Tabacchi > I Tabaccai

Arìva la Macbarènika

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Cristiano:
quindi anche i Fribourg ???

Nic Salamandra:
Ottimo Rho, tu mi hai sollecitato dopo l’autoaugurio di buone ferie e la gatta presciolosa…. Comnq l’operazione 7 seas in qualche modo anticipa questa e ho scoperto un arricchimento di 2 esemplari, rosso e nero, che se continuano a seguire lo schema Captain Black dovrebbero essere rispettivamente white Burley e BC. Il tutto è moderneggiante, non strettamente americaneggiante, ma anche nelle Ere più prossime a noi, la Scuola è lì. Poi ci è andato sopra il Cavaliere…

… a proposito del quale porgo alcune considerazioni forse valide per molti, che possono consolarlo. 1) Amphora… a qualcuno interessano? Se sì, molto legittima la Speranza che possano stabilizzarsi-migliorare. 2) Amsterdamer e BAAI vari: dopo mille anni che non abbiamo più Clan e Fliyng Regular,  O l’Egberts 44, e lo Schipper Tabak è un UFO che non capisci mai se residuo pre bellico o (rara) riproposta,  forse a qualcuno, io ad esempio un pochino, può interessare il dispositivo taglio fino, miscela complessa, Jawa Cigar Leaf. Dunque dato assolutamente positivo perché aggiunge e non toglie nulla.

 3) Trinità CapstanSuoreBruno: sono decisamente sfigurati e spariti dal nostro orizzonte dal Nuovo Millennio a prima, e diverse generazioni Imperial sono già da lustri scipite. Di sicuro, le Suore svizzere di 10 anni fa, prese a Chiasso, erano inferiori al Dark Twist (!), mentre questo Casptan migliora un pochino un assaggio sempre della stessa epoca, evidentemente Imperial. Il St. Bruno Flake  non so, penso sia la stessa cosa, ma è ovvio che trattandosi di MacBaren tutti faranno il confronto con gli anni 80-90, soprattutto se non erano ancora nati, ché il Pensiero Unico adora Status Symbol e precocità. C’è poi da dire che la maneggevolezza “pop” dei Flake MacBaren è vicina a  quella dell’ Epoca eroica delle Major, per cui merceologicamente i prodotti sono molto simili. Legittimo sperare che tale somiglianza non sia superficiale al 100% anche con l’epoca d’ oro. Poi, li riabbiamo-riavremmo, come possibilità unica e a contropartita zero.

4) Scaferlati. Certo, molti di noi amano il cubetto, che per i più è solo the riarso grigio. Sparisse, mi dispiace, per me è iconico, a 17 anni facevo l’intellettualino francese, con Ropp e queste fattispecie. Bisogna però dire che la MacBaren si sta efficacemente impiegando nel rollo, aggiungendo al natural mode (ovviamente) anche l’additivi zeri e addirittura il BIO. Del tutto assurdo diano una veste merceologica diversa a questo storico prodotto da sempre border line? Perché i Tabacchi di Filiera Rurale non dovrebbero meritare l’interpretazione internazionale?. Ce n’è abbastanza per aspettare, fumare, scrivere, commentare.

Conclusione: Per me questa non è una situazione ideale, ma comprensibile dato l’abisso… però è spesso in fondo al Baratro che gatteggiano le scintille di Utopia. Mac Baren non si occupa evidentemente si semois, toscani e SG… e a proposito di Joint Venture,  SG e G&H ne hanno fatta una dopo un secolo e mezzo e oltre di separazione, con rafforzamento della connessione anche per il Mercato Italiano (altrimenti non avrei mosso le mie affettuose “critiche” da supporter della primissima ora). Con questi 2 Trust che erogassero buona parte del repertato, saremmo, se si esclude il Rinascimento abortito di inizio Millennio, nella fase meno lontana dai Tempi d’Oro, in quanto a varietà e fornitura.

Cristiano:
Restano le vitarbe...

Claudio Villa AldoBrandini CVAB:
Grande Nic!

Segue qualche considerazione:


--- Citazione da: Nic Salamandra - 02 Settembre 2016, 08:41:35 --- Poi ci è andato sopra il Cavaliere…

Non sono tabacchi di qualità, fumabili ma non di qualità: è un dato oggettivo. Poi, se per risparmiare, praticità, facilità di acquisto ecc. compri la pizza di Auscianne ti capisco, ma la pizza der Moretto nun se batte e io mangio quella:

https://it-it.facebook.com/Forno-Moretto-1701959583374579/

… a proposito del quale porgo alcune considerazioni forse valide per molti, che possono consolarlo. 1) Amphora… a qualcuno interessano? Se sì, molto legittima la Speranza che possano stabilizzarsi-migliorare. 2) Amsterdamer e BAAI vari: dopo mille anni che non abbiamo più Clan e Fliyng Regular,  O l’Egberts 44, e lo Schipper Tabak è un UFO che non capisci mai se residuo pre bellico o (rara) riproposta,  forse a qualcuno, io ad esempio un pochino, può interessare il dispositivo taglio fino, miscela complessa, Jawa Cigar Leaf. Dunque dato assolutamente positivo perché aggiunge e non toglie nulla.

Sperem...

 3) Trinità CapstanSuoreBruno: sono decisamente sfigurati e spariti dal nostro orizzonte dal Nuovo Millennio a prima, e diverse generazioni Imperial sono già da lustri scipite. Di sicuro, le Suore svizzere di 10 anni fa, prese a Chiasso, erano inferiori al Dark Twist (!), mentre questo Casptan migliora un pochino un assaggio sempre della stessa epoca, evidentemente Imperial. Il St. Bruno Flake  non so, penso sia la stessa cosa, ma è ovvio che trattandosi di MacBaren tutti faranno il confronto con gli anni 80-90, soprattutto se non erano ancora nati, ché il Pensiero Unico adora Status Symbol e precocità. C’è poi da dire che la maneggevolezza “pop” dei Flake MacBaren è vicina a  quella dell’ Epoca eroica delle Major, per cui merceologicamente i prodotti sono molto simili. Legittimo sperare che tale somiglianza non sia superficiale al 100% anche con l’epoca d’ oro. Poi, li riabbiamo-riavremmo, come possibilità unica e a contropartita zero.

Mah...

4) Scaferlati. Certo, molti di noi amano il cubetto, che per i più è solo the riarso grigio. Sparisse, mi dispiace, per me è iconico, a 17 anni facevo l’intellettualino francese, con Ropp e queste fattispecie.

Fino a quando vivrà Manil non ci saranno problemi e possiamo fare bellamente a meno del Caporal che sta distante anni luce dai prodotti del belga; anche se, fumarlo a Parigi (chi ha vissuto a Parigi da giovane lo fumava sulla giostra) fa molto fico.

Bisogna però dire che la MacBaren si sta efficacemente impiegando nel rollo, aggiungendo al natural mode (ovviamente) anche l’additivi zeri e addirittura il BIO.


Qui tu ci vedi del positivo. Invece questa cosa è altamente negativa. Ho già scritto in proposito,  per cui rimando all'apposita discussione:

http://www.toscopipa.com/index.php?topic=1186.msg22199#msg22199

in particolare, per comprendere meglio l'enormità del danno prodotto dal fenomeno ryo ai fumatori di pipa bisogna leggere, studiare e ripetere a memoria questo:

http://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0036487

così, forse, la smettiamo di battere le mani.

Del tutto assurdo diano una veste merceologica diversa a questo storico prodotto da sempre border line? Perché i Tabacchi di Filiera Rurale non dovrebbero meritare l’interpretazione internazionale?.

Chiaravalle vs Manil: due modi diversi, due mondi diversi.
Chiaravalle pare se ne fotta della pipa, ma aspetto di essere smentito. Da Manil ci devi andare, come dar Moretto, ...non trovi la qualità da Auscianne.


Conclusione: Per me questa non è una situazione ideale, ma comprensibile dato l’abisso… però è spesso in fondo al Baratro che gatteggiano le scintille di Utopia. Mac Baren non si occupa evidentemente si semois, toscani e SG… e a proposito di Joint Venture,  SG e G&H ne hanno fatta una dopo un secolo e mezzo e oltre di separazione, con rafforzamento della connessione anche per il Mercato Italiano (altrimenti non avrei mosso le mie affettuose “critiche” da supporter della primissima ora). Con questi 2 Trust che erogassero buona parte del repertato, saremmo, se si esclude il Rinascimento abortito di inizio Millennio, nella fase meno lontana dai Tempi d’Oro, in quanto a varietà e fornitura.


Vedremo...ma non sono fiducioso


--- Termina citazione ---

Claudio Villa AldoBrandini CVAB:
Dimenticavo

 :-* ;)

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