Autore Topic: Ardor "AR": aiuto su datazione  (Letto 7516 volte)

Offline samael

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Ardor "AR": aiuto su datazione
« il: 22 Agosto 2016, 15:54:45 »
Vi sottopongo il mio dubbio, sperando che qualche esperto della manifattura gaviratese mi illumini. Sono entrato in possesso di questa Ardor Venere Extra che, per quanto ne so, mostra qualche particolarità meritevole di approfondimento. Aggiungo un po' di foto per inquadrare la questione. Si tratta come vedete di un pipone imponente (ma abbastanza sgraziato, a dire il vero) con un bocchino di metacrilato.

Le stampigliature non dovrebbero lasciare spazio a dubbi: si tratta di una Ardor, il font del punzone è quello, così come la serie (che in teoria dovrebbe collocare la pipa verso il top della produzione, anche se la venatura è tutt'altro che memorabile). Quello che c'è di eccentrico è invece il logo sul bocchino, non il classico punto blu e argento bensì le cifre "AR" (ragionevolmente Angelo Rovera, il cofondatore del marchio insieme al figlio Dorelio). Ho cercato un po' in giro ma non sono riuscito a trovare niente su queste Ardor "AR".

Qualcuno ha idea di che si tratti? una produzione laterale della Ardor, al pari delle linee "Rovera", "Angelo", "Roverart"? Strano però, dato che la scritta Ardor è esplicita, così come il grado Venere-Extra. Ho cercato anche su http://www.pipephil.eu/logos/en/index-en.html, ma senza fortuna.

Proverò a contattare direttamente Damiano Rovera, ma prima ero curioso di chiedere qui.




rais

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Re:Ardor "AR": aiuto su datazione
« Risposta #1 il: 22 Agosto 2016, 20:03:40 »
I VERI artigiani giocano un pò con le punzonature, per esempio della stessa Ardor girovagano sul mercato nazionale le Damiano, invece del classico cerchio blu sul bocchino c'è una D, contattai Damiano e mi disse che trattasi di Ardor destinate al mercato USA e Germania, in quanto BEN COSTRUITE montano il riduttore (quasi invisibile) e all'occorrenza togliendolo montano il filtro, insomma un doppio uso, non saprei quella tua ma se non c'è il punzone blu mi sa che parecchi anni fa usavano lo stesso criterio.
Per esempio Totò Amorelli sforna della nail con bocchino in corno curvo, generalmente trattasi di Dandy, a volte punzona Dandy, a volte Nail e a volte Dandy e Nail insieme.
Strani sti maestri.

Offline samael

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Re:Ardor "AR": aiuto su datazione
« Risposta #2 il: 22 Agosto 2016, 21:02:11 »
Grazie Capo, mi sa infatti che si tratta di un caso simile. Ho scritto a Damiano Rovera, certamente ne saprà qualcosa...

Offline RHODESIAN

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Re:Ardor "AR": aiuto su datazione
« Risposta #3 il: 23 Agosto 2016, 10:56:37 »
In un'intervista rilasciata a Smoking nel 1985 (n. 2 giugno '85) Dorelio Rovera tra le altre cose spiegava che precedentemente le serie venere (in realtà sono due, la miele è la seconda nella scala di qualità) erano contraddistinte da "due" puntini, mentre da quel momento (1985), venivano contrassegnate da un unico puntino blu cerchiato di argento.
Senza voler fare lo Sherlock Holmes della situazione, presumo che l'assenza di puntini identificativi, ed il marchio AR in oro, facciano pensare a periodi precedenti, forse agli albori della produzione con il marchio "Ardor": 1979 circa.
De 'ppiù nin zo...
« Ultima modifica: 23 Agosto 2016, 13:12:31 da RHODESIAN »
...e attribuirete alla vostra pipa la strana facoltà di fumarvi

Offline Chauncey Gardiner

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Re:Ardor "AR": aiuto su datazione
« Risposta #4 il: 23 Agosto 2016, 15:04:56 »
una riflessione in senso generale, ergo vado OTT, tanto mancano solo un paio di mesi e se po fa: con queste serie e sottoserie e sottoserie di serie più o meno serie, boccagli in metagrillato adornati da puntini, luccichini, scrittine & stemmini di ogni tipo, gli italiani hanno veramente rotto le palle  ;D
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Offline samael

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Re:Ardor "AR": aiuto su datazione
« Risposta #5 il: 23 Agosto 2016, 15:59:44 »
Grazie Rhodesian, questo aggiunge senz'altro un elemento (comunque il gentile signor Damiano mi risponderà nel fine settimana)!

Riguardo a loghi e contrassegni, non mi pare proprio un fenomeno solamente italiano...

Offline RHODESIAN

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Re:Ardor "AR": aiuto su datazione
« Risposta #6 il: 23 Agosto 2016, 17:22:14 »
una riflessione in senso generale, ergo vado OTT, tanto mancano solo un paio di mesi e se po fa: con queste serie e sottoserie e sottoserie di serie più o meno serie, boccagli in metagrillato adornati da puntini, luccichini, scrittine & stemmini di ogni tipo, gli italiani hanno veramente rotto le palle  ;D

Beh... diciamo che anche  le varie marche e sottomarche "british", con le diverse punzonature pre e post Cadogan, o i vari passaggi produttivi e commerciali non scherzano affatto: basta seguire le vicissitudini dei vari marchi, e di tutte la varianti di punzonature, a partire da Dunhill, passando per Charatan e tutte le varie Gbd, Bbb, Sasieni, Comoy's, ecc.

La famiglia Rovera è da sempre stata impegnata ed impiegata nel mondo della pipa, a partire dalla fabbrica Rossi presso la quale  hanno lavorato più o meno tutti, maschi e femmine, prima di passare alle produzioni in proprio.

In fondo, Mastro a parte, mi sembra che gli altri marchi siano rimasti piuttosto fedeli a se stessi, pur nella logica delle evoluzioni e successioni generazionali.



...e attribuirete alla vostra pipa la strana facoltà di fumarvi

Offline Cristiano

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Re:Ardor "AR": aiuto su datazione
« Risposta #7 il: 23 Agosto 2016, 17:44:45 »
Beh il gioco dei punzoni è alla base di tante questioni collezionistiche no?
"Bohhh tieniti le tue adorate dunhill e pipe da snobe i tuoi tabacchi da bancarella del mercato" Cit. toscano f.e.

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Offline samael

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Re:Ardor "AR": aiuto su datazione
« Risposta #8 il: 23 Agosto 2016, 18:04:59 »
Ok, in attesa di lumi dalla Ardor medesima intanto ho trovato qualche utile info: da qui, parlando di un modello marchiato AR, si dice che "All'epoca del nonno di Damiano, mancavano "Venere" tutte le pipe naturali, indipendentemente dal fiissaggio...". Questo infatti spiegherebbe la trama non spettacolare della radica, e magari "extra" riguarda la dimensione ragguardevole...


rais

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Re:Ardor "AR": aiuto su datazione
« Risposta #9 il: 23 Agosto 2016, 19:14:43 »
In effetti basterebbero solo 3 punzoni, basso-medio-alto a secondo della bellezza della radica, tutto il grasso che cola è bisiniss e ubriacare il compratore all'acquisto.
Oppure punzonare solo la marca, sarebbe il cliente a decidere se vale poi il prezzo, sempre se il cliente è capace a saper leggere la radica senza punzoni, asterischi, stellette, sigle e cazzate varie; conosco artigiani seri che punzonano solamente il nome e l'anno, tutto il resto è per chi compra con l'occhialino, le bombole da sub o la bottiglia di Jack Daniels in mano.

Offline Chauncey Gardiner

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Re:Ardor "AR": aiuto su datazione
« Risposta #10 il: 23 Agosto 2016, 22:07:08 »
tolti pochi e isolati casi, il problema sta nel fatto che la produzione italiana è sostanzialmente burina-al-metagrillato.
savinelli, con le sue 20000 serie sotto lo stucco, insegna; quell'altro di cui mi sfugge il nome, poi, metteva le lustre papere sul bocchino e  l'altro ancora, aggindava tutto d'argento in un tripudio da 200 grammi con metagrillato, radica fiammata e cera carnauba... mancava il frigo bar, non ci hanno mai pensato.
ma il pataccame rimane tale, anzi, timbri e luccichini vari, ne aumentano il disagio!
come dice il capo 'ciò è bisness', roba da clienti con occhialini, bombole da sub-normali e... jack degnels

se passate da musicò e avete tempo, fatevi raccontare i perchè della pipa italiana... a partire da rossi e castello :)


 

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Re:Ardor "AR": aiuto su datazione
« Risposta #11 il: 24 Agosto 2016, 00:43:50 »
tolti pochi e isolati casi, il problema sta nel fatto che la produzione italiana è sostanzialmente burina-al-metagrillato.
savinelli, con le sue 20000 serie sotto lo stucco, insegna; quell'altro di cui mi sfugge il nome, poi, metteva le lustre papere sul bocchino e  l'altro ancora, aggindava tutto d'argento in un tripudio da 200 grammi con metagrillato, radica fiammata e cera carnauba... mancava il frigo bar, non ci hanno mai pensato.
ma il pataccame rimane tale, anzi, timbri e luccichini vari, ne aumentano il disagio! ...


Sinceramente sono un po' disorientato da questo tipo di polemica. Mi sembra che tutti, ma proprio tutti in generale, abbiano a che fare con lustrini e stranezze varie, anche parlando di pipe particolarmente costose e di prestigio, come si può vedere qui, per esempio:

http://floppypipe.it/387-namiki-rakucho

e qui

http://floppypipe.it/dress/5557-alfred-dunhill-snake-pipe-dress-silver

Ricordo ancora con orrore una Dunhill con tanto di ombrellino incorporato...

Forse sono io che conosco poco la produzione nostrana, ma mi sembra che anche noi abbiamo artigiani che non hanno molto da invidiare agli altri, e la nostra storia di produttori nasce quasi contemporaneamente a quella inglese o francese. Senza contare il fatto che da sempre abbiamo da sempre avuto materia prima di ottima qualità nel nostro territorio. Poi, ovviamente, ci sono i "pataccari"  o "sciuparadiche", come dir si voglia; capisco anche chi non si fida della radica  recente... Ma anche questo vale per tutti ...

Premetto che non amo le stranezze e da da molti anni a questa parte ho smesso di apprezzare i piponi, in favore delle pipe più piccole e leggere, prediligendo le forme classiche e semplici e, possibilmente, col bocchino in ebanite (più "morbida" rispetto ad altri materiali); in questo senso concordo al 100% col tuo intervento. Personalmente, ad esempio, in generale non pagherei un 20 o 30% in più ad un artigiano solo perché usa inserti particolari, o si diletta in dimostrazioni più o meno discutibili della sua abilità di "intarsiatore"; non per una questione economica, ma solo perché amo la semplicità, la leggerezza e le forme classiche. Ma questo per me vale per Italiani, Inglesi, Danesi, per non parlare dei Tedeschi, ecc.

Resta il fatto che l'uso del metacrilato è una scelta produttiva (spesso giustificata dal  minore bisogno di manutenzione, non ingiallisce, ecc.), che a mio parere non è indicativa della qualità di una produzione, che dovrebbe invece essere legata alla qualità della radica ed alla buona esecuzione delle varie fasi produttive, nel rispetto di proporzioni, forature adeguate, ecc., come tutti sappiamo.

Savinelli ha fatto delle scelte commerciali forse discutibili, ma penso che nessuno, o pochi, possano mettere in discussione la qualità di fumata di serie come le Punto Oro, Giubileo, Corallo di Mare, ecc.

D'altra parte penso che le "mele marce" siano presenti in ogni produzione e provenienza e non credo che tutti i Danesi siano "fenomeni", come nemmeno che tutte le pipe Inglesi siano perfette, anzi.
Ecco, sostanzialmente penso che il punto sia questo: qualcuno ha scelto di mettere un'anatra sul bocchino. Ok, personalmente non apprezzo la scelta estetica; ma le sue pipe come sono? ci si fuma bene? sono di qualità adeguata al prezzo? Questo per me è quello che conta; per il resto temo che, come spesso accade, abbiamo la tendenza ad essere ipercritici verso le cose di "casa nostra" ed al contrario molto tolleranti od accondiscendenti verso le cose di "casa altrui".
Naturalmente è solo una mia opinione, che però mi piacerebbe fosse eventualmente controbattuta con argomentazioni adeguate, razionalmente e tecnicamente, non con questioni semplicemente legate al gusto personale o all'idea che alcune mele "guaste" bastino per far sembrare marcia tutta la cassa.
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rais

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Re:Ardor "AR": aiuto su datazione
« Risposta #12 il: 24 Agosto 2016, 08:46:04 »
tolti pochi e isolati casi, il problema sta nel fatto che la produzione italiana è sostanzialmente burina-al-metagrillato.
savinelli, con le sue 20000 serie sotto lo stucco, insegna; quell'altro di cui mi sfugge il nome, poi, metteva le lustre papere sul bocchino e  l'altro ancora, aggindava tutto d'argento in un tripudio da 200 grammi con metagrillato, radica fiammata e cera carnauba... mancava il frigo bar, non ci hanno mai pensato.
ma il pataccame rimane tale, anzi, timbri e luccichini vari, ne aumentano il disagio!
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se passate da musicò e avete tempo, fatevi raccontare i perchè della pipa italiana... a partire da rossi e castello :)

Lo scenario è veramente desolante, fra Falegnamik, u nanu e Jack Daniels che si vanta della sua elevata conoscenza su "sapuri e pasta che broccoli" un giornalino pieno di cazzate sulle pagine del lento fumo, che viene letto 100.000 volte a giorno dai suoi seguaci e soggetti convertiti alla visione di Parigi e all'alcol puro in bicchieroni da birra; se a questo aggiungiamo i pluridecorati con placca arrugginita, gli sciuparadiche o falegnamik di turno avranno sempre campo libero, avendo a che fare naturalmente con l'alta p(rofessionalità) malata che ha inficiato il mondo mediatico peggio del colera.

Saronni accenni a uno dei pochi GURU rimasti nel mondo della pipa e noi suoi seguaci sappiamo che è stato meglio che non ha mai praticato i teatri del ridicolo e le piazze di finti professori con l'occhialino e il boccale di Negroni in mano, finchè ci sarà questa gente in giro che si vanta di minchiate allo scuro, lo scenario è sempre più deprimente e i pippemakker, falegnamik e mastronzo faranno tutti i giochi per il loro "oleato" bisiniss.
« Ultima modifica: 24 Agosto 2016, 08:47:47 da caporaiss »

Offline Chauncey Gardiner

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Re:Ardor "AR": aiuto su datazione
« Risposta #13 il: 24 Agosto 2016, 12:26:54 »

Sinceramente sono un po' disorientato da questo tipo di polemica. Mi sembra che tutti, ma proprio tutti in generale, abbiano a che fare con lustrini e stranezze varie, anche parlando di pipe particolarmente costose e di prestigio, come si può vedere qui, per esempio:



premesso che le pipe sarebbero veramente l'ultima cosa di cui parlare in un momento di profondo sconforto, in virtù del terremoto occorso in nottata nel reatino.
occorre precisare che, mentre nel caso dunhill, le nacacata e le orpellerie varie, nascono soprattutto per soddisfare facoltosi villani, la pipa italiana è fisiognomicamente agricola per historiche ragioni  ;D
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Offline RHODESIAN

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Re:Ardor "AR": aiuto su datazione
« Risposta #14 il: 25 Agosto 2016, 18:29:41 »

premesso che le pipe sarebbero veramente l'ultima cosa di cui parlare in un momento di profondo sconforto, in virtù del terremoto occorso in nottata nel reatino...

Purtroppo sono tragedie, come anche tutte le altre a livello mondiale,  che non vorremmo mai vedere accadere...

occorre precisare che, mentre nel caso dunhill, le nacacata e le orpellerie varie, nascono soprattutto per soddisfare facoltosi villani,...

Comunque si prestano al "gioco" per puro "bisness"...

la pipa italiana è fisiognomicamente agricola per historiche ragioni  ;D

All'estero i fumatori di pipa avevano la laurea in ingegneria o il titolo di lord... ;D
In Italia la saggezza popolare e contadina ha sempre puntato alla sostanza più che alla forma (scarpe grosse e cervello fino...)... ;)

A parte gli scherzi ed i discorsi "ad minchiam" (mi scuso col Capo per la citazione...), ti chiedo scusa, ma se nelle considerazioni tue e di altri, vi riferite a persone e/o personaggi che io non conosco, e che non riesco ad identificare, o a situazioni di aziende a me del tutto ignote e che non si evincono da certi interventi, ok! Mi taccio, perché starei rispondendo a cose realmente diverse da quelle delle originali intenzioni degli interventi.
In questo caso, visto che il forum è per "tutti" gli iscritti, chiederei solo un po' più di chiarezza affinché siano realmente comprensibili anche agli altri iscritti argomentazioni e motivazioni.

Diversamente, continuo a non comprendere determinate posizioni, anche se parzialmente, nell'essenza dei concetti, in linea di massima condivido, come già scritto; non come critica preconcetta verso l'italica produzione, ma in generale per i concetti sulla qualità, tecnica e design da te e da altri espressi.
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