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Post - Bartleby
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« il: 01 Febbraio 2020, 23:42:17 »
Diciamo pure che si, c’è una gran confusione “populista” tra anti sionismo e razzismo verso gli ebrei al quale aggiungiamo anche quello dei musulmani-magrebini che vivono, e votano, oramai anche in Europa. Paragoni come quello da immagine che allego si trovano in tantissime pagine Facebook di estrema (?) sinistra, centri sociali, ecc... Qui “le destre” non c’entrano proprio nulla e si sa.
Birdeye ha sintetizzato bene.
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« il: 01 Febbraio 2020, 16:49:51 »
Il bue che dà del cornuto all’asino? Pare non abbia ancora compreso la differenza che passa tra “rivolta” e “rivoluzione”, che poi è stato l’argomento cardine di tutto il discorso insurrezionale novecentesco (retorico-populista & pragmatico). Vabbè, ma è in buona compagnia. Per Bertonotti e Bersani il 1921 russo e Kronstadt non sono mai esistiti. Non gli è convenuto che esistessero. Interrogato a sorpresa (meglio: a tradimento) neppure conosceva l’esistenza di altri fatti come questi: https://it.wikipedia.org/wiki/Repubblica_partigiana_della_Carnia Quindi che si vuol pretendere... da cotanto finissimo capiscitore del comunismo.
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« il: 01 Febbraio 2020, 10:11:44 »
Facevo quelle domande sulla genesi del male perché mi pare chiara la Stigmata Distruttrice del Nazifascismo “Senza Colore” in opposizione al “conservatorismo” culturalmente e tipicamente di DestraAngloSassone (retorica: “Sono Giorgia, Sono Cristiana, ecc...”).Terminata la cancellazione degli ebrei Hitler-Mussolini avrebbero predisposto soluzione-finale anche contro il Cristianesimo puntando diritti verso un neo-paganesimo germanico e italico: “la Nazione come Religione” senza altre rotture di balle e questo lo avvicina spaventosamente a “Il Sistema Economico come Religione”, quantomeno nel senso comune populista. Sempre Scottish Mixture in 4103 Chestnut comprata insieme a Birdeye a Ravenna tante elezioni fa  credo ci fosse ancora il Partito Repubblicano Italiano, e sembra preistoria! Fumate nostalgico-pentapartitiche  ForzaItaliaVivaSlegatoFratelloDemocratico
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« il: 01 Febbraio 2020, 00:46:31 »
Ho terminato or ora “L’analisi esistenziale: disagio esistenziale e insorgenza delle nevrosi nel pensiero di Viktor Frankl” di Enrico Girmenia.
Valido compendio per chi voglia conoscere, in breve, la logoterapia e le tesi del cosiddetto “psicologo dei lager”.
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« il: 31 Gennaio 2020, 22:36:15 »
A mio modesto avviso qui l’uso di “sinistra” e “destra” è palesemente fuorviante. Si vuole ottenere l’effetto giornalistico “c’è un uomo che morde il cane” e basta.
Ma in realtà è noto che l’elettorato dei M5S contenga sia sensibilità di destra che di sinistra, e che tra l’elettorato popolare della Lega (che è tanto) vi siano molti “già di sinistra” e che in cuor loro ritengono che sia la sinistra parlamentare ad essere andata a destra (avendoli abbandonati) e non viceversa; in più ci sono quelli di “estrema destra” che non rinnegano nulla... perché ne vanno pure fieri! Quindi, sempre a mio modesto avviso, questa rilevazione ha il sapore del nulla.
Eventualmente più interessante (anche in tema di percezione del “populismo” moderno) sarebbe indagare l’intero elettorato nostrano sulla sua conoscenza dell’intima natura del nazismo, giacché essendo stato “anti-parlamentare” e “rivoluzionario” (come genesi) anziché “conservativo-conservatore-dello-status-quo” esso abbia, di fatto, tratto origine simbolicamente dal filone ”rosso-sinistro” iniziato da Rousseau-Robespierre (volontà popolare, violenza politica, ecc...). Traduco: il populismo è di destra? ed il nazismo delle origini? il concepimento del campo di concentramento “alla nazista” (poco produttivo, non schiavista-sfruttatore in senso classico) è veramente “di destra”?
Chissà che ne pensa la g-g-gente, o Elvis Presley, che sicuramente è ancora vivo (secondo alcuni, sondaggi stupidi alla mano).
Scottish mixture in Savinelli
Good Save The Queen & Fumate Senza Mascherina
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« il: 30 Gennaio 2020, 13:10:25 »
Non ho la pretesa di poter riassumere la Russia di oggi ma, vista da dentro per quel che ho modo io, l’unica “invidia” (che accomuna parte dell’intellighenzia al sentire comune) è quella verso il modello politico-economico cinese, ipoteticamente adattato in salsa greco-bizantina. Si maledice il Gorbaciov dell’accelerazione senza direzione e la democrazia, intesa come la intendiamo in occidente, è vissuta, in definitiva, come una superstizione sulla quale non investire aneliti fideistici. Quindi Putin e la sua ossessione per la legittimazione apparente è in definitiva una gentilezza formale, neppure “un pretesto” istituzional-populista come fu nel 900 europeo delle dittature fassie. La lista di quelli che, al suo posto, farebbero peggio in Russia è lunga anche perché a suo favore ci sono dei risultati (vedi rovesciamento della curva demografica, pacificazione interna e politica estera) inconfutabili e che inorgogliscono. L’attuale establishment riassume in se tutti i paradossi della società russa abbastanza fedelmente e quello veramente “sconnesso” dalla realtà della Russia profonda rimane Navalny, che non avrebbe credito maggioritario neppure in una situazione di perfetta democrazia, se non per un semestre o poco più. Non è un "tiranno" venuto da Marte Putin, è un’espressione autoctona e tutto sommato autentica di quel che c'è.
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« il: 29 Gennaio 2020, 23:09:49 »
a meno che non si veda nel comunista “utopico” un uomo di fede che aspetta la realizzazione di un’idea (“se potessi mangiare un’idea, avrei fatto la mia rivoluzione…”) sistematicamente tradita. Nel qual caso, da russo “adottato”, devo scomodare i tragici fatti anarco-comunisti di Kronštadt, dove tutto ebbe fine (già nel ‘21) e inizio’ tutta un’altra storia. Chi trascina oltre la repressione leninista del ‘21 il “comunismo utopico” lo fa o in malafede o per ignoranza o “perché si chiama trotsky” (come diceva un certo Koba ciucciando la pipa). Dopodiché fu un “prendere o lasciare” continuo, e pagare pagare pagare, sempre pagare il conto per tutti (lotta al nazismo compresa, ovviamente). Mentre, da italiano “nativo”, la sagra della salamella, dove l’idea - appunto - fu soltanto innaffiata da buon vino e “mangiata” salvo poi, a tempo debito, finiti i rubli di sponda, smarcarsene dicendo: “Eh ma noi non siamo mica come quelli la... LORO hanno millantato!”. Per dirla alla Totò: a proposito della svolta della Bolognina, cosa c’è da mangiare oggi? Un pochita de sozial-democracia (alla scandinava) in salsa ambientalista (già british conservatrice) con spruzzatina di 5 stelle a guarnizione? Questo sì che è il “nulla” che non risponde a nessuna delle paure reali e delle difficoltà oggettive dei tempi. E non ci salviamo opponendo ars rhetorica buonista o vendicativa a quella sgangherata del cinico “sovranista” di turno. Magari bastasse.
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« il: 29 Gennaio 2020, 20:52:01 »
...la perdita di elementari libertà individuali (come fumare per strada, o rifiutarsi di pagare con la carta...)
Non paragonerei le due cose: la prima invade la libertà altrui (o può farlo), la seconda no.
Si hai ragione. Da noi in Italia ed in Europa la “sensibilità” è diventata quella che dici tu. In Tunisia fumo la pipa anche in treno, aprendo un po’ li finestrino, dopo aver chiesto se per caso do fastidio a qualcuno. Ma è un altro mondo, con i suoi pro ed i suoi contro.
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« il: 29 Gennaio 2020, 17:09:46 »
“Con la pancia piena (di minestra o utopia?) Mosca sembra già più vicina” Fumate Periferico trotskiste Compagni (di merende) Vostri agenti Ramon Mercader Ramon “il Che” Benitez Ramon Giannizzero (ma anche Gran Maestro Charatanico) Ahi noi la storia non è mai finita di scrivere e, d’altra parte, il futuro non se lo ricorda nessuno. Ma posso anticiparvi/confermarvi che tempo due tre anni al massimo quel “fassio” di Putin annetterà la “nostra” Emilia Romagna (che sarebbe la Bielorussia) alla Federazione e lo farà talmente tanto democraticamente da far nascere un nuovo Stato, a scanso di equivoci “imperialisti”. https://ilmanifesto.it/russia-bielorussia-unificazione/Vedo già tante medaglie. Che poi altri, in altri tempi, revocheranno. Questi i temi del 2020, da non confondersi con quelli del 1920. Cosa volete che siano Renzie Poncharello o Capitan Fracassa davanti a trumpismo, Alt-Right americana e Brexit, democrazia alla russa, turbocapitalismo alla cinese, più in generale primato dell’economia sulla politica, migrazioni dei popoli e disastri ecologici imminenti, virtualizzazione dei rapporti umani, perdita di elementari libertà individuali (come fumare per strada, o rifiutarsi di pagare con la carta, ecc...), ma al tempo stesso privati che coniano denaro (virtuale) al posto degli Stati e via via discorrendo. E l’Italia, in tutto ciò, continua a guardarsi l’ombelico chiedendosi se farsi la doccia sia più di destra o più di sinistra... (concludo con Gaber che si fa sempre bella figura bipartisan) 
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« il: 29 Gennaio 2020, 12:06:21 »
Sposterei questi ultimi messaggi in un nuovo topic "Cosa state votando?"
Ma no, ci si confrontava accademicamente, come diceva Birdeye post indietro, a 'mo di "simulacro buono come argomento di conversazione". Dovessi trovarmi realmente nella situazione di dover scegliere tra parimenti ineleggibili io farei la fine dell'asino di Buridano, come ho sempre fatto. Ottimo l'intervento di Sgarbi, l'ho seguito anche io iersera, mi sembra abbia contestualizzato bene tutta la campanellosa faccenda. Cherry... al terzo giorno siamo al limite della sopportazione. Penso tornerò ad occuparmi dei MacBaren miei...
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« il: 28 Gennaio 2020, 16:21:33 »
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« il: 28 Gennaio 2020, 15:53:40 »
(...)
Io continuo con lo cherry di ieri.
Sì, mi scusi...un pescatore qui mi segnalava che lei fuma del Cherry. Ecco vorrei una smentita da parte sua.
Non un pescatore. La polizia locale, ti ha segnalato un pescatore, che va denunciando il fatto che... Comunque non voglio passare per quello pro-Salvini, anche perché non lo sono. Ogni critica che gli fanno la trovo giusta e condivisibile, tranne quando si sconfina nell’anacronistico fascismo/antifascismo. Li mi incazzo perché lo trovo altrettanto puerile e dannoso. E voglio chiedere: Ma prima del Fascismo come avrebbero chiamato un fascista? E perché, finito il Fascismo, continuano a chiamare “fascista” l’avversario politico?
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« il: 28 Gennaio 2020, 14:53:22 »
Nulla da eccepire al tuo ragionamento Daniele. Vostra la regione, vostro il diritto a scegliere anche “il meno peggio” come si suol dire. Da parte mia ti posso solo confermare che in Friuli Venezia Giulia e Veneto viviamo liberi, e produttivi, tanto quanto voi in Emilia Romagna. Non cantiamo “Giovinezza” e non marciamo in fila per tre, anche se abbiamo leghisti come presidenti in Regione. Neppure abbiamo generato sardonici e sinistri (più che di sinistra) movimenti che a sproposito cantano “Bella ciao”. Tutto eccessivo e poco a fuoco, a mio giudizio, e quando si eccede poi non sai mai dove le periferie (che non sono solo il tranquillo pilastro della ricca Bologna) vanno a finire.
Io continuo con lo cherry di ieri.
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