Ritrovo Toscano della Pipa

Ho terminato l’ottimo “Wolf Hall” della Mantel.
Mi ha veramente divertito. Come scrittrice è un po’ caotica, ma con humour molto inglese e buona alternanza di tempi lenti e veloci, il suo romanzo pseudo-storico appassiona. Piccole perle qua e là, ben distribuite.
Leggerò anche il sequel “Anna Bolena: una storia di famiglia” perché la saga dei Tudor (meglio: delle gesta di Thomas Cromwell) l’ha suddivisa in tre distinti romanzi, di cui il terzo è ancora in lavorazione.
Come nota a margine aggiungo che questo particolare periodo storico è interessante, da rileggere oggi, anche perché coincide con la Brexit “religiosa” degli Inglesi rispetto a Roma, papa Clemente ed il cattolicesimo. Le analogie con la Brexit “economica” odierna, a volerle cercare, per quanto spalmate ci sono e fanno riflettere anche perché c’è tanta Europa nel romanzo, dai commerci di Venezia alle banche di Firenze, da Anversa a Lutero a Carlo V eccetera eccetera. La Mantel è molto brava, romanzando, nel passare da fatti minimi del quotidiano a temi politico-religiosi “globali” (per l’epoca) facendo, a tratti, quasi dimenticare che si parla del 1530-1550 e non del 2020. Il risultato di tutto il mix è originale e piacevole.

Ma prima pausa, scendo da cavallo, tolgo la corona, e cambio totalmente genere:
“L’uomo in cerca di senso” di Viktor Frankl, filosofo, psichiatra.

Sugli Ambasciator Italico ho da dire che, almeno le versioni popolari “di debutto” (Buttero, Classico ammezzato, Classico Intero, Superiore da due pezzi) dalle mie parti le trovavo anche nelle trattorie da camionisti ovviamente vicino alle 4/5 edizioni aromatizzate. Non serviva andare in boutique.
Ed il Classico Intero andava via come il pane, mentre gli altri un pochino meno. Il Superiore stentava per un discorso di tanto al chilo (2 soli sigari a prezzo già altino), il Classico ammezzato per via che entrava in competizione con le molte versioni di Toscanello MST e le abitudini pre-esistenti dei clienti.
Il Buttero un po’ indecifrabile, forse visto come alternativa al Parodi più che ai toscani, nel senso comune.
Ma il Classico Intero ci ha messo davvero un niente, qualche anno fa, ad entrare nelle abitudini di molti fumatori che badavano al sodo e non all’umidità relativa del sigaro (ma piuttosto all’odore di fritto misto che usciva dalla cucina) 
Perché lo abbiano tolto di produzione ancora non lo so, si vede che gli costava troppo a loro farlo, non certo perché non ne vendessero a josa.
E comprandoli non li chiamavano ne “toscani” ne “italico”..... al massimo “dammi quelli azzurri Maria..“ 

1637 in Gigliucci.

Questa tabacca francese scoperta per caso mi sta regalando fumate incredibili riportandomi alle atmosfere di Maigret.
E' il nuovo gris, tabacco francesce prodotto e lavorato in Francia, per nulla gentile ma molto gustoso.
La prossima volta che capiterò in Gallia o avrò conoscenti in viaggio vedrò di farne incetta, non conoscendolo ne ho preso solo un pacchetto...
Ah e il pacchetto! Non sarà il cubetto del gris ma comunque bello demodè.

In un panorama a volte sull'orlo del baratro è stata una bella botta di freschezza scoprirlo.

Claudio hai avuto modo di provare anche il B5?
A me fanno curiosità entrambi.

http://www.pipegazette.com/2017/12/degustation-du-b-5-un-nouveau-tabac.html

Precisamente.
CTS, a mio giudizio, non è neppure vittima di  “Schlimmbesserung” (è una meravigliosa parola tedesca che incapsula l'idea di peggiorare le cose cercando di migliorarle), quindi - sempre a mio giudizio - davvero non ha scusanti.
Questioni quali l’umidità del tabacco, la sua disposizione lungo il formato, la stessa scelta del formato più adatto, eccetera, accompagnano i sigari dalla notte di tempi, anzi ne sono l’essenza. Non puoi limitarti ad arrotolare foglia su foglia demandando al consumatore eventuali responsabilità per la non idonea fruizione. Secco o umido, più o meno serrato a seconda del lotto, il “dispositivo” (come direbbe Nic Salamandra) deve funzionare di suo; poi, come per i cubani e tutti gli altri sigari, ci saranno certamente modalità migliori o peggiori per gustarli e conservarli ma il “dispositivo” deve rimanere utilizzabile anche dall’ignorante che compra il tuo prodotto tanto per provarlo. Se accade, allora hai progettato bene il “dispositivo”, se non accade allora devi riconsiderare quanto stai mettendo sul mercato. L’esempio che mi viene in mente sono i sigari Amazon ed i problemi che hanno avuto al debutto ma che poi pian piano hanno risolto, correggendosi. CTS invece, con ben poca onestà intellettuale, ha demandato ai fumatori tali responsabilità e lo ha fatto proprio come metodo (manifestando con ciò arroganza e ben poca umiltà). Per me, un fumatore di sigari “esperto” è quel fumatore che sa riconoscere un sigaro progettato e costruito male, anzitutto, e i CTS rientrano a pieno titolo in questa categoria, purtroppo, perché nessuno discute la qualità della materia prima ma.. come si dice.. la potenza è nulla senza controllo

Eh io l'incontrario invece, tanti GH mi piacciono però i SG mi risultano più potabili nel disimpegno quotidiano. Si probabilmente è una certa morbidezza/rotondità dei SG che ad alcuni può sembrare una sorta di slavatura che me li fa preferire. I GH sono più spigolosi, grezzi in una certa misura, e li fumo volentieri ma solo occasionalmente; non vado oltre la scatola da 50 grammi insomma. Comunque entrambi hanno prodotti eccellenti. Lo Skiff era molto buono anni fa e lo fumavo da solo, poi ha perso stabilmente qualcosa, diventando troppo anonimo sul fronte degli orientali, quindi oggi come oggi lo fumo solo mischiato allegerendo la Commonwealth e rendendola in definitiva una tipica e.m.. Al costo dei bulk, anche in Italia, si può ancora fare.

Io al prossimo passaggio in Italia credo che farò 1 bulk di Commonwealth mischiato con 1 bulk di Skiff, 500 grammi di una miscela di miscele che mi ha sempre soddisfatto in alternativa al Perfection liscio.

Iniziato oggi il promettente/divertente “Wolf Hall” di Hilary Mantel, ovvero la storia romanzata di Thomas Cromwell e dei Tudor. Adatto al periodo festivo 
Passate bene, tanti auguri a tutti.