Guarda forse esiste una versione non aromatizzata perché quello della foto in effetti si chiama YASMINE EXTRA mentre esiste anche uno in busta rossa che si chiama solo YASMINE. Linko il sito del produttore:http://www.rnta-mtk.com.tn/en/nosproduit.php?rub=2&code=3Comunque non si trovano facilmente.Se mi capita di vederlo a Tunisi lo compro e vi faccio sapere.
A mari semu
E' interessante come nella nostra lingua "sapere" mantiene ancora il doppio significato, ereditato dal latino "sapio", che rimanda da un lato all'attivit� dell'intelletto (sapere qualcosa, conoscere) e dall'altro alla sfera dei sensi (sa di qualcosa, avere il gusto di). Il vero capiscitore, allora, � colui che ne capisce perch� fonda il suo sapere sul sapore. E scusate se � poco...
Il riferimento a "sapio" l'ho introdotto solo per dire c'� anche chi sa perch� parla per esperienza diretta (dal sapere dei sensi a quello dell'intelletto) e non per sentito dire. Magari lo fa con toni che possono sembrare capiscitori; bisogna imparare a distinguere, altrimenti si rischia di cedere terreno all'invidia o al risentimento. Per dirla con Nietzsche : "Che gli agnelli nutrano avversione per i grandi uccelli rapaci, � un fatto che non sorprende: solo che non v'� in ci� alcun motivo per rimproverare ai grandi uccelli rapaci di impadronirsi degli agnellini."
Ma viene in mente solamente a me che uno che scrive un libro come "Il libro delle pipe" ti sta prendendo amorevolmente per il culo?...insieme a tutta la Capiscitoria piparia, di allora e di tutte le epoche... p.s. "Il libro delle pipe" (di cui, ovviamente, posseggo una copia della prima edizione ) è come "Il capitale" o come "L'origine delle specie", tutti li citano (a cazzo di cane) ma pochissimi li hanno letti (infatti vedi parentesi precedenti).
Mah, io onestamente faccio un po’ fatica a mettere nella stessa frase Ramazzotti e Bozzini, sempre riferendomi allo stretto contesto della nostra discussione capiscitoria.Per me Baldo Peroni-Eppe Ramazzotti-Diego Sant’Ambrogio costituiscono una “scuola” (pre-giornalistica) a se stante, “universale” ed allo stesso tempo scherzosamente “esoterica” e rivolta pertanto a dei non meglio identificati discepoli della nobile arte. In questo Ancien Régime Nazional Pipico di divagazioni organolettiche “recensorie” ve ne sono ben poche, si bada più alla sensualità, all’estetica del fumare la pipa, edonismo compreso, ed alla tecnica di fumata, più che alla tecnologia delle pipe stesse (se non come mere osservazioni da “collezionista” di pipe curiose ed antiche). Giuseppe Bozzini, Musico’, Pellissone e tutti gli altri venuti dopo già abbandonano - prima dell’avvento di internet - quella strada “per pochi” e si rivolgono “essotericamente” ad un pubblico più largo e meno preparato. Forse nasce già li, in quel momento, nel passaggio da esoterico ad essoterico il germe della capiscitoria. Poi se vogliamo ridurre “il Capiscitore” a sinonimo di “coglione” o cose simili ok. Anche questo in fin dei conti è un modo possibile di interpretare la cosa, un po’ troppo terra-terra nonché fazioso a mio avviso ma ok. Del resto ho già manifestato in altre precedenti occasioni la mia perplessità sull’onestà intellettuale di chi ha voluto proporci suddetto neologismo (= Capiscitore).
è colui che si è persuaso di avere la stoffa per “dire la verità” (parresia), essendo invece solo un cialtrone in preda all’autosuggestione narcisista.
Intanto seguendo il calco inglese di “debunker” forse bisognerebbe dire de-capiscitore, ovvero colui che smaschera il capiscitore. Se quella del capiscitore è solo una pseudo-verità indotta e alimentata dalla sua cialtroneria, allora quella del de-capiscitore è una (pretesa di) verità fondata, argomentata con funzione - come si diceva una volta - di critica dell’ideologia.
La mia tesi si risolverebbe nell’arditamente... svignarsela da una teoria che prevede l’esistenza di entrambi i “soggetti”: Capiscitori e de-Capiscitori. Non testimoniare contro l’altro (il supposto, concettuale o meno, Capiscitore). Non testimoniare contro se stessi (sono io il Capiscitore di Capiscitori). Ricusando l’ipotesi stessa del testimoniare e, ovviamente proclamandomi incurante delle eventuali “citazioni in giudizio”, la mera permanenza nell’argomentazione è già sberleffo, pacifico, amichevole, innocente, ma pur sempre, purtroppo “sgradevole”, almeno a qualcuno. “NON ERA QUI” mi pare reciti una famosa lapide, senz’altre indicazioni per capir che cosa, o chi, non si trovasse precisamente li. La Verità? La soluzione? Il Capiscitore? Il dubbio permane.
Citazione da: birdeye - 17 Febbraio 2020, 22:22:56 è colui che si è persuaso di avere la stoffa per “dire la verità” (parresia), essendo invece solo un cialtrone in preda all’autosuggestione narcisista.Ma questa stessa definizione non potrebbe essere anche usata per gli "scovacapiscitori"? Del resto chi passa giornata a non parlare di altro si e' persuaso di capirne di piu' del capiscitore stesso, che deride con aria di superiorita'.Ma per sbugiardare una assunta conoscenza assoluta (quella del capiscitore) non e' necessaria una verita' ancora piu' alta?Ma a quel punto l'unico modo per non rimpiazzare il capiscitore e' rinnegare di avere la verita', quindi in un certo senso ammettere di essere dei cialtroni... oppure no...?!Il cervello mi va in pappa, sono confuso a questo punto..
Citazione da: birdeye - 17 Febbraio 2020, 23:26:11Intanto seguendo il calco inglese di “debunker” forse bisognerebbe dire de-capiscitore, ovvero colui che smaschera il capiscitore. Se quella del capiscitore è solo una pseudo-verità indotta e alimentata dalla sua cialtroneria, allora quella del de-capiscitore è una (pretesa di) verità fondata, argomentata con funzione - come si diceva una volta - di critica dell’ideologia.E' una lettura interessante, la mia perplessita' sta nella differenza tra critica e ideologia, ovvero dopo quale limite la prima si trasforma in seconda che e' quello che a me sembra stia succedendo...Citazione da: Ramon - 18 Febbraio 2020, 00:55:28La mia tesi si risolverebbe nell’arditamente... svignarsela da una teoria che prevede l’esistenza di entrambi i “soggetti”: Capiscitori e de-Capiscitori. Non testimoniare contro l’altro (il supposto, concettuale o meno, Capiscitore). Non testimoniare contro se stessi (sono io il Capiscitore di Capiscitori). Ricusando l’ipotesi stessa del testimoniare e, ovviamente proclamandomi incurante delle eventuali “citazioni in giudizio”, la mera permanenza nell’argomentazione è già sberleffo, pacifico, amichevole, innocente, ma pur sempre, purtroppo “sgradevole”, almeno a qualcuno. “NON ERA QUI” mi pare reciti una famosa lapide, senz’altre indicazioni per capir che cosa, o chi, non si trovasse precisamente li. La Verità? La soluzione? Il Capiscitore? Il dubbio permane.La soluzione secondo me la riporta Forrest Gump "Capiscitore e' chi il capiscitore fa"
Si direbbe che capisca, perché l'altro millanta. Altrimenti non v'è più certezza e si scivola nella notte degli scettici, in cui tutti i fumatori sono grigi.
Citazione da: birdeye - 14 Febbraio 2020, 09:19:38E' interessante come nella nostra lingua "sapere" mantiene ancora il doppio significato, ereditato dal latino "sapio", che rimanda da un lato all'attivit� dell'intelletto (sapere qualcosa, conoscere) e dall'altro alla sfera dei sensi (sa di qualcosa, avere il gusto di). Il vero capiscitore, allora, � colui che ne capisce perch� fonda il suo sapere sul sapore. E scusate se � poco...Ma Capiscitore deriva da capio che ha tanti significati tra i quali anche capire, comprendere, prendere, afferrare, ottenere, appropriarsi, impossessarsi di qualcosa, ecc.; non da sapere (Sapiente - Sapientone).Il termine corretto nel nostro ambito sarebbe intenditore oppure (meglio) esperto, mentre la genialità appunto di "Capiscitore" sta nella connotazione grottesco-negativa. E' un termine abbastanza usato nel sud qui mirabilmente proposto, come già detto, dal mitico Capo.Di Capiscitori (appunto sedicenti esperti) se ne trovano in tutti gli ambiti ed anche ad altissimi livelli! Un esempio a caso, si spacciano per Virologi: biologi molecolari, genetisti, veterinari, igienisti, chirurghi, infettivologi, epidemiologi, farmacologi, chimici, informatici, economisti, imprenditori e chi più ne ha più ne metta. Tutti Capiscitori con la "C" maiuscola! Speramo bene...
Chi rassicurava “va tutto bene, tutto è sotto controllo” e chi ora tuona “ve lo avevo detto, bisognava fare x, y e x” appartengono alla stessa genia di capiscitori. Quelli che non sanno quello dicono, ma lo dicono.Ramon, qui il mistero, che nessuno ci spiega, è perché nei paesi “triangolati” per ora la diffusione del contagio è assente o ferma.
di questo passo sarà presto degradato con disonore da Giorgia Meloni, molto più scaltra e - diciamolo - intelligente di lui.