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Dear Mr Noob, capelli d'angelo, fiamme, occhi di pernice e "liscioni"

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Cristiano:
Esatto

Claudio Villa AldoBrandini CVAB:

--- Citazione da: RHODESIAN - 19 Giugno 2017, 14:18:19 ---Che i liscioni abbiano influenza sul gusto credo nessuno si sia mai sognato di dirlo, ma sulla resa della pipa e, nello specifico, della fumata, forse si.
Si narra che quanto più è compatta la fibra, indipendentemente dalla regolarità del suo disegno, tanto più la pipa dovrebbe essere "robusta", meno incline a bruciature, e più longeva.
Non so se questo risponda al vero, ma la mia piccola personale esperienza mi fa dire che nei punti  delle macchie di liscio c'è una tendenza a scaldare prima ed a temperature più alte dei punti in cui è presente una venatura molto compatta.
Può essere solo una mia impressione, ma questo è ciò che ho personalmente constatato facendoci caso.
De ppiù nin zo...

--- Termina citazione ---

Quindi, sul gusto della fumata concordiamo. Cosa intendi per resa della fumata?
Per quale motivo i liscioni si scalderebbero di più di altre zone? Per quale motivo le pipe fiammatissime si bruciano con più difficoltà e sono più longeve?
Tra le pipe rusticate molte potrebbero avere dei liscioni resi invisibili e rusticate anche per questo, sono pipe che si bruciano più facilmente di altre? Oppure, quando si brucia una rusticata è perchè c'erano dei liscioni?
Per bruciare una pipa ce ne vuole: devi fumare a mantice, non sentire il forte calore del fumo, non sentire che la pipa scotta tanto da non poterla tenere in mano, non sentire l'odore e il sapore di legno bruciato. Mi resta difficile credere che sia colpa del liscione. Tra tutte le pipe bruciate che ho visto, la maggior parte erano bruciate sull'orlo del fornello, alcune sul fondo, pochissime di lato. Tra queste ultime, alcune erano fiammatissime.

Cristiano:
Sicut eppe. Lasciamo al mistero criptopipico

RHODESIAN:

--- Citazione da: CVAB - 20 Giugno 2017, 18:33:51 ---
Quindi, sul gusto della fumata concordiamo. Cosa intendi per resa della fumata?
Per quale motivo i liscioni si scalderebbero di più di altre zone? Per quale motivo le pipe fiammatissime si bruciano con più difficoltà e sono più longeve?
Tra le pipe rusticate molte potrebbero avere dei liscioni resi invisibili e rusticate anche per questo, sono pipe che si bruciano più facilmente di altre? Oppure, quando si brucia una rusticata è perchè c'erano dei liscioni?
Per bruciare una pipa ce ne vuole: devi fumare a mantice, non sentire il forte calore del fumo, non sentire che la pipa scotta tanto da non poterla tenere in mano, non sentire l'odore e il sapore di legno bruciato. Mi resta difficile credere che sia colpa del liscione. Tra tutte le pipe bruciate che ho visto, la maggior parte erano bruciate sull'orlo del fornello, alcune sul fondo, pochissime di lato. Tra queste ultime, alcune erano fiammatissime.

--- Termina citazione ---

Con la premessa che io ho usato il condizionale, a partire dal primo "forse" proseguendo col "si narra" e "dovrebbe", ho portato una mia piccola personale esperienza data dalla constatazione di una maggior propensione a riscaldare delle zone "di liscio" rispetto a quelle particolarmente "venate". Su questa si può replicare quanto si vuole, ma io l'ho constatato su diverse pipe (Ascorti, Radice, Stanwell, Brebbia, ecc.).
Detto questo, ho avuto modo di conoscere di persona il tuo livello di competenza e, salvo che per amore della dialettica, capisco poco lo scopo di questo argomentare.
In vita mia ho visto tre o quattro pipe bruciate, e di queste almeno due erano con fornello con legno abbondante sulle pareti e fondo più sottile, punto della bruciatura. Un'altra era bruciata sulla parete, ma era talmente scura e sporca che con assoluta difficoltà si poteva distinguere la venatura qua e la.
Ma ho visto anche abbozzi molto venati che sotto un minuscolo punto nero nascondevano una vera voragine. Che siano casi come questo quelli che hanno portato le pipe "fiammate" da te viste a bruciarsi?
Proprio per questa ragione ho sempre diffidato delle pipe con fornello coperto internamente dal "carbone", perché ho sempre temuto potessero nascondere punti neri e/o falle di varia natura.
Mi sembra sia un fatto puramente logico che la zona detta di "liscio" sia più delicata in quanto il legno in quel punto è più tenero rispetto a quello di una zona con venatura molto compatta, anche se non necessariamente con disegno regolare.
Da sempre si dice (da Bozzini a Pellissone, mi sembra anche passando per Ramazzotti...) che le pipe con evidenti zone prive di venatura vengono rusticate e non sabbiate perché il procedimento di sabbiatura eroderebbe troppo materiale in quelle aree "lisce". Tutto qua.
Proprio in questo momento sto rodando una Brebbia Collection Pura 2 star (quindi con un discreto grado di venatura) e ti posso confermare tranquillamente (se vuoi posterò le foto) che nei tre punti dove la venatura è più "larga" il colore è diventato già decisamente più scuro del resto della pipa. Combinazione sono anche i punti che raggiungono la temperatura più elevata al tatto.
Detto tutto questo, come tu ben sai meglio di me, il legno è un materiale "vivo" e come tale non esistono costanti certe ed assolute e ciò che vale in teoria, in un senso o nell'altro, non è detto trovi riscontro nella pratica; e visto che persone con competenza ed esperienza molto superiore alla mia si sono espresse nel senso da me descritto (sempre al condizionale) non vedo perché contraddirle in assenza di prova contraria...


Nic Salamandra:
.... non so forse qui la Pipocrazia dovrebbe integrarsi con la botanica: se i liscioni avessero attinenza con gli "alburni" dei tronchi (caratterizzati da chiarezza, come da nome; contro i più marcatamente venati "durami", caratterizzati da compattezza come da nome), sarebbero giocoforza indice di maggiore fragilità (oltreché giovinezza, ché le vene sono indicatori di vetustà), con effetto anche nella fumata, potenzialmente incalcolabile. Ripeto: SE. ::)

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