Autore Topic: Yasmine  (Letto 15776 volte)

Offline Nic Salamandra

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Re:Yasmine
« Risposta #45 il: 15 Febbraio 2020, 18:10:07 »
Mi spiace...qui è una espressione paradossale compatibile con l affetto come nel caso...dice si "fuori argomento" con attinenza a uno spunto mio...Non militando tra quei giochi ne ho tratto l ispirazione su un "campo" che marcia da solo, sbaraglia il format in questione e  dà  dignità  a un universo che include...infatti io ho i gusti di Birdeye ma posso definirmi ramazzottiano secondo i crismi che intenderei  per sbaglio..la "militanza" sia pure clawnesca è del "tipo" sovra reale in argomento. Passo e chiudo :)
« Ultima modifica: 15 Febbraio 2020, 18:22:37 da Nic Salamandra »
siamo inthopici fino in fondo

Offline Bartleby

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Re:Yasmine
« Risposta #46 il: 15 Febbraio 2020, 18:50:05 »
Non sono offeso, sfruttavo l’ingiusta collocazione nel davanzale per spiegare, forse meglio, perché ritenga l’opera di Ramazzotti di valore universale (di tutti i pipatori) e non solo in funzione utilitaristica ed anti-tetica rispetto al Pantheon capiscitorio attuale. Fare opera di “riduzione” selettiva del Ramazzotti-pensiero è un po’ come dire: “dio sta dalla nostra parte” e questo genera implicitamente militanza.
« Ultima modifica: 15 Febbraio 2020, 19:40:54 da Ramon »
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Offline Claudio Villa AldoBrandini CVAB

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Re:Yasmine
« Risposta #47 il: 15 Febbraio 2020, 19:10:43 »
Ma viene in mente solamente a me che uno che scrive un libro come "Il libro delle pipe" ti sta prendendo amorevolmente per il culo?
...insieme a tutta la Capiscitoria piparia, di allora e di tutte le epoche...
 :-*

p.s. "Il libro delle pipe" (di cui, ovviamente, posseggo una copia della prima edizione :-*) è come "Il capitale"  o come "L'origine delle specie", tutti li citano (a cazzo di cane) ma pochissimi li hanno letti (infatti vedi parentesi precedenti).
 :-*
Io studio l'ignoranza, sondo la stupidaggine, anatomizzo la puerilita', faccio la vivisezione di cio' che e' grottesco e imbecille sull'esistenza del prossimo...documento adattissimo per arricchire il museo della cretineria (Petrolini)

Offline caporaiss

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Re:Yasmine
« Risposta #48 il: 15 Febbraio 2020, 19:25:10 »
Il cultore della pipa o meglio lo scrittore non ha nulla a che vedere con il capiscitore, lo scrittore è un poeta a volte scrive di fantasia, di sogni e aneddoti; il capiscitore è ben altro, tuttalpiù si è "formato" (per modo di dire) sul web ha letto qualche stronzata in giro o gli è stata raccontata in qualche cena di Natale fra gli anniversari dei forum o feste porchettare (vedi Cagli), possiede pipe commemorative annuali degli stessi forum e dunhill e charatan estate acquistate sulla baia, ha comprato su faccialibro dai più importanti sciuparadica del momento, insomma si è "formato" con l'era moderna e a bombardamenti tramite MP e messaggeria.

Non confondiamo la competanza Ramazzottiana e ci metterei anche Bozziniana e se volete Musiconiana, con l'attuale capiscitore di oggi.
La picciriddata è ingenua, il colpo di porco è voluto.

Godere delle sconfitte altrui è come essere impotenti e masturbarsi mentre ti trombano la moglie (Gianni Agnelli)

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Offline Bartleby

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Re:Yasmine
« Risposta #49 il: 15 Febbraio 2020, 19:35:40 »
Ma viene in mente solamente a me che uno che scrive un libro come "Il libro delle pipe" ti sta prendendo amorevolmente per il culo?
...insieme a tutta la Capiscitoria piparia, di allora e di tutte le epoche...
 :-*

p.s. "Il libro delle pipe" (di cui, ovviamente, posseggo una copia della prima edizione :-*) è come "Il capitale"  o come "L'origine delle specie", tutti li citano (a cazzo di cane) ma pochissimi li hanno letti (infatti vedi parentesi precedenti).
 :-*

Buono il riferimento a “Il Capitale”.
Effettivamente Marx sta alle postume interpretazioni marxiste (che disconobbe) come Ramazzotti starebbe a certe riduzioni del “ramazzottiano nozionista” a cui alludevo io nell’ampio discorrere sulla capiscitoria in genere.
« Ultima modifica: 15 Febbraio 2020, 19:37:14 da Ramon »
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Offline birdeye

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Re:Yasmine
« Risposta #50 il: 15 Febbraio 2020, 20:29:36 »
Concordo con caporaiss e aggiungo anche che più in generale c’è uno spartiacque largo e profondo tra chi, come noi vecchietti qui, si è formato (perlopiù in solitudine) al lentofumo ben prima dell’era internet, fumando quei quattro tabacchi che si trovavano nei tabaccai, e chi ci è arrivato per la via interconnessa e globalizzata, opulenta e ciarliera del mondo digitale.
Ramazzotti e Bozzini gli ho sfogliati diverse volte ma alla fine non sono mai arrivato a leggerli, forse perché le disquisizioni organolettiche sulle esperienze di fumata (leggi, recensioni tabacchi) finiscono sempre per annoiarmi.
Proxima fermata, Centauri.

Offline Bartleby

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Re:Yasmine
« Risposta #51 il: 15 Febbraio 2020, 21:30:57 »
Mah, io onestamente faccio un po’ fatica a mettere nella stessa frase Ramazzotti e Bozzini, sempre riferendomi allo stretto contesto della nostra discussione capiscitoria.
Per me Baldo Peroni-Eppe Ramazzotti-Diego Sant’Ambrogio costituiscono una “scuola” (pre-giornalistica) a se stante, “universale” ed allo stesso tempo scherzosamente “esoterica” e rivolta pertanto a dei non meglio identificati discepoli della nobile arte. In questo Ancien Régime Nazional Pipico di divagazioni organolettiche “recensorie” ve ne sono ben poche, si bada più alla sensualità, all’estetica del fumare la pipa, edonismo compreso, ed alla tecnica di fumata, più che alla tecnologia delle pipe stesse (se non come mere osservazioni da “collezionista” di pipe curiose ed antiche).
Giuseppe Bozzini, Musico’, Pellissone e tutti gli altri venuti dopo già abbandonano - prima dell’avvento di internet - quella strada “per pochi” e si rivolgono “essotericamente” ad un pubblico più largo e meno preparato. Forse nasce già li, in quel momento, nel passaggio da esoterico ad essoterico il germe della capiscitoria.
Poi se vogliamo ridurre “il Capiscitore” a sinonimo di “coglione” o cose simili ok. Anche questo in fin dei conti è un modo possibile di interpretare la cosa, un po’ troppo terra-terra nonché fazioso a mio avviso ma ok. Del resto ho già manifestato in altre precedenti occasioni la mia perplessità sull’onestà intellettuale di chi ha voluto proporci suddetto neologismo (= Capiscitore).
« Ultima modifica: 15 Febbraio 2020, 22:14:41 da Ramon »
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Re:Yasmine
« Risposta #52 il: 15 Febbraio 2020, 21:36:15 »
...quindi potremmo dire:

Tratto t'ho qui con ingegno e con arte
lo tuo piacere omai prendi per duce (fascista fascista)
fuor se' de l'erte vie, fuor se' de l'arte
 :-*
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Offline Cristiano

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Re:Yasmine
« Risposta #53 il: 17 Febbraio 2020, 14:28:42 »
Mah, io onestamente faccio un po’ fatica a mettere nella stessa frase Ramazzotti e Bozzini, sempre riferendomi allo stretto contesto della nostra discussione capiscitoria.
Per me Baldo Peroni-Eppe Ramazzotti-Diego Sant’Ambrogio costituiscono una “scuola” (pre-giornalistica) a se stante, “universale” ed allo stesso tempo scherzosamente “esoterica” e rivolta pertanto a dei non meglio identificati discepoli della nobile arte. In questo Ancien Régime Nazional Pipico di divagazioni organolettiche “recensorie” ve ne sono ben poche, si bada più alla sensualità, all’estetica del fumare la pipa, edonismo compreso, ed alla tecnica di fumata, più che alla tecnologia delle pipe stesse (se non come mere osservazioni da “collezionista” di pipe curiose ed antiche).
Giuseppe Bozzini, Musico’, Pellissone e tutti gli altri venuti dopo già abbandonano - prima dell’avvento di internet - quella strada “per pochi” e si rivolgono “essotericamente” ad un pubblico più largo e meno preparato. Forse nasce già li, in quel momento, nel passaggio da esoterico ad essoterico il germe della capiscitoria.
Poi se vogliamo ridurre “il Capiscitore” a sinonimo di “coglione” o cose simili ok. Anche questo in fin dei conti è un modo possibile di interpretare la cosa, un po’ troppo terra-terra nonché fazioso a mio avviso ma ok. Del resto ho già manifestato in altre precedenti occasioni la mia perplessità sull’onestà intellettuale di chi ha voluto proporci suddetto neologismo (= Capiscitore).
Ottima riflessione Ramon. Io dico quello che è per me il termine "Capiscitore", tanto efficacemente introdotto dal Capo. Capiscitore, per me, ripeto per me, è colui che accompagna al suo dire caratteri di supponenza, superbia, saccenza, non accompagnate da autorevolezza. I tanti recensori della carta scritta, e ricordo anche Teolato su Adp, avevano grande conoscenza ma la dispensavano con bonomia. Molti soloni del web, al contrario, pur a volte "sapienti", non disgiungono sapienza e saccenza. Fa eccezione 13pipe, dove la "superbia intellettuale" è accompagnata da doti affabulatorie che, almeno a me, fanno perdonare tutto. Mi sono spiegato? Speriamo
"Bohhh tieniti le tue adorate dunhill e pipe da snobe i tuoi tabacchi da bancarella del mercato" Cit. toscano f.e.

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Re:Yasmine
« Risposta #54 il: 17 Febbraio 2020, 16:53:41 »
Pur condividendo la tua attenzione per la “forma” non ridurrei, di mio, tutta la questione “capiscitoria” ad un discorso di gradevolezza versus sgradevolezza formale (bonarietà versus saccenza). Il Capiscitore è un tipo sgradevole? In quanto è sgradevole quindi è Capiscitore? Diventa un tutti contro tutti, così.

Io, disgraziatamente, mi sento troppo coinvolto (a causa del mio stesso modo di esprimermi, intendo) per veder esaurita la questione in questa maniera. Ma un paio di concetti credo di averli ben chiari. Il primo è che “si parla sempre con troppo affetto del proprio club” ed il secondo è che “non si può essere piacevoli senza essere parte integrante del quadro”. Sociologia di base.

Ora, il Capiscitore (che si guadagna - a torto o a ragione - i “suoi” consensi) non è che sia un saccente ma il fatto è che tutti i saccenti risultino inevitabilmente dei Capiscitori, e lo fanno pesare. Lo fanno pesare perché si “pongono fuori dal quadro” ed, all’assiologia del club (verità alla pari), rispondono con l’assiologia personale (verità dall’alto) ... ed è questo, in definitiva, che crea un gioco di continui attriti e scontri... sgradevolezze personali “percepite” comprese.

Dunque, quanto sopra, riguarda esclusivamente la “forma” e solo in piccola parte la sostanza dei concetti espressi dalla Capiscitoria mentre io ipotizzo che - fuor di sociologia - se c’è (ma c’è?) qualcosa su cui discutere dovrebbe riguardare altro che il bon ton. Del resto, nevvéro, questo stesso illustrissimo conclave toscano, negl’anni gagliardi che furono, ha ospitato “firme” che non solo meritano un posto in vetrina nella Capiscitoria ma meriterebbero addirittura la creazione di separata categoria da denominarsi Grande Capiscitoria in antitesi a quella più spiccia ed odierna che potremmo definire come Capiscitoria Minore.

Solo per amor di chiacchiera, s’intende.
Con nostalgia mi son tornati in mente il Sire, TGOF, il Gab e le guerre puniche.
Sarà perché vivo vicino a Cartagine.
 ;D
« Ultima modifica: 17 Febbraio 2020, 17:48:44 da Ramon »
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Re:Yasmine
« Risposta #55 il: 17 Febbraio 2020, 19:22:24 »
Una nuova teoria, che non dà spettacolo

Proporrei altresì una nuova teoria sul Capiscitore che va oltre la sua apparenza e, nel farlo, definirei anzitutto con “capiscitorio” un TEMPO (ahimè, non determinabile ed inevitabilmente soggettivo) del fumatore di pipa.

Durante questo TEMPO nel fumatore di pipa sono riscontrabili alcune  caratteristiche (lacune?): bigottismo tabaccologico, affettazione relazional-pipica, delinquenza verbale comune, sentimentalismo da branco, faciloneria ed Improvvisazione.

Ma, nello splendido camaleontismo intrinseco del fumatore di pipa, nella sua evoluzione esperenziale, questo TEMPO capiscitorio è destinato, presto o tardi, a svanire portandosi con se gli ultimi residui di manifesta ed inevitabile “sgradevolezza” capiscitoria.

Fuor dal TEMPO capiscitorio il fumatore di pipa NON SI SENTE COLPEVOLE DI NULLA, in tema di pipe & tabacchi ed è questa acquisita consapevolezza che caratterizza la sua sopraggiunta MATURITÀ ed indipendenza pipologica (ovviamente non ravvede “colpa” neppure negli altri, va da se la reciprocità della cosa).

Ora, il fatto di traslare la “Capiscitoria” ed il “Capiscitore” in un ENTE TEMPORALE mi pare risolva bene tutti i nostri problemucci di coerenza emersi nel frattempo. Questa teoria non è, infatti, un (derisorio) fallo di reazione, non crea problemi d’onestà intellettuale, non concerne soltanto la “forma” e non esclude nessuno.

Come da sottotitolo, non dà spettacolo. Che delusione.
Infatti la metto qui senza dedicargli un topic, così, come gioco a concludere le mie divagazioni.
« Ultima modifica: 17 Febbraio 2020, 19:32:59 da Ramon »
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Re:Yasmine
« Risposta #56 il: 17 Febbraio 2020, 21:48:53 »
Sulla questione, parafrasando Nietzsche, mi sono sempre domandato: ma a forza di additare e riconoscere capiscitori, non si finisce per diventare capiscitori?  ??? ::)  ;D
Ma perchè non vai dal medico?! E che ci vado a fare... Non voglio mica smettere di bere o di fumare...

Offline Bartleby

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Re:Yasmine
« Risposta #57 il: 17 Febbraio 2020, 22:21:45 »
No, si diventa meta-capiscitori, cioè capiscitori di capiscitori,
perché si continuerebbe a presupporre furbescamente che i capiscitori siano sempre “gli altri” e noi mai.
L’unico modo per uscirne credo sia proprio traslare il “concetto” su un’altra dimensione spazio-temporale. Oppure, similmente a Flaubert, ammettere che: “Moi, je suis le capisciteur”:D
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Offline birdeye

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Re:Yasmine
« Risposta #58 il: 17 Febbraio 2020, 22:22:56 »
Diciamo che nella prassi comunicativa si è imposta, forse come epifenomeno del politicamente corretto, una certa insofferenza verso chi - nel bene o nel male, a torto o a regione, a proposito o a sproposito - si prende libertà di esprimere dei giudizi netti, con forte pretesa di verità, fuori dal mormorio della melassa relativista. Allora invece di stare sugli argomenti ci si attacca ai modi, che vengono stigmatizzati o derisi.
Questa mannaia postmoderna sul giudizio di valore, ha per esempio collateralmente prodotto la disdicevole attitudine della classe medica a non “azzardare” più uno straccio di diagnosi. I pazienti vengono allegramente spediti a fare una risonanza o una TAC anche pur un dolore da unghia incarnita intasando così i centri delle visite specialistiche.
Il capiscitore, allora, è colui che si è persuaso di avere la stoffa per “dire la verità” (parresia), essendo invece solo un cialtrone in preda all’autosuggestione narcisista.
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Offline Bartleby

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Re:Yasmine
« Risposta #59 il: 17 Febbraio 2020, 22:55:01 »
Nel merito della “forma” concordo con te Daniele.
Infatti, nel mio delirio, fuori dal “tempo capiscitorio” che ha appunto quella brutta forma li, il fumatore di pipa tornerebbe ad essere “l’antagonista che non attacca”, “la parola che non schiaffeggia” pur senza scivolare nel conformismo manieristico (insomma nella finta “umiltà” di facciata). Eventuali tracce di “sgradevolezza”, eventualmente, a quel punto, andrebbero addebitate unicamente alla sua non-comune talentuosa capacità d’incantare (nonché affabulare, inevitabilmente).... e qui ritorna Cristiano, nel suo ultimo post, con il “suo” esempio del blog 13pipe per come lo interpreta e vive lui.
« Ultima modifica: 17 Febbraio 2020, 23:12:45 da Ramon »
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