Granduchi con la pipa in bocca

[samael]

Riporto questo gustoso retroscena che mi è capitato di leggere durante i miei studi. Si tratta di un episodio datato 19 febbraio 1771, descritto da Giovanni Cristiano Miller (Visitatore Generale dello Stato di Siena e futuro ispettore generale delle finanze dello Stato Pontificio) in un "Protocollo delle udienze date da S.A.R. al Miller". S.A.R. è il Granduca Pietro Leopoldo di Toscana.

"Mostrai a S.A.R. una lettera sigillata diretta al Provveditore di Grosseto, che mi era stata mandata dalla Segreteria di Finanze per trasmetterla a detto Provveditore, il che era contro gli ordini sovrani, giacché la R.A.S. aveva ordinato che tutti gli affari della Provincia di Maremma passassero per le mie mani: S.A.R. allora insospettitasi che detta lettera potesse contenere affari segreti, si degnò dirmi che mi avrebbe insegnato come si poteva aprirla senza che si conoscesse, et infatti la dissigillò in mia presenza con somma desterità mediante una pipa di gesso d'Olanda riscaldata al fuoco nella tromba, con soffiarne il fumo a vapore di detta pipa da sopra in giù sulla ceralacca, e con dare detto soffio colla bocca per il cannellino della pipa dall'altra estremità, et effettivamente la lettera si aprì: S.A.R. esaminò tutti i fogli ch'erano diversi affari rescritti, sopra i quali io stesso avevo informato, con una lettera particolare per Mr. Brotel, che non fu dissigillata. Poi S.A.R. vi rimesse tutti i detti fogli nella medesima, riscaldò la ceralacca coll'istessa pipa, e vi improntò il suo sigillo, nel quale per altro non erano le lettere di = Segreteria di Finanze = che si leggevano sul primo sigillo improntato dalla Segreteria".

[Cristiano]

Bellissimo! W il Granduca!

[Giala]

Li mortacci sui e cquella santa freggna de su’ madre!

[lellykelly]

Li mortacci sui e cquella santa freggna de su’ madre!

almeno oggi, che diventi + vecchio, sii più buono, dai 

[rais]

Già è diventato vecchio, non è oggi