Ritrovo Toscano della Pipa

Tabacchi => Naturali & Altre Tipologie => Topic aperto da: Aqualong - 25 Novembre 2006, 12:24:22

Titolo: spigolature sulla Nicotiana tabacum
Inserito da: Aqualong - 25 Novembre 2006, 12:24:22
Premetto che non è mia intenzione pubblicizzare il tabacco,ma solamente tirar fuori alcune notizie sul suo uso,la sua storia e altre curiosità.

Per la prima chicca chiedo il parere del presidente,in quanto esperto residente dei luoghi descritti,o perlomeno abitante vicino ad essi.

La Repubblica di Cospaia (1440-1826)

A pochi chilometri da San Sepolcro si trova un borgo i cui abitanti in passato dettero vita ad uno stato indipendente, la Repubblica di Cospaia.
Il nuovo stato nacque per errore di confini nel 1440, quando il Papa Eugenio IV cedette per 14.000 ducati Borgo San Sepolcro alla Repubblica Fiorentina. Le due parti concordarono di far coincidere il confine con un certo fosso... senza accorgersi che i fossi erano due!
Quella striscia di terra larga 500 metri rimase dunque al di fuori della nuova spartizione e quindi terra di nessuno.
I Cospaiesi si proclamarono subito indipendenti e tali rimasero per quattro secoli. Senza leggi scritte, senza capi, senza soldati e senza imposte facevano ottimi affari sia con il Granducato che con la Chiesa, coltivando per primi il tabacco.
A Cospaia fu infatti coltivato il primo tabacco della penisola italiana, allora chiamato "erba tornabuona" dal nome dell'abate Nicolò Tornabuoni della vicina San Sepolcro che ne riportò il seme tornato da una missione in Spagna.
Gli abitanti di Cospaia avrebbero potuto trarre profitto ancora per lungo tempo dalla loro indipendenza, se non avessero ridotto il luogo ad una specie di porto franco per l'esercizio del contrabbando e non avessero così indotto i due paesi confinanti a mettersi finalmente d'accordo per far sparire la minuscola repubblica. Cio' avvenne con un accordo stipulato il 25 Maggio 1826 tra il governo Toscano e quello Pontificio.
Con tale atto Cospaia torno' ad essere aggregata a Citta' di Castello ed ebbe come compenso per la liberta' perduta il privilegio di coltivare mezzo milione di piante di tabacco, coltivazione che in quei tempi si svolgeva sotto il rigido controllo dei governanti.

(http://www.giovagnini.it/COSPAIA.jpg)
Titolo: spigolature sulla Nicotiana tabacum
Inserito da: Aqualong - 25 Novembre 2006, 15:54:52
Sono credente e ho fede nei miracoli,quindi trattiamo questo episodio con il massimo rispetto,anche in questo luogo che tratta argomenti profani.

Estratto dai Fioretti di S.Gaspare Del Bufalo,testimonianza al processo di beatificazione:

""Il fatto che narriamo è autentico e lo racconta sotto giuramento nei Processi di beatificazione lo stesso interessato Michele De Mattias di Vallecorsa in Ciociaria. E non solo lui, ma lo confermarono anche vari altri testimoni.

Dobbiamo premettere che, anche sotto lo Stato Pontificio, più o meno co­me ora, non poteva essere coltivato tabacco senza l'autorizzazione del Gover­no, essendo considerato il prodotto monopolio di Stato.

Narra dunque il De Mattias: «Nel 1827, mio padre aveva fatto domanda per una piantagione di tabacco e non vedendo arrivare il permesso in tempo uti­le, piantò il granturco. Venne il Can. Del Bufalo e mio padre si lamentò con lui: «Per i poverelli e i non raccomandati, i permessi non arrivano mai». Il Ca­nonico promise i suoi buoni uffici e finalmente il permesso arrivò. Ci sembrò proprio una presa in giro, perché ormai la stagione propizia era passata da un pezzo! Gaspare disse a mio padre di aver fiducia nella Provvidenza e dì pian­tare urgentemente il tabacco. Si recò anche sul campo, dove già sbucavano le pianticelle di granturco e lo benedisse.

Mio padre tentennava. Sì, P. Gaspare era senza dubbio un santo e tutto ciò che diceva s'avverava, ma... dopo tanto lavoro, sradicare le piante di grantur­co per piantare tabacco fuori tempo, gli sembrava cosa poco sensata. Si ri­schiava di non raccogliere né granturco, né tabacco. Lo avrebbero preso tutti per un allocco! Alla fine si decise per il tabacco e a suo tempo, che raccolto e che qualità! Tutti si recavano a guardare con curiosità il campo del miracolo. A Frosinone fu premiato come il migliore di tutto il raccolto e il riconoscimento avvenne senza raccomandazioni e regali sottomano. Devo anche aggiungere che la terra di mio padre non era nemmeno la più adatta, anzi a dire il vero, era inferiore a quella degli altri coltivatori di tabacco».""
Titolo: spigolature sulla Nicotiana tabacum
Inserito da: Aqualong - 25 Novembre 2006, 21:27:41
Colombo annotò con cura nel suo diario di bordo,della prima traversata, i doni che gli indigeni gli avevano portato; fra essi una zucca piena d'acqua, un pezzo di terra rossa ed un po’ di hierbas secas,  che a quanto pare doveva essere tenuta in grande considerazione dai nativi. Il 6 Novembre 1492 scrisse di alcuni indios che "tornavano al loro villaggio con un tizzone in mano e certe erbe per profumarsi secondo il loro costume".
 Gli indigeni chiamavano le erbe con il nome di cohibà, cogiba o coviva, e quello strano arnese a forma di Y per bruciarle ed aspirarne il fumo ad una estremità, col nome di  tabacas.

(http://www.isognatori.com/img_palato/storia_s.jpg)
Titolo: spigolature sulla Nicotiana tabacum
Inserito da: Cristiano - 26 Novembre 2006, 12:04:02
Se ti ricordi, nelle nostre escursioni biturgensi, avevamo avvistato il cartello commemorativo della suddetta repubblica.

P.s.
grazie per le interessanti spigolature.
Titolo: spigolature sulla Nicotiana tabacum
Inserito da: Aqualong - 26 Novembre 2006, 12:51:34
Oltre che un valente guerriero, un abile capo di governo, un infaticabile imprenditore edile  il Grande Ramses fu anche il primo faraone a viaggiare in aereo. Nel 1976 la sua mummia attraversò in volo il Mediterraneo diretta a Parigi, anche se non per una visita di stato. I regolamenti internazionali richiesero che fosse munito di un passaporto che alla voce professione riportava: re deceduto.Un paio di anni prima, alcuni specialisti si erano resi conto che la sua mummia emanava un odore acido, un indizio che la pelle probabilmente era stata attaccata dai batteri. Gli scienziati notarono anche dei funghi biancastri, il corpo del re si stava rapidamente deteriorando e necessitava di essere sottoposto a cure urgenti. Dovevano essere immediatamente riparati i danni fatti dai ladri e dal tempo. Al suo arrivo in Francia, l’antico sovrano d’Egitto fu accolto con tutti gli onori dovuti ai capi di stato e un équipe composta da ben 102 specialisti, fra cui radiologi, medici legali, istologi, botanici ed esperti di tessuti s’incaricò di esaminarlo e di debellare l’infezione provocata da una micosi che metteva in pericolo la sua immortalità. Quest’ultima operazione fu portata a termine grazie a un’irradiazione di raggi gamma al cobalto 60, sperimentata con successo su mummie meno illustri..Nell’occasione, la mummia fu esaminata dalla testa ai piedi, ma non gli fu torto nemmeno un capello. Vennero utilizzate tecnologie non invasive anche per evitare pericolosi incidenti diplomatici con l’Egitto gelosissimo del suo compianto antenato. I raggi X evidenziarono una ferita da guerra alla spalla, segno che scendeva in battaglia in prima persona, e tracce di una frattura guarita al dito di un piede, incidente riferito anche dai documenti storici. Il tipo di sabbia trovata nelle cavità indicava che il faraone era stato imbalsamato nei pressi di Pi-Ramesse, la capitale settentrionale. Sulla salma era particolarmente abbondante l’olio di camomilla, i suoi capelli divenuti bianchi erano stati tinti con l’hennè ma sembra che il loro colore naturale fosse già un insolito biondo-rossiccio, ereditato forse da progenitori di etnia non egizia, ma forse nordica. Nel naso erano stati introdotti grani di pepe per meglio conservarlo e nell’addome c’erano frammenti di foglie marroncine che i test chimici riconobbero appartenere a tabacco selvatico. Come se non bastasse, i ricercatori trovarono tra le bende anche i gusci di coleotteri che si nutrivano delle stesse e di altre materie vegetali. Queste scoperte sembravano poter dar ragione all’avventuriero norvegese Thor Heyerdhal sul fatto che vi fossero stati contatti tra gli Egizi e i popoli amerindi, dato che il tabacco ufficialmente era stato importato soltanto molti secoli dopo Cristo. Naturalmente certi giornalisti, sempre molto abili a vendere fumo, partirono per la tangente iniziando come al solito a ricostruire i fatti a loro modo. Sostennero in pratica che Ramses II era un incallito fumatore e faceva uso di sostanze allucinogene al pari dei sovrani Inca che usavano la coca e degli antichi peruviani che infilavano sacchetti ricolmi di foglie di tabacco nei sudari dei defunti. Quando la tossicologa ed endocrinologa Svetlana Balabanova dell’Istituto di Medicina di Ulm in Germania sottopose parallelamente i campioni di mummie egizie e peruviane, i primi esiti furono da non credere. Sia i capelli degli egizi che dei peruviani contenevano non solo nicotina, ma anche cocaina e THC. C’era uno scambio di droga fra questi due popoli? L’Oceano Atlantico era stato attraversato prima di Colombo? Le risposte sembravano affermative. Le verifiche confermavano sempre gli stessi risultati e non c’erano errori né contaminazioni. Eppure gli esiti degli esami della Balabanova continuavano a essere considerati privi di attendibilità. Un patologo americano, Larry Cartmell, conducendo analoghe ricerche ottenne in pratica risultati molto simili a quelli della studiosa tedesca, dove si procuravano dunque gli Egizi la nicotina? La risposta era più semplice di quanto potesse sembrare. Il tabacco, in realtà, non è l’unica fonte di nicotina al mondo, le analisi chimiche hanno dimostrato che è contenuta nelle foglie di più di 50 altre specie di piante diffuse soprattutto nel continente americano e appartenenti alle Solanacee, ma un ricercatore dell’Università di Monaco ha scoperto che una di essa cresce proprio nell’Africa Meridionale. Era molto probabile che questa specie di tabacco selvatico o una affine ormai estinta potesse crescere un tempo in Egitto e venisse utilizzata dagli imbalsamatori per le sue proprietà antibatteriche,

(http://www.miapavia.it/i/cultura/2005/egitto_g.jpg)
Titolo: spigolature sulla Nicotiana tabacum
Inserito da: Aqualong - 26 Novembre 2006, 20:00:02
Arrivo del tabacco in Italia

Nel 1561 il Cardinale Prospero Pubblicola di Santa Croce (1513-1589), Nunzio Apostolico in Portogallo, al ritorno da una missione diplomatica
presso la Corte di Lisbona, portò i semi di tabacco in dono al Papa Pio IV che li fece coltivare dai monaci Cistercensi nei dintorni di Roma.
La coltivazione della pianta rimase confinata per diversi anni negli orti dei monaci per scopi medicamentosi
La pianta, che nell’uso comune fu chiamata “erba di Santa Croce” o “erba santa”, era la Nicotiana rustica. Il botanico e medico senese Pietro Andrea Mattioli, nell’opera “Commentarii in sex libros” (Venezia, 1568), descrisse la pianta
e la ritenne una nuova varietà di giusquiamo ,conosciuta anche con i
nomi spagnoli di Veleno minore e Jusquiamo minore.
I religiosi contribuirono largamente alla diffusione del tabacco: oltre all’uso medico, come rimedio per molte malattie, gli ecclesiastici iniziarono a far largo uso della polvere da fiuto, da molti di loro ritenuta un rimedio per mantenersi casti.

In Toscana il tabacco era chiamato erba Tornabuona, perchè intorno al 1574, un alto prelato, il Vescovo Nicolò Tornabuoni, Nunzio del Papa Gregorio XIII e ambasciatore di Toscana a Parigi presso la Corte di Francia, portò i semi della nuova pianta allo zio Alfonso Tornabuoni Vescovo di Sansepolcro, che li seminò nel suo giardino per utilizzare le piante a scopo medico. Cosimo I de’ Medici, amico del Vescovo, iniziò poi la coltivazione della pianta nei poderi di Chitignano, in provincia di Arezzo, da dove si produsse una rinomata polvere di tabacco.

A Pisa, in Via Corsica, a fianco della chiesa di San Sisto, esiste una antica tabaccheria che si chiama proprio Herbae Tornabuoni, nome che senz’altro ha incuriosito molta gente.

Nel 1590 la pipa era introdotta a Roma alla Corte pontificia per opera del Cardinale Crescenzio, al quale era stata fatta conoscere da Don Virginio Orsini, di ritorno da un viaggio in Inghilterra. Iniziava così un nuovo modo di utilizzazione del tabacco, quello di fumarlo.

(http://www.icbisuschio.it/med_bisuschio/TABACCO/tabaccoFiore.jpg)
Titolo: spigolature sulla Nicotiana tabacum
Inserito da: Aqualong - 27 Novembre 2006, 14:59:58
Persecuzioni storiche

l'uso del tabacco fu anche strenuamente ostacolato. Già nel 1604, in Inghilterra il re Giacomo I Stuart (1566-1625) aveva indetto pubblici dibattiti in cui si mostravano cervelli e polmoni di fumatori deceduti ricoperti di incrostazioni nere dovute appunto al fumo. "Oltre a far male a se stessi - sosteneva il sovrano - i fumatori agitando pipe di tabacco e soffiando il fumo addosso agli altri, infettano l'aria e tutte le persone che li circondano". Per la prima volta veniva introdotto il concetto di fumo passivo.

A sostegno delle proprie convinzioni il sovrano pubblicò uno studio "Counterblast against tobacco" ,
in cui anticipò alcuni degli effetti dannosi del fumo, tra cui il danno polmonare.
L'abitudine al fumo - sosteneva il sovrano - è disgustosa per gli occhi, odiosa per il naso, dannosa per il cervello e pericolosa per i polmoni.
L'invettiva fu molto dura tanto che venne emanato un decreto che imponeva una tassa altissima sull'importazione del tabacco. Ma il sovrano non riuscì a dissuadere i suoi sudditi.
Anche la Chiesa provò ad ostacolare la diffusione del fumo. Urbano VIII, papa dal 1623 al 1644, per richiesta della Chiesa di Siviglia, emanò nel 1642 la bolla "Ad futuram Rei Memoriam" con la quale veniva scomunicato chiunque avesse fumato o fiutato in chiesa. Le disposizioni furono applicate severamente, tanto da arrivare a murare vivi alcuni monaci che avevano fumato prima della funzione religiosa. Pochi anni dopo Innocenzo XI comminava la sospensione a divinis per i sacerdoti che fumavano in sacrestia. In ogni caso il proibizionismo fu un fallimento e si riuscì a limitarlo solo gravando certi consumi di balzelli di tipo economico e monopolizzandone la distribuzione da parte dello Stato.

Da allora si susseguirono altre campagne, anche molto repressive, contro i fumatori. In Cina ad esempio chi era sorpreso a fumare veniva atrocemente torturato e in Iran subiva il taglio di orecchie e naso.

Ma nessuna risultò molto efficace.La più grande campagna anti-fumo venne fatta da Hitler: sotto il regime nazista il fumatore era visto come persona non grata al volere del potere.

Un'altra ondata di proibizionismo del tabacco si e' registrata in tempi relativamente moderni in alcuni stati USA tra il 1900 e il 1925.
Le sigarette vennero in un primo tempo proibite, e successivamente vennero introdotte sul mercato delle sigarette piu' leggere con il risultato di essere apprezzate anche dalle donne, precedentemente abbastanza indifferenti a questa abitudine.
(http://pimpix2.supereva.it/2002b/smoke/04/french134.jpg)
Titolo: spigolature sulla Nicotiana tabacum
Inserito da: Aqualong - 28 Novembre 2006, 15:29:51
Continuiamo con le donne, la lavorazione del tabacco ha consentito soprattutto alle tabacchine, così venivano chiamate le lavoranti del tabacco, una larga emancipazione sociale ed una sicurezza economica, ed il miglioramento della qualità della vita. La lavorazione della foglia di tabacco fu affidata alle donne poichè i lavori di manipolazione, che richiedevano molta destrezza, precisione e velocità, erano tipiche del mondo femminile; ma alla base ci sono soprattutto motivazioni economiche perchè la manodopera femminile era meno costosa.

La vita lavorativa di una tabacchina cominciava molto presto, anche a 10 o 12 anni e l'emancipazione culturale che veniva dal poter dialogare sul lavoro non andava di pari passo col riconoscimento economico e del loro status,faccio un esempio nel non lontanissimo 1935 a Tricase durante uno dei primi scioperi delle manufatturiere,le forze dell'ordine decisero di fermarle a colpi di moschetto,risultato cinque ragazze morte e moltissime ferite anche in modo grave.
(http://www.kontrotempo.it/immagini/eventiefeste/chiaravalle/small.jpg)

Continua al prossimo post.
Titolo: spigolature sulla Nicotiana tabacum
Inserito da: Aqualong - 28 Novembre 2006, 16:17:36
Riporto un'antica canzone cantata sul lavoro dalle tabacchine del Salento,si può notare l’evoluzione temporale nelle strofe,infatti in essa si parla del duca e poi del duce e della finanza,infatti le colture di tabacco nella zona cominciarono nella metà del 1600,senza interruzioni anche dopo l'unità d'Italia e continuando fino ad i giorni nostri.

Fimmene Fimmene

Fimmene fimmene ca sciati allu tabaccu ne sciati doi e ne turnati quattru.  
Ci bu la tice cu chiantati lu tabaccu la ditta nu bu tae li taraletti.  
Ca poi li sordi bu li benedicu bu 'nde ccattati nuci per Natale.  
Te dicu sepre cu nu chianti lu tabaccu lu sule è forte e te lu sicca tuttu.  
Fimmene fimmene ca sciati alle ulìe cugghitinde le fitte e le cigghiare.  
Fimmene fimmene ca sciati a vindimare e sutta lu ceppune bu la faciti fare.  
E Santu Paulu miu te Galatina fammende ccuntetà sta signurina.  
E Santu Paulu miu te le tarante pizzichi le caruse a mmienzu all'anche.  
E Santu Paulu miu te li scurzuni pizzechi li carusi alli cujuni.

Te l'aggiu ditta ca alla fabbrica non ci hai scire rria poi lu duca e te àusa lu mantìle  
Ci be la dice cu chiantati zagovina poi vene la finanza e be rruvina  
Ci be la dice cu chiantati lu salluccu passa lu duce e be lu tira tuttu

Ci ve la dice cu chiantati lu tabbaccu Passa lu capu e ve lu scappa tuttu
Ca ve li pacu li stanti e li suduri Puru li ‘mpizzaturi de li mani
Fimmine fimmine ca sciati alle ulie Cujtine le nette e le scijate
Fimmine fimmine ca sciati a vinnimiare Sutta lu ceppune putiti rrepusare
Caru patruno meu s’ha fatta notte Nu ne puti’lasare mmenzu ste macchie
Ca ieri sira ne purtasti notte  
Ca stamattina n’imu intise fiacche Beddha beddha te fice la tua mamma
Lu nume te l’ha misu d’a madonna
Lu nume te l’ha misu d’a madonna  l’occhi te mise de santa Lucia


Te l'aggiu ditta ca alla fabbrica non ci hai scire rria poi lu duca e te àusa lu mantìle
Ci be la dice cu chiantati zagovina poi vene la finanza e be rruvina  
Ci be la dice cu chiantati lu salluccu passa lu duce e be lu tira tuttu


La prima strofa ha due significati  quello cioè che le donne tornassero raddoppiate perchè spezzate in due dalla fatica. L’ altra, più terribile, interpretazione è quella relativa alla violenza subita, spesso da parte dei datori di lavoro, fossero essi il padrone o il fattore, da cui il "raddoppio" della lavoratrice,  perchè incinta.
Anche il ritornello allude a quello : Te l'aggiu ditta ca alla fabbrica non ci hai scire rria poi lu duca e te àusa lu mantìle  (ti ho detto di non andare al magazzino/viene il duca e ti alza il grembiule.)  

La zagovina è la Erzegovina, una qualità di tabacco la cui coltura era, evidentemente, proibita. Per quanto riguarda salluccu, forse il termine si riferisce ad un'altra qualità di tabacco coltivata, anche se in misura limitata, nel Salento: l'Aya Soluk.
(http://medea.provincia.venezia.it/est/frulli/operaie/sig9x.jpg)
Titolo: spigolature sulla Nicotiana tabacum
Inserito da: saxar - 28 Novembre 2006, 18:47:42
Splendido lavoro, Aqua. Complimenti e grazie.
Titolo: spigolature sulla Nicotiana tabacum
Inserito da: PaperoFumoso - 29 Novembre 2006, 10:23:57
Grazie Aqualong, ho letto il tutto con molto interesse: una vera miniera di informazioni.
Titolo: spigolature sulla Nicotiana tabacum
Inserito da: Aqualong - 29 Novembre 2006, 10:52:22
Nel caso aveste materiale,spero, che non abbiate timore a postarlo.
 :D  8)
Titolo: spigolature sulla Nicotiana tabacum
Inserito da: Aqualong - 13 Gennaio 2007, 14:19:56
Per celebrare  il sito che riape i battenti.aggiungo un po' di materiale. :D  :D

L'Avana:

In 3 mesi un seme di soli 0,5 mm si trasforma in una pianta di oltre 2 metri di altezza che produce più di 2,3 metri quadrati di tabacco.
45 giorni dopo la semina che si effettua da ottobre a gennaio, i germogli, ormai alti una ventina di centimetri si trapiantano e si differenziano. Alcune andranno fatte crescere chiare, necessarie per le foglie che formeranno la parte esterna del sigaro, vengono coperte con garza e fatte crescere all'ombra. Questo darà colore e gusto al rivestimento esterno del sigaro. Le altre andranno esposte al sole per caricare di sapore la miscela interna. La raccolta va fatta del gennaio a marzo cominciando dalle foglie più basse che maturano prima, una pianta massimo da 20 foglie. Dopo la raccolta ci sarà una fase di essiccazione che dura 50 giorni. Poi seguirà una fermentazione a un calore approssimativamente di 40 gradi distinto in due fasi, la prima di 30 giorni la seconda di 60. Verrà poi riselezionato tutto il prodotto, imballato e immagazzinato nei depositi dove può rimanere anche anni. Quando il materiale, dopo questo lungo iter, arriva nelle fabbriche comincia la fabbricazione dei sigari. Esperti preparano le miscele, abilissimi "torcedor", umidificando le foglie esterne, con infinita pazienza e perizia creano i sigari, arrotolandoli a mano, al massimo un centinaio di pezzi al giorno.

Ve ne sono almeno due specie: il "corojo" e il "criollo".
La prima viene sempre coltivata in serra e produce delle foglie più pregiate esteticamente che  usano per la capa del sigaro, cioè la parte esterna, che deve essere liscia e vellutata.
Questo tabacco chiamato "tapado" ( coltivato al chiuso), viene classificato in quattro "tiempos" ed in quattro sotto-categorie meno pregiate destinate al mercato locale.
Tutte queste categorie sono stabilite in base alle dimensioni delle foglie, ai loro difetti e tipi di venature. Il "tapado" meno pregiato viene usato anche per l'interno o anima.
Dalla pianta del “criollo” si  raccolgono 3 tipi di tabacco, partendo dall’alto verso il basso questi sono:

 il “ligero”: foglie che raccolgono più sole, le ultime che si raccolgono quindi di gusto più forte, danno un gusto deciso al sigaro;
 
 il “seco”: viene utilizzato per la “tripa“, la parte interna del sigaro, che da l’aroma al sigaro stesso;
 
 il “volado”: miscelato al “ligero” serve anche questo per la “tripa” e da al sigaro la capacità di rimanere acceso.

La sapiente fermentazione, stagionatura e miscela di questi 3 tipi di foglie danno personalità al sigaro.

Ogni tipo di foglia viene raccolta in periodi differenti distanziati da circa una settimana per ottenere una giusta maturazione.

La parte posteriore del sigaro si chiama "TESTA", la parte anteriore si chiama "PIEDE". Il sigaro è formato da tre tipi di foglie di tabacco: Foglia primaria (Capa), la foglia che avvolge il sigaro. Foglia mediana che regola la combustione del sigaro (Capote). Le foglie della "Tripa" le foglie che riempiono il sigaro. La Tripa è composta da una miscela di foglie: Volado, la foglia dedita alla combustione. Seco, la foglia che da il sapore al sigaro. Ligero, la foglia che conferisce robustezza e forza alla fumata. Quando si parla di "misure" nei sigari si dice "Vitolas"

Il tabacco da sigaro Avana (sigaro con testa chiusa) e in particolar modo quello coltivato in Centro America è un prodotto naturale e non viene trattato chimicamente durante la lavorazione,come i le sigarette o i tabacchi per pipa. Esso contiene una percentuale di nicotina volume, di gran lunga inferiore ad altri sigari e sigarette.

Frammento di una intervista Fidel Castro:
La marca Cohiba non esisteva a Cuba. Ma, un uomo che lavorava per me come guardia del corpo, fumava dei sigari veramente aromatici e belli ed io gli chiesi di che marca fossero. Egli mi rispose che non erano una marca speciale ma che li fabbricava un suo amico. Gli dissi di trovare quest’uomo. Assaggiai un sigaro e lo trovai talmente buono che entrai in contatto con lui e gli chiesi come lo facesse. Quindi, organizzammo la casa (la fabbrica El Laguito) ed egli rivelò la miscela di tabacco usata, che foglie usava e da quali piantagioni provenivano. Ci disse inoltre quali erano le cape usate e varie altre cose.

La preferenza del "CHE" in fatto di sigari andava alla marca Montecristo,  ma volle la continuazione della produzione delle varie marche di sigari cubane in quanto simbolo del lavoro popolare. Il Leader Maximo invece, desiderava mantenere in vita un’unica e sola marca.

I sigari prodotti parzialmente a mano hanno impresso sul fondo della scatola la scritta "Hecho a Mano " mentre quelli prodotti a macchina hanno la scritta " Hecho in Cuba ".
A Cuba, come nel resto del mondo, tutti i sigari comprati fuori dalla tabaccheria sono sicuramente dei falsi.

Aggiungo una breve notizia evitando i commenti,per non scivolare nella consueta retorica delle campagne antifumo:

Nel 20004 gli Stati Uniti hanno rafforzato l’embargo sull’importazione di sigari e sigarette cubane. La legislazione precedente permetteva agli statunitensi che si recavano a Cuba di portare al ritorno negli USA fino a 100 dollari di beni cubani, incluso i sigari. Ma il nuovo testo sopprime questa disposizione. C'è ora un’embargo generale sull’importazione di sigarette, di sigari, o altroprovenienti da Cuba, è quanto indicato in un comunicato pubblicato  dal Dipartimento del Tesoro.(..)
Violare queste norme può portare ad accuse penali, includendo multe fino ad un milione di dollari per le corporazioni e 250.000 dollari per il singlo, addirittura fino a 10 anni di prigione.
Quella sarebbe la pena per un cittadino nordamericano che passeggiando per Madrid o città del Messico, comprasse in una tabaccheria un sigaro cubano e lo fumasse.

(http://www.giovanni.riganti.name/sigari/img/f_vitolas.jpg)
Titolo: spigolature sulla Nicotiana tabacum
Inserito da: Aqualong - 19 Gennaio 2007, 22:23:54
Per par conditio affronto un altro mito,un argomento molto conosciuto,ma che a maggior ragione non può mancare qui da noi. :D

Il toscano

Un sigaro toscano è fatto soltanto con:
tabacco, acqua, colla d'amido e tempo    

Nasce nella campagna toscana, in particolare quella della zona d'Arezzo, dalle coltivazioni di Kentucky.

IL  KENTUCKY

E' un tabacco scuro appartenente alla classe dei fire-cured, i tabacchi curati a fuoco diretto, da legni speciali il cui fumo penetra lentamente nelle cellule delle foglie del tabacco, conferendo uno specifico aroma al tabacco curato le cui foglie assumono un colore dal marrone al marrone scuro, fino al nero.
La varietà Kentucky, inizialmente utilizzata come prodotto da mastico e successivamente nelle sigarette "forti", viene coltivata negli Stati Uniti (Kentucky, Virginia, Tennessee) e nel Messico, in molti Stati dell'Africa (Malawi, Tanzania, Kenya, Zaire, Sierra Leone, Mali), in Europa (Polonia, Italia). I tabacchi fire-cured costituiscono circa l'1% dei tabacchi prodotti nel mondo.
In Italia il tabacco Kentucky è una delle varietà americane di più antica introduzione. Venne dapprima importato agli inizi del 1800 dagli Stati Uniti, per il confezionamento del sigaro Toscano, successivamente fu iniziata la sua coltivazione a titolo sperimentale a partire dal 1850. Le ibridazioni con alcune varietà locali e gli adattamenti all'ambiente hanno portato alla costituzione di un tabacco Kentucky molto ben caratterizzato.
all'arrivo in Manifattura, viene selezionato per interno e per fascia, messo all'interno di grandi gabbie e immerso in vasche di acqua demineralizzata. Questa operazione è necessaria per rendere il tabacco di fascia elastico in maniera da evitare rotture nella lavorazione e consentire al tabacco per interno la successiva fermentazione.
Il processo di fermentazione inizia subito e, quando la temperatura arriva a 50/60 gradi, per evitare che possa marcire, il tabacco viene raffreddato e arieggiato. Questa operazione è eseguita circa 3 volte nell'arco dei 14 giorni del primo ciclo di fermentazione. A causa dell'umidità molto elevata, il tabacco è inviato al prosciugamento e successivamente ad una seconda fermentazione per altri 8/10 giorni.Di seguito avviene la scostolatura, ossia l’eliminazione del costolo centrale dalla foglia di tabacco per fascia e separazione del lembo destro da quello sinistro.
Il tabacco per interno dopo il bagnamento viene posto in cassoni, detti "marnoni", dove subisce la fermentazione, che si innesca naturalmente con sviluppo di calore e ammoniaca.
Ciò provoca trasformazioni intime della materia che portano al gusto inconfondibile del Sigaro Toscano (appunto sigaro fermentato).
Il tabacco per ripieno dopo la fermentazione viene prosciugato, spezzettato (fase di battitura) e tagliato a seconda del tipo di sigaro che si vuole ottenere.
Viene quindi lavorato con abilità dalle sigaraie, le quali arrotolano i sigari uno per uno, assottigliando, affusolando i frammenti dentro la fascia verso le due punte opposte, e lasciandoli più grossi verso il centro. Sul banco di lavoro di legno, stendono la colla d'amido di farina di mais dove posizionano la foglia di tabacco e, con un taglio netto e preciso, le danno la forma necessaria. Il tabacco da interno è appoggiato sopra e, con una velocità impressionante, è arrotolato in un sigaro. A questo punto il sigaro viene spuntato ed è pronto.  

Storia,controstoria ed altre cose ancora

Si vuole che il Sigaro Toscano sia nato per caso negli ultimi decenni del Settecento, quando un acquazzone estivo rovesciò tanta pioggia da inzuppare alcune botti di Tabacco Kentucky lasciate all’aperto.
Eravamo a Firenze sotto il dominio illuminato dei Lorena e il tabacco d’importazione veniva manipolato artigianalmente da gruppi familiari.
Sorse il dilemma se il prodotto dovesse ritenersi perso perché intanto aveva fermentato ed era diventato maleodorante (un forte odore di ammoniaca):
- Che cosa dobbiamo fare, lo scaraventiamo in Arno?
- Ma che siete, proprio bischeri? Se lo viene a sapere il granduca Ferdinando, che sparagino com’è leverebbe il sangue dalle rape, mi licenzia in tronco, ci potete scommettere!
- E come possiamo utilizzarlo?
- Mah! A lume di naso io direi di lasciar fermentare ancora tutta questa massa puzzolente di tabacco, poi di far asciugare le foglie piano piano, senza esporle al sole sennò si spappolano, e poi di sceglierle, dividerle al solito per qualità e grandezza, confezionandoci dei sigari come vengono vengono, anche bruttini, da sbolognare a basso prezzo fra la gente del popolo.
L’idea si rivelò buona e quei sigari di quella partita inzuppata, furono venduti negli spacci dei quartieri di periferia, di Oltr’Arno dove intorno a Santo Spirito e al palazzo dei nobili Frescobaldi del vino, della musica e della diplomazia, si arrabattava il popolino degli artigiani.
E contro ogni pronostico andarono letteralmente a ruba: quei sigari “stortignaccoli” avevano un sapore più intenso, più maschio, dei sigari normali preferiti dai signori, erano più simpatici e pareva avessero meno nicotina, una sensazione che poi gli analisti riconobbero esatta.
Nel 1818 la Manifattura granducale li mise in vendita regolare, ed ebbe inizio la fortuna del Sigaro Toscano.

dal libro“Il Sigaro Toscano” - A. Santini

Sigaro e Stampa

Il sigaro è stato un vero e proprio motore per la nascita della stampa in Italia. Nel 1885, a Firenze, comparve in edicola un quotidiano che veniva venduto dai tabaccai per cifra pari e non dare spiccioli: si chiamava IL RESTO AL SIGARO e l’anno successivo fu ribattezzato IL SIGARO. Una testata con lo stesso nome la si ritrova anche in altre città.
A questa usanza si deve anche la nascita del RESTO DEL CARLINO. Il Toscano Superiore costava, dopo un primo aumento, otto centesimi e già, nel 1885, in Emilia aveva soppiantato il tipico sigaro locale, il Moro di Bologna. Ma otto centesimi era un prezzo “scomodo”; se è vero che esistevano monetine da uno e due centesimi, è pur vero che quelle di più frequente e agevole uso erano da cinque e dieci centesimi, quest’ultime dette Carlini.
Perciò i fondatori di un giornale che uscì per la prima volta a Bologna il 21 marzo 1885 e che sarebbe costato due centesimi, pensarono di farlo distribuire dalle tabaccherie ove lo avrebbero dato come resto agli acquirenti de Sigaro Toscano. Da qui un’ulteriore idea, invero piuttosto spiritosa: il nuovo foglio si sarebbe intitolato “Il Resto Del Carlino”. Il quotidiano bolognese continua ad uscire tuttora con la sua storica testata anche se, in armonia coi tempi, il fatidico resto è divenuto ormai del tutto virtuale.
Direttore di quel giornale, è stato anche il poliedrico Giovanni Spadolini, giornalista, docente universitario, senatore e presidente del consiglio, oltre che fumatore di Toscani.

Un grande amico della pipa,il compianto Gianni Brera,aveva anche un'amore speciale per il nostro sigaro:

" Anche il sigaro va conquistato. E' una goduria greve e forte, del tutto priva di frivole moine. La bocca si riveste di una gromma rugginosa sulla quale, sfregato, si accenderebbe anche un fiammifero di legno. Il vantaggio pratico e' dato dal fatto che il fumo della boccata non si manda nei polmoni, resta in bocca: al piu' si espelle dal naso. Se reggi alle fiammate di quell'inferno, puoi chiamarti beato, ma puo' succedere che, a digiuno, ti si accorci lo stomaco, ti vengano gli stranguglioni come agli allocchi inciucchiti per sfregio dalla cicca ficcatagli nel becco".
Gianni Brera

"I sigari sono autentiche sequoia in miniatura. Abbi cura di incendiare la pelletica d'intorno, se non brucia. Il Toscano e' un vulcanetto tascabile, di quelli che eruttano fuoco alla minima scossa. Il magma lavico si sublima in spire da consiglio di guerra aperto a tutti i guerrieri di un popolo, non di una sola tribu'. Le spire azzurre e calde invadono la bocca e aggrediscono le mucose come un fiato demoniaco".
Gianni Brera

(http://www.sigarotoscano.it/IMMAGINI/clint.jpg)
Titolo: spigolature sulla Nicotiana tabacum
Inserito da: epimarco - 20 Gennaio 2007, 00:30:15
Citazione da: "Aqualong"
Anche il sigaro va conquistato.  ......
Gianni Brera
Citazione da: "Aqualong"


Si può?
Scusate l'intromissione, ma è stato più forte di me irrompere in casa vostra, perchè ho il bisogno irrefrenabile di fare i miei complimenti ad Aqualong

(cito a memoria: "The poor old sad you see it's only me" dei Jethro Tull)

I complimenti, dicevo, per aver riportato le parole del buonanima GioanBreraFuCarlo di cui, il mio avatar lo conferma, sono grandissimo estimatore.

Pater Padus sia con Voi, figli dell'Arno.

Un SenzaBrera
Titolo: spigolature sulla Nicotiana tabacum
Inserito da: Aqualong - 01 Marzo 2007, 19:26:03
Nel 1600 il tabacco,sia da fumo che da naso,è entrato nei salotti,cominciano ad essere conquistati all'uso del fumo anche gli intellettuali, scrittori e poeti, e coloro che con quest'usanza vogliono contestare i rigidi costumi dell'epoca. Ma è dagli inizi del '700 che scrittori e poeti parlandone in parte bene, in parte male, cominciano a fare entrare nelle loro opere il tabacco come principale protagonista.
Proprio in quest'epoca venne fondato dalle donne l'"Ordine della tabacchiera". Veniva, in questo periodo, fatto anche largo uso della pipa.
Viene inventato lo smoking,che più che un abito è un modo di essere,ovvero ,una perla di tolleranza e rispetto.
Si può ricordare che lo "smoking" era una giacca che veniva data dall'ospite ai suoi invitati, quando si ritiravano in una sala apposita, dopo cena, a fumare; siccome l'odore del tabacco poteva dare fastidio alle donne o a chi non fumava, i gentlemen si ritiravano in questa sala, infilavano la giacca, fumavano,discutevano di affari e quant’altro , successivamente rientravano presso gli altri convitati rimettendo la propria giacca.
Nella pittura molti artisti cominciarono a scegliere come soggetto il tabacco: un esempio è il fumatore di un quadro del '600 di Adriaen Brower e più tardi i fumatori di Van Gogh e di Cèzanne.
Anche nella musica troviamo qualche riferimento al fumo. Johan Sebastian Bach compone un Lied in onore del fumatore.

(http://www.agraria.org/coltivazionierbacee/tabacco1.jpg)
Titolo: spigolature sulla Nicotiana tabacum
Inserito da: Aqualong - 08 Febbraio 2008, 09:14:10
"Gli storici riportano erroneamente che la privativa sul tabacco fu inventata in Francia da Colbert.
Prove inconfutabili dimostrano invece che, ad inventare la tassa sul tabacco, fu Papa Alessandro VII.
in vari periodi furono adibiti a manifattura tabacchi, il monastero delle Domenicane di Santa Caterina a Magnanapoli, il convento delle Convertite presso la chiesa di S. Maria Maddalena al Corso, il convento delle Terziarie Francescane vicino alla chiesa di S. Margherita in piazza Apollonia e il convento dei Francescani annesso alla Chiesa dei SS. Quattro in Trastevere.
A metà del secolo scorso, la produzione di tabacco era suddivisa in tre diverse manifatture: nel convento di S. Margherita si produceva il tabacco da fiuto, nell'ospizio di S. Michele si producevano i sigari forti, ed infine nei locali attigui a Santa Maria dell'Orto si realizzavano i sigari leggeri.
Finalmente nel 1859 la Regia Pontificia dei Sali e Tabacchi, costituita nel 1854,ottenne l'autorizzazione a predisporre un progetto di costruzione di una grande manifattura.
L'incarico di redigere il progetto fu assegnato all'architetto camerale Antonio Sarti.
Nel 1860 iniziarono i lavori e come sede fu scelto il terreno attiguo alla chiesa di S. Maria dell'Orto.
La grande manifattura di tabacco era sostanzialmente gia’ pronta nel 1863.
La ricorda l'iscrizione "PIUS IX OFFICINAM NICOTIANIS FOLIIS ELABORANDIS A SOLO EXTRUXIT. ANNO MDCCCLXIII" presente sul fronte dell'edificio che oggi affaccia su piazza Mastai.
Palazzo che diventò poi sede della Direzione Generale dell'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato.
Con l'unificazione del Regno d'Italia ed una legislazione unica della produzione, il nostro Stato divenne il primo produttore continentale di tabacco.

(http://www.photographers.it/articoli/foto1/alinari/tabacchi.jpg)
Titolo: spigolature sulla Nicotiana tabacum
Inserito da: Aqualong - 08 Febbraio 2008, 18:54:06
Ma parliamone un po', cosa è quello che infiliamo nelle pipe?

Si ritiene che la parola spagnola tabaco derivi dalla lingua Arawak e in particolare dal dialetto caraibico Taino che (secondo Bartolomeo de Las Casas, 1552)
si riferiva con questo termine ad un rotolo di foglie della pianta oppure al tabago, una sorta di pipa a forma di 'Y', usata per aspirare il fumo per le vie nasali.
Altre fonti sostengono che il termine tabaco fosse già adoperato nella lingua spagnola per definire erbe officinali già a partire dal 1410 e fosse un adattamento
della parola araba tabbaq, che fin dal IX secolo indicava erbe di vari tipo.
La parola potrebbe essere quindi stata originariamente europea e successivamente usata per questa pianta americana.

Classe: Dicotyledonae
Sottoclasse: Gamopetalae
Ordine: Tubiflorae
Famiglia: Solanaceae
Specie: Nicotiana tabacum     


L'Attuale specie deriva dalla nicotiana rustica della Virginia ibridata con semi di altra nicotiana provanienti dalle Bermude tutto successe nel 1609, nella colonia di Jamestown in Virginia arrivò John Rolfe, che è considerato il primo ad essere riuscito a coltivare con successo tabacco per scopi commerciali in quelle zone. A quell'epoca, il tabacco coltivato in Virginia era della specie Nicotiana Rustica ed il suo sapore non era gradito dai consumatori europei, ma Rolfe aveva portato con sé dalle isole Bermuda alcuni semi...
Quì la storia diventa novella,l'ha filmata anche la Disney, sposa Pocahontas, la figlia del capo indiano Powathan,anche gli altri coloni  si dedicavano alle piantagioni di tabacco ma Rolfe, grazie alla nuova varietà che aveva introdotto, riuscì a fare fortuna coltivandolo nella sua tenuta di Varina ed esportandolo.
Dall' impollinazione dei fiori delle due specie,piano piano, si è evoluto l'attuale Virginia.

La pianta del tabacco appartiene alla stessa famiglia botanica dei pomodori, delle patate, dei peperoni e delle melanzane. Si tratta di una specie adattabile, che può essere coltivata senza costi elevati a latitudini variabili tra i 50° nord e i 40° sud.

Oltre cento paesi coltivano tabacco. Il maggiore produttore è la Cina, seguita da Stati Uniti, Brasile, India, Zimbabwe e Turchia. L’Italia con una quota di tabacco del 2% del totale, rappresenta l’ottavo produttore mondiale, nonché il principale produttore europeo. Il tabacco cresce bene anche nei terreni più poveri, fornendo ai coltivatori un’eccellente coltura alternativa. In molti casi risulta essere, in piccole estensioni di terreno, il più redditizio di qualsiasi altro raccolto. La coltivazione del tabacco si integra bene nelle rotazioni ecocompatibili, recando beneficio ai successivi raccolti di colture importanti per l'alimentazione, come il mais.

(http://teams.gemstone.umd.edu/classof2008/bingedrinking/pocahontas4.jpg)
Titolo: spigolature sulla Nicotiana tabacum
Inserito da: Aqualong - 08 Febbraio 2008, 22:12:34
Entriamo nel merito e di più nel fornello:

Il genere "nicotiana" comprende complessivamente circa 50 specie; in origine molte di queste venivano usate come produttrici di tabacco prima che si affermasse la specie ibrida. La specie piu' usata dalle popolazioni amerinde era probabilmente la "nicotiana rustica", con contenuto piu' alto di nicotina ma di combustione piu' difficile. Proprio per favorire tale combustione venivano usati strumenti appositi: sono state trovate pipe di diversa fattura, risalenti fino a 2000 anni a.c. in molte localita’ del Sud America.
Anche la "nicotiana rustica" e’ un ibrido tetraploide: deriva da "nicotiana paniculata" e "nicotiana ondulata" ed e’ originaria della regione Andina. Si sarebbe quindi verificata nell' America del sud una ibridazione e una selezione indipendente di specie affini.
Tutte le piante di questo genere, da quelle ornamentali a quelle coltivate per la produzione del tabacco, contengono numerosi alcaloidi estremamente tossici, tra cui ricordiamo la nicotina:(ma anche piridina, piperidina e pirrolidina) 40-50 mg di questo alcaloide provocano la morte di un adulto. L'ingestione di foglie di tabacco provoca problemi al sistema nervoso, respiratorio e cardio-circolatorio. L'uso del succo di tabacco come insetticida può rivelarsi molto pericoloso.

Gli alcaloidi sono un gruppo di composti assai variabili, non hanno una struttura molecolare di riferimento, derivano da aminoacidi oppure dall’acido mevalonico attraverso differenti vie biosintetiche. Sono molto diffusi nelle piante e il loro significato biologico è poco chiaro, anche se il fatto che sono attivi fisiologicamente sugli animali, anche a concentrazioni molto basse, è spiegabile come meccanismo di difesa contro gli erbivori.
Questo spiega anche la velocità del loro effetto,l'eventuale erbivoro che mangia qualche foglia deve stare male subito,non morirne per poter trasmettere la memoria della tossicità della pianta.

L'antico amerindo aveva scoperto che a dosi ancora più basse e soprattutto essicata bene,gli effetti  del fumarla nelle sue pipe di terra ,non erano così terribili.
(http://static.howstuffworks.com/gif/define-nicotiana-flowering-tobacco-1.jpg)
Titolo: spigolature sulla Nicotiana tabacum
Inserito da: Aqualong - 09 Febbraio 2008, 22:13:48
Altro aneddoto sul toscano,del resto è il sigaro di casa ed alcuni di noi lo fumano nella pipa.


Carlo Levi, il famoso autore di “Cristo si è fermato a Eboli”, amava talmente il Toscano da ritenere l’amore di una bella donna e il poter fumare il Toscano i due più grandi piaceri che la vita potesse offrire.
Un gustoso aneddoto ha protagonista Carlo Levi come parlamentare e come buon fumatore nei nostri anni settanta, in piena caduta di qualità produttiva:
Un giorno si avvicinò al banco del governo brandendo un Toscano come un pugnale.
Poi si rivolse a Luigi Preti, allora Ministro delle Finanze, e dopo avergli sbriciolato il sigaro sul tavolo, proruppe:
“Il tuo sigaro, ministro Preti, è uno schifo. Se fosse fabbricato da un privato tu lo avresti fatto arrestare per frode in commercio. Il gusto è pessimo, la confezione orrenda. I tuoi sigari non tirano!”

Testo tratto da “Il Sigaro Toscano” - A. Santini
(http://www.literary.it/rubriche/dati/arte/lippo/img/levi_1948.jpg)

PS. Levi autoritratto:
(http://www.provincia.savona.it/temi/musei03/foto03/118b1.gif)
Titolo: spigolature sulla Nicotiana tabacum
Inserito da: Aqualong - 10 Febbraio 2008, 16:14:01
A gli inizi del 1800 il tabacco veniva trasportato come il the nelle stive dei clipper In quegli anni s’iniziarono ad usare la liquirizia e altri aromi come agenti di concia.
I carichi di tabacco delle navi in transito dal Sud America alla Spagna erano spesso alterati dall’umidità dell’atmosfera: come rimedio i marinai spagnoli pensarono di spruzzare il tabacco con acqua di liquirizia, per mantenerlo fresco e dolce
Il metodo fu osservato da un tale Cavendish di Norfolk, in Virginia, che diventò così il primo ad utilizzare il  tabacco curato con liquirizia.

(http://gallery.panorama.it/albums/userpics/10053/normal_smoke.jpg)
Titolo: spigolature sulla Nicotiana tabacum
Inserito da: Cristiano - 11 Febbraio 2008, 12:15:16
e così il danno fu fatto
Titolo: spigolature sulla Nicotiana tabacum
Inserito da: Aqualong - 16 Febbraio 2008, 00:30:00
De herba panacea, quam alii tabacum, alii petum, alii nicotinam vocant

È conosciuta col nome di Santacroce
l’erba che cura gli occhi dei bambini,
che sana le piaghe e lenisce le ferite;
l’erba che risolve le scrofole e il cancro,
che risana ulcera e canceroma, che lenisce
scottature, che respinge la scabbia e che risolve
anche il morbo che deve il nome ad Impete.
Questa erba riscalda, dissecca, asciuga, purifica, chiarifica,
placa il dolor di denti, del ventre e della testa,
aiuta nella tosse persistente e nelle contrazioni di stomaco;
conferisce a milza e ai reni, anche all’utero
e doma i funesti veleni delle frecce.
Quest’erba giova contro tutti gli accidenti
fa bene alle gengive, concilia il sonno,
riveste di carne le ossa scarnificate
ed è d’aiuto per le deficienze del torace e dei polmoni.
Nessun’erba, anzi, è più potente, nessuna così
eccellente, nei mali di quest’ultimi due.
Quand’era nunzio della Sede Apostolica, nel Paese
Lusitano, ce la portò Prospero Santacroce
per uso e comodo della gente di Roma
perché, prima del tempo, sollevasse il legno antico
della Santa Croce ogni cristiano, di cui oggi
la Repubblica gioisce; e perché questa famiglia illustre
e della nostra salute e dell’anima e del corpo amica,
fosse chiamata della Santa Croce.

Questo epigramma satirico di Castor  Durante, volto a scoraggiare l’uso del tabacco e intitolato nella sua versione originale in latino , fu pubblicato nel 1587 ad Anversa dall’editore Gilles Everaerts.
Castor Durante, cittadino romano, archiatra di Sisto V, professore di Botanica alla Sapienza, uno dei più noti botanici del suo tempo, era nato a Gualdo Tadino nel 1529, o nel 1530 .
L’epigramma  circolò manoscritto a Roma, prima di essere pubblicato... , fece scandalo e il cardinale Prospero Santacroce era persona potente,inoltre gli introiti del tabacco cominciavano ad essere notevoli.....
Dopo il 1587 Castor Durante, pur avendo annunciato la pubblicazione di altri suoi testi, non diede alle stampe alcuna altra opera nuova; anzi, lasciò l’incarico di sovrintendente dell’Orto Botanico di Roma e la cattedra universitaria e si ritirò a Viterbo, dove un tempo aveva esercitato la professione di medico e dove viveva il suo fratello gemello Polluce, stimato leguleio ,morì a Viterbo nel 1590 .

(http://gildadeicerusici.altervista.org/per.gif)
Titolo: spigolature sulla Nicotiana tabacum
Inserito da: Aqualong - 12 Marzo 2008, 22:08:22
Nel 1930  l'orientalista Stefan Przeworski scrisse sul ritrovamento di oggetti curiosi che lui catalogò come pipe. (1200 - 850 a.c.). Questi oggetti erano principalmente usati come "incensieri", si soffiava attraverso il tubo della pipa per mantenere le braci ardenti e bruciare meglio l'incenso, ma bassorilievi di epoca fenicia ci dimostrano anche che il tubo si usava per "inspirare" e quindi fumare. E molto più probabile che i marinai fenici avessero appreso la pratica di aspirare il fumo, opposta a quella di soffiare i vapori di incenso, da una delle civiltà incontrate ai confini del mondo conosciuto. Ma dove esattamente, e da chi ? E che connessione esiste tra le pipe siriane e la presenza di tabacco e cocaina nell'antico Egitto?

(http://www.cigarclubparma.it/faraone2.jpg)
Titolo: spigolature sulla Nicotiana tabacum
Inserito da: Aqualong - 29 Marzo 2008, 12:30:21
Una storia in più sulla sacralità della pipa,che ha fatto il giro del mondo,per diventare poi tutta italiana.  :D

Turtle Heart è un indiano americano appartenente alla tribu’ degli Ojibwe conosciuti in Italia con il nome di Chippewa, Ahnishinabe, questa nazione (come viene definita la zona tribale dagli indiani pellerossa) è la più vasta del Nord America e Canada e comprende i grandi laghi del nord.
Turtle Heart nasce in Georgia U.S.A nel 1949, all’età di 22 anni consegue la laurea in medicina e subito viene arruolato nell’esercito in missione per il Vietnam. L’esperienza della guerra lo porta ad una profonda riflessione sull’umanità e lo conduce in seno alla sua tribù d’origine dove riceverà dagli anziani istruzione e pratica sui misteri e la religione indiana facendone un sacerdote della Pipa Sacra, dopo anni di pratica volta alla propria formazione, gli anziani lo eleggono a portavoce internazionale per la divulgazione dei riti cerimoniali tribali mandandolo in missione per “fare il giro del mondo della Pipa Sacra”. Egli diviene a sua volta un anziano, dopo aver conseguito insegnamenti in tutte le tribù degli Stati Uniti divenendo un esponente unico nel suo genere in quanto depositario di più culture ormai estinte e di oggetti sacri antichissimi. Formatore per altri sacerdoti indiani, ottiene di presenziare nelle carceri dove vi sono detenuti indiani e dar loro la possibilità di celebrare le proprie cerimonie,  con altri sette compagni celebra a New York nel 1984 una cerimonia di quattro giorni dove presenziano 10.000 persone di tutte le razze. Collabora con professori di alcune università americane delle facoltà di sociologia, psicologia, medicina, con centri di meditazione, leader politici e sociali ed incontra altri leader religiosi quali il Dalai Lama del Tibet . Il progetto è un impegno ed una promessa che lo vincola indissolubilmente in quanto questa cultura si va perdendo ed insieme ad essa molti insegnamenti che possono migliorare la vita di ogni individuo e quindi dell’umanità. Per noi italiani non sempre e semplice comprendere quale tipo di persecuzione razziale il popolo anglossassone ha perpetuato a danno delle popolazioni tribali causandone lo disgregamento culturale e religioso improntato su un perfetto equilibrio tra uomo natura e spirito divino.

Nel 2003 Turtle Heart arriva in Italia con la Pipa Sacra invitato da un piccolo gruppo di italiani che hanno lavorato con lui a questo progetto negli Stati Uniti, il gemellaggio con la cultura italiana lo ha portato a Pantelleria dove ora si è stabilito,definitivamente, con la sua pipa e la sua moglie italiana. Come in America, egli ha aperto un laboratorio artistico dove scolpisce legno e pietra lavica e dipinge sulle pendici del vulcano.

(http://www.mirorenzaglia.com/media/1/20070906-tocca%20le%20Nuvole.jpg)
Titolo: spigolature sulla Nicotiana tabacum
Inserito da: Aqualong - 30 Marzo 2008, 23:08:08
Tenacia premiata.
Nel 1864 George Webb, un coltivatore di Brown County in Ohio, piantò i semi della varietà Red Burley che aveva acquistato e, quando spuntarono, notò che alcune piantine avevano un aspetto biancastro e malaticcio. Le trapiantò ugualmente nei campi e queste finirono per svilupparsi comunque, mantenendo però il loro colore molto chiaro. Una volta essiccate, le foglie presentarono una fibra estremamente sottile e il loro proprietario le presentò come una curiosità alla fiera di Cincinnati. L'anno seguente Webb decise di coltivare 40000 m² di terreno con i semi di queste particolari piante e la sua audacia fu premiata all'asta dei raccolti. Si vide che, una volta trattate, queste foglie avevano un sapore dolce e possedevano capacità di assorbimento maggiore rispetto a quella delle altre varietà. Il "White burley" (tabacco bianco sottile) diventò così il principale ingrediente sia del tabacco da masticare, che delle misture da pipa e sigaretta. Attualmente il prodotto è chiamato quasi sempre soltanto Burley, dato che il Red Burley, una varietà a foglia scura coltivata a metà del XIX secolo non viene più prodotta.
(http://www.inea.it/ist/figure/cura.h3.jpg)
Titolo: spigolature sulla Nicotiana tabacum
Inserito da: Aqualong - 02 Aprile 2008, 00:27:23
L'origine delle cimette.... :D

L’imposizione, il 31 dicembre del 1803, di monopoli su sali, tabacchi e polveri da sparo da parte della Repubblica Italiana costituita da Napoleone Bonaparte dopo la sua prima spedizione nella penisola diede il via all’epoca romantica del contrabbando lariano, è allora che prende il via quell’incessante flusso di merci di monopolio da una parte all’altra del confine. Alle merci si aggiunsero, durante gli anni del Risorgimento, le persone: i patrioti italiani, per sfuggire ai poliziotti austriaci, ricorsero spesso all’aiuto degli spalloni, ed alla loro conoscenza dei sentieri che attraversavano la frontiera montana.
Gli svizzeri non adottarono mai sanzioni contro il contrabbando.
Nel 1848, a Brissago, nella parte elvetica di Lago Maggiore, venne impiantata una fabbrica di sigari. Finanziata dai fuoriusciti italiani, produsse sigari del tutto uguali a quelli della fabbrica imperiale di Venezia.


(http://www.martignano.net/tabacco_mante_aperte.jpg)
Titolo: spigolature sulla Nicotiana tabacum
Inserito da: Aqualong - 06 Luglio 2008, 15:14:58
Un brano tratto da un vecchio manuale,che ad un secolo e mezzo è ancora molto moderno.
Ho tolto dal capitolo la parte riguardante l'oppio ed altro,sarebbe stata OT,
tanto ormai è risaputo da tutti quanto l'uso sia dannoso e nefasto .

                                    MANUALE DEL FUMATORE
                        COLTIVATORE ED ANNUSATORE DI TABACCO
                                                 DI
                                  GIACOMO SORMANNI
--------
--------
MILANO 1866
PRESSO L'EDITORE CESARE CIOFFI
V, DI CHIARAVALLE N.12




                          Delle diverse qualità di tabacco
                                                 e
                           Delle diverse speze di fumatori


Il tabacco che si deve fumare a preferenza-De gustibus non est disputandum-
Il contadino,il manoale etc.,fumano il tabacco forte-L'impigato il madio-
L'alta aristocrazia ,il dolce-Rivista-I fumatori per progetto dei sigari di trenta,
o cinquanta centesimi,o delle cigarette-Le donne che della fuma si servono per reclame-
Lo studente,il soldato e la pipa-I bassi uffiziali i sigari toscani-I fumatori alla turca o chinese-


Quale tabacco si deve fumare a preferenza? ecco una questione difficile a sciogliersi.
A mio avviso,però,le varie qualità di tabacco e di sigari sono addette a questa ed a
questaltra persona ,a seconda dei paesi che abita,degli usi e dei costumi suoi.
Del resto siccome de gustibus non est disputandum,il miglior tabacco è quello che  più piace.
Difatti se applicassimo questa tesi a gli amatori del vino,troviamo i partigiani del nostranello,del piemontese,
del petit bordeaux,ecc.
Il contadino,il manuale amano a preferenza il tabacco forte,gl'impiegati,la persone del medio ceto preferiscono
quelle tra il forte e il dolce,l'alta aristocrazia che non fuma che cigarillos,roma,cigarettes,ecc. s'attiene a quello
dolce.
Da tutto questo si può trarre la conseguenza: dimmi che tabacco fumi e ti ditò chi sei.
Del resto quante differenti qualità di tabacco vi sono,altrettante specie di fumatori noi riscontriamo.
Quanti sono gli uomini altrettante sono le opinioni,dice un proverbio latino e noi aggiungiamo:
quanti sono i fumatori,altrettanti gusti troviamo,nella stessa guisa delle foglie della foresta che nessuna assomiglia all'altra,vediamo che nessun fumatore assomiglia al fumatore suo vicino.

Passiamo una breve rivista.

Prima di tutto noi abbiamo i fumatori per progetto,quelli che si mostrano attillati all'ultima moda,sul corso
col sigaro in bocca.
Questa specie è fumatrice di una forza mediocre,fuma è vero,ma per far vedere che fuma,nella stessa guisa che certi tali si mostrano
sulla bottega d'un caffè o d'un restaurant,collo stuzzicadenti in bocca.
Per loro il sigaro non è che una specie di reclame,d'ornamento come croce dei soliti santi,in quell'ora in cui tutti sono al passeggio,
sembra vogliano dire al colto pubblico:
Osservateci,noi teniamo in bocca un zigaro d'estera qualità,un zigaro che costa almeno trenta centesimi,noi non fumiamo che
zigari di lusso,e atteggiandosi alle più comiche posizioni,saranno ben felici se qualche amico li avrà veduti in quella guisa,
con un sigaro di trenta centesimi,o mezzo franco in bocca.
quelli che non si sentono di fumare zigari di trenta o cinquanta centesimi,o perchè loro no piacciono,o meglio perchè la loro borsa
non consuona colle loro idee di grandezza ,e non ponno assoggettarsi a spendere tutti i giorni sessanta centesimi di lira,per
farsi vedere a fumare zigari di lusso,s'attengono alle cigarettes,dichiarandosi partigiani dei fumatori francesi,che delle cigarettes
hanno formato la loro fuma per diletto,in ogni maniera non imitateli.
Chi fuma cigarettes sarà sempre un pessimo fumatore,il quale inoltre ci scapiterà di salute,perchè nulla v'ha di più nocivo che
il fumaretal genere bastardo di zigaro.
Oh!! ma ecco una gentile signora elegantemente abbigliata,pettinata all'ultima moda,che fuma su quel balcone e pare che col zigaro in bocca voglia sfidare il mondo intero!.
Il suo appartamento è messo con un lusso asiatico,da tutta la sua persona esala un soave profumo.
Chi è? una buona vivente,passatemi la frase,che del zigaro si serve per accalappiare gli studenti,i campagnuoli,i gonzi,
e qualche volta anche coloro che pretendono di saperne a lungo in fatto di donne.
E chi è quel giovane che col pouf in testa,la pipa in boca,insegue quella sarterella dalla fisionomia brunotta e simpatica?
Uno studente,uno studente pel quale la pipa è una cara e prediletta compagna.
Per ultimo diremo che il soldato fuma pure nella pipa,ma la sua è più modesta di quella dello studente,perchè di gesso.
Ma essa è per lui una cara compagna,un sollievo alle sue fatiche.
I bassi uffiziali invece s'attengono generalmente ai zigari toscani,non vogliono degradarsi sino alla pipa,
ma in via economica si danno a quel zigaro,che nello stesso tempo è il meno costoso e il più forte.

(http://imagecache2.allposters.com/images/pic/142/048_F529~Sigari-di-qualita-Habanas-Posters.jpg)
Titolo: spigolature sulla Nicotiana tabacum
Inserito da: Aqualong - 08 Luglio 2008, 00:47:54
Avevo annunciato un dizionario,a puntate,per annoiarvi un po'.
Cominciamo con pochi termini in lingua romagnola:

bresa
la brace,quello che è acceso nel fornello

brustighè
il fornello e bruciacchiato,abbrustolito

burnisa
la brace che si stà spengendo,quasi tutta cenere

calezna
la gromma,il catrame,la fuliggine,quello che rimane nel cannello e sulla scovolino

Caratena
pipa di argilla rossa con cannuccia di marasca (ciliegio amarena), in uso presso i contadini, i barcaioli, i marinai, gli scariolanti etc.. della bassa Romagna fino alla seconda guerra mondiale (parente della pipa Chioggiotta ha però una sua origine ben definita); speciali quelle prodotte a Faenza, da sempre famosa per la ceramica.
Di uso con tabacco povero, ovvero il trinciato FORTE (o di prima) o con il trinciato COMUNE (o di seconda); a volte, quando pioveva, veniva fumata col fornello rovesciato per risparmiare un fiammifero.
Detto popolare "Se vut fume alzir pepa ad terra e canel d'zris" (se vuoi fumare leggero pipa di terra e cannello di ciliegio)

fujàza
tabacco da pipa

marogna
la crosta di carbone dentro il fornello

zèndra
la cenere

(http://www.usagtabacchi.it/cgi-bin/tabacco.jpg)
Titolo: spigolature sulla Nicotiana tabacum
Inserito da: Aqualong - 17 Luglio 2008, 00:37:02
Proviamo a cominciare:

A  &  B


ADDITIVI.
Per essere ammessa nella lista degli additivi autorizzati in tutta Europa, è sufficiente che la sostanza sia autorizzata in un solo paese dell' Unione,anche la Svizzera è inclusa.
Ogni additivo viene valutato in base alla sua non tossicità alimentare.
Questo significa che deve essere inoffensivo quando viene mangiato.
Eccone un breve elenco:
furfurolo: olio volatile che dà aroma al tabacco; mentolo: usato per dare aroma;
estratto di radice di Angelica: contiene sostanze cancerogene; cacao: benché con il cacao in polvere si faccia una ottima bevanda, il cacao bruciato e fumato nella sigaretta si sospetta sia pericoloso per la salute;
liquirizia: l'estratto di liquirizia serve per aggiungere aroma, mantenere il tabacco umido e farlo bruciare meglio. Un componente dell'estratto (l'acido glicirrico), bruciato, dà origine a idrocarburi aromatici policiclici cancerogeni;
zuccheri: di canna, di barbabietola e di frutta, sono, fin dall'inizio secolo, i principali additivi nelle sigarette delle più importanti marche americane, in cui costituiscono circa il 4% del peso del tabacco. Bruciando assieme al tabacco lo zucchero aumenta la produzione di catrame. Certe forme di zucchero, come il caramello o lo zucchero invertito, quando si scaldano producono catecolo, che è uno dei maggiori agenti cancerogeni che si conoscano nel fumo.
glicerina e glicoli: servono per mantenere umido il tabacco; la glicerina, bruciando, produce acroleina, che inibisce l'azione delle ciglia che servono ad espellere dai polmoni le sostanze dannose, aumentando così il rischio di bronchiti croniche e di enfisema.
Naturalmente questo tipo di rischi sono legati al consumo di sigarette,anche se nei tabacchi da pipa queste sostanze spesso di origine alimentare hanno una consistenza,quantitativa più pesante che nelle "bionde" e alcuni aromi sono completamente sintetici .
La corretta fumatata assolutamente senza traspirazione con tabacchi con grado di umidità giusto, in modo da evitare temperature eccessive,o fumo con molto vapore,sono una discreta garanzia di drastica riduzione dei rischi,oltre all'accurata pulizia e al riposo della pipa.
I tabacchi più naturali sono anche  meno dannosi di quelli "zuccherini",quelli più nicotinici o più forti diminuiscono la durata della fumata e anche gli eventuali piccoli danni,denti gialli,lingua e mucose irritate etc.
I gusti sono estremamente personali,ma,certi tabacchi con aromi molto spiccati tipo vanilla o ciliegia,o altri,andrebbero scelti fra le marche che li fanno per tradizione da molti anni,per evitare il più possibile la chimica,per esempio la tradizione americana su questi tabacchi con additivi alimentari è centenaria,altre sono recentissime.

AROMA.
Caratteristica del fumo di tabacco,
percepita dall'odorato, quindi il profumo che si diffonde intorno
a noi quando fumiamo,che spesso ci trasforma in veri e propri arbre magic.
Quanti di noi si sentiranno dire: non fumare in salotto quello che odora di aringhe,
fuma quello che sa di nutella.

AROMATICO.
La leggenda dice che sia la qualità di molti tabacchi naturali,
ma spesso è un prodotto della chimica,per arricchire quei tabacchi,
che altrimenti andrebbero subito a finire nella spazzatura.

AROMATIZZANTI.
Legione di additivi per lo più sintetici,
ma anche, nella migliore delle ipotesi, di natura alimentare.
Ovvero zuccheri,sciroppi e melasse,miele,cacao,liquirizia,vanillina,
essenze alcoliche varie,olii aromatici come bergamotto,agrumi etc..
Concentrati di altri tabacchi,spesso di sintesi.
Avana
Tipo di tabacco chiaro coltivato nell'isola di Cuba e in altre località dell'America Centrale, ricercato e apprezzato per il suo aroma; da il nome anche al sigaro confezionato con quel tabacco “Vi piacciono i sigari? Questo è un vero Avana” (Malaparte). Per estensione, color nocciola chiaro, simile a quello del sigaro omonimo, anche come agg.: un vestito avana.
gia ampiamente trattato nel presente 3d
http://www.toscopipa.com/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=523&postdays=0&postorder=asc&start=0
BLEND.
Miscela composta da più tipi di tabacchi.

BLENDER.
Il creatore di sublimi miscele,ovvero come ci sentiamo
dopo aver mischiato un po' di avanzi.

BODY.
corpo,forza,spessore,da non confondere con la
quantità nicotinica.

BRENTA.
 pianta di bassa statura, molto resistente all’azione del vento, di notevole aroma e rusticità: una varietà di tabacco, spuntata dopo un secolo di lavorazione.
Tre  i tipi colturati: il Cuchetto, pregiato per il suo aroma, ma ben presto abbandonato perché troppo delicato; l’Avanetta, dalla foglia piccola, ma di buona qualità, nelle due forme liscia e bollosa; l’Avanone, molto produttivo, ma di pregio inferiore, detto anche Campesano dal paese di Campese, dove veniva coltivato. Da ricordare anche il Nostrano Gentile, un ibrido, simile all’Avanone, ma con un numero più elevato di foglie.

BRIGHT.
Letteralmente chiaro e brillante. Originariamente
usato per definire i tabacchi Virginia.

BURLEY.
Tabacco tipico delle miscele
americane, per il gusto neutro si associa facilmente
ad ogni altro, ottima combustione e
grande capacità di assorbire gli aromatizzanti,
pochissimo corpo.
Se aggiunto ad una mix sbilanciata sull'acuto,
ingentilisce fino ad arrivare all'appiattimento.

(http://www.funzioniobiettivo.it/laboratori/mesagne/raccolta_del_tabacco.jpg)
Titolo: spigolature sulla Nicotiana tabacum
Inserito da: longonibruno - 18 Luglio 2008, 17:22:25
Citazione da: "Aqualong"
A gli inizi del 1800 il tabacco veniva trasportato come il the nelle stive dei clipper In quegli anni s’iniziarono ad usare la liquirizia e altri aromi come agenti di concia.
I carichi di tabacco delle navi in transito dal Sud America alla Spagna erano spesso alterati dall’umidità dell’atmosfera: come rimedio i marinai spagnoli pensarono di spruzzare il tabacco con acqua di liquirizia, per mantenerlo fresco e dolce
Il metodo fu osservato da un tale Cavendish di Norfolk, in Virginia, che diventò così il primo ad utilizzare il  tabacco curato con liquirizia.

(http://gallery.panorama.it/albums/userpics/10053/normal_smoke.jpg)


Interessante, ho sempre saputo che il metodo cavendish nacque per caso, allorché i marinai del Nord America, per preservare il tabacco destinato all’Inghilterra, lo misero in botti di Whiskey usate.
Arrivati nel Regno Unito e dopo aver aperto le botti, si accorsero che il tabacco aveva assorbito il profumo del whiskey.
Anche perché Cavendish è un nome inglese e sembrerebbe logico pernsare che lo stesso tizio girasse per i porti inglesi/americani, piuttosto che spagnoli.
Titolo: spigolature sulla Nicotiana tabacum
Inserito da: Aqualong - 18 Luglio 2008, 17:29:50
Forse parenti ?
Nel caso comunque una dinastia di intruglioni. :D  :D  8O
Titolo: spigolature sulla Nicotiana tabacum
Inserito da: longonibruno - 18 Luglio 2008, 21:52:54
Esattamente.
Meglio ancora di volgari bottegai, ladri di idee altrui.
Titolo: spigolature sulla Nicotiana tabacum
Inserito da: Aqualong - 05 Agosto 2008, 00:20:41
C

CASING.  Concia
Salsa composta da ingredienti vari, che viene applicata al tabacco prima che esso sia tagliato in fili,per irrorazione o immersione.
In generale, gli scopi del Casing sono:

1. Annullare o migliorare ogni sapore di disturbo associato al fumo di tabacco;
2. Correggere ogni nota negativa del flavor ;
3. Determina le caratteristiche uniche del sapore, che costituiscono gli elementi distintivi di un tabacco.
4.Usare tabacco di scarso valore,cercando di portarlo al sapore voluto.
I principali ingredienti nella soluzione del casing sono: ,zuccheri, cacao, liquirizia, estratto di frutta , umidificanti e additivi in soluzione liquida.

CAVENDISH. Efficace sistema di trattamento
delle miscele, molto usato dai produttori in infinite
varianti.
Il tabacco Cavendish è solitamente una miscela composta da tabacchi Virginia e Burley (a volte con una piccola,o grossa, aggiunta di un po' di tutto) fermentata sotto liquido ed in seguito preparata a vapore o trattata sotto pressione con il calore. In ambedue i casi, il risultato è un tabacco scuro, o molto scuro, leggero, delicato e dolce,nonchè stucchevole.
Viene ormai inserito come componente in tantissime miscele,rendendole molto simili fra loro come sapore,nonchè piatte.
Ottimo anche come concime per piante da appartamento.

CURING. Primo trattamento delle foglie dopo la
raccolta, sostanzialmente essiccazione.
Il colore cambia dal verde al marrone - bruno -dorato-giallo-oro-ocra.
Modificazioni biochimiche:
scompare clorofilla e ammoniaca, amido e acido piruvico si trasformano in zuccheri,
riduzione delle proteine ,sublimazione dei vari alcaloidi,sopratutto della nicotina.
SUN-CURING: esposizione
diretta al sole;
AIR-CURING: foglie appese in capannoni
ventilati;
FLUE-CURING: (a fuoco  e fumo indiretti)
in ambienti riscaldati per vari giorni;
FIRE-CURING: foglie appese su
fuochi di legna verde spesso aromatica.

CUT.Coupe- Taglio. Essenziale per la buona combustione.
Per taglio si intende la forma ultima con cui il tabacco
viene posto in commercio,segnalo i più comuni:
A) Striscioline, Shagg,Ribbon
A seconda della larghezza da pipa o da "rollo"
Alcuni trinciati come ad esempio il forte o alcuni francesi
hanno una larghezza bastarda per assecondare entrambi gli usi.
B) Scaglie o Squame.
taglio largo fatto spesso con trancia,
nelle picaduras viene poi ripressato in panetti
C) Flake
viene confezionato in barrette o già sbriciolato
(ready-rubbled).
D) CURLY-CUT. cudy- cut ,rondelle ottenute
dal taglio di una corda di tabacco,
Nato come il flake  e il plug per usarsi in marina o in viaggio .
E) PLUG. Taglio a grossi lembi che vengono poi pressati a forma di cubo etc..

(http://www.tabaccheria21.net/tipi_di_pipa_file/Burley01.gif)
Titolo: spigolature sulla Nicotiana tabacum
Inserito da: Aqualong - 06 Agosto 2008, 10:06:36
E

Essicazione
L’essicazione è il processo di asciugatura delle foglie dopo il raccolto.
Le corde con le foglie legate sono stese in capannoni presenti nelle piantagioni di tabacco.
Temperatura ed umidità sono le variabili importanti all’ interno del capanonne che influiscono nel processo di essicazione, per cui sono controllate costantemente,
il processo dura circa 40 giorni.


Espansione.
Lo scopo è avere un tabacco meno denso,che successivamente può impregnarsi maggiormente in fase di concia.
Il metodo fu introdotto nel 50 inizialmente, per alcune sigarette americane.
Generalmente i processi di espansione del tabacco consistono nell'impregnare il tabacco tagliato, con gas liquido, e successivamente sottoporlo ad una fonte di calore, fino a quando il gas evapora, espandendo o gonfiando le stutture cellulari. Il gas, quindi, viene recuperato e riciclato.
Resa:
Essa dipende dal tipo di tabacco. Il Burley fornisce la maggiore espansione, con limitate perdite in parti che si volatilizzano e con fili piu' corti, il tabacco Virginia da una buona espansione, con limitate perdite in parti che si volatilizzano buoni fili,  il tabacco Orientale non e' raccomandato per via del basso livello di espansione e elevate perdite volatili.
Il processo non è certo dei più biologici,inoltre,non si conosce il tipo di gas usato
(http://www.lostortignaccoloclub.it/wp/wp-content/gallery/miscimages/ragazza.jpg)
Titolo: spigolature sulla Nicotiana tabacum
Inserito da: Aqualong - 09 Agosto 2008, 11:44:02
F

FERMENTAZIONE.
Processo chimico impiegato per demolire i carboidrati grazie all'opera di microrganismi detti fermenti (lieviti, muffe, batteri); essi utilizzano materiale che sono in grado di attaccare per ottenere energia sufficiente alla loro vita, producendo alcol citrico e acetone. Può essere anaerobica, se avviene fuori del contatto dell'aria (fermentazione alcolica); aerobica se necessita della presenza dell'ossigeno (acetica), nella quale si verifica la trasformazione dell'alcol etilico in alcol acetico.
Alcuni esempi in cui il processo viene usato: Cavendish,Perique,sigaro toscano,etc..

FLAVOURING.
Profumazione  che si
avverte all'apertura della confezione.

FLAVOUR.
Insieme di sapore e aroma.

(http://www.cartantica.it/content/Medjugorje%20New/12----Tabacco.jpg)
Titolo: spigolature sulla Nicotiana tabacum
Inserito da: Aqualong - 12 Agosto 2008, 23:42:34
G-H

GUSTO. Sapore.  taste.
Ovvero:
dolce, amaro, acido , salato, acre,rotondo,basico o pizzichino.
Il gusto viene rilevato con la porzione più arretrata della lingua,in modo particolare nel fumo della pipa.
Le papille gustative di quella zona hanno una struttura diversa rispetto a quelle della punta,che hanno una risposta immediata e percepiscono bene il dolce,ma perdono immediatamente la loro sensibilità,in presenza di sapori forti e che perdurano,mentre quelle della parte laterale e posteriore hanno risposte meno immediate,ma più continue e sono già orientate a percepire quasi tutti i sapori del fumo.
Per questi motivi il gusto viene percepito bene se la fumata è abbastanza fredda,se il tabacco è umidificato al punto giusto,se il ritmo è tranquillo,boccate poco frequenti,abbastanza piene.
La fumata cambia sapore anche a seconda della umidificazione del tabacco,ad esempio,il tipo kentucky se umidificato è meno acre che da secco,anche più morbido,viceversa altri se umidificati,in eccesso,risultano pesanti,ottusi.

Havanna
E’ un tabacco derivato per selezione della varietà Forchheimer, di origine tedesca, particolarmente adatta per la produzione di sigari. Indicato anche come Havanna Forchheimer II c, è un tabacco scuro curato ad aria (dark air-cured), e sottoposto a un vigoroso processo di fermentazione dopo la cura.
I tabacchi scuri vengono utilizzati per la fabbricazione di sigarette scure (tipiche quelle di gusto francese), sigari e trinciati per pipa, tabacchi da mastico e da fiuto. I tabacchi per la fabbricazione dei sigari, indicati anche come cigar tobacco o cigar leaf, vengono distinti in base alle caratteristiche merceologiche in:
- tabacchi da riempimento o da interno (filler);
- sottofascia (binder);
- fascia (wrapper).
L'aroma e il gusto dei tabacchi scuri varia molto con l'ambiente. Appartengono quasi tutti alla Nicotiana tabacum, ma alcuni sono della Nicotiana rustica.
Tra i tabacchi scuri sono compresi anche i cosiddetti tabacchi tropicali (tipici quelli dell'Avana e di Cuba) e subtropicali (il Sumatra, tabacco da fascia) le cui classiche zone di produzione sono i tropici e le aree subtropicali. Comprendono anche tabacchi che spesso vengono coltivati in piccola quantità per uso locale, soprattutto nei paesi in via di sviluppo.
(http://imagecache2.allposters.com/images/pic/VAS/0000-5216-4~Manifesto-per-il-tabacco-da-pipa-Brasil-Posters.jpg)
Titolo: spigolature sulla Nicotiana tabacum
Inserito da: Aqualong - 18 Agosto 2008, 18:13:04
K-N

KENTUCKY.
E' un tabacco derivato, per ibridazione e selezione, dal tipo flue-cured nordamericano. E' un tabacco scuro appartenente alla classe dei fire-cured, i tabacchi curati a fuoco diretto.
Le foglie curate del Kentucky sono ampie, gommose, lucide di colore marrone, elastiche e resistenti; Alto contenuto in nicotina (3-6%), gusto e aroma intensi.
Già trattato nel presente 3d:
http://www.toscopipa.com/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=523

LATAKIA.
Coltivato e trattato in Siria e a Cipro.
Contenuto nicotinico molto basso.
E' già trattato ampiamente quì:
http://www.toscopipa.com/modules.php?name=News&file=article&sid=3

Maryland
Presenta un basso contenuto in nicotina, e viene impiegato nelle miscele per sigarette di tipo americano, come tabacco da riempimento e per migliorare la combustibilità, e nelle miscele di trinciati dolci da pipa.
Viene anche usato, insieme al Burley, in alcuni sigari come riempimento, e negli USA nel tabacco da mastico.Appartiene alla classe dei tabacchi chiari curati ad aria (light air-cured), come il Burley, dal quale differisce poco per l'aspetto delle foglie.
Una storia dice che dopo la guerra di seccessione,alcuni coloni piantarono il virginia sull'altra riva del Potomac ,nelle terre sabbiose del Maryland,ottenendo una varietà leggermente diversa da quella originale,come contenuto nicotinico.

NICOTIANA.
Genere di pianta di origine americana della famiglia delle Solanacee.
Famiglia di piante prevalentemente erbacee, comprendente circa 90 generi e 2000 specie, molte delle quali orticole e da giardino, come il pomodoro,la patata,le melanzane, la petunia, il tabacco, l’alchechengi, il peperone, e molte piante velenose. La famiglia è rappresentata in tutte le regioni tropicali e temperate del mondo.
Trattato nel presente 3d:
http://www.toscopipa.com/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=523&postdays=0&postorder=asc&start=15


NICOTINA.
Alcaloide altamente velenoso presente nelle foglie del tabacco. Viene assunta per via inalatoria, attraverso il fumo, o per via perlinguale attraverso le mucose della bocca.
Gli effetti variano a seconda della quantità di sostanza assunta,del metodo di assunzione
 e del grado di assuefazione e consistono in: aumento della pressione arteriosa sisto-diastolica, della frequenza cardiaca, della forza di contrazione cardiaca, del consumo miocardico di ossigeno, del flusso arterioso coronarico, dell'eccitabilità miocardica e in una diffusa vasocostrizione periferica; ipersalivazione e ipersecrezione gastrica; la nicotina ha mostrato anche di provocare aumento delle concentrazioni sieriche di glucosio, cortisolo, acidi grassi liberi, vasopressina e beta-endorfine; ad alte dosi, poi, la nicotina provoca spasmi della muscolatura liscia intestinale, contrazioni muscolari e convulsioni. Il potere assuefacente,nel fumo di sigaretta è elevato; dà dipendenza fisica e una sindrome di astinenza di grado moderato, e forte dipendenza psichica..
Ometto gli effetti a lungo termine,perchè stiamo parlando di pipa ,quindi di assunzione perlinguale,le statistiche in giro riportano campioni rilevati,sempre, fra fumatori di sigarette.
Inoltre alcuni effetti descritti,sono in associazione al monossido di carbonio,quindi fumo traspirato a lungo,altri legati a dosi molto elevate, più o meno di avvelenamento da nicotina.

(https://www.thebackyshop.co.uk/images/Gawith%20Pipe%20tobacco%20Latakia%20No7.jpg)
Titolo: spigolature sulla Nicotiana tabacum
Inserito da: Aqualong - 23 Agosto 2008, 12:54:35
O

ORIENTALI
Appartengono alla classe dei tabacchi sun cured, le cui foglie sono curate al sole. Sono caratteristici per la piccola paginatura delle foglie, specialmente delle apicali di gusto più pieno e di aroma più spiccato e delicato,nonchè la piccola statura delle piante,da 60 a 180 cm.
 Sono coltivati in ambiente sub-umido o caldo arido, in regioni a clima caratterizzato da stagione estiva calda e con poche piogge.
Alcune qualità qualità del tabacco Orientale subiscono lunghi trattamenti, compresa la fermentazione e il trattamento fire cured.
Sebbene l'origine dei tabacchi orientali si sia perduta, le evidenze indicano che le specie originali abbiano avuto i loro antenati in America meridionale, precisamente nel Texas e nel Messico. In particolare si ritiene che i tabacchi Xanthi (basmas) siano derivati da una antica varietà del Venezuela chiamata Varinas. Gli incroci e le selezioni portarono poi ad estreme differenze la forma degli orientali da quella di tutte le altre classi di tabacchi.

Questo tabacco prese il suo nome nella metà dell'800 ,ovvero tutto il tabacco che era prodotto e coltivato nell'allora impero Ottomano.
Le diverse varietà, infatti, hanno il nome dei luoghi da cui quali provengono,o da appellativi nella lingua locale.

Le varietà coltivate sono state numerose: Xanthi, Erzegovina, Porsutcian, Tsebelia, Perustitza, Samsun, Trapisum, Plovdiv Ova, Zihna, ed altre.
Thus Yenidje e Smyrna sono greci, Samsun e Izmir sono turchi, Drama è macedone, e Xanthi viene dalla regione della Tracia, quasi in Grecia.
Attualmente le varietà di tabacchi orientali coltivati sono lo Xanthi Yaka, originario della Grecia, la Perustitza, originaria della Bulgaria, l'Erzegovina, originaria della Jugoslavia, e il Samsun, originario del Venezuela.
- 1) Tipo Basma (dal turco "basmak" = pressare): le foglie sono di piccolo sviluppo, da 5 a 20 cm, di forma da cuoriforme ad ovata, nervature appena accennate, colore sempre brillante dal giallo al giallo oro-bruno. I tabacchi sono di gusto dolce e aroma delicato, di buona combustibilità (tipi Xanthi e Perustitza);
-- 1a) Sirdili (deriva da una parola turca che significa "lingua di bue"): le foglie sono più lunghe e strette, caratteristiche dell'Est Macedonia, nel distretto di Zichna;
- 2) Tipo Bachi-bagli (dal turco "testa legata"): foglie arrotondate o a forma di cuore, con un marcato picciolo di lunghezza variabile. Il tessuto è elastico, con colore dal giallo chiaro al giallo bruno con tendenza al rossiccio. Tabacchi non molto aromatici e gusto neutro (tipi Erzegovina e Samsun);
-- 2a) Kabakulak (in turco "grandi orecchie"): caratterizza le foglie intermedie tra basma e bachi-bagli. Le foglie sono più larghe, con ampie orecchie, di forma lanceolata o ovato lanceolata, tessuto sostanzioso, colore non molto brillante dal giallo al giallo limone, nervature evidenti. Sono meno aromatiche e sono usate come riempimento.

Altri termini vengono usati per descrivere varietà o tipi di tabacco. Alcuni di questi sono:
- Yaka = per i tabacchi coltivati in collina;
- Ova = per i tabacchi di pianura;
- Djembel = per i tabacchi di montagna;
- Myrodatha = tabacchi aromatici;
- Sari = tabacchi gialli;
- Mavri = tabacchi neri.
La foglia orientale è essenzialmente un tabacco per sigaretta, che può essere fumato direttamente: le cosiddette sigarette turche sono infatti al 100% tabacco orientale, ma attualmente sono poco fumate al di fuori dei paesi di origine.
La maggior parte dei tabacchi orientali è costituita da tipi neutri o da riempimento, mentre i tabacchi orientali più caratteristici sono i tipi aromatici, che presentano un gusto dolce e gradevole, con aroma ben distinto, molto richiesti sul mercato.
Vengono usati nella fabbricazione delle sigarette in miscela con altri tabacchi, come nelle sigarette chiare di tipo american blend, composte da tabacchi Virginia o bright flue-cured con quantità variabili di Burley, Maryland e tabacchi orientali, e nella preparazione di miscele di trinciati per pipa....hainoi queste mix sempre più rare.

(http://www.inea.it/ist/figure/Percte3.jpg)
Titolo: spigolature sulla Nicotiana tabacum
Inserito da: Aqualong - 26 Agosto 2008, 14:08:57
P-R

Paraguay

E' un tabacco scuro tropicale curato ad aria (dark air-cured) e poi fermentato in massa.
è una pianta ad alto fusto, di circa 170 cm, di forma conica, dritta, con portamento delle foglie semieretto o eretto. Le foglie sono poco acuminate, generalmente ovali, più o meno appiattite, mediamente sostanziose. L'infiorescenza è poco estesa, con fiori a petali di colore rosa o rosso.
Di aroma minore rispetto ad altri tabacchi scuri, talvolta penetrante, presenta una buona combustibilità.
Il Paraguay viene utilizzato soprattutto come materiale da fascia per sigari fini, e come riempimento in sigari e nelle sigarette, specie in quelle di tipo francese (sigarette scure)contenuto in quasi tutte le miscele francesi per pipa e rollo e trova utilizzazione anche nei tabacchi da mastico,

PERIQUE

Deve il nome a Pierre Chenet che lo scoprì in Louisiana, dove cresce in una zona ristretta a sud di New Orleans. Perique era il vezzeggiativo spagnoleggiante del francese Pierre.
Tabacco atipico, è in origine un tipo di Burley che, dopo la cura tradizionale ad aria, viene sottoposto ad un lungo processo di doppia fermentazione, ottenuto mediante successivi periodi di macerazione delle foglie nel suo stesso succo spremuto a pressione. Di colore nero e presentato in piccoli frammenti, ha gusto proprio e caratteristico, con aroma intenso e penetrante e sapore "lievitato". Molto forte e di scarsa combustibilità, è di norma aggiunto in modeste proporzioni in miscele di gusto americano ed inglese. Tipico (ed eccellente) il connubio con virginia puri pressati.
Il procedimento lunghissimo e la scarsa produzione  giustificano l'alto prezzo di questo tabacco,o viceversa.
Viene descritto anche quì:

http://www.toscopipa.com/modules.php?name=News&file=article&sid=16&mode=&order=0&thold=0

Da qualche tempo viene prodotto anche un distillato,una sorta di acquavite,nata dalla fermentazione di tale tabacco.



PICADURA.

Così chiamato il tabacco ottenuto da gli avanzi di lavorazione dei sigari ,in genere quelli di tabacco pregiato.
Può servire come riempimento di sigari di minor pregio,di scarsa traspirazione,nonchè per sigarette di  produzione limitata ad esmpio le cubane.
Pressato in panetti dopo un nuovo taglio,per fumarlo in pipa liscio o in mix,oppure messo in commercio come mix assieme ad altri tabacchi.
La picadura più famosa è quella di avana.

Ricostituito

Il processo per ottenere il tabacco ricostituito (Recon) fu sviluppato alla fine degli anni ’50 ne gli USA per ragioni economiche.
Esso permetteva di utilizzare i sottoprodotti del tabacco, gli scarti della lavorazione, o parte di essi, trasformandoli in una sorta di carta di tabacco che ben si prestava alla miscelazione, al trattamento con additivi.
Ogni commento è superfluo.
(http://smokeandguns.com/perique3.jpg)
Titolo: spigolature sulla Nicotiana tabacum
Inserito da: Aqualong - 27 Agosto 2008, 23:41:40
S-V

Semois

Tutto comincia nel 1855 quando Joseph Pierret
colono delle Ardenne pianta nel suo terreno in località Courbillon del kentucky,il primo raccolto fu estremamente ricco il tabacco di qualità ottima,usò per i raccolti successivi i semi di volta in volta ricavati dalle piante.
E quì Mendel docet ,l'ambiente e il carattere dominante di quel tabacco, il kentuky diventò in soli cinque anni il meraviglioso semois.
Tabacco di gusto pieno di odore magnifico,molto articolato come gusto,di qualità nicotinica medio forte.
Semois si chiama il fiume che traversa quella bellissima valle e da il nome anche ad essa.
E' stato sperimentata una semina di semois anche in italia,mi risulta con esito scadente, nella cittadina di Courbillon c'è un bellissimo museo del tabacco e tutta la zona è di forte attrazione turistica,per la bellezza del territorio montano e fluviale.

SMOOTH. Perfetto equilibrio
La buona armonia e completezza di una miscela.

SPUNTATURE . cimette
La parte terminale del sigaro,toscano,brissago, etc..
Commercializzate senza ulteriore lavorazione ,ottime nella pipa,da sole o in mix

TRINCIATO.
Antico nome del tabacco tagliato grosso e asciutto,piuttosto grezzo,di qualità economica con uso esclusivo
di miscela per pipa.
Diventato poi di taglio medio e quindi anche da rollo

Vaso porta tabcco

TOBACCO JAR.

Come! don't refuse sweet Nicotina's aid,

But woo the goddess through a yard of clay;

And soon you'll own she is the fairest maid

To stifle pain, and drive old Care away.

Nor deem it waste; what though to ash she burns,

If for your outlay you get good returns!

VIRGINIA.
Appartenente alla classe flue-cured (tabacchi curati ad aria calda) è un tabacco a foglia ampia e generosa, di colore dal giallo limone al marrone scuro, a seconda del grado di "ammarronamento" delle foglie. Se sottoposto a trattamenti particolari dopo la cura e la stagionatura, ad esempio con l'aggiunta di zuccheri, pressione e cottura, può presentarsi molto scuro o addirittura nero (Virginia black-stoved). Possiede un aroma proprio spiccato e inconfondibile, penetrante e vagamente fruttato.
Di sapore dolce e caratteristico, offre una combustione piuttosto rapida e tende a pizzicare la lingua, fenomeni ridotti nelle versioni "trattate". E' un tabacco caratterizzante ed è presente in quasi tutti i tipi di miscele da pipa. Tipicamente inglesi gli straight virginia, miscele a base di virginia più o meno puri, generalmente pressati.
Tabacco con alto contenuto di nicotina,può dare qualche disturbo alle prime fumate se fumato da solo,subdolo perchè di gusto apparentemente leggero, ma ha anche corpo e rotondità e secondo il trattamento o i trattamenti(mix di solo virginia) può essere molto articolato.
Tipi: Bright Virginia, Carolina, Old Belt Virginia, Lemon, Golden, Red, Brown, Dark, Mottled.
Deve il nome a sir Walter Raleigh che a metà del XVI secolo diede il nome al vasto territorio che aveva "scoperto" e al generoso frutto che produceva.

(http://www.fumeursdepipe.net/images/artsemoisced%20(7).jpg)
Semois Panorama
Titolo: Re:spigolature sulla Nicotiana tabacum
Inserito da: Aqualong - 18 Settembre 2009, 10:58:03
Speteguless:

Eravamo un gruppo italo spanico svizzero,qualche giorno fa, parlavamo dopo una cena,davanti a caffè e whyscaccio,pipe rigorosamente accese,di un tabacco per una gara,l'ottimo "Skandinavik Arabica" la conclusione che è un po' dolce,
fortemente somigliante al "Cellini Nero" e altrettanto buono.

Viene data la notizia che la Samuel Gawith ha prodotto due nuovissime mix:
Celtic Talisman
Christmas Mixture
Cioè due panettoni di cui si sentiva fortemente la mancanza,allego il link di tutti i prodotti S G per eventuali buricchiatori:
http://www.samuelgawith.co.uk/default.asp (http://www.samuelgawith.co.uk/default.asp)

Continuando con i panettoni siamo arrivati ad una domanda posta ad una notissima ditta che ne produce tanti (non farò il nome)da un affezionato consumatore,che chiede se in quei tabacchi ci sono sostanze animali,ho fatto la traduzione della risposta ,una pregevole perla di diplomazia:
"" D. il vostro tabacco da pipa contiene  componenti di origine animale?

R. Nessuno dei seguenti prodotti contiene componenti di origine animale: tutti i prodotti Borkum Riff, con l'eccezione di Borkum Riff Gold ciliegia e vaniglia, Borkum Riff Cherry Cavendish e Borkum Riff Cherry Liqueur. In altre parole, il nostro portafoglio contiene numerosi prodotti che non contengono componenti di origine animale.""
Il tutto si può leggere nelle numerose FAC del sito ufficiale.

Mentre la OrliK in modo molto serio inserisce sul suo sito ufficiale l'elenco di tutti gli additivi usati http://www.orlik.dk/sw3046.asp (http://www.orlik.dk/sw3046.asp)
Anche se non specifica se "Flavourings" e "Flower leaves" ,sono naturali o di sintesi, la voce che segue nell'elenco è "Fruits. Fresh and dried extracts"

Le conclusioni: vabbè lasciamo perdere.  8) ;D ;D
Titolo: Re:spigolature sulla Nicotiana tabacum
Inserito da: Aqualong - 18 Dicembre 2009, 00:59:47
Riapprofitto della calma per scribacchiare qualcosa:

Fava di Tonka


La pianta che produce le fave tonka (Dipteris odorata o Dipteryx Coumarou) appartiene alla famiglia delle Favacee. Originaria del Venezuela, cresce anche sui versanti della valle di Caura in Colombia, oltre che in Amazzonia, in Guyana e nell'isola di Trinidad. È un albero che raggiunge nell'età adulta l'altezza di 25 metri e il diametro di circa l metro.
Fu importata dalla Guiana in Francia nel 1793 e coltivata in serra. Oggi Venezuela, Guaina e Brasile ne sono i principali produttori.
La fine del 19° secolo segnò una svolta decisiva nella creazione dei profumi: grazie allo sviluppo della chimica organica furono isolate le molecole odorose costituenti il principio olfattivo di molte materie prime vegetali. La Cumarina, ad esempio, componente olfattivo della Fava Tonka, fu scoperta nel 1868 e prese il nome suo nome dal Dipteryx Coumarou stesso
Veniva utilizzata anche ampiamente, per aromatizzare il tabacco da pipa. Le note olfattive della Fava Tonka appartengono alla sfaccettatura cipriata: entra nella composizione degli accordi ambrati.
L'uso e' stato abandonato per motivi soprattutto economici.
II frutti, che sembrano piccoli manghi, si raccolgono a piena maturazione. Fatti essiccare per un anno, assumono un aspetto rinsecchito; all'interno ci sono due semi oblunghi, lunghi da 3 a 4 centimetri e larghi 1 centimetro: le fave tonka. Fresche, le fave sono lisce e marroni; quando invecchiano, la parte esterna diventa nera e rugosa. La mandorla interna è bianca, all'apparenza grassa e untuosa: grattugiata, sprigiona un caratteristico odore erbaceo di fieno-vaniglia-miele .
A volte, i semi essiccati vengono messi a macerare nel rum per due o tre giorni; poi, sono fatti essiccare nuovamente, finché la superficie si ricopre di una cristallizzazione bianca, simile a brina, ricca di olio essenziale. Questo procedimento accentua l'aroma di cumarina della fava tonka.
In passato la fava tonka era utilizzata soprattutto in profumeria,
Nelle zone d'origine, e presso alcuni chef raffinati, è usata nella preparazione di creme dolci e salse; come la noce moscata, va aggiunta in quantità minime. E un sapore ancora poco sfruttato, che conferisce al piatti un tocco esotico.
In cucina occorre fare attenzione nell'uso: questa spezia va usata con parsimonia in quanto contiene un principio attivo, la cumarina, che in dosi eccessive può essere pericolosa, ha un'azione anticoagulante.
Dunque divisa una tonka a meta' bagnata abbondantemente,inserita poi come umidificante in una latta insieme a del Landtabak,
Tenuta la mix  chiusa 4  giorni,infine aperta e fumata, l'odore il sapore e l'aroma sono strepitosi,assolutamente da provare.
Con calma,poi, provo a trattare  una EM.

(http://img.alibaba.com/photo/100644403/Fava_Tonka_Seeds.jpg)
Titolo: Re:spigolature sulla Nicotiana tabacum
Inserito da: Aqualong - 13 Aprile 2010, 18:57:11
Blue Ridge

L'ho sentito lodare da Kor in una sua epistola ai Kalabbassi,ne ho comprata una busta  per curiosità,nel pratese non c'è,ma ho scoperto oggi che Castellana lo tiene.

Tabacco destinato al rollo,made in Denmark,busta 50 grammi,prezzo 4 euro,taglio bastardo frà lo shag e il ribbon,
per intenderci meglio, come il forte.
Trattasi di virginia  blend air, flue e fire cured,nella pipa ci và davvero bene,anche se un po' umidino all'apertura.
Per concludere,il tabacco più simile al Landtabak che si possa reperire da noi,se asciugato un po' la pipata è più saporita,lascia quella cenere grigia, caratteristica,fino a fine fumata,sapore buono anche dopo spegnimento e riaccensione.
Poi lo provo in qualche mix.
Titolo: Re:spigolature sulla Nicotiana tabacum
Inserito da: ismaele - 14 Aprile 2010, 00:29:05
Qui da noi non lo trovo, peccato, ché lo proverei volentieri in purezza ma soprattutto in mix, visto che di virginia da usare per blend casalinghi c'è carenza in Italia (e non solo).
Titolo: Re:spigolature sulla Nicotiana tabacum
Inserito da: Aqualong - 22 Aprile 2010, 23:03:28
Prima prova,nonchè la più semplice:
1 busta di Blue Ridge + mezza di forte,1 Tonka nella scatola per il periodo di stabulazione cioè 5 g.
Chi, come me, ama questo tipo di mix, la troverà assolutamente unica!. :D 8) :o
Poi provo con una VOL.
Titolo: Re:spigolature sulla Nicotiana tabacum
Inserito da: ismaele - 23 Aprile 2010, 20:15:06
Il Blue Ridge qui non si trova!
Titolo: Re:spigolature sulla Nicotiana tabacum
Inserito da: lellykelly - 16 Maggio 2010, 10:58:13
 ::) Incuriosito dal post di Acqualong, l'ho cercato (o meglio, l'ho fatto cercare dagli operai  in giro per le tabaccherie dove abbiamo i cantieri)

un paio di settimane fa una busta è finalmente apparsa

devo dire che è un buon tabacco (per me, ovvio) sia 'liscio', sia mischiato con altro

praticamente in una decina di giorni se nè andato con sommo gusto

ho provveduto quindi a farne scorta

per ora, visti i miei gusti tabagiferi, lo trovo ottimo con una spruzzatina di orientali, oppure in mix al 70% con orientali e latakia (15%-15%)

da provare e riprovare  ;) ;) ;)
Titolo: Re:spigolature sulla Nicotiana tabacum
Inserito da: Aqualong - 12 Giugno 2010, 15:33:30
L'amico Daniel ci segnala 4 nuovi tabacchi,non rimane che provarli. :)

La presente per annunciarvi quattro nuovi tabacchi:

Gregory Pease:
- Chelsea Morning (Mixture Inglese)
- Quiet Nights (Flake Inglese)

 
Cornell & Diehl:
- Tuskegee Airman (Crumble Cake Inglese)
- Buffalo Soldier (Mixture Inglese)

I tabacchi sono disponibili da subito presso la nostra sede e naturalmente presso tutte le tabaccherie specializzate.
Sperando che uno o più di essi incontrino il vostro interesse vi auguriamo un buon fine settimana.
Buone pipate e cari saluti,

Daniel Schneider.
Titolo: Re:spigolature sulla Nicotiana tabacum
Inserito da: Aqualong - 16 Luglio 2010, 20:41:33
Segnalazione dell'amico Zak:

 Era il 1968 quando la band The Small Faces rilasciava l'album Ogdens' Nut Gone Flake.

 Gia dalla parola finale del titolo si capisce che l'ispirazione venne
 dal mondo del tabacco.
 
 Sia il titolo dell'album che il packaging erano la parodia del Ogdens'
 Nut-brown Flake un tabacco prodotto a Liverpool dal 1899.
 
 L'album orginale chiaramente era su vinile ed il packaging circolare era
 una replica su carta di una enorme scatola di tabacco, con copertina
 apribile.


(http://www.akuma.de/images/ccover/drc000/c020/c02042g484f.jpg)
Titolo: Re:spigolature sulla Nicotiana tabacum
Inserito da: BURLAMACCO70 - 16 Dicembre 2010, 03:13:26
Ho letto sin dall'inizio del post devo farti i miei complimenti acqualong, ti posso dire che ho visitato il museo del tabacco nella repubblica di cospaia, devo dire che sono stato accolto benissimo dal custode che sebbene fossi solo con la famiglia , mi ha aperto in orari non previsti e senza nessun preavviso da parte mia , è un bell'oggetto della nostra cultura italiana del lavoro di epoche passate , ben tenuto, e il custode era persona competente.

Penso che da grande intenditore quale tu sei , l'abbia visitato anche tu, quindi ti do' una idea che mi è venuta in testa , sapete che vi dico secondo me l'effigie sulla fascetta del toscano antica tradizione è la vecchia entrata della manifattura della repubblica di cospaia.

saluti a tutti.

e gustose pipate.
Titolo: Re:spigolature sulla Nicotiana tabacum
Inserito da: Aqualong - 17 Dicembre 2010, 15:30:16
Buone pipate sotto la neve a tutti . 8)
Visto che il 3d è aperto scrivo qualcosa:
Il tabacco della gara a Madrid era il Borkum Riff "Classic" mi risulta che in Italia non sia ancora arrivato,prodotto in Danimarka,mistura di virginnia ,orientale e paraguai.
In fumata non ha nessuna partenza delicata che permetta di distinguere gli orientali,si percepisce solo il corpo e poi non arriva nessun aroma.
Quindi un tabacco molto forte.non acre come i trinciati italiani,ma nell'insieme ottuso,tantè che dopo la gara stavo per buttarlo,(fra campioni e buste da allenamento circa 2oo g.)
Poi la riflessione se è solo corpo,tantoooo,proviamo a diluire con virginia e aggiungere un aroma.
La prima versione con aggiunta di semois e latakia( 10 e 10 G. cca.)molto buona ma molto forte,come piace a me,flavour finale sul tipo "Infornata di fegatelli con alloro e un po' d'incenso"
Seconda versione 20 di S.Bruno e 20 di latakia+ busta di BR,gli orientali si sentono e smbra tantissimo un balkan classico di altri tempi.
Conclusione tabacco che brucia bene ,ma che  se non si vuole mixare con altro ,conviene lasciarlo ai tabaccai.
Si presta molto a mixture in alternativa ad avana,forte,kentucky nelle varie forme etc...
 ;D 8)
(http://www.tobaccoproductsmag.com/Q2-09/brand2.jpg)
Titolo: Re:spigolature sulla Nicotiana tabacum
Inserito da: StefanoG - 22 Dicembre 2010, 09:50:55
...e pure io, allego i miei complimenti ad Aqualong.
Meno male che qui ci sei tu che, come tanti altri che scrivono
nel sito, hai una ampia conoscenza
di miscele, pipe e, tutto ciò che gravita intorno al mondo
dei tabacchi, aiutandoci a dissipare dubbi e, aumentando
anche la nostra conoscenza a riguardo a, tale mondo.

Vi pongo una domanda, la lascio qui perchè non esite
un tropic adeguato, andrebbe forse creato e, non
mi va di aprirne uno dedicato, perchè in fondo
è solo una banale curiosità la mia e, tal volta, creare
troppi tropic confonde solo le cose.
Ma se necessitasse sopstare, fare pure, ovviamente.

In ogni modo, la curiosità che mi è tornata in testa da ieri è
la seguente :
Sapete quale miscela di tabacco fumassero il nostro
compianto mitico Enzo Bearzot e, il nostro ex Presidente
Sandro Pertini ?
Riguardando ieri foto ed immagini, leggendo e riguardando
le mitiche partire della nostra gloriosa Italia del 1982,
mi è soggiunta la curiosità che, tal volta ritorna a presentarsi
in testa, il sapere quali miscela di
tabacco fumassero due illustri uomini come, Pertini
e Bearzot.
Sapete nulla ?
E che pipe amavano fumare ?
Titolo: Re:spigolature sulla Nicotiana tabacum
Inserito da: Aqualong - 23 Dicembre 2010, 18:01:01
Erano fumatori di primo, secondo e terzo pelo,quindi avranno fumato di tutto nella loro vita,possiamo solo immaginare in mancanza di altre notizie.
Per quanto riguarda le pipe di Pertini sicuramente 2 Cerrato e alcune Mastro de Paia,più sicuramente altre.
Bearzot è stato più volte fotografato in  laboratori artigiani es:
Varese anni 80 con Dorelio Rovera
(http://www3.varesenews.it/immagini_articoli/201012/rovera_bearzot.jpg)
Se ci sono altre notizie in giro postatele!
Titolo: Re:spigolature sulla Nicotiana tabacum
Inserito da: coureur-des-bois - 25 Dicembre 2010, 17:51:14
Comunque Bearzot era un fumatore di pipa "di ritorno", essendo passato alla pipa per fumare meno sigarette. Basta vederlo sulla panchina della Nazionale tirare nervosamente boccate senza un attimo di sosta.
Bernardo
Titolo: Re:spigolature sulla Nicotiana tabacum
Inserito da: Aqualong - 11 Gennaio 2011, 20:29:18
Mi è capitato di trovare su una bancarella il libro "Tabacco per la mia Pipa" di Giuseppe Bozzini
Prima edizione di novembre 1978
Naturalmente l'ho anche riletto,dopo molti anni dalla mia prima lettura,in definitiva parla di miscele ormai d'epoca.
Non voglio esprimere giudizi,ne quello che penso del libro,però riporto un brano dalla pre-prefazione,con qualche omissis per motivi di spazio,consideriamolo una profezia.

""Mettiamoci bene in testa una cosa: DI TABACCO PURO NON NE FUMIAMO PIU'.
Per puro intendo non trattato in alcun modo,forse non sapremmo nemmeno fumarlo,forse non vorremmo............
La produzione industriale ,con le esigenze di quantità,di costi,di larga distribuzione,di durata,anche di appagamentodelle mode e dei gusti,deve ricorrere ai trattamenti.
C'è solo da sperare che siano innocui.""

""Amici e colleghi, potrei offrirvi una pipata di Bank of England fatto in Danimarca? un Richmond Medium Navy Cut tedesco? un Inglesissimo Mayflower fatto in Olanda?
Un altrettanto inglese Tilbury presentato come Mistura Holandesa e fabbricato com fumos selecionados para cachimbo,ovviamente in Brasile?
O volete provare un Irlandez che gli ineffabili brasiliani definiscono insuperavel para fumantes de alta classe ,ma sopratutto de tipo inglès?
Avete capito che in materia c'è un po' di confusione e ci sono come si vedrà meglio le multinazionali."" 8)
Titolo: Re:spigolature sulla Nicotiana tabacum
Inserito da: Tino Bombarda - 14 Gennaio 2011, 08:45:58
un po' di poesie tabacchiane

antonio guadagnoli d'arezzo
il tabacco
sestine
firenze 1834
http://www.archive.org/stream/iltabaccosestin00guadgoog#page/n5/mode/2up

francesco arisi
il tabacco masticato e il tabacco fumato
trattenimenti autunnali ditirambici
firenze 1707
http://www.archive.org/stream/iltabaccomastic00arisgoog#page/n9/mode/2up
Titolo: Re:spigolature sulla Nicotiana tabacum
Inserito da: Aqualong - 14 Maggio 2011, 14:58:33
Quando arriva la voglia di scrivere bisogna farlo.
Acido o Alcalino? questo il dilemma
I tabacchi, in relazione alla loro costituzione biochimica, possono generare nella combustione fumo acido o fumo alcalino. Quelli dal fumo acido sono i tabacchi chiari ricchi di zuccheri, quali i tabacchi d'Oriente curati al sole es. i tabacchi Virginia Bright curati ad aria calda etc.
Quelli dal fumo alcalino, invece, sono quelli più o meno scuri privi di zuccheri , i tabacchi subtropicali, curati ad aria naturale al coperto curati a fuoco diretto es. Kenrucky,paraguai etc..
La presenza o l'assenza di sostanze zuccherine fa si che l'alcalinità della nicotina  venga tamponata dagli acidi derivati dagli zuccheri  durante la combustione , metre,resta alcalina in assenza di tali sostanze zuccherose.
Questa differenza influenza la possibilità di traspirare il fumo dei tabacchi chiari e la difficoltà nel farlo con gli scuri.
Ovvero, la facilità ad aspirare bene il fumo della sigaretta e non quello della pipa o del sigaro.
(http://www.vogliaditerra.com/tabacco/tabacco.jpg)
Titolo: Re:spigolature sulla Nicotiana tabacum
Inserito da: Aqualong - 14 Maggio 2011, 18:18:50
Per la serie “Ricordatevi del Toscano”

Quando il caso ci mette lo zampino,ovvero, non tutto il male... non parlerò ne di nomi ne di luoghi i. 8)
Vi fu una volta un incendio in un deposito di tabacco, insieme al molto materiale al  bruciato ve n'era di abbrustolito maleolente.
I proprietari disperati e non assicurati decisero a loro rischio di recuperarlo e di inserirlo in una mix per una sigaretta.
Il risultato non ebbe rifiuti dai fumatori dell'epoca, ma anzi riscosse consensi strepitosi,quella sigaretta con tabacco tostato fece  la fortuna dell'azienda ,che per ricordare il colpo di fortuna le dette il nome Lucky Strike
(http://www.rollingtobacco.it/wp-content/uploads/2010/08/ciuffo_tabacco-150x104.jpg)
Titolo: Re:spigolature sulla Nicotiana tabacum
Inserito da: Aqualong - 17 Gennaio 2013, 17:33:15
Pipa e catrame,storia controstoria e altro ancora:




Dunque il catrame è dato grosso modo dalla natura basica del tabacco da pipa,i sali contenuti,la eventuli glicerine e sciroppi,inseriti principalmente per tenerlo umido il più possibile,altri eventuali additivi. partecipano in mino misura,il tabacco stesso produce catrame con quel tipo di combustione.
Ovvero la pipa è una sorta di alambicco,produce umidità deposito di oli e maggiore condensato di una sigaretta,ma la maggior parte viene depositata nel cannello,nella sigaretta tutto viene combusto e inalato.
Il fumo di sigaretta (e generalmente di tabacco), è una miscela di gas (87%), vapori (5%) e particelle solide sospese (8%). Il fumo derivante dalla combustione di una sigaretta contiene oltre 4.000 composti,
tra cui: nicotina, monossido di carbonio, benzene e acido cianidrico etc...
La cancerogenicità del tabacco, più che dai componenti del tabacco stesso, deriva da processo di combustione, si sviluppano infatti idrocarburi policiclici aromatici, nello specifico benzopirene,il più dannoso.
Ma questi ultimi sono legati alla temperatura di combustione,più questa è bassa più la quantità prodotta è minore.
Fumare una pipa in alternativa alla sigaretta,vuole dire soprattutto non inalare,risparmiandosi in primis i polmoni,poi non assumere monossido di carbonio, e tante sostanze sopra descritte,se non in quantità
irrilevante.
E' però tassativo che tali sostanze che si depositano nel cannello non raggiungano la bocca,se non le minime nanotraccie portate dal vapore.
Quindi per fumare la pipa in modo corretto, occorre fumare buone pipe, che a prescindere dalle marche, sono quelle estremamente asciutte.
Alternare un sufficiente numero di pipe in modo da dar loro riposo,pulirle accuratamente cominciando a pipa appena spenta,ovvero ancora calda.
Cercare il più possibile di di tenere una fumata più fredda possibile,come detto prima il benzopirene etc.. è maggiore quando la temperatura è maggiore,
i sapori dei tabacchi sono più percepibili,la fumata più tranquilla e piacevole.
Alcuni tabacchi hanno per loro natura il difetto di aumentare la temperatura,in maggior parte quelli dolci,causa carbonizzazione degli zuccheri e sciroppi vari,
la loro trasformazione in carbonio,etc.. i troppo secchi,e il fumare impropriamente tabacchi da sigaretta nella pipa.
Per quanto riguarda i tumori eventuali dati dal catrame,associati al fumo di pipa,le statistiche sono obsolete,del 1900 più o meno,teniamo conto delle condizioni dell'epoca,
mio nonno fumava sempre la stessa pipa puzzolente,con i tabacchi raccogliticci di quel periodo.

Titolo: Re:spigolature sulla Nicotiana tabacum
Inserito da: bekkaccia - 17 Gennaio 2013, 17:56:18
complimenti ad Aqualong per queste annotazioni sul catrame,
per quanto riguarda i rischi per la salute ho raccattato in rete questo articolo:  http://www.tabaccologia.org/PDF/3_2006/8_3_2006.pdf (http://www.tabaccologia.org/PDF/3_2006/8_3_2006.pdf)
 :'(
(non mi si dia dell'uccellaccio del malaugurio  ;D)
Titolo: Re:spigolature sulla Nicotiana tabacum
Inserito da: Aqualong - 17 Gennaio 2013, 18:08:05
Interessante, soprattutto il brano:" Negli studi prospettici si rileva tuttavia che gli ex fumatori di sigarette che passano a sigaro e pipa tendono ad inalare maggiormente il fumo, con aumento del rischio."
Dimostra ancora una volta la totale ignoranza di chi scrive per scrivere,senza mai documentarsi o provare a traspirare la pipa una o due volte,per poi raccontarci come si sente.
Oppure parla di quei pochissimi, che ho citato anch'io, che fumano in pipa tabacco da sigaretta,ma avrebbe dovuto per correttezza specificarlo.
Comunque le statistiche sono tutte così,i dati sono prelevati intervistando gli ospedalizzati,nessuno chiede opinioni e costumi in un supermercato,
o all'uscita di uno stadio. 8)
Titolo: Re:spigolature sulla Nicotiana tabacum
Inserito da: StefanoG - 18 Gennaio 2013, 12:48:04
 o che vu fate...terroristi  ;D


a parte di scherzi ragazzi, è interessante l'argomento.
Ma mi pare di capire che, i dati siano inerenti a fumatori risalenti agli anni comprensivi tra il 1970 e 1995.
Ovvero ancora quando andava di moda fumare tanto tanto e, quando i tabacchi in commercio erano per lo più decisamente carichi di
nicotina e, sostanze varie tossiche cancerogene ecc. Le normative dell'epoca credo fossero latitanti in quanto tutela della salute.
Oggi è ben altra cosa.
Poi sarebbe interessante sapere se i fumatori presi in oggetto per lo studio da cui sono nate tali tabelle avessero fumato con o, senza
l'ausilio di filtri da pipa e, che genere di tabacchi da pipa, e poi sapere con esattezza quanto tabacco al giorno fumato, se erano anche
bevitori e, come fosse il loro regime alimentare e, sportivo.
Dico ciò poichè oggi è noto che, malattie cardiocircolatorie sono spesso indotte o, acuite da regimi alimentari sbaglaiti e, dalla assenza
di movimento fisico, ovvio che se nel calderone dello studio dei malati causa tabacchi si sia preso in esame persone che, non
facessero moto e con regimi alimentari sbagliati, magari anche bevitori, ovvio che l'esito dello studio non può che, essere pessimo.
Se non erro l'ultima normativa del 96 ha notevolmente abbassato i limiti di condensato e, nicotinici nei tabacchi.
Se così fosse, i fumatori che ci riguardano più da vicino, ovvero quelli diciamo dal duemila ad oggi fumano prodotti molto meno tossici
e, meno nicotini rispetto a quelli presi in analisi dalle tabelle che, sono state prese in oggetto da studi vari.
Sarebbe interessa perciò poter aver visione di studi su fumatori di recente concezione, dati degli ultimi 12/15 anni e, non precedenti,
come invece avviene di solito.
Poichè in questi ultimi 12/15 anni lo stile di vita è mutato, si fuma meno, ci si nutre in modo spesso diverso, si è più attenti per la
salute, e le normative a riguardo la tutela della persona intorno ai settori alimentari e, del tabacco, sono molto più rigide e tutelano
maggiormente rispetto a soli 15-20 anni fa.
Voi che ne dite ?
Ma ci sono tali dati in giro....o mancano ?

Domanda : ma secondo voi, sti filtri in balsa per pipe sono o non sono validi per fermare il così detto condesato ( a parte che ci sarebbe
da capire se lo generano o meno ) o, generano solo l'aumento e, non bloccano ?
Sono o non sono validi per tutelarsi maggiormente ?
Titolo: Re:spigolature sulla Nicotiana tabacum
Inserito da: santi bailor - 18 Gennaio 2013, 21:18:12
tu fumi, tu bei e tu ti droghi (tuffumittubeiettuttidroghi)  ;D