe anche essere vero perchè Alfred morì nel 59 e Bill entrò alla Dunhill quindicenne appunto nel 59. Solo che Alfred è morto il 2 Gennaio, quindi la cosa dovrebbe risalire a Capodanno....

Effettivamente teoricamente concordo.

Alfred in punto di morte rompeva il cazzo a Bill che, al primo giorno di lavoro (per giunta festivo), già scartava le pipe in lavorazione che riteneva non idonee.

William ne avrebbe tratto ispirazione...

rais

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Re:La fascinazione della marca
« Risposta #58 il: 02 Aprile 2014, 16:57:54 »
Le Pierre Cardin hanno sicuramente un fascino, chiedere ad Antoine vi svelerà i trucchi più nascosti della imponente casa parigina. IMMOMIMMO.

Offline longonibruno

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Re:La fascinazione della marca
« Risposta #59 il: 13 Giugno 2014, 22:55:47 »
Oh che bel Castello... :wink:
Davvero splendida la sabbiatura e la linea, Sam

Antanicamente parlando, Castello piscia sopra a tutti (in Italia).
Andate su ebay, per vedere cosa il mondo intero pensa delle pipe.
Ci sono artigiani, che non riescono a piazzare pipe nuove allo stesso prezzo di una Castello (o Dunhill) usata.
Dopo tanti anni un motivo ci sarà,
P.S.: Guardate anche a quanto vengono vendute le monete d'argento di San Marino e Vaticano...  :o