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Generale / Pubblicità tabacchi da pipa
« il: 18 Dicembre 2019, 13:51:46 »
Ripubblico qui un video già postato da Cristiano in altra sede. Chi fuma la pipa e bazzica youtube penso si sarà già imbattuto in questo genere di filmati che racchiudono varie pubblicità dell'epoca in materia di fumolento: https://youtu.be/EcTtnLsJjOQ
Rivedendolo mi sono balzate alla mente alcune considerazioni.
Innanzitutto l'innocenza di queste réclame che riportano a quei piccoli momenti di serenità - oasi di pace - che taluni amano ritagliarsi durante la giornata o addirittura nel solo fine settimana, per stare un po' in pace con se stessi (tenera quella del lunedì mattina dell'uomo d'affari - stressato - che pensa con nostalgia alla bella domenica appena trascorsa in compagnia di cane e pipa nel verde della natura).
Queste pubblicità oggi sono vietate, vietatissime, in stridente contrasto con la volgarità di molte di quelle attuali invece consentite.
Altra considerazione, tecnica questa volta: la scarsissima importanza che in questi video si dà al caricamento della pipa, tanto da farci pensare che il grosso dei fumatori dell'epoca caricasse proprio così, inzuppando la pipa nel sacchetto e spingendo il tabacco con l'indice - alla come viene viene - dentro il fornello. Ora, d'accordo che di spot pubblicitari si tratta, ma un minimo di indagine di mercato l'avranno pur fatta. Evidentemente nessuno dei fumatori dell'epoca (o una minoranza trascurabile dal marketing) si sentiva offeso dal veder caricare la pipa così.
Ultima considerazione (vedi foto): Non so perché, durante la visione mi ha colpito questa scritta (io che l'inglese non lo so) "flake o ready rubbed".
Proprio quel "ready" mi ha dato da pensare.
In termini molto spicci (e non senza l'ausilio di google translate) tradurrei l'intera frase in "intero o già sbriciolato". Ossia, è il produttore stesso che ti dà questa possibilità: "vuoi che te lo sbricioliamo noi o ci pensi da te?", senza prendere minimamente in considerazione l'idea che qualcuno voglia invece fumarselo intero.
Senza quel ready ("pronto") in opposizione al precedente "flake" (quindi "non pronto") non avrei sospettato. Allora, per l'epoca, i flake si sbriciolavano. Oggi se lo fai sei un pivello o - peggio - un neofita (parola che va tanto di moda ma che quarant'anni fa avrebbe fatto sorridere accostata ad un fumatore di pipa). Che poi qualche virtuoso, col tempo, abbia provato a fumarli interi e ci sia persino riuscito, e addirittura abbia trovato la fumata anche più gradevole, ci sta; ma che il flake (come ho letto più volte in giro) sia nato per essere fumato così come esce dalla latta, parrebbe una diceria.
Rivedendolo mi sono balzate alla mente alcune considerazioni.
Innanzitutto l'innocenza di queste réclame che riportano a quei piccoli momenti di serenità - oasi di pace - che taluni amano ritagliarsi durante la giornata o addirittura nel solo fine settimana, per stare un po' in pace con se stessi (tenera quella del lunedì mattina dell'uomo d'affari - stressato - che pensa con nostalgia alla bella domenica appena trascorsa in compagnia di cane e pipa nel verde della natura).
Queste pubblicità oggi sono vietate, vietatissime, in stridente contrasto con la volgarità di molte di quelle attuali invece consentite.
Altra considerazione, tecnica questa volta: la scarsissima importanza che in questi video si dà al caricamento della pipa, tanto da farci pensare che il grosso dei fumatori dell'epoca caricasse proprio così, inzuppando la pipa nel sacchetto e spingendo il tabacco con l'indice - alla come viene viene - dentro il fornello. Ora, d'accordo che di spot pubblicitari si tratta, ma un minimo di indagine di mercato l'avranno pur fatta. Evidentemente nessuno dei fumatori dell'epoca (o una minoranza trascurabile dal marketing) si sentiva offeso dal veder caricare la pipa così.
Ultima considerazione (vedi foto): Non so perché, durante la visione mi ha colpito questa scritta (io che l'inglese non lo so) "flake o ready rubbed".
Proprio quel "ready" mi ha dato da pensare.
In termini molto spicci (e non senza l'ausilio di google translate) tradurrei l'intera frase in "intero o già sbriciolato". Ossia, è il produttore stesso che ti dà questa possibilità: "vuoi che te lo sbricioliamo noi o ci pensi da te?", senza prendere minimamente in considerazione l'idea che qualcuno voglia invece fumarselo intero.
Senza quel ready ("pronto") in opposizione al precedente "flake" (quindi "non pronto") non avrei sospettato. Allora, per l'epoca, i flake si sbriciolavano. Oggi se lo fai sei un pivello o - peggio - un neofita (parola che va tanto di moda ma che quarant'anni fa avrebbe fatto sorridere accostata ad un fumatore di pipa). Che poi qualche virtuoso, col tempo, abbia provato a fumarli interi e ci sia persino riuscito, e addirittura abbia trovato la fumata anche più gradevole, ci sta; ma che il flake (come ho letto più volte in giro) sia nato per essere fumato così come esce dalla latta, parrebbe una diceria.