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Topics - Slow

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E.M. / Predominanza di forma o contenuto ai fini classificatori
« il: 28 Agosto 2006, 23:35:24 »
Vorrei porre all'inclito consesso toscano una questione forse sterile e di poco conto, ma che in passato ha destato in me qualche interesse, sulla predominanza - come da oggetto - della "forma" del tabacco ovvero della sua "composizione" a fini prettamente classificatori, senza peraltro attribuire alla cosa una eccessiva valenza... :wink:
In particolare, venendo al punto, posto che per "english traditionals" si suole convenzionalmente riferirsi a pressati tradizionali a base virginiosa e per "english mixtures" a miscele composte tradizionalmente da V.O.L. (Virginia, Orientali e Latakia), come posizionereste alcuni prodotti che si presentano in forma di flakes ma con una composizione tipicamente V.O.L. ?
Personalmente, un'idea io me la sono fatta - ed è implicita in questo mio post  :twisted: - ma vorrei raccogliere anche le vostre opinioni, possibilmente argomentandole.
Sempre vostro,

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Naturali & Altre Tipologie / Murray's Warrior Plug
« il: 22 Febbraio 2006, 01:28:35 »
Non propriamente un naturale, essendo percepibile un leggero casing, che ricorda vagamente la frutta secca che si è soliti consumare coi rigori invernali. La fattura è superlativa, un compattissimo panetto che racchiude tra due foglie scure, con in rilievo le venature del tabacco, uno strudel pressato di lamine sovrapposte di un marrone di varia tonalità, schiarito da sporadiche strisce gialle. Come i fichi secchi che s'incontrano nei mercatini sparsi nelle isole elleniche, anche questo plug è intaccato da bianchi cristalli zuccherosi, a preannunciarne la dolce indole che la pipa saprà tirarne fuori. Virginia (africani?) e burley (?) ben amalgamati, che solo un affilato coltello (oppure un più intopico trinciasigari) può trattare all'uso pipico, con la maestria d'un taglio sushi capace di ricavarne sfoglie di spessore pergamenico con le quali riempire il fornello di una pipa possibilmente bianca e turca, anche e non solo per il bell'effetto cromatico di contrasto. Così morbido in fumata, da nascondere l'animo guerriero che alla lunga vien fuori, non in bocca ma più su, dove s'originano le idee. Made in Belfast, e scusate se è poco. Qui c'è il mondo.

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Naturali & Altre Tipologie / Telegraph Hill by GLPease
« il: 09 Agosto 2005, 15:41:46 »
Il Telegraph Hill è la seconda mixture proposta da Pease nella sua nuova Fog City Selection, la linea incentrata sui virginia. Dopo il Montgomery, pollinoso virginia/kentucky, ecco un più classico virginia-perique in ribbon aclassico, con preponderanza cromatica chiara in cui risaltano corposi brandelli nerissimi di perique, vero protagonista della miscela. Si tratta di una mixture dalla forza medio-alta, dal profumo incombusto di erba e lievito e rimandi al mosto di cantina, che in fumata risulta piacevolmente piccante (non pizzicante!), quasi il gourmet avesse aggiunto del peperoncino alla prelibata pietanza. Gustoso fino all'ultima boccata, fumata non propriamente lenta, consiglio di areare la latta almeno un giorno dopo l'apertura per asciugare un po' la mixture che, pur non eccessivamente umida, trovo renda al meglio quando vira un po' sul secco, anche per questioni di ... digeribilità.

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Naturali & Altre Tipologie / Samuel Gawith - Best Brown Flake
« il: 09 Agosto 2005, 15:20:28 »
Ho rispolverato questo tabacco nelle mie brevi vacanze montane, trascorse in un batter di ciglia nell'altipiano di Asiago, nella valletta del silenzio a trecento metri dall'eremo di Rigoni-Stern. E questo Best Brown Flake ha avuto vita ancor più breve delle mie striminzite ferie, divorato a brandelli stipati sani nel fornello nel giro di qualche giorno, con la latta subitaneamente vuota a raccoglier le lacrime per tale fulminea dipartita. Gran tabacco, gran virginia, grande dote: la fumabilità da tuttogiorno, da attizzare appena ingurgitata la prima colazione, da portarsi appresso nelle camminate tra i sentieri, da consumare alla merenda pomeridiana, da gustare all'ora dell'aperitivo serale. Simile nel formato al Full Virginia Flake, più chiaro, meno forte, strizza l'occhio al Capstan old style, profuma magnificamente incombusto, tattilmente ripropone la gommosità quasi da masticare dei confratelli di Casa Gawith e fuma lento, lento e pure lento. Un fumo fresco, naturalmente dolce, lo consiglio fumato nel seguente modo: pipa media, fornello non troppo basso, prendete una fetta, piegatela in due nel senso della lunghezza e quindi ancora in due nel senso della larghezza, e infilatela a cuore in giù con le frange verso l'alto per facilitarne l'accensione. E godete.

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E.M. / Balkan Sasieni
« il: 18 Maggio 2005, 22:58:42 »
Mancava il thread apposito su questo splendido tabacco, motivo per il quale ne apro uno dedicato.
Sto fumando in questo istante l'ultima carica a mia disposizione del Sasieni, dopo aver consumato due lattone da 200g ciascuna in questi mesi, e sento il dovere di tributargli i dovuti onori. Se non mi sono fermato qui, è per lo spirito di sperimentare sempre nuovi tabacchi che mi perseguita costantemente, come una missione da compiere senza alcuna ricompensa se non la soddisfazione della mia curiosità tabagica.
Ma non posso negare che questo tabacco sia pura ambrosia per un amante delle miscele balkaniche. Progenitore dell'ottimo Balkan Olsen, gli è a mio avviso persino superiore, oltre a costare molto meno della metà (ma è cosa risaputa e comune a qualunque altro tabacco reperibile oltreoceano).
Se ne avrete l'occasione, braccatelo senza pietà! La taglia è adeguata e ricompenserà le vostre fatiche di bounty killers.

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Naturali & Altre Tipologie / Montgomery by GLPease
« il: 10 Maggio 2005, 23:22:50 »
Sorprendente!
Non saprei quale altro aggettivo usare per definire l'apripista della nuova serie virginiosa denominata Fog City Selection del cattivo ragazzo Greg Pease, cultore del lato oscuro e latakioso del fumare la pipa.
Una mixture straordinariamente ammaliante, chiarissima per i vari gradi di virginia utilizzati, prevalentemente lemon e rossi. Qualche chiazza scura di nero kentucky affumicato la rende paurosamente attraente alla vista. Il taglio è grossolano, non è improbabile incappare in qualche foglia arrotolata che invoglia il moto delle dita volto a dispiegare questi soavi fogli tabagici. Profumo fresco, che ricorda il polline, col naso che affonda nella nuova e più capiente latta per carpirne gli effluvi odorosi. S'accende con brama, parte leggera ma presto sviluppa una dolcezza e una complessità non comuni per una mixture virginiosa, sviluppando un gusto pieno, docile al palato come mai t'aspetteresti da un trinciato all'apparenza così giovine. Virginias, Virginias, Virginias: questo è l'incipit stampato sulla latta. E così sia: Virginia!!!

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E.M. / Blackpoint - G.L.Pease
« il: 20 Novembre 2004, 15:43:19 »
Per chi ama le miscele spiccatamente orientali, nel viaggio verso Levante il Blackpoint è una tappa obbligata ove ristorare le proprie membra tabagiche. Tabacco dal superlativo flavouring quando ancora incombusto, vi ammalierà con la sua grandiosa policromia ed il taglio ribbon non banale. I dolci virginia rossi allietati da filamenti più chiari vi prepareranno il palato per la carica degli orientali, che dal secondo terzo di fumata diverranno incontrastati dominatori con le loro impareggiabili sfumature, arricchite in profondità dall’oro nero cipriota e da un appena accennato tono piccante che fa percepire la dosata presenza del perique. Non semplicissimo da tenere acceso, qualche giorno di areazione ne migliora di molto la combustibilità senza appiattirne il riuscito bilanciamento. Per chi invece non ama gli orientali, meglio passare oltre senza fermarsi.

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E.M. / McCraigan's Flake - Tavern Tobacco Co.
« il: 20 Ottobre 2004, 10:49:34 »
Per chi s’arrischia agli approvvigionamenti d’oltreoceano, segnalo questo flake che sicuramente non deluderà gli amanti dei gusti decisi. La Tavern Tobacco è un marchio che commissiona ad altri la produzione di tabacchi su propria ricetta: Samuel Gawith, Gawith&Hoggath e Cornell&Diehl. Il McCraigan’s è un pressato di Virginia e Latakìa in tutto e per tutto simile, esteticamente, al Balkan Flake, con cui condivide appunto il produttore S.Gawith. Le tonalità un po’ più chiare rispetto al flake balcanico denotano una maggior presenza della componente virginiosa che esprime tutta la sua forza in fumata, decisamente riservata a palati rudi ma esigenti. La carica nicotinica non indifferente fa si che questo meraviglioso flake sia adatto a fumate rigorosamente after dinner, contrariamente a quanto asserito nella descrizione della Tavern dove si vorrebbe spacciare questo blend come un tuttogiorno. Fumata lenta, gustosa, appagante. Da provare almeno una volta in questa vita terrena …

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Aromatici / Broken Flake N.7 - Gawith & Hoggarth
« il: 01 Ottobre 2004, 17:30:49 »
Già vi starete chiedendo:"Che fa quel pessimo elemento di Slow? Ci parla di un aromatizzato?", ma vi fermo subito: l'integralismo latakioso necessita di pause di riflessione per rinvigorire la propria tempra ... nessuna crisi mistica, ordunque ... io non sono il Segretario ...
Nella mastodontica produzione G&H, il Broken Flake N.7 rischia di perdersi tra una miriade di prodotti similari, ma un tentativo, all'occasione, fossi in voi io lo farei (e in effetti: io l'ho fatto!). E' un scented virginia, e appena lo si annusa ogni dubbio in proposito scompare: un floreale soapy flavour aggredirà le vostre narici, e l'intenzione di chiudere e riporre la latta non è da escludere che vi passi per la mente ... ma vi invito a desistere da tali propositi: in fumata risulta meno aggressivo di altri saponati, in primis tanti cut plugs della stessa casa britannica, il gusto del virginia, soprattutto dopo qualche minuto, viene fuori deciso e l'aromatizzazione smussa addirittura il pizzicore donando rotondità al blend. Blend che si presenta, come appare evidente dal nome, in forma di broken flake, con pezzi di dimensioni variabili e con accentuata umidità a far da pandan ad una tattile oleosità ... lo fumo unicamente in schiuma, per contenere la contaminazione, e che vi devo dire: schifo non mi fa!!!

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Le miscele personali / La taPeMarlin Nera
« il: 27 Settembre 2004, 10:39:21 »
Avete dell'ottimo (?) Marlin Flake della Rattray's che non riuscite a finire?
Avete in casa del latakia sfuso?
Avete pure del nerissimo perique?

Bene:

4 Parti Marlin Flake Rattray's
2 Parti Latakia (io ho usato quello Paul Olsen)
1 Parte Perique
1 settimana di riposo

... e il risultato non sarà da buttare, anche se andrà tutto in fumo  :wink:

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E.M. / Balkan Flake - Samuel Gawith
« il: 16 Settembre 2004, 12:32:59 »
E’ indubbio che la parola magica balkan associata ad un tabacco rievochi nella mente di un certo tipo di pipatore emozioni, sensazioni, vibrazioni non indifferenti, sballottando nei vortici della memoria appigli di ricordi nostalgici o anche solo presunti tali, per quanto udito se non sperimentato, per quanto creduto se non verificato. Poco importa, e soprassediamo pure su quest’abuso balcanizzante, ahimè puramente terminologico: un tabacco dobbiamo fumarlo, non psicanalizzarlo, dall’analista semmai mandiamoci il pipatore con smania recensoria.
Ordunque, il Balkan Flake di Samuel Gawith giudichiamolo per quel che vale in fumata, piuttosto che per il nome affibiatoli dal suo genitore. E’ un gran tabacco, un’altra grande prova di abilità miscelatoria dei blender dislocati in Kendal, Cumbria. Si presenta in flakes sovradimensionati, appetitose fettone di circa 12x3 cm, di spessore variabile fino a 2 mm, d’un bel colore marron scuro che invoglia il moto delle mandibole a chi non sa imbrigliare le proprie inibizioni, a chi non sa tenere a bada i fremiti impulsivi causati dall’inebriante aroma che sprigiona questo tabacco quand’è ancora incombusto. La consistenza è morbida ma non friabile, sembra gommoso, un tabacco pressato e incollato che si manipola meravigliosamente allietando pure la sensazione tattile: piegatelo, arrotolatelo, sbriciolatelo, fatene ciò che volete per stivarlo nel fornello della vostra amata pipa, ma fumatelo perdiana! L’innata umidità potrà rendere l’accensione non del tutto agevole, ma è ben poca fatica rispetto a quanto questo flake saprà donarvi mentre si lascia fumare piano piano, mentre lentamente si lascia ardere per riempirvi la bocca col suo gusto affumicato, senza porre resistenza alcuna al magnifico rogo cui diabolicamente è stato condannato. Un virginia/latakia in rapporto 7 a 3, questo quanto dichiarato dal produttore, che pur nella forza non certo blanda risulta incredibilmente morbido al palato, di gusto pieno e generoso dalla prima all’ultima boccata. Fatto ancora con i macchinari e le presse di fine ‘700, torchiato barbaramente a mano, se acquistato sfuso nella vicina Svizzera saprà donarvi il meglio di sé, risultando più fresco di quello in latta che contiene peraltro flakes di lunghezza inferiore, tagliati per consentirne l’adattamento ad una scatola non adeguatamente dimensionata: risparmiamogli almeno questa tortura, se lo scopo non è quello di crearsi le scorte di qui all’eternità.

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E.M. / Two Friends Deacon's Downfall
« il: 12 Agosto 2004, 16:01:54 »
... odiate le mem? siete assidui difensori del purismo em? questo black cavendish v'ha rotto le balotas fino al punto del non ritorno?
Se così è, concedetemi d'instillarvi nei meandri cervicali un piccolissimo dubbio che vi porti a dire: dipende ...

Deacon's Downfall è una modern in chiave americaneggiante, ricca di latakia, con virginia maturi e orientali non debordanti, con l'aggiunta appunto dell'odiato black cavendish e di una sapiente dose di perique ... tagliata rusticamente, frutto della collaborazione di Due Amici quali il genialoide Greg Pease e il vecchio Craig Tarler (blender della Cornell&Diehl), rappresenta, a mio avviso, l'emblema di cosa ci si dovrebbe aspettare da una mem full, ove l'appiattimento è bandito ed ogni boccata sa stimolare ed appagare i recettori organici ... venduta solo sfusa, saprà genuinamente soddisfare la vostra sacrosanta brama di gusto, magari con qualche spigulatura di troppo, che comunque contribuirà a farvi esclamare:"Ecco un tabacco non anonimo!!!" ... e scusate se è poco, di questi tempi ...

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E.M. / Mephisto by G.L. Pease
« il: 13 Giugno 2004, 15:33:02 »
Confesso d'aver avuto un moto d'incertezza nel scegliere la sezione in cui introdurre questo blend, perchè alla domanda se il Mephisto sia da considerarsi una English Mixture oppure un aromatizzato, non è così semplice ed immediato rispondere ... ma andiamo con ordine! La base di questo tabacco è la classica VOL: buona presenza latakiosa e ottimi orientali di supporto arricchiscono i vari gradi di virginia, chiari e scuri, in una miscela che ripercorre dunque le orme di una classica E.M., se non fosse per un casing alquanto spinto che nello specifico consiste nell'aggiunta di rum giamaicano ... Non ci si lasci dunque ingannare da quanto dichiarato in etichetta, laddove si parla di "just a drop of Dark Jamaican Rum", altro che solo una goccia!, qui si è andati giù di brutto, coi rubinetti aperti a manetta! All'apertura si coglie distintamente l'aroma alcoolico del rum, e confesso che la sua dolcezza pervade anche la fumata, che risulta arricchita da sfumature complesse e stimolanti, sicuramente piacevoli. Il colore del blend è perlopiù scuro (mefisto c'entrerà pur qualcosa), l'umidità è notevole, la combustione risulta comunque regolare ... nel complesso un ottimo tabacco, che con tutta probabilità senza rum sarebbe rimasto altrettanto valido, ma chi lo può dire con certezza? In fumata ricorda vagamente il Navy Flake della Samuel Gawith, ma meno monotono e con decisamente più rum!
Non irrita assolutamente la lingua, e conferma gli alti livelli qualitativi di gran parte dei prodotti G.L.Pease.
Per non-alcolisti.

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Aromatici / Mac Baren Navy Flake
« il: 05 Giugno 2004, 11:12:31 »
Devo dire che ho la tendenza a schivare i MacBaren, davvero pochi mi hanno saputo donare anche un pur piccolo piacere ... l'ultima cocente delusione era stato l'original choice, quello che ti vendono in busta da 40gr a più di 7 euro, fregandoti due volte: dal tabaccaio e quando lo fumi ... Da alcuni mesi la Casa danese ha introdotto nel nostro mercato dei pressati tradizionali, tra cui il Navy Flake... Confesso di aver vinto le resistenze iniziali confidando di ritrovarvi una riedizione del defunto St.Bruno Flake, ma mi son dovuto presto ricredere: poco c'azzecca! ... cionondimeno, il giudizio su questo tabacco è sicuramente positivo: chi mi conosce sa che evito come la peste i tabacchi dolci, ma devo ammettere che questo Navy Flake non è affatto stomachevole, a dispetto del sentore mieloso già pronunciato all'esame olfattivo e confermato pure in fumata. Si tratta di un burley flake, striato di virginia e cavendish, di grande resa: una singola fettina (nemmeno 3 gr.) regala un'ora abbondante di fumata in scioltezza, con combustione eccellente senza dover più mettere mano all'accendino. Anche gli amanti del gusto inglese lo potranno apprezzare come intermezzo, magari dopo il caffè di fine pranzo. La scelta di marketing di proporlo dietro ai banchi del tabaccaio nella confezione da 100gr. è delle più improvvide, anche se il prezzo di 19,50 euro non raggiunge la follia di altre proposte (mi pare che il RollCake MacBaren lo spaccino a 22,50 ...). Da par mio, per non sbagliare, mi son procurato una scatoletta da 50gr. di provenienza estera, e sicuramente non rimarrà a seccare ...

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