Alla firma di quel documento presenziò Carlo Lodi, come si vede dalla fotografia, a dimostrazione che l’idea non era antitetica al Pipa Club Italia ma semplicemente complementare poiché una Federazione avrebbe obiettivi e ruolo diversi da quello del Pipa Club Italia.
Il punto è che per Federazione si intende una serie di soggetti che decidono di organizzarsi in modo tale da rimanere sostanzialmente autonomi tranne per alcune questioni che vengono avocate per Statuto da un Governo Centrale.
La differenza è che, ad esempio, l’Alabama non deve chiedere il permesso a Washington per emanare una legge che configuri come reato lo sputo per terra nei giorni di martedì e giovedì ma non può fare una legge che proibisca l’aborto perché è materia Federale.
Negli Stati Centrali come l’Italia le Regioni hanno una blanda autonomia ma sono sottoposte ad un controllo economico dello Stato Centrale.
Negli Stati Centralisti come la Francia le autonomie locali in pratica non esistono, con il sistema delle Prefetture, di derivazione Romana Parigi controlla ogni cosa e stronca ogni autonomia con ferrea decisione avocando a se ogni cosa gli passi per la testa.
Personalmente sono d’accordo con il sistema USA e con quella Francese perché sono netti, quello italiano è un guazzabuglio costruito per far si che da Roma parta un milione ed a Venezia arrivino 150.000 euro, le vie di mezzo sono sempre deleterie.
Sono inoltre convinto che la Comunità Europea dovrebbe rapidamente trasformarsi in Confederazione Europea, tagliando fuori senza tante storie tutti quei paesi che si rifiutano di adottare l’Euro, giacché la Confederazione è un sistema che pur mantenendo la sovranità dei singoli Stati avoca a se materie fondamentali (ad esempio sanità, fisco, difesa, politica estera).
Tutto questo per dire che all’Italia manca una Federazione che si occupa della Pipa nella sua totalità e non solamente nei suoi aspetti agonistici, Carlo Lodi lo aveva capito ed aveva anche indicato la strada giusta: cambiare dall’interno perché ad ogni spinta esterna la reazione è una contro spinta interna.
Purtroppo all’epoca gli unici a portare concretamente avanti il progetto furono la Legio ed il Berghem tutti gli altri firmatari si sfilarono rapidamente.
(http://www.legiopraetoria.it/Archivio/2006/05_Maggio/Immagini0506/Cagli2006/convegno03.jpg)
Si Cristiano, è evidente che all'epoca la vicenda cadde nella classica trappola italiana del cerchiobottismo in virtù del quale non si riesce mai a prendere una decisione seria cercando di mettere d'accordo tutti-
La questione fu che visto che a seguito di quel Trattato nulla sembrava muoversi io ti invitai a fissare la data in cui a Firenze i soggetti firmatari si sarebbero riuniti per gettare le basi pratiche dell'accordo invitandoti a non aspettare oltre e dicendoti "chi c'è, c'è e chi non c'è ci sarà più avanti", cercando di approfittare della Grande Fumata, nel frattempo avevo lanciato l'idea del Super Club, formato da un Gemellaggio Quadrangolare tra Legio, RTP, PES e Berghem, al quale però aderì solamente il Berghem.
http://www.legiopraetoria.it/Incontri/19_20061202D.htm (http://www.legiopraetoria.it/Incontri/19_20061202D.htm)
All'epoca la tua motivazione alla non possibilità del fissare una data di Riunione fu: "Mi pare che Tu avessi proposto una rete di gemellaggi che escludeva Cdr." ed io ti risposi:
"No, non avevo proposto una rete di gemellaggi che escludeva CDR, avevo detto "se aspettiamo CDR possiamo diventare vecchi, partiamo e lasciamo la porta aperta a chiunque voglia entrare", l'idea che abbiamo avuto invece era che prima di fissare una data di Fondazione occorreva il placet di CDR."
Ed a queste comunicazioni non è seguito null'altro nei successivi sei anni.
(http://www.legiopraetoria.it/Public/data/mificrozet/20123712181_trattatocagli060430.jpg)