White spot le geometria che si va a far benedire

[toscano f.e.]

Spesso sulle dunhill il vpwhite spot non e centrato cosa considerata peccato veniale.
E gravissimo e segno di incuria.
Non ci vuole niente basta mettere il bocchino in una mirsa e centrare il trapano a colonna.
Il nostro caro amico join63 in arre Antimo non mette piu loghi perche se sbaglia la centratura deve buttare un bocchino che costa meno di due euro ma si sa lui e tirchio
I pipemaker artigianali non mettonk loghi sui bocchini pure loro sono tirchi

[enrikon]

Beh, capisco che buttare via un bocchino fatto e finito solo perché il logo è scentrato fa girare le scatole a tutti; anche a Dunhill che, come sappiamo, è una ONLUS, quindi non ha scopo di lucro.

[Cristiano]

Caro Toscano, considero il tuo modo di scrivere, con errori che io credo voluti, una grande mancanza di rispetto verso tutti noi.

[NCH]

Càpita raramente ma càpita, con quello che costano il bocchino col logo decentrato dovrebbero buttarlo, succede anche altrove, io ho una Giubileo coi tre pallini  non in asse.

[Cristiano]

Corsellini non mette logo. Non he ha bisogno.

[samael]

un tempo usava un cerchietto metallico con la "AC", e per un periodo un pallino di legno (rimasto poi nelle ultime Elledue)

[RHODESIAN]

Spesso sulle dunhill il vpwhite spot non e centrato cosa considerata peccato veniale.
E gravissimo e segno di incuria.
Non ci vuole niente basta mettere il bocchino in una mirsa e centrare il trapano a colonna.
Il nostro caro amico join63 in arre Antimo non mette piu loghi perche se sbaglia la centratura deve buttare un bocchino che costa meno di due euro ma si sa lui e tirchio
I pipemaker artigianali non mettonk loghi sui bocchini pure loro sono tirchi

Se metti il bocchino in una "mirsa" devi centrare il "tripino a cilinna"...

Amorelli, non solo mette il logo sul bocchino, ma lo divide in due parti perfettamente coincidenti, per la perfetta centratura...

Scusa Toscano se mi permetto, ma non è che, con questo ed alti post, stai portando avanti una tua personale guerra a Dunhill?

[Cristiano]

Non ti può rispondere. Sta risolvendo i problemi con la tastiera anzi con la tistitiyerb

[enrikon]

Ragazzi, Dunhill è cara e lo è - a parer mio - in maniera non del tutto giustificata; ma finché vende non si può dire che i suoi non siano prezzi di mercato. Si potrà dubitare del valore intrinseco delle sue pipe, ma non di quello di mercato, questo mi sembra ovvio.

[RHODESIAN]

Non ti può rispondere. Sta risolvendo i problemi con la tastiera anzi con la tistitiyerb

Si, me ne sono accorto dopo che avevo già scritto...

[RHODESIAN]

Ragazzi, Dunhill è cara e lo è - a parer mio - in maniera non del tutto giustificata; ma finché vende non si può dire che i suoi non siano prezzi di mercato. Si potrà dubitare del valore intrinseco delle sue pipe, ma non di quello di mercato, questo mi sembra ovvio.

Credo Enrikon che questo sia un discorso ampiamente, ma mai abbastanza, dibattuto.
Di sicuro Dunhill non è la più cara del mercato ed è in buona compagnia: basta guardare i prezzi davvero stellari di tanti Danesi, da Bo Nordh a Winslow, o Bang, ecc.

La mia esperienza in altri prodotti, ma a loro modo sempre legati a tecnologia ed a mode, oltre al fatto di essere generi "voluttuari", mi porta a pensare che non sempre, o raramente, il prezzo sia adeguato alla qualità. Ci sono aziende che, indipendentemente dal livello qualitativo, decidono di proporre i propri prodotti in una determinata fascia di mercato, alla quale adeguano, più che le caratteristiche qualitative, l'immagine ed il marketing ad essa relativo.
Naturalmente, se si decide di porsi su una fascia alta del mercato, difficilmente lo si potrà fare con un prodotto "scadente". Ma da qui ad avere un corretto rapporto qualità prezzo "la strada" è lunga...
Su questo argomento sono abbastanza in conflitto con me stesso perché da una parte ti do totalmente ragione: il prezzo lo fa il mercato!
Dall'altra penso che se il mercato non facesse il prezzo in modo del tutto, o in parte, sconsiderato, lasciandosi abbindolare, non potrebbero esistere aziende che si permettono di "prendere per il naso" i clienti proponendo oggetti di valore doppio o triplo rispetto ad altri della stessa qualità, ma privi di un supporto pubblicitario e commerciale di pari livello, o semplicemente commercializzati in modo, per me, più onesto.
Questa è quindi comunque "responsabilità" di noi compratori.
Ho personalmente trovato molto saggia l'idea a suo tempo espressa da Cristiano di porsi un limite di prezzo per l'acquisto delle pipe: sono convinto che se noi fumatori facessimo un po' tutti così, i produttori sarebbero giocoforza costretti a rivedere le loro politiche dei prezzi, restando più in linea con un miglior rapporto qualità prezzo.
In questo caso la concorrenza sarebbe davvero basata sulle differenze estetiche e qualitative e non sul nome o sullo status symbol legato a certe marche.
Il problema per me è tutto qui: ci sono persone persone disposte a spendere certe cifre e le aziende le "accontentano"... Ma non mi sembra una grande "furbata" da parte di chi acquista...
Posso fare un esempio, come chiunque di noi, proprio recente: sto rodando la Brebbia Giò Pura Noce appena acquistata. Il suo valore di mercato è, a listino, 198,00 euro, cioè la metà o un terzo, se non un quarto, di quello che chiederebbero alcuni marchi per modelli con paritetiche caratteristiche tecnico estetiche (compattezza e disegno della venatura, precisione dell'innesto, ecc). Posso garantire che, avendo la possibilità di un confronto diretto, non ha nulla, ma proprio nulla, da invidiare a pipe come Castello, Dunhill o altre che, come già detto, costerebbero almeno due o tre volte tanto... Solo che so benissimo che in un contesto di fumatori di pipa, riempie senz'altro di più la bocca dire che si fuma una Castello piuttosto che una Brebbia...
Mi scuso per la lungaggine del mio intervento, ma mi piacerebbe che un po' più spesso ci ricordassimo che il "mercato" siamo noi e che dovremmo essere noi a fornire le indicazioni alle aziende sulle loro politiche commerciali, invece di subirle, convalidandole, più o meno consapevolmente.

[enrikon]

Caro Rod, sono abbastanza d'accordo con te su tutto tranne sul fatto di mettersi un limite di spesa per ogni pipa acquistata. E perché​ non - allora - un limite di pipe? Io mi conosco, è perfettamente inutile che mi imponga un limite di prezzo quando poi la pipa che mi piace davvero costa di più. Non saprei resistere, lo so già. Preferisco limitarmi nel numero di acquisti, ma questo vale per me, ovviamente.

Poi è vero che il mercato lo facciamo noi, ma se - per assurdo - tutti ci mettessimo d'accordo nel non comprare pipe (ma anche ogni altro genere di consumo) oltre una certa soglia di prezzo, non sarebbe di fatto più un mercato libero, e questo non mi piace.

[RHODESIAN]

Caro Rod, sono abbastanza d'accordo con te su tutto tranne sul fatto di mettersi un limite di spesa per ogni pipa acquistata. E perché​ non - allora - un limite di pipe? ...
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Preferisco limitarmi nel numero di acquisti, ma questo vale per me, ovviamente.

Permettimi di dire che, per me, sono due cose diverse: un limite sull'importo implica in automatico una selezione tra marchi, tipo di offerta e, nella misura in cui al mio precedente post, un'indicazione di mercato per i produttori; un limite nel numero implica la rinuncia a quell'aspetto collezionistico proprio della pipa e sarebbe, questo si, una pesante limitazione per se stessi e per il mercato.

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Poi è vero che il mercato lo facciamo noi, ma se - per assurdo - tutti ci mettessimo d'accordo nel non comprare pipe (ma anche ogni altro genere di consumo) oltre una certa soglia di prezzo, non sarebbe di fatto più un mercato libero, e questo non mi piace.

Sarebbe libero nella misura in cui i fumatori riuscissero a far capire ai produttori che non sono disposti a farsi prendere in giro. A me questa libertà sembra molto interessate...

[NCH]

È così per tutto, non per niente negli USA circola la battuta che le Lacoste sono magliette da 20 dollari col coccodrillo da 200, poi ci sono i signor nessuno che prendono esempio e fanno pipe care da subito, e qualcuno è pure bravo, ma pochi.

[Nic Salamandra]

Se quelli che la pensassero come Eriko fossero come lui, OK...purtroppo però le super centinaia di Euro, o migliaia, per una pipa, mette l acquirente nel obbligo di dire che fuma meglio di qualsiasi altro, per non dover ammettere le alternative logiche del pollo-snob. L antropologia inthopika che ne deriva, pessima invasiva e nota, sfavorisce la libertà a ogni livello, per la logica algoritmica siete pochi pagate tanto e sempre agli stessi (come da altro post pl(IT)iko)....altro che libero mercato...per questo la diversificazione di stili e gusti è sia politikon che ekonomikon, caro Érikhon