Ma viene in mente solamente a me che uno che scrive un libro come "Il libro delle pipe" ti sta prendendo amorevolmente per il culo?...insieme a tutta la Capiscitoria piparia, di allora e di tutte le epoche... p.s. "Il libro delle pipe" (di cui, ovviamente, posseggo una copia della prima edizione ) è come "Il capitale" o come "L'origine delle specie", tutti li citano (a cazzo di cane) ma pochissimi li hanno letti (infatti vedi parentesi precedenti).
Mah, io onestamente faccio un po’ fatica a mettere nella stessa frase Ramazzotti e Bozzini, sempre riferendomi allo stretto contesto della nostra discussione capiscitoria.Per me Baldo Peroni-Eppe Ramazzotti-Diego Sant’Ambrogio costituiscono una “scuola” (pre-giornalistica) a se stante, “universale” ed allo stesso tempo scherzosamente “esoterica” e rivolta pertanto a dei non meglio identificati discepoli della nobile arte. In questo Ancien Régime Nazional Pipico di divagazioni organolettiche “recensorie” ve ne sono ben poche, si bada più alla sensualità, all’estetica del fumare la pipa, edonismo compreso, ed alla tecnica di fumata, più che alla tecnologia delle pipe stesse (se non come mere osservazioni da “collezionista” di pipe curiose ed antiche). Giuseppe Bozzini, Musico’, Pellissone e tutti gli altri venuti dopo già abbandonano - prima dell’avvento di internet - quella strada “per pochi” e si rivolgono “essotericamente” ad un pubblico più largo e meno preparato. Forse nasce già li, in quel momento, nel passaggio da esoterico ad essoterico il germe della capiscitoria. Poi se vogliamo ridurre “il Capiscitore” a sinonimo di “coglione” o cose simili ok. Anche questo in fin dei conti è un modo possibile di interpretare la cosa, un po’ troppo terra-terra nonché fazioso a mio avviso ma ok. Del resto ho già manifestato in altre precedenti occasioni la mia perplessità sull’onestà intellettuale di chi ha voluto proporci suddetto neologismo (= Capiscitore).