Autore Topic: Yasmine  (Letto 15802 volte)

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Yasmine
« il: 06 Febbraio 2020, 17:39:46 »
Che mi risulti unico o quasi unico tabacco per pipa (a secco) prodotto in Tunisia.
Costo 9 dinari al pacco, cioè 3 euro. Lo cito come curiosità per il turista più che altro.
Si chiama “Yasmine” ed è un scaferlati scuro aromatizzato al gelsomino (aromatizzazione nazional-popolare questa che rimanda alla recente “rivoluzione dei gelsomini” tunisina tra le altre cose).

Una recensione francese entusiasta lo descrive come: “ un tabac a utiliser au WC dans ses cas “  ;D
Conoscenti siculo-ragusani, marinai, invece me ne parlavano benino per quel prezzo, il che mi fa venire il sospetto che forse esista anche una versione non aromatizzata. Boh. Proverò.
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Offline enrikon

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Re:Yasmine
« Risposta #1 il: 06 Febbraio 2020, 21:09:10 »
Prova ed educici!

Offline Cristiano

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Re:Yasmine
« Risposta #2 il: 08 Febbraio 2020, 10:36:48 »
Interessante, a parte il gelsomino
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Offline Nic Salamandra

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Re:Yasmine
« Risposta #3 il: 10 Febbraio 2020, 11:31:39 »
Beh, a parte il benaltrismo capiscitorio del “francese”, monotonamente cessista (profumatore del c., scaricato nel c.) e “sessista” (piace alla mia ragazza etc…) in versione “trivial”, per cui non suggerirei-sarebbe inutile- un pizzico di ego-eurocentrismo in meno, ma almeno un pizzico di nozioni elementari in più, la fava tonka abita gli scaferlati francesi non appena si presentano per sola pipa (Narval Bleu) laddove i cubetti, esattamente come i panetti di cartone del Forte fino a poco tempo fa, sono-erano multi uso. Di più, la cumarina abita assai tradizionalmente- trasversalmente  e bene gli scuri (sia fired che dark air) robusti, ne è un esempio il sopravvissuto Cob Flake. L’Amsterdamer tradizionale, ben rieditato proprio in Francia (ora MacB) aveva le due versioni in un taglio praticamente da rolllo: quella “amaranto”, naturale,  è passata pochissimo da noi, ma francamente, anche mettendomi nei pani d’un “capiscitore” di taglio diverso dal mio, penso che quella azzurra, alla fava tonka, fosse migliore senza se e ma, per lo meno nella pipa.

Il Clan ha avuto un destino simile: la versione in “bianco e nero” (ma sempre “scozzese”), la naturale, è durata poco… ma anche qui, benché il melange era più chiaro dello stesso Amsterdamer e dunque forse meno indicata l’aromatizzazione su  tabacchi chiari di loro delicati e oltretutto “calorosi”, i leggendari tempi della “Lingua di Cervo” volgono a vantaggio della linea “aromatic”, sia nell’impatto popolare che in ottica (personalmente parlando) “critica”. Sul Fliyng Dutchman il discordo è parzialmente lo stesso: in verità il Regular in latta bianca (ne gustai una da 100 gg.), pur altrettanto meteorico, era una cosa unica e fantastica,  il “trinciato assoluto” della specie, roba nel suo specifico di prima linea accanto a tutte le altre eccellenze anglo-americane, che vi pajano e piacciano.

Tornando allo “scaferlati aromatic” in versione coloniale magrebina, la sostanza del giudizio non può riguardare il versante Cumarina-eo Gelsomino… a occhio la prima ci risulterebbe più “familiare”, ma anche il gelsomino ha notevoli trascorsi nelle tabacchiere (i petali) e addirittura in fumata (semi secchi)… un tratto dunque di sopravvivenze più che altro “retrò” panmediterranee,  con legami interni forse attinenti al Narghilè, e dunque alla cultura delle melasse che contengono il tabacco, anziché esserne infibrato e compattato come nei navali anche europei primitivi. Poi, se a Nord l’aromatizzazione era finalizzata agli ambienti chiusi (dato il clima), in Tunisia, patria di fumatori perenni anche casalinghi senza possibilità d’opposizione, si può immaginare una attinenza simile.

Post dai molti spunti questo di Baffo, certo da confrontarsi- integrarsi, come auspica Enrikhon, con chi sta lì. Magari, la visione uso “Montenegro alla Pescatora” dei siracusani folkapiscitori che danno il metro alla “competenza-infantilismo-effemminatezza” (inthopicamente parlando)a chi poco dista ma molto nel suo specifico sa, è forse da integrarsi con altre vedute anch’essa.  ;D


« Ultima modifica: 10 Febbraio 2020, 11:46:14 da Nic Salamandra »
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Re:Yasmine
« Risposta #4 il: 10 Febbraio 2020, 12:29:11 »
Sarei curioso di provarlo, potrebbe non essere male questo "mediterranean soapy".
Io studio l'ignoranza, sondo la stupidaggine, anatomizzo la puerilita', faccio la vivisezione di cio' che e' grottesco e imbecille sull'esistenza del prossimo...documento adattissimo per arricchire il museo della cretineria (Petrolini)

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Re:Yasmine
« Risposta #5 il: 10 Febbraio 2020, 16:35:20 »
Cmq scommetto che non c è una versione non aromatizzata ...anche perché Gelsomino senza Gelsomino la vedo dura :D
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Offline Bartleby

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Re:Yasmine
« Risposta #6 il: 10 Febbraio 2020, 19:43:40 »
Guarda forse esiste una versione non aromatizzata perché quello della foto in effetti si chiama YASMINE EXTRA mentre esiste anche uno in busta rossa che si chiama solo YASMINE.
Linko il sito del produttore:
http://www.rnta-mtk.com.tn/en/nosproduit.php?rub=2&code=3

Comunque non si trovano facilmente.
Se mi capita di vederlo a Tunisi lo compro e vi faccio sapere.
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Offline caporaiss

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Re:Yasmine
« Risposta #7 il: 10 Febbraio 2020, 20:37:53 »
..... INSOMMA ROBACCIA ....
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Godere delle sconfitte altrui è come essere impotenti e masturbarsi mentre ti trombano la moglie (Gianni Agnelli)

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Re:Yasmine
« Risposta #8 il: 10 Febbraio 2020, 20:40:09 »
Presumibilmente  ;D
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Re:Yasmine
« Risposta #9 il: 11 Febbraio 2020, 09:20:37 »
Da ragazzino ho avuto un flirt ad una festa scolastica con una mia compagna di classe di nome Yasmine; sapeva di gelsomino anche lei.

PS: Ramon, ma in Russia esiste qualche miscela nazionale, magari retaggio dell'epoca sovietica?
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Offline Nic Salamandra

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Re:Yasmine
« Risposta #10 il: 11 Febbraio 2020, 09:29:16 »
Guarda forse esiste una versione non aromatizzata perché quello della foto in effetti si chiama YASMINE EXTRA mentre esiste anche uno in busta rossa che si chiama solo YASMINE.
Linko il sito del produttore:
http://www.rnta-mtk.com.tn/en/nosproduit.php?rub=2&code=3

Comunque non si trovano facilmente.
Se mi capita di vederlo a Tunisi lo compro e vi faccio sapere.

mah guarda davvero quasi scherzavo… in effetti un titolo può certo alludere a un contenuto concreto, anche no, ed entrambe le cose. Il "rosso" in quell'ambito di tipologie significa "base unflavoured" in almeno due casi, proprio tra quelli citati: l'Amsterdamer e il Narval… anche se in quest'ultimo il Rosso è un virginia liscio non esente da un certo impatto olfattivo un pizzico "esagerato".

Sulla porcheria, puoesse… io, da modesto appassionato di filosofia e dunque del "de gustibus EST disputandum", tratto, sempre amatorialmente,  tra le mie privilegiate questa materia, in cui EST e NON EST sono aggrovigliati (nel senso che non si parla di arte ma nemmeno alta enologia, per indenderci) e comunque, quando una cosa funzionasse per qualcun altro, tra i mille impatti diversi che può avere lo stesso tabacco e le mille componenti non-tabagiche di una fumata, stento a capire chi può giudicare cosa, e talvolta anche perché… Gli elementi di fatto (ad esempio scaferlati e popolo di grandissimi fumatori) deporrebbero comunque verso la prudenza e l'attesa di cosa potrai dirci nei prossimi, a questo punto molto attesi, sviluppi... ;)
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Re:Yasmine
« Risposta #11 il: 11 Febbraio 2020, 10:11:24 »
Ma infatti credo possa anche piacere, al di là della qualità della materia prima. Appunto ho notizia di quei siculi che lo apprezzano, altrimenti non ne avrei parlato (e quando ho chiesto a uno di quelli: “ma in Italia che tabacco ti piace fumare?” mi è stato risposto l’Amphora Rosso, quindi più o meno ho chiaro il “genere” di riferimento.

Daniele in Russia no, dell’epoca sovietica “antica” no. Stalin stesso fumava sigarette “Herzegovina Floor” , con base tabacco di Giava, prodotte a Mosca, rotte nella pipa e non ci sono operazioni Amarcord in questo senso. Di quella più recente era tutto tabacco bulgaro poi sparito dal mercato con la fine dell’URSS.
Si trovano invece, quando le trovi, buste evocative di “cherkassky tabak” che è un prodotto oserei dire mitologico, dai molti nomi pseudocommerciali (come “Ozereg”) legato all’epoca degli Zar. Qui la storia:

https://dergipark.org.tr/en/download/article-file/491812

Direi che è questo, il “cherkassky”, l’unico tabacco veramente russo nel DNA. Quello che fumavano i contadini nella tradizione popolare e che veniva usato anche come moneta di scambio.
« Ultima modifica: 11 Febbraio 2020, 10:18:38 da Ramon »
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Re:Yasmine
« Risposta #12 il: 11 Febbraio 2020, 10:28:15 »
Grazie Ramon, l'articolo sembra interessante. Capperi...tabacco bulgaro, quindi fumavano "balcanico"...  ;D

Nic, ma la filosofia - almeno quella degna di questo nome - non si occupa di "gusti", ma di pretese di verità. Non ha ancora calato le braghe dinnanzi al dilagante relativismo New-Age, anzi la "verità" sta riaquisendo terreno perduto in questi ultimi decenni.
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Re:Yasmine
« Risposta #13 il: 11 Febbraio 2020, 11:05:39 »
Si d'accordo intendevo proprio questo… la discussione sul "gusto" fino appunto a definire una estetica, che è il contrario del relativismo, però sempre in dominio "critico" e non dogmatico. Questo è il bello…

Ben lungi da accettare relativismi in qualsiasi ambito che riguardi latamente il "gusto", come certo anche il nostro,  vi sono però delle collocazioni di campo diverse, in cui, a seconda, un certo relativismo può avere maggiore o minore giustificazione… e in queste collocazioni, sono diverse e molto quelle dell'enologia e gastronomia elettive, rispetto le nostre, pur tra molte affinità. Ecco, sforare amplificando la portata di queste affinità, a detrimento delle differenze (ad esempio, fumare tutto il giorno non è bere e mangiare tutto il giorno; o la meravigliosa miscela Bozzini nata per diluire in Balkan non è mettere il burro sul pesce; o "è buono ciò che piace" ha una liceità maggiore qui piuttosto che nella musica o anche solo il vino etc...), può condurre a una arroganza immotivata, oltretutto fondata su basi daltoniche…

a domani (sperèm) :)
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Re:Yasmine
« Risposta #14 il: 11 Febbraio 2020, 12:42:19 »
Sulla questione della "liceità" ti rispondo con la parafrasi del celebre detto di Eraclito : "anche presso i tabacchi abitano gli dei."
Poi dai, non mi citare l'enologia, dove di fuffa, arroganza e fuffa arrogante ne circola a ettolitri.  ;D
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Re:Yasmine
« Risposta #15 il: 11 Febbraio 2020, 13:23:44 »
In effetti Omnia munda mundis, come disse Pertini ungranduomo di ritorno dai campionati di calcio di Spagna.

La capiscitoria è trasversale, ma anche longitudianale-trans-vestita, su accoppiamenti xenotopici tra arte e eno-ano-logia- e kul-inaria producenti traslazioni assonometriche ortogonali su skematike pre-supposte di Tabacchi&Co si incrocia e tracima grondando imbecillità (più o meno confliggenti con i propri interessi) da circa un ventennio (fascista fascista) debordando (da ogni e dove? dov'e?)  sui nostri penduli sferoovoidi  che già madre natura ci ha omaggiato di inusitata grandezza ma che ora abbisognano, a causa loro, della antica carriola che per tanto tempo, durante i nostri anni più verdi, ha trasportato le terga del mitologico "nonno" mezzo uomo uniruotato biammanicato che era più spesso Tuo un po' meno Mio e quasi mai Suo.
 :-*
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Re:Yasmine
« Risposta #16 il: 11 Febbraio 2020, 19:23:00 »
Mah. Il capiscitore - per come intendo io bonariamente tutta la faccenda - non è un’altro essere, ma un’altra cosa.
La trasformazione che avviene in lui è quella che avviene da fumatore comune ad un minerale compatto composto da tante pietre interiori che si moltiplicano in maniera infinita ed il cui inventario costituisce la sua stessa ed unica ragione di vita-non-vita.
Diversamente non mi spiegherei video come questo che vi linko sotto, e che per vostra comodità vi sintetizzo così: “tutti i tabacchi in busta fanno cagare, quelli in latta invece sono buoni”. E questo qui è pure considerato un guru del fumo lento.
Capite che non è un uomo che parla, neppure un diversamente-uomo, ma un minerale appunto, “capiscitorio” ovviamente, come sopra ho descritto con difficoltà.
Secondo me.

https://youtu.be/od2WllAka4w
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Offline caporaiss

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Re:Yasmine
« Risposta #17 il: 11 Febbraio 2020, 19:28:45 »
A mari semu
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Re:Yasmine
« Risposta #18 il: 12 Febbraio 2020, 14:22:04 »
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« Risposta #19 il: 12 Febbraio 2020, 15:54:59 »
La rivoluzione del gelsomino
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Re:Yasmine
« Risposta #20 il: 13 Febbraio 2020, 15:33:15 »
L Alta Enologia… lì la fuffa è tanta ed averla mutuata noi è tanto più risibile perché lì si tratta cmnq di prodotti voluttuari, da somministrazioni endemicamente occasionali; pure fossi viziatissimo e ricco sfondato e andassi per le due volte al giorno nei pasti principali, il fumo nelle varie esigenze può arrivare anche alle 16 ore pro die, continuative, per cui l’dea riduzionista in alto secondo la quale tutto è schifoso o al massimo propedeutico (secondo l’età, la competenza, il “dan” insomma) ha il doppio difetto di imitare quella fuffa senza averne il motivo causale ancorché immotivato, e addirittura superarla perché l’enologo snob non disistima i vini “normali”, né chi li beve; di più, i nostri "vini" “normali” superano nemmeno troppo difficilmente alcuni blasoni (ad esempio, Amphora colorato, o anche no, con dark air cured, ma anche kentuky, in infiniti rapporti nella funzionalità quotidiana); di più, lì blasoni e prodotti comuni possono  essere pressoché identici nel tasso alcolico, mentre quello nicotinico ha dislivelli anche paurosi, con le tecniche di tostatura e diluimento da intingolo a secco come nei moderni che abbassano decisamente, permettendo a persone poco tolleranti o nei limiti sanitariamente a rischio, di farsi più docilmente i propri momenti con la PIPA, che sono la cosa centrale; di più appunto,  la Pipa rispetto al Bicchiere é supporto a una totalità di condizioni, non solo a un contenuto materiale… Di più….

Sarà inutile sottolineare che nessuno si riconosce e giustamente nel Capiscitore, come nessuno nel Consumatore Medio, eppure nei rispettivi ambiti sono “figure” che tirano le rispettive economie IT e OT, con la griffe, con la spocchia, col prezzo pazzesco accettato (che sestuplica anziché raddoppiare), con lo status symbol e le mille dinamiche di accettazione-imitazione. Del resto, perché non basta riconoscere, come la buona enologia fa anche quando modesta e pop, che ci sono le eccellenze, la grandi tradizioni, i vini e i tabacchi cui dedicare situazioni altrettanto preziose? (poi per qualcuno sono 10 al giorno, cavoli suoi). No, bisogna fare la riduzione dell’altro a scarto o passaggio ridotto alla sua presunta inevitabile finalizzazione, chissà perché, nonostante che la mancanza di senso dovrebbe essere lampante. Insomma un mondo rovesciato di cui nessuno dei presenti fa parte, o tutti in primis io almeno un pochino sì. Sarebbe un crimine? Neanche per idea! Semplicemente la spiegazione-imho semplicissima, inossidabile- d’un microsistema piccolo che ci riguarda, nelle caratteristiche che hanno preso il sopravvento e hanno portato, sia male o sia bene, a s-popolarizzare la Pipa in decenni nei quali sulle alternative al fumo inalato di sigarette si è fatto e promosso e sviluppato di tutto…

Aspettando il Gelsomino Rosso, cari saluti…  :)
« Ultima modifica: 13 Febbraio 2020, 15:35:21 da Nic Salamandra »
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Re:Yasmine
« Risposta #21 il: 13 Febbraio 2020, 15:44:21 »
Molto giusto e insolitamente ben spiegato, aderisco senza riserve a questo “manifesto” purché non si trasformi in “piattaforma programmatica”.  ;D
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« Risposta #22 il: 14 Febbraio 2020, 09:19:38 »
E' interessante come nella nostra lingua "sapere" mantiene ancora il doppio significato, ereditato dal latino "sapio", che rimanda da un lato all'attività dell'intelletto (sapere qualcosa, conoscere) e dall'altro alla sfera dei sensi (sa di qualcosa, avere il gusto di). Il vero capiscitore, allora, è colui che ne capisce perché fonda il suo sapere sul sapore. E scusate se è poco...
« Ultima modifica: 14 Febbraio 2020, 10:15:16 da birdeye »
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« Risposta #23 il: 14 Febbraio 2020, 09:51:37 »
Il termine è di Caporaiss, geniale, ma proprio per questo dovrebbe essere fiero che viaggi autonomamente e che nel tempo acquisisca diverse sfumature... l'accezione di fondo però non dovrebbe a mio avviso ribaltarsi, restando grottesco-negativa... poi, sul capire, comprendere, sapere, esercitare saggezza, soppesare senza giudicare etc... ognuno ha tomi salmi o semplicemente proprio "gusti" cui riferirsi... e a trattarne, almeno nel mio caso, annoierei senz'altro... dunque, concordo....
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« Risposta #24 il: 14 Febbraio 2020, 13:39:44 »
E' interessante come nella nostra lingua "sapere" mantiene ancora il doppio significato, ereditato dal latino "sapio", che rimanda da un lato all'attivit� dell'intelletto (sapere qualcosa, conoscere) e dall'altro alla sfera dei sensi (sa di qualcosa, avere il gusto di). Il vero capiscitore, allora, � colui che ne capisce perch� fonda il suo sapere sul sapore. E scusate se � poco...

Ma Capiscitore deriva da capio che ha tanti significati tra i quali anche capire, comprendere, prendere, afferrare, ottenere, appropriarsi, impossessarsi di qualcosa, ecc.; non da sapere (Sapiente - Sapientone).
Il termine corretto nel nostro ambito sarebbe intenditore oppure (meglio) esperto, mentre la genialità appunto di "Capiscitore" sta nella connotazione grottesco-negativa. E' un termine abbastanza usato nel sud qui mirabilmente proposto, come già detto, dal mitico Capo.

Di Capiscitori (appunto sedicenti esperti) se ne trovano in tutti gli ambiti ed anche ad altissimi livelli! Un esempio a caso, si spacciano per Virologi: biologi molecolari, genetisti, veterinari, igienisti, chirurghi, infettivologi, epidemiologi, farmacologi, chimici, informatici, economisti, imprenditori e chi più ne ha più ne metta.
Tutti Capiscitori con la "C" maiuscola! :-*

Speramo bene... :o
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« Risposta #25 il: 14 Febbraio 2020, 13:57:38 »
Il riferimento a "sapio" l'ho introdotto solo per dire c'è anche chi sa perché parla per esperienza diretta (dal sapere dei sensi a quello dell'intelletto) e non per sentito dire. Magari lo fa con toni che possono sembrare capiscitori; bisogna imparare a distinguere, altrimenti si rischia di cedere terreno all'invidia o al risentimento. Per dirla con Nietzsche : "Che gli agnelli nutrano avversione per i grandi uccelli rapaci, è un fatto che non sorprende: solo che non v'è in ciò alcun motivo per rimproverare ai grandi uccelli rapaci di impadronirsi degli agnellini."
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« Risposta #26 il: 14 Febbraio 2020, 14:06:00 »
Insomma, il Capiscitore è un po' ovunque in itaglia. Il Capiscitore è opinionista per definizione e viceversa. Il Capiscitore quasi sempre ha seguito un corso per corrispondenza o serale a giorni alterni per due settimane con esercitazioni incluse o un master tutti i sabato mattina nell'ultimo fine settimana di ogni mese o un "percorso di sapere capiscitorio" includente seminari dimostrativi, conferenze con Capiscitori Professori e visite guidate. Alle volte, il Capiscitore ha una pergamena scritta con caratteri gotici che attesta che è un "Vero Capiscitore"; più spesso, non ha la pergamena (essendo veramente un vero capiscitore non ha bisogno di attestati, ovvio!) ma ha scritto uno o più volumetti (acquistabili anche online) sull'argomento della sua capiscitoria, ma potrebbe aver scritto anche su argomenti assai differenti in quanto la sua capiscitoria si propaga per contiguità secondo - il teorema di Keplero "ché se nun è farso sarà vero"- , sine die. Il Capiscitore Sommo ha almeno un canale iuturbe o un blogs o un forum o un sito internette o una pagina fecibuk.
 :-*
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Re:Yasmine
« Risposta #27 il: 14 Febbraio 2020, 14:11:44 »
CVAB & colleghi, non dimenticate il meta-capiscitore,
ovverosia il capiscitore di capiscitori. 
;D
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« Risposta #28 il: 14 Febbraio 2020, 14:19:22 »
Il riferimento a "sapio" l'ho introdotto solo per dire c'� anche chi sa perch� parla per esperienza diretta (dal sapere dei sensi a quello dell'intelletto) e non per sentito dire. Magari lo fa con toni che possono sembrare capiscitori; bisogna imparare a distinguere, altrimenti si rischia di cedere terreno all'invidia o al risentimento. Per dirla con Nietzsche : "Che gli agnelli nutrano avversione per i grandi uccelli rapaci, � un fatto che non sorprende: solo che non v'� in ci� alcun motivo per rimproverare ai grandi uccelli rapaci di impadronirsi degli agnellini."

Insomma, se ho compreso bene quello che intendi: Elton John, The circle of life. I Capiscitori soindercircleovlaiv!

Comunque, concordo!
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« Risposta #29 il: 14 Febbraio 2020, 14:21:35 »
Beh, certo!
Io di Capiscitori me ne intendo!
 :-*
Io studio l'ignoranza, sondo la stupidaggine, anatomizzo la puerilita', faccio la vivisezione di cio' che e' grottesco e imbecille sull'esistenza del prossimo...documento adattissimo per arricchire il museo della cretineria (Petrolini)

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Re:Yasmine
« Risposta #30 il: 14 Febbraio 2020, 18:32:13 »
E' in ambito pipario che il termine capiscitore è più indicato, sostanzialmente è colui che sa tutto a cui non bisogna insegnare nulla, quanti capiscitori in questo settore ho visto e conosciuto, il capiscitore è colui che fuma latte e tin dei più prestigiosi marchi mondiali e che le sue pipe sono le migliori, guai a contraddirlo o fargli capire qualcos'altro; il capiscitore è colui che odia il kentucky in pipa o meglio il toscano, è colui che odia gli aromatici/aromatizzati perchè ne ha sentito parlare e ne ha fumato solo 1 o 2, il capiscitore è quello che di tabacchi al latakia sa tutto e conosce tutto, ma il capiscitore non so se sa distinguere un vero perique da un falso perique o un orientale coi controcazzi da una tin da 60 euro dall'america, oppure un burley nostrano da un burley di K&K.
Ci sarebbe ancora da scrivere, ma come ha ben detto Claudio Villa sul web è il più attrezzato (feisbuck, forum, utubu, moderatore, amministratore e sito personale)
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Re:Yasmine
« Risposta #31 il: 14 Febbraio 2020, 18:40:55 »
Ah dimenticavo, il capiscitore è colui che se non hai fumato il latakia Wellauer o FVF di tabacchi non sai nulla.
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Re:Yasmine
« Risposta #32 il: 14 Febbraio 2020, 19:19:36 »
Il Fondatore non è contraddicibile poi la cosa più funziona più  si integra di vita propria ma siamo certi che dalla nota umoristico negativa non si esce dire "Buon capiscitore" suona come "illustre kapa e k.zzo" ;)
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Re:Yasmine
« Risposta #33 il: 14 Febbraio 2020, 19:46:21 »
Si d’accordo su tutto ragazzi, ma se non avete mai fumato il Navy Rolls o il Dark Flake, n’ndo annate?! Il toscano nella pipa?? Roba da matti...  ;D ;D
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Re:Yasmine
« Risposta #34 il: 14 Febbraio 2020, 19:47:53 »
Ci riprovo.
Per me il Capiscitore (grottesco, sui generis, ecc...) è colui il quale - nonostante l’esperienza di fumo maturata nel tempo - non è arrivato ancora alla conclusione che il sacro matrimonio (con la pipa) e la prostituzione (pipa in bocca) siano ugualmente convenzionali.
Il Capiscitore è ancora un immaturo, da questo punto di vista; crede ancora che vi sia una sola “convenzionale” Retta Via. Perciò alludevo alla “mineralita’” dei concetti da lui espressi, ritenendoli appunto poco umani.
Il Capiscitore percorre molti sentieri, sperimenta tipologie di tabacchi in continuazione, persuadendosi così di viaggiare attraverso il gusto, ma, in realtà, non vagabonda mai. Al massimo.... va con un “tabacco puttana”, una volta ogni tanto, giusto per spezzare la noia di una vita passata tra Sole Sante Miscele.
Il Capiscitore quindi non è, in definitiva, mai veramente libero dal suo nozionismo che, nozione dopo nozione,  come tanti sassolini s’accumula appesantendolo e rendendolo sempre più rigido, fin all’immobilità totale di pensiero.
Il Capiscitore, per me, quindi, è un “accettatore rassegnato”, che però, paradossalmente è più portato a rifiutare anziché accettare. E questo lo rende anche un pochino frustrato.
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Re:Yasmine
« Risposta #35 il: 14 Febbraio 2020, 20:26:44 »
Io invece ambirei al titolo. Basta non sopportare il toscano in pipa o occorre altro?

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Re:Yasmine
« Risposta #36 il: 15 Febbraio 2020, 10:30:41 »
Come gusti personali più specifici sono come Birdeye da quarant anni, per le problematiche "culturali" più "comunitarie" quanto solleva il Capo, ramazzottiano come me ma anche la Kommissione Intherna" è la specificità autoctona europea (dark air e Italian Ky) come gemme in combinazione con altri tabacchy "poveri" che sgomenta il Pantheon capiscitorio e apre un filotto di divaricazioni che meritano altre tastiere....
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Offline Bartleby

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Re:Yasmine
« Risposta #37 il: 15 Febbraio 2020, 12:58:34 »
Il Ramazzotti citato, nel nostro piccolo mondo ed in tema di capiscitoria  “da social”  sui generis, appartiene alla “Leggenda” le cui basi (o colonne portanti) vanno ricercate unicamente e giustamente nella sensualità e nel piacere panteista ed edonistico del fumodipipa.
Ma la “Leggenda” ramazzottiana è morta, come genere; è stata collettivamente archiviata e rimossa (colpevoli? i forum!) , anche se poi ci sorprendiamo, ancora oggi, nel constatare quanto di “vero” contenesse, umanisticamente parlando quell’approccio.
È tutto ciò prova come la ‘Verità” perseguita con accanimento terapeutico dal Capiscitore  sia utilissima unicamente “ad accrescere gli edifici dell’errore” (qualsiasi forma essi prendano, ed a qualsiasi “convenzionalità” scelgano di aderire).
Ramazzotti e le sue opere andrebbero considerate nella loro contraddittoria integrità e non solo a pezzetti. E nella loro integrità rifuggono i “nozionisti ramazzottiani” in primis, come è normale che sia.

Ed a questo punto mi-auto-aggiungo pure un’altra domanda:
ma il Capiscitore di Pipa & Tabacchi è sempre esistito?
inizia ad esistere con la pipa stessa?
oppure, quando i miei avi discendevano al seguito di Napoleone, lungo la cispadania verso il forte di Palmanova per poi andare in Russia, si poteva fumare la “bouffarde” (e parlarne) senza capiscitoria e capuanate (sinonimo di cazz..te) di mezzo?

Il concetto di “consumatore-medio” in fondo non è così antico.
Appartiene più al 900 che ad epoche antecedenti.
Forse anche quello di “Capiscitore”?

« Ultima modifica: 15 Febbraio 2020, 13:48:07 da Ramon »
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Re:Yasmine
« Risposta #38 il: 15 Febbraio 2020, 14:52:32 »
Confesso di non aver mai letto il Ramazzotti nè altri testi sulla pipa e nondimeno non mi sfugge la grandezza del Kentucky, specie - ovviamente - se lavorato a dovere. A me piace sopratutto nelle miscele virginiose Burley based, come la HU Nashville County che sto fumando con enorme gusto in questi giorni
Poi, forse grazie a un processo di mia progressiva decapiscizzazione, mi sono allontanato dai tabacchi di produzione USA che ora percepisco più come ingrediente buono per la farcitura dei loro tacchini ripieni che non come tabacchi da pipa. Truth takes time.

PS: Kentucky buonissimo anche combinato col Perique...
« Ultima modifica: 15 Febbraio 2020, 15:20:46 da birdeye »
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Re:Yasmine
« Risposta #39 il: 15 Febbraio 2020, 15:20:08 »
Baffo si capisce che stai dentro la letteratura  d alto cabotaggio ma stai fuori come un davanzale
..Non per la storia che ti senti di narrare ci mancherebbe ma sull attinenza di Ramazzotti ai problemi trattati e negli spunti proposti, che tra l altro non rigurdano leggenda e modelli ma i volgari bugiardini con quello che fumava, che sono opzioni concrete in ogni nostro tempo e che tirandone il filo senza alcuna esaltazione scolastica portano a n precise considerazioni rispetto il marketing del costume odierno...che fatica...proverò a ri soddisfarti in altro tempo e tastiera  ;)
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Re:Yasmine
« Risposta #40 il: 15 Febbraio 2020, 15:21:54 »
Fatica a digitare col phone eh?!
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« Risposta #41 il: 15 Febbraio 2020, 15:28:44 »
Guarda Nic, che non lo dicevo in sprezzo al buon Eppe. È che tra una cosa è all’altra non mi è semplicemente mai capitato di leggerlo. So del suo approccio concreto ed empirico che per certi versi sembrerebbe ricordare quanto faceva Celletti nella recensione delle esecuzioni di opera lirica.
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« Risposta #42 il: 15 Febbraio 2020, 15:30:27 »
Faticosissimo...ma forse ti riferivi a baffo Ramon...  ::) ;D ::)
« Ultima modifica: 15 Febbraio 2020, 15:35:24 da birdeye »
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« Risposta #43 il: 15 Febbraio 2020, 15:43:03 »
Ceeeerto il mi Baffo (Stalin) :-* ad majora
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« Risposta #44 il: 15 Febbraio 2020, 17:38:23 »
Non ti sforzare, in nessun senso Nic,
fuori sul davanzale dove mi hai messo (non mi sarei mai permesso questa licenza nei tuoi confronti) si respira aria fresca e non viziata dalla “militanza”, di qualsiasi segno o tema sia.
Dici che Ramazzotti proponeva “opzioni concrete” di quel fumava? Ergo Ramazzotti proponeva del mero nozionismo capiscitorio (o banalmente contro-capiscitorio rispetto alla capiscitoria odierna)?
Non concordo, e non concordo perché troppe volte ho letto Ramazzotti stesso “prendere le distanze” dalle sue ricette affermando candidamente che lui non le fumava (e tante volte neppure le “testava”).
Ergo concludo confermando grossomodo la mia tesi: l’approccio più nobile, edonistico ed onirico del Ramazzotti fu quello del vagabondare tra le miscele, inventando, proponendo, fantasticando, millantando, viaggiando attraverso il gusto per il gusto di viaggiare nei fumi di pipa , senza “Verità” e/o porti da raggiungere.
Nell’ultimo suo scritto pubblico, nel quale prende definitivamente congedo dall’argomento, quasi con timidezza “si scusa” per non aver resistito alla tentazione d’aver così tanto “giocato” tra pipe e tabacchi senza esser, di fatto, riuscito a “concludere” nulla, senza alcuna “certezza” da tramandare ai posteri. Questo era Eppe Ramazzotti in profondità, dietro e oltre i suoi “periodi”.
Anche attraverso tutta la sua prosa tematica dei suoi libri ha indicato a tutti noi una “leggendaria” e surreale luna, e come sempre la maggior parte si è fermata a guardare il suo dito (da dentro l’appartamento, ricettario ramazzottiano alla mano).
Questo è quanto.
Buona continuazione.


« Ultima modifica: 15 Febbraio 2020, 18:02:02 da Ramon »
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« Risposta #45 il: 15 Febbraio 2020, 18:10:07 »
Mi spiace...qui è una espressione paradossale compatibile con l affetto come nel caso...dice si "fuori argomento" con attinenza a uno spunto mio...Non militando tra quei giochi ne ho tratto l ispirazione su un "campo" che marcia da solo, sbaraglia il format in questione e  dà  dignità  a un universo che include...infatti io ho i gusti di Birdeye ma posso definirmi ramazzottiano secondo i crismi che intenderei  per sbaglio..la "militanza" sia pure clawnesca è del "tipo" sovra reale in argomento. Passo e chiudo :)
« Ultima modifica: 15 Febbraio 2020, 18:22:37 da Nic Salamandra »
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Re:Yasmine
« Risposta #46 il: 15 Febbraio 2020, 18:50:05 »
Non sono offeso, sfruttavo l’ingiusta collocazione nel davanzale per spiegare, forse meglio, perché ritenga l’opera di Ramazzotti di valore universale (di tutti i pipatori) e non solo in funzione utilitaristica ed anti-tetica rispetto al Pantheon capiscitorio attuale. Fare opera di “riduzione” selettiva del Ramazzotti-pensiero è un po’ come dire: “dio sta dalla nostra parte” e questo genera implicitamente militanza.
« Ultima modifica: 15 Febbraio 2020, 19:40:54 da Ramon »
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« Risposta #47 il: 15 Febbraio 2020, 19:10:43 »
Ma viene in mente solamente a me che uno che scrive un libro come "Il libro delle pipe" ti sta prendendo amorevolmente per il culo?
...insieme a tutta la Capiscitoria piparia, di allora e di tutte le epoche...
 :-*

p.s. "Il libro delle pipe" (di cui, ovviamente, posseggo una copia della prima edizione :-*) è come "Il capitale"  o come "L'origine delle specie", tutti li citano (a cazzo di cane) ma pochissimi li hanno letti (infatti vedi parentesi precedenti).
 :-*
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« Risposta #48 il: 15 Febbraio 2020, 19:25:10 »
Il cultore della pipa o meglio lo scrittore non ha nulla a che vedere con il capiscitore, lo scrittore è un poeta a volte scrive di fantasia, di sogni e aneddoti; il capiscitore è ben altro, tuttalpiù si è "formato" (per modo di dire) sul web ha letto qualche stronzata in giro o gli è stata raccontata in qualche cena di Natale fra gli anniversari dei forum o feste porchettare (vedi Cagli), possiede pipe commemorative annuali degli stessi forum e dunhill e charatan estate acquistate sulla baia, ha comprato su faccialibro dai più importanti sciuparadica del momento, insomma si è "formato" con l'era moderna e a bombardamenti tramite MP e messaggeria.

Non confondiamo la competanza Ramazzottiana e ci metterei anche Bozziniana e se volete Musiconiana, con l'attuale capiscitore di oggi.
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« Risposta #49 il: 15 Febbraio 2020, 19:35:40 »
Ma viene in mente solamente a me che uno che scrive un libro come "Il libro delle pipe" ti sta prendendo amorevolmente per il culo?
...insieme a tutta la Capiscitoria piparia, di allora e di tutte le epoche...
 :-*

p.s. "Il libro delle pipe" (di cui, ovviamente, posseggo una copia della prima edizione :-*) è come "Il capitale"  o come "L'origine delle specie", tutti li citano (a cazzo di cane) ma pochissimi li hanno letti (infatti vedi parentesi precedenti).
 :-*

Buono il riferimento a “Il Capitale”.
Effettivamente Marx sta alle postume interpretazioni marxiste (che disconobbe) come Ramazzotti starebbe a certe riduzioni del “ramazzottiano nozionista” a cui alludevo io nell’ampio discorrere sulla capiscitoria in genere.
« Ultima modifica: 15 Febbraio 2020, 19:37:14 da Ramon »
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« Risposta #50 il: 15 Febbraio 2020, 20:29:36 »
Concordo con caporaiss e aggiungo anche che più in generale c’è uno spartiacque largo e profondo tra chi, come noi vecchietti qui, si è formato (perlopiù in solitudine) al lentofumo ben prima dell’era internet, fumando quei quattro tabacchi che si trovavano nei tabaccai, e chi ci è arrivato per la via interconnessa e globalizzata, opulenta e ciarliera del mondo digitale.
Ramazzotti e Bozzini gli ho sfogliati diverse volte ma alla fine non sono mai arrivato a leggerli, forse perché le disquisizioni organolettiche sulle esperienze di fumata (leggi, recensioni tabacchi) finiscono sempre per annoiarmi.
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« Risposta #51 il: 15 Febbraio 2020, 21:30:57 »
Mah, io onestamente faccio un po’ fatica a mettere nella stessa frase Ramazzotti e Bozzini, sempre riferendomi allo stretto contesto della nostra discussione capiscitoria.
Per me Baldo Peroni-Eppe Ramazzotti-Diego Sant’Ambrogio costituiscono una “scuola” (pre-giornalistica) a se stante, “universale” ed allo stesso tempo scherzosamente “esoterica” e rivolta pertanto a dei non meglio identificati discepoli della nobile arte. In questo Ancien Régime Nazional Pipico di divagazioni organolettiche “recensorie” ve ne sono ben poche, si bada più alla sensualità, all’estetica del fumare la pipa, edonismo compreso, ed alla tecnica di fumata, più che alla tecnologia delle pipe stesse (se non come mere osservazioni da “collezionista” di pipe curiose ed antiche).
Giuseppe Bozzini, Musico’, Pellissone e tutti gli altri venuti dopo già abbandonano - prima dell’avvento di internet - quella strada “per pochi” e si rivolgono “essotericamente” ad un pubblico più largo e meno preparato. Forse nasce già li, in quel momento, nel passaggio da esoterico ad essoterico il germe della capiscitoria.
Poi se vogliamo ridurre “il Capiscitore” a sinonimo di “coglione” o cose simili ok. Anche questo in fin dei conti è un modo possibile di interpretare la cosa, un po’ troppo terra-terra nonché fazioso a mio avviso ma ok. Del resto ho già manifestato in altre precedenti occasioni la mia perplessità sull’onestà intellettuale di chi ha voluto proporci suddetto neologismo (= Capiscitore).
« Ultima modifica: 15 Febbraio 2020, 22:14:41 da Ramon »
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Re:Yasmine
« Risposta #52 il: 15 Febbraio 2020, 21:36:15 »
...quindi potremmo dire:

Tratto t'ho qui con ingegno e con arte
lo tuo piacere omai prendi per duce (fascista fascista)
fuor se' de l'erte vie, fuor se' de l'arte
 :-*
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Re:Yasmine
« Risposta #53 il: 17 Febbraio 2020, 14:28:42 »
Mah, io onestamente faccio un po’ fatica a mettere nella stessa frase Ramazzotti e Bozzini, sempre riferendomi allo stretto contesto della nostra discussione capiscitoria.
Per me Baldo Peroni-Eppe Ramazzotti-Diego Sant’Ambrogio costituiscono una “scuola” (pre-giornalistica) a se stante, “universale” ed allo stesso tempo scherzosamente “esoterica” e rivolta pertanto a dei non meglio identificati discepoli della nobile arte. In questo Ancien Régime Nazional Pipico di divagazioni organolettiche “recensorie” ve ne sono ben poche, si bada più alla sensualità, all’estetica del fumare la pipa, edonismo compreso, ed alla tecnica di fumata, più che alla tecnologia delle pipe stesse (se non come mere osservazioni da “collezionista” di pipe curiose ed antiche).
Giuseppe Bozzini, Musico’, Pellissone e tutti gli altri venuti dopo già abbandonano - prima dell’avvento di internet - quella strada “per pochi” e si rivolgono “essotericamente” ad un pubblico più largo e meno preparato. Forse nasce già li, in quel momento, nel passaggio da esoterico ad essoterico il germe della capiscitoria.
Poi se vogliamo ridurre “il Capiscitore” a sinonimo di “coglione” o cose simili ok. Anche questo in fin dei conti è un modo possibile di interpretare la cosa, un po’ troppo terra-terra nonché fazioso a mio avviso ma ok. Del resto ho già manifestato in altre precedenti occasioni la mia perplessità sull’onestà intellettuale di chi ha voluto proporci suddetto neologismo (= Capiscitore).
Ottima riflessione Ramon. Io dico quello che è per me il termine "Capiscitore", tanto efficacemente introdotto dal Capo. Capiscitore, per me, ripeto per me, è colui che accompagna al suo dire caratteri di supponenza, superbia, saccenza, non accompagnate da autorevolezza. I tanti recensori della carta scritta, e ricordo anche Teolato su Adp, avevano grande conoscenza ma la dispensavano con bonomia. Molti soloni del web, al contrario, pur a volte "sapienti", non disgiungono sapienza e saccenza. Fa eccezione 13pipe, dove la "superbia intellettuale" è accompagnata da doti affabulatorie che, almeno a me, fanno perdonare tutto. Mi sono spiegato? Speriamo
"Bohhh tieniti le tue adorate dunhill e pipe da snobe i tuoi tabacchi da bancarella del mercato" Cit. toscano f.e.

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Re:Yasmine
« Risposta #54 il: 17 Febbraio 2020, 16:53:41 »
Pur condividendo la tua attenzione per la “forma” non ridurrei, di mio, tutta la questione “capiscitoria” ad un discorso di gradevolezza versus sgradevolezza formale (bonarietà versus saccenza). Il Capiscitore è un tipo sgradevole? In quanto è sgradevole quindi è Capiscitore? Diventa un tutti contro tutti, così.

Io, disgraziatamente, mi sento troppo coinvolto (a causa del mio stesso modo di esprimermi, intendo) per veder esaurita la questione in questa maniera. Ma un paio di concetti credo di averli ben chiari. Il primo è che “si parla sempre con troppo affetto del proprio club” ed il secondo è che “non si può essere piacevoli senza essere parte integrante del quadro”. Sociologia di base.

Ora, il Capiscitore (che si guadagna - a torto o a ragione - i “suoi” consensi) non è che sia un saccente ma il fatto è che tutti i saccenti risultino inevitabilmente dei Capiscitori, e lo fanno pesare. Lo fanno pesare perché si “pongono fuori dal quadro” ed, all’assiologia del club (verità alla pari), rispondono con l’assiologia personale (verità dall’alto) ... ed è questo, in definitiva, che crea un gioco di continui attriti e scontri... sgradevolezze personali “percepite” comprese.

Dunque, quanto sopra, riguarda esclusivamente la “forma” e solo in piccola parte la sostanza dei concetti espressi dalla Capiscitoria mentre io ipotizzo che - fuor di sociologia - se c’è (ma c’è?) qualcosa su cui discutere dovrebbe riguardare altro che il bon ton. Del resto, nevvéro, questo stesso illustrissimo conclave toscano, negl’anni gagliardi che furono, ha ospitato “firme” che non solo meritano un posto in vetrina nella Capiscitoria ma meriterebbero addirittura la creazione di separata categoria da denominarsi Grande Capiscitoria in antitesi a quella più spiccia ed odierna che potremmo definire come Capiscitoria Minore.

Solo per amor di chiacchiera, s’intende.
Con nostalgia mi son tornati in mente il Sire, TGOF, il Gab e le guerre puniche.
Sarà perché vivo vicino a Cartagine.
 ;D
« Ultima modifica: 17 Febbraio 2020, 17:48:44 da Ramon »
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Re:Yasmine
« Risposta #55 il: 17 Febbraio 2020, 19:22:24 »
Una nuova teoria, che non dà spettacolo

Proporrei altresì una nuova teoria sul Capiscitore che va oltre la sua apparenza e, nel farlo, definirei anzitutto con “capiscitorio” un TEMPO (ahimè, non determinabile ed inevitabilmente soggettivo) del fumatore di pipa.

Durante questo TEMPO nel fumatore di pipa sono riscontrabili alcune  caratteristiche (lacune?): bigottismo tabaccologico, affettazione relazional-pipica, delinquenza verbale comune, sentimentalismo da branco, faciloneria ed Improvvisazione.

Ma, nello splendido camaleontismo intrinseco del fumatore di pipa, nella sua evoluzione esperenziale, questo TEMPO capiscitorio è destinato, presto o tardi, a svanire portandosi con se gli ultimi residui di manifesta ed inevitabile “sgradevolezza” capiscitoria.

Fuor dal TEMPO capiscitorio il fumatore di pipa NON SI SENTE COLPEVOLE DI NULLA, in tema di pipe & tabacchi ed è questa acquisita consapevolezza che caratterizza la sua sopraggiunta MATURITÀ ed indipendenza pipologica (ovviamente non ravvede “colpa” neppure negli altri, va da se la reciprocità della cosa).

Ora, il fatto di traslare la “Capiscitoria” ed il “Capiscitore” in un ENTE TEMPORALE mi pare risolva bene tutti i nostri problemucci di coerenza emersi nel frattempo. Questa teoria non è, infatti, un (derisorio) fallo di reazione, non crea problemi d’onestà intellettuale, non concerne soltanto la “forma” e non esclude nessuno.

Come da sottotitolo, non dà spettacolo. Che delusione.
Infatti la metto qui senza dedicargli un topic, così, come gioco a concludere le mie divagazioni.
« Ultima modifica: 17 Febbraio 2020, 19:32:59 da Ramon »
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Re:Yasmine
« Risposta #56 il: 17 Febbraio 2020, 21:48:53 »
Sulla questione, parafrasando Nietzsche, mi sono sempre domandato: ma a forza di additare e riconoscere capiscitori, non si finisce per diventare capiscitori?  ??? ::)  ;D
Ma perchè non vai dal medico?! E che ci vado a fare... Non voglio mica smettere di bere o di fumare...

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Re:Yasmine
« Risposta #57 il: 17 Febbraio 2020, 22:21:45 »
No, si diventa meta-capiscitori, cioè capiscitori di capiscitori,
perché si continuerebbe a presupporre furbescamente che i capiscitori siano sempre “gli altri” e noi mai.
L’unico modo per uscirne credo sia proprio traslare il “concetto” su un’altra dimensione spazio-temporale. Oppure, similmente a Flaubert, ammettere che: “Moi, je suis le capisciteur”:D
Preferirei di no.

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Re:Yasmine
« Risposta #58 il: 17 Febbraio 2020, 22:22:56 »
Diciamo che nella prassi comunicativa si è imposta, forse come epifenomeno del politicamente corretto, una certa insofferenza verso chi - nel bene o nel male, a torto o a regione, a proposito o a sproposito - si prende libertà di esprimere dei giudizi netti, con forte pretesa di verità, fuori dal mormorio della melassa relativista. Allora invece di stare sugli argomenti ci si attacca ai modi, che vengono stigmatizzati o derisi.
Questa mannaia postmoderna sul giudizio di valore, ha per esempio collateralmente prodotto la disdicevole attitudine della classe medica a non “azzardare” più uno straccio di diagnosi. I pazienti vengono allegramente spediti a fare una risonanza o una TAC anche pur un dolore da unghia incarnita intasando così i centri delle visite specialistiche.
Il capiscitore, allora, è colui che si è persuaso di avere la stoffa per “dire la verità” (parresia), essendo invece solo un cialtrone in preda all’autosuggestione narcisista.
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Re:Yasmine
« Risposta #59 il: 17 Febbraio 2020, 22:55:01 »
Nel merito della “forma” concordo con te Daniele.
Infatti, nel mio delirio, fuori dal “tempo capiscitorio” che ha appunto quella brutta forma li, il fumatore di pipa tornerebbe ad essere “l’antagonista che non attacca”, “la parola che non schiaffeggia” pur senza scivolare nel conformismo manieristico (insomma nella finta “umiltà” di facciata). Eventuali tracce di “sgradevolezza”, eventualmente, a quel punto, andrebbero addebitate unicamente alla sua non-comune talentuosa capacità d’incantare (nonché affabulare, inevitabilmente).... e qui ritorna Cristiano, nel suo ultimo post, con il “suo” esempio del blog 13pipe per come lo interpreta e vive lui.
« Ultima modifica: 17 Febbraio 2020, 23:12:45 da Ramon »
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Re:Yasmine
« Risposta #60 il: 17 Febbraio 2020, 23:10:50 »

 è colui che si è persuaso di avere la stoffa per “dire la verità” (parresia), essendo invece solo un cialtrone in preda all’autosuggestione narcisista.

Ma questa stessa definizione non potrebbe essere anche usata per gli "scovacapiscitori"?

Del resto chi passa giornata a non parlare di altro si e' persuaso di capirne di piu' del capiscitore stesso, che deride con aria di superiorita'.
Ma per sbugiardare una assunta conoscenza assoluta (quella del capiscitore) non e' necessaria una verita' ancora piu' alta?

Ma a quel punto l'unico modo per non rimpiazzare il capiscitore e' rinnegare di avere la verita', quindi in un certo senso ammettere di essere dei cialtroni... oppure no...?!
Il cervello mi va in pappa, sono confuso a questo punto..  ::) ??? :'(
Ma perchè non vai dal medico?! E che ci vado a fare... Non voglio mica smettere di bere o di fumare...

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Re:Yasmine
« Risposta #61 il: 17 Febbraio 2020, 23:26:11 »
Intanto seguendo il calco inglese di “debunker” forse bisognerebbe dire de-capiscitore, ovvero colui che smaschera il capiscitore. Se quella del capiscitore è solo una pseudo-verità indotta e alimentata dalla sua cialtroneria, allora quella del de-capiscitore è una (pretesa di) verità fondata, argomentata con funzione - come si diceva una volta - di critica dell’ideologia.
« Ultima modifica: 17 Febbraio 2020, 23:28:54 da birdeye »
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Re:Yasmine
« Risposta #62 il: 18 Febbraio 2020, 00:55:28 »
La mia tesi si risolverebbe nell’arditamente... svignarsela da una teoria che prevede l’esistenza di entrambi i “soggetti”: Capiscitori e de-Capiscitori. Non testimoniare contro l’altro (il supposto, concettuale o meno, Capiscitore). Non testimoniare contro se stessi (sono io il Capiscitore di Capiscitori). Ricusando l’ipotesi stessa del testimoniare e, ovviamente proclamandomi incurante delle eventuali  “citazioni in giudizio”, la mera permanenza nell’argomentazione è già sberleffo, pacifico, amichevole, innocente, ma pur sempre, purtroppo “sgradevole”, almeno a qualcuno. “NON ERA QUI” mi pare reciti una famosa lapide, senz’altre indicazioni per capir che cosa, o chi, non si trovasse precisamente li. La Verità? La soluzione? Il Capiscitore? Il dubbio permane.
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« Risposta #63 il: 20 Febbraio 2020, 15:48:15 »
Intanto seguendo il calco inglese di “debunker” forse bisognerebbe dire de-capiscitore, ovvero colui che smaschera il capiscitore. Se quella del capiscitore è solo una pseudo-verità indotta e alimentata dalla sua cialtroneria, allora quella del de-capiscitore è una (pretesa di) verità fondata, argomentata con funzione - come si diceva una volta - di critica dell’ideologia.

E' una lettura interessante, la mia perplessita' sta nella differenza tra critica e ideologia, ovvero dopo quale limite la prima si trasforma in seconda che e' quello che a me sembra stia succedendo...


La mia tesi si risolverebbe nell’arditamente... svignarsela da una teoria che prevede l’esistenza di entrambi i “soggetti”: Capiscitori e de-Capiscitori. Non testimoniare contro l’altro (il supposto, concettuale o meno, Capiscitore). Non testimoniare contro se stessi (sono io il Capiscitore di Capiscitori). Ricusando l’ipotesi stessa del testimoniare e, ovviamente proclamandomi incurante delle eventuali  “citazioni in giudizio”, la mera permanenza nell’argomentazione è già sberleffo, pacifico, amichevole, innocente, ma pur sempre, purtroppo “sgradevole”, almeno a qualcuno. “NON ERA QUI” mi pare reciti una famosa lapide, senz’altre indicazioni per capir che cosa, o chi, non si trovasse precisamente li. La Verità? La soluzione? Il Capiscitore? Il dubbio permane.

La soluzione secondo me la riporta Forrest Gump "Capiscitore e' chi il capiscitore fa"  ;D
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Re:Yasmine
« Risposta #64 il: 20 Febbraio 2020, 17:57:20 »

 è colui che si è persuaso di avere la stoffa per “dire la verità” (parresia), essendo invece solo un cialtrone in preda all’autosuggestione narcisista.

Ma questa stessa definizione non potrebbe essere anche usata per gli "scovacapiscitori"?

Del resto chi passa giornata a non parlare di altro si e' persuaso di capirne di piu' del capiscitore stesso, che deride con aria di superiorita'.
Ma per sbugiardare una assunta conoscenza assoluta (quella del capiscitore) non e' necessaria una verita' ancora piu' alta?

Ma a quel punto l'unico modo per non rimpiazzare il capiscitore e' rinnegare di avere la verita', quindi in un certo senso ammettere di essere dei cialtroni... oppure no...?!
Il cervello mi va in pappa, sono confuso a questo punto..  ::) ??? :'(
Si ma lo scovacapiscitori capisce di capiscitori. Più chiaro ora?
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Re:Yasmine
« Risposta #65 il: 20 Febbraio 2020, 18:00:07 »
.

Solo per amor di chiacchiera, s’intende.
Con nostalgia mi son tornati in mente il Sire, TGOF, il Gab e le guerre puniche.
Sarà perché vivo vicino a Cartagine.
 ;D
[/quote]Premesso che la materia meriterebbe un saggio, dei tre citati nessuno è veramente capiscitore strictu sensu. Due ci capivano, ma si esprimevano in maniera diciamo non propriamente ghandiana. L'altro, va beh...
« Ultima modifica: 21 Febbraio 2020, 10:51:56 da Cristiano »
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« Risposta #66 il: 20 Febbraio 2020, 19:03:12 »
Intanto seguendo il calco inglese di “debunker” forse bisognerebbe dire de-capiscitore, ovvero colui che smaschera il capiscitore. Se quella del capiscitore è solo una pseudo-verità indotta e alimentata dalla sua cialtroneria, allora quella del de-capiscitore è una (pretesa di) verità fondata, argomentata con funzione - come si diceva una volta - di critica dell’ideologia.

E' una lettura interessante, la mia perplessita' sta nella differenza tra critica e ideologia, ovvero dopo quale limite la prima si trasforma in seconda che e' quello che a me sembra stia succedendo...


La mia tesi si risolverebbe nell’arditamente... svignarsela da una teoria che prevede l’esistenza di entrambi i “soggetti”: Capiscitori e de-Capiscitori. Non testimoniare contro l’altro (il supposto, concettuale o meno, Capiscitore). Non testimoniare contro se stessi (sono io il Capiscitore di Capiscitori). Ricusando l’ipotesi stessa del testimoniare e, ovviamente proclamandomi incurante delle eventuali  “citazioni in giudizio”, la mera permanenza nell’argomentazione è già sberleffo, pacifico, amichevole, innocente, ma pur sempre, purtroppo “sgradevole”, almeno a qualcuno. “NON ERA QUI” mi pare reciti una famosa lapide, senz’altre indicazioni per capir che cosa, o chi, non si trovasse precisamente li. La Verità? La soluzione? Il Capiscitore? Il dubbio permane.

La soluzione secondo me la riporta Forrest Gump "Capiscitore e' chi il capiscitore fa"  ;D
Una volta, giù in Molise, nel bar di paese dove mio padre giocava a tressette (la posta in gioco erano dei giri a bottiglie di Peroni) ho sentito un attempato signore sentenziare quanto segue: l’uomo che è uomo fa l’uomo. Dietro l’avvitamento tautologico di questa massima forse si nascondono in effetti inattese verità ontologiche e deontologiche.
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Offline Cristiano

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Re:Yasmine
« Risposta #67 il: 21 Febbraio 2020, 10:52:24 »
E chi capisce capisce o è capiscitore?
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Re:Yasmine
« Risposta #68 il: 21 Febbraio 2020, 10:59:07 »
Si direbbe che capisca, perché l'altro millanta. Altrimenti non v'è più certezza e si scivola nella notte degli scettici, in cui tutti i fumatori sono grigi.
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Re:Yasmine
« Risposta #69 il: 21 Febbraio 2020, 16:45:14 »
Antropofagia capiscitoria: scenario inquietante eppur verosimile, alla fine. Con tanto di de-Capiscitore nei panni dell’Arcangelo a farli fuori tutti, ma senza “magnasseli”. Bibliko.  ;D
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Re:Yasmine
« Risposta #70 il: 22 Febbraio 2020, 20:22:17 »
Si direbbe che capisca, perché l'altro millanta. Altrimenti non v'è più certezza e si scivola nella notte degli scettici, in cui tutti i fumatori sono grigi.

Eh caro birdeye questa è un'affermazione un po' avventata.  ;D

Meglio tutti grigi...  :P
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Re:Yasmine
« Risposta #71 il: 23 Febbraio 2020, 17:03:42 »
E' interessante come nella nostra lingua "sapere" mantiene ancora il doppio significato, ereditato dal latino "sapio", che rimanda da un lato all'attivit� dell'intelletto (sapere qualcosa, conoscere) e dall'altro alla sfera dei sensi (sa di qualcosa, avere il gusto di). Il vero capiscitore, allora, � colui che ne capisce perch� fonda il suo sapere sul sapore. E scusate se � poco...

Ma Capiscitore deriva da capio che ha tanti significati tra i quali anche capire, comprendere, prendere, afferrare, ottenere, appropriarsi, impossessarsi di qualcosa, ecc.; non da sapere (Sapiente - Sapientone).
Il termine corretto nel nostro ambito sarebbe intenditore oppure (meglio) esperto, mentre la genialità appunto di "Capiscitore" sta nella connotazione grottesco-negativa. E' un termine abbastanza usato nel sud qui mirabilmente proposto, come già detto, dal mitico Capo.

Di Capiscitori (appunto sedicenti esperti) se ne trovano in tutti gli ambiti ed anche ad altissimi livelli! Un esempio a caso, si spacciano per Virologi: biologi molecolari, genetisti, veterinari, igienisti, chirurghi, infettivologi, epidemiologi, farmacologi, chimici, informatici, economisti, imprenditori e chi più ne ha più ne metta.
Tutti Capiscitori con la "C" maiuscola! :-*

Speramo bene... :o

I semianalfabeti capiscitori fanno danni enormi, e non si parla di pipe purtroppo

https://milano.repubblica.it/cronaca/2020/02/04/news/_allarmismo_sulla_pelle_dei_bambini_-247551196/

https://video.repubblica.it/dossier/coronavirus-wuhan-2020/coronavirus-burioni-c-e-solo-un-modo-per-bloccare-il-virus-la-quarantena-per-chi-arriva-dalla-cina/354487/355053?ref=RHPPTP-BH-I249346294-C12-P3-S9.3-T1

ancora con il disco rotto "...fascisti fascisti..."?

Imbecilli!

Continuiamo a sperare bene, ma la frittata è fatta

Adesso vediamo cosa faranno i capiscitori con l'Africa...


p.s. questo è l'utimo messaggio che scrivo e mi ritiro per un altro anno sabatico
...sperando sperando...
Io studio l'ignoranza, sondo la stupidaggine, anatomizzo la puerilita', faccio la vivisezione di cio' che e' grottesco e imbecille sull'esistenza del prossimo...documento adattissimo per arricchire il museo della cretineria (Petrolini)

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Re:Yasmine
« Risposta #72 il: 23 Febbraio 2020, 18:03:09 »
In my humble opinion, la sciocchezza “grossa” è stata quella di bloccare i voli diretti con la Cina. E i “cinesi” c’entrano poco.... sai quanti italiani e non sono entrati in Italia lo stesso (venendo dalla Cina)? Solo che Speranza ha bloccato gli aerei diretti e allora come al solito ognuno si è arrangiato, con normalissime triangolazioni (via Zurigo, via Francoforte, via Mosca, ecc...).
Temo sia per questo che facciano tanta difficoltà a trovare i pazienti “zero” .... non sanno dove cercare perché in Italia è da un mese si entra non con voli diretti ma indiretti. Se era difficile, l’hanno resa impossibile.

https://www.huffingtonpost.it/entry/ricciardi-dovevamo-fare-come-gli-altri-paesi-ue-che-non-hanno-bloccato-i-voli-e-attuato-la-quarantena_it_5e524658c5b629695f5bad23?utm_hp_ref=it-homepage

Adesso, piano piano, “faccia da chiulo” (soprannome inventato per Speranza nel PD già quando era PDR, partito di Renzi) sarà crocifisso in pubblica piazza. Conoscendo il personaggetto che è  l’avvocato de “Sarà un anno bellissimo” questi a sua volta si sposterà di lato dicendo: “Ha fatto tutto Speranza da solo”.

Cmq qui in Africa ‘utto bbene,
per ogni cosa ci curiamo con una banana al giorno  ;D
Anche se c’è, non ci sono gli strumenti neppure per individuarlo, figuriamoci contenerlo.
Però io devo andare a Mosca e volevo passare da Venezia, per il tabacco più che altro....

Della serie: se non mi ucciderà il coronavirus ci penserà il gelsomino dello Yasmine.
 :D per ridere, dai.
« Ultima modifica: 23 Febbraio 2020, 18:14:06 da Ramon »
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Re:Yasmine
« Risposta #73 il: 23 Febbraio 2020, 18:36:59 »
Fatti consegnare il vaccino da Vlady (“..il mio amico Putin...”, cit.), che lui secondo me ce l’ha.

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Re:Yasmine
« Risposta #74 il: 23 Febbraio 2020, 18:56:47 »
Chi rassicurava “va tutto bene, tutto è sotto controllo” e chi ora tuona “ve lo avevo detto, bisognava fare x, y e x” appartengono alla stessa genia di capiscitori. Quelli che non sanno quello dicono, ma lo dicono.

Ramon, qui il mistero, che nessuno ci spiega, è perché nei paesi “triangolati” per ora la diffusione del contagio è assente o ferma.
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Re:Yasmine
« Risposta #75 il: 23 Febbraio 2020, 19:25:47 »
Chi rassicurava “va tutto bene, tutto è sotto controllo” e chi ora tuona “ve lo avevo detto, bisognava fare x, y e x” appartengono alla stessa genia di capiscitori. Quelli che non sanno quello dicono, ma lo dicono.

Ramon, qui il mistero, che nessuno ci spiega, è perché nei paesi “triangolati” per ora la diffusione del contagio è assente o ferma.

Su Putin hai ragione, lui ha il vaccino, e si chiama “referendum sulla nuove modifiche costituzionali”. Programmato verso fine aprile e che non vogliono far slittare. Quindi il coronavirus, gentilmente, deve attendere che prima si voti e solo dopo, casomai, potrà svilupparsi. Per tutto il resto, nel frattempo, c’è la solita Siberia.... dove hanno già mandato i russi in quarantena rientrati da Wuhan.

Sul discorso delle triangolazioni aeree il tuo ragionamento penso sia giusto ma ipotizzo questa combinazione di risposte:
1) nel paese terzo (di passaggio) non fanno tanti tamponi quanti (ora) stanno facendo in Italia.
2) essendoci un periodo lunghetto di incubazione le persone possono essere transitate nel paese terzo senza aver infettato nessuno (in fondo, si tratta di pochissime ore di permanenza tra uno scalo e l’altro).

Poi non so, seguo come tutti.
Credo solo che i temi siano separati: una cosa è la diffusione adesso, a giochi fatti, una cosa era risalire in tempo utile ai pazienti “zero” quando la cosa era molto molto circoscritta (ammesso che fosse stata.. molto circoscritta).

« Ultima modifica: 23 Febbraio 2020, 19:27:54 da Ramon »
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Re:Yasmine
« Risposta #76 il: 24 Febbraio 2020, 09:28:42 »
Eh, ma se non sbaglio il ragazzotto si trasmette anche quando è ancora in incubazione. Si parla di trasmissione degli asintomatici. Boh...

Comunque, non sono certo un fan del "Bisconte", ma l'attacco frontale al governo su questa faccenda da parte della santa triade "il Giornale", "Libero" e "La Verità" ha un che di miserabile, specie per la pretestuosità degli argomenti. Sbagliano ad assecondare il rude Capitano, che di questo passo sarà presto degradato con disonore da Giorgia Meloni, molto più scaltra e - diciamolo - intelligente di lui.

In ogni caso, pare che secondo uno studio dello staff scientifico di Dunhill i fumatori di pipa (Dunhill, of course) siano immuni al contagio.
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Re:Yasmine
« Risposta #77 il: 24 Febbraio 2020, 12:01:46 »
di questo passo sarà presto degradato con disonore da Giorgia Meloni, molto più scaltra e - diciamolo - intelligente di lui.

Lo si diceva anche di Fini rispetto a Bossi. Le "nuove" mele rimangono figlie di 2 alberi diversi, come credo sia normale.
Epperò, Bossi e Salvini, propandisticamente parlando, pigliano consenso persino dentro i recinti della FIOM. Fini e Meloni no, perché s'innesca in quel caso un discorso di riconoscimento valoriale che diventa difficile da digerire se non ti "senti" nativamente di destra.
Insomma uno scomposto "prima gli Italiani" non crea problemi politicamente identitari, mentre "un partito di patrioti" fa subito tornare in mente, almeno a me, Fernand Céline e Patria n°1, Patria n°2.... La differenza è subdola, scivolosa, ma evidentemente "a pelle" nell'elettorato esiste e persiste.

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« Risposta #78 il: 24 Febbraio 2020, 13:17:18 »
Mah, quello che vedo io è che i programmi di Lega e FdI sono praticamente sovrapponibili tant'è che la cantilena "prima gli italiani" è una parola d'ordine anche del partito della Meloni. Il "fascista, fascista" è una roba che fa alzare il battito solo a sinistra ormai, giacché la Lega dichiaratamente antifascista è stata solo una breve parentesi della gestione Bossi (periodo dopo lo strappo col Cav.). Oggi si gioca tutto sull'appeal personale e in un clima di unità e solidarietà nazionale come questo, che a moltissimi italici scalda ancora il cuore, fare il guastatore potrebbe risultare controproducente al Capitan Fracassa, la cui strategia politica è chiara: far cadere Conte a tutti i costi e riparare così alla cazzata che ha fatto in agosto quando pensava di correre dritto verso nuove elezioni. Le tre testate che ho menzionato sopra assecondano e alimento con tristi mezzi da bar di periferia questa strategia. Una volta erano allineati sulle posizioni del Cav., ma evidentemente la linea editoriale si adegua a chi - di volta in volta - è maggioranza relativa nel centro dx.
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Re:Yasmine
« Risposta #79 il: 24 Febbraio 2020, 13:34:42 »
Sia per l'OT che per la piega "politica", chiudo.
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