Ritrovo Toscano della Pipa
Generale => Off topic => Topic aperto da: Aqualong - 12 Giugno 2005, 15:47:04
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Per vivacizzare in un momento di calma pitta,metto al centro questo pallone e comincio io.
Il Bruco e Alice si guardarono a vicenda per qualche tempo in silenzio; finalmente il Bruco staccò la pipa di bocca, e le parlò con voce languida e sonnacchiosa:
Chi sei? - disse il Bruco.
Non era un bel principio di conversazione. Alice rispose con qualche timidezza: - Davvero non te lo saprei dire ora. So dirti chi fossi, quando mi son levata questa mattina, ma d'allora credo di essere stata cambiata parecchie volte.
- Che cosa mi vai contando? - disse austeramente il Bruco. - Spiegati meglio.
- Temo di non potermi spiegare, - disse Alice, - perchè non sono più quella di prima, come vedi.
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Alla faccia della vivacità!
Ma la domenica pomeriggio, non è meglio un riposino? :)
Bernardo
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chi di voi sa cosa sia un Paludrone? e chi sa che i Paludroni mettono nella pipa un pochettino di fango assieme al tabacco, di modo che i piccoli anelli di fumo vadano, anzichè in cielo, verso terra?
Forza, chi indovina la citazione?
Non è difficile, ne ho parlato di recente
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...Il Bruco e Alice si guardarono a vicenda per qualche tempo in silenzio; finalmente il Bruco staccò la pipa di bocca, e le parlò con voce languida e sonnacchiosa:
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più che una pipa era un narghilè, un hooka:
(http://www.narguile.com/art_narguile/alice_narguile.jpg)
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Forza, chi indovina la citazione?
qui ci vuole Ruben, è lui l'esperto in Terre di Mezzo e Creature delle Paludi:
vai Ramingo, vai ... distruggi il male ... (scusate, mi son lasciato prendere)
Me ne torno in poltrona, anzi no, in una più scomoda sedia ... magari d'argento 8)
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Narnia poi è molto lontana da quì,è invece vicinissimo Narnali,i Paludroni mai visti li ma si narrano avvistamenti del mitico Verdone Mangiasassi.
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Fuori dalla fascia della prima serata possiamo postare questo brano un po' lungo,tanto i minori sono a dormire.
"Vuoi sapere cosa penso, Gérard?"
"Sentiamo".
"Che tu a cinquant'anni suonati non sai più fare a meno della fxxa di quella mulatta e sei disposto a mantenerla per avercela a portata di mano: c'est tout".
"Ma che fxxa e fxxa, ne ho avute quante ne volevo, Jeanne, è un altra cosa, caro Julien... è per me come... come respirare".
"Come respirare?"
"Sì, è diventata il mio ossigeno".
"Prova a non chixxxxla un mese, vediamo se non rimani soffocato" disse strabuzzando gli occhi e spalancando la bocca per mimare l'agonia. Uno stormo fitto di passeri oscurò il cielo.
Gérard affondò il naso nel suo Kir. Rimase un attimo in silenzio come pensasse ad altro, poi chiese:
"E la vecchia cosa dice?"
"Ahh..." sospirò Julien che a settantaquattro anni non aveva ancora smesso di divertirsi alle spalle della moglie. "Dice che trascini nella vergogna tutta la famiglia e che la città ride di te".
"Addirittura..."
Gli occhi di Julien brillarono malignamente nel porre la domanda cruciale:
"Jeanne, in sostanza, ha poi rinunciato al suo, come dire, lavoro?"
"Da quando vive nell'appartamento di rue Brés non ha più ricevuto uomini. Stai scherzando. Per chi mi prendi?"
"Eih, non ti scaldare. Non ne vale la pena..."
"Certo che ne vale, per Jeanne vale la pena. Per te niente merita niente".
"In fondo è così"
"Tu es fou, Julien. Non si può vivere in questo modo".
"Io vivo bene, anzi benissimo. Peccato solo che sono vecchio".
"Ma va, hai la pelle liscia come un ragazzino. Sarà il cinismo che ti ha mantenuto giovane".
"È come le creme solari che si mettono le donne in spiaggia..."
"Spiritoso..."
L'attenzione di Gérard fu rapita da uno stormo di uccelli che sullo sfondo del cielo al crepuscolo si levò dagli alberi di place Garibaldi compì una fulminea salita, virò all'improvviso e tornò a planare sulle stesse piante con un assordante pigolio che raggiungeva persino l'interno del caffè.
"È incroyable" disse Gérard.
"Cosa sono?"
"Me l'han detto ma non ricordo. Tordi, forse. Da qualche settimana vengono a passare la notte nei giardini della piazza. Ce ne sono migliaia. Quando cala il sole arrivano dal mare, dalla collina, dalle altre parti della città e riempiono le piante. Se guardi da vicino ce ne sono centinaia su ogni ramo".
"Voglio vedere" disse il vecchio Julien; si alzò e cappello in testa, pipa in bocca si diresse a passo deciso verso la porta d'uscita. Gérard gettò un biglietto da cinquanta franchi sul tavolino e lo raggiunse. Il cielo si era fatto bruno e le luci della città si erano improvvisamente accese.
8)
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Il mio preferito:
-Vengo anch'io.Il tempo di prendere qualche attrezzo.
Fece solo la finta di alzarsi,ma non si mosse dallo scalino.Lentamente accese la pipa schiacciando il tabacco con la testa del chiodo.Un acre odore di toscano si sparse intorno fin dalle prime boccate.
-Ci manca che vada pure io - pensava e con la mano faceva crocchiare la barba del mento.-
Ah,cazzolata!se vengo pure io a fare il pompiere,faccio primiera.E se mi precipito a rotta di collo come voi,anche tre tre e napoletana a coppe.Andate a pigliarvela dove so io.E che si sderegni la mala genìa dei ladri e dei malfattori.
Vengo,vengo anch'io.Intanto cominciate ad andare che vi raggiungo!
Massaro Ciccio era un vecchio tracagnotto,legato alla sua terra come un cane alla catena.Sotto la berretta una maschera di rughe e due fessure per occhi.Il taglio della bocca era così sottile da far intuire un'arguzia da gesuita incanaglito.Le sue battute erano rasoiate,velenose come morso di vipera.E parola detta e colpo menato,senza remissione.Sul suo naso non posavano mosche.Si faceva i come si chiama suoi e il mio è mio e fuori dalla mia porta a chi piglia,piglia.
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Ragazzi, ma state fumando tabacco o oppio? :D :D :D
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Forza, chi indovina la citazione?
qui ci vuole Ruben, è lui l'esperto in Terre di Mezzo e Creature delle Paludi:
vai Ramingo, vai ... distruggi il male ... (scusate, mi son lasciato prendere)
Me ne torno in poltrona, anzi no, in una più scomoda sedia ... magari d'argento 8)
Mi ha bruciato Renzo, mi sa...:roll:, mannaggia alle domeniche senza pc...:lol: .Non conosco molto Lewis, ma penso che molto presto approfondirò .
Come il sacro tallone della Vergine Maria schiaccerò il male che serpeggia fra i giusti 8O
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Provate con questo fumatore illustre e "crucco":
Dopo il caffè viene il momento di dare fuoco alla pipa, che tengo accesa quasi ininterrottamente, e di aprire la posta. E' la mezz'ora più gradevole di tutta la giornata. Lettere da casa, dalle città in pace nelle quali qui, si riesce a stento a credere che la vita continui nel suo corso abituale, ricordi dell'ultima licenza - d'un tratto affiora l'immagine gradita di un'indolente atmosfera mattutina che si diffonde sull'asfalto fresco, ancora bagnato di pioggia, di una metropoli.
A voi.
Bernardo
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Tiro a caso: Grass?
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Prima.... prima:
eroe di guerra (1^) morto a 103 anni, molto discusso, filosofo, entomologo di fama, frequentatore della Sardegna ( Carloforte ).
Ho detto quasi tutto!
Bernardo
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Ho detto quasi tutto!
... e anche di più!
Ernst Jünger ringrazia.
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Personalità gigantesca, riconosciuta anche da coloro che non ne hanno condiviso le idee, poi.... stile impeccabile e inseparabile dalla pipa.
Bernardo
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Per giove, come ho potuto? E pensare che a lui ho dedicato uno spazio speciale nella mia biblioteca: Tempeste d'acciaio è il libro suo che più ho apprezzato, anche se molti considerano Sulle scogliere di marmo il suo capolavoro: io l'ho trovato a tratti forzato e oscuro, troppo incline all'ermetismo allegorico e anche a un certo cattivo gusto. Ma l'uomo ha scritto pagine memorabili nel suo epistolario con Heidegger e nei suoi diarii parigini durante l'occupazione nazista. Non ne condivido le idee, nulla di più distante da me, ma ha fascino e intelligenza da vendere. Ricordo le durissime parole che il grande germanista italiano Ladislao Mittner - nella sua capitale Storia della letteratura tedesca - scrisse su di lui, riconoscendogli però doti straordinarie di scrittore.
Ignoravo fumasse la pipa. Anche oggi mi avete insegnato qualcosa, ragassi :roll: :lol:
PS: ma siete proprio sicuri? Non ho mai visto foto di Junger con pipa...
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Ho tratto il brano da " Boschetto 125 " sorta di diario di guerra e di riflessione sulla natura umana in tempo di sterminio....
Lui e la pipa: le poche righe fugano ogni dubbio e, se non ricordo male, su flp c'era una foto.
Bernardo
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Eccovi la vostra pipa, signore. Prima di fumarci il vostro tabacco di lusso, lasciate svanire l'odore di quello dell'esercito. Il tabacco del vivandiere è come il servizio militare: fa perdere il gusto delle cose più dolci.
Con questa assiomatica dichiarazione, Mulvalney raccolse la rete da farfalle e si avviò al quartiere.
Vi do una dritta: britannico e coloniale.
Ora è facile!
Bernardo
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Rudyard Kipling? Racconti delle Colline? Ci ho preso stavolta? Cosa si vince? Una Caminetto? :wink:
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Se c'è una pipa in palio,corriamo tutti per il secondo posto.
:lol: 8)
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ehm... :D
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ehm... :D
Abbi almeno la decenza di tacere :D :D :D :D :D
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ehm... :D
Propongo che sia istituito un nuovo grado per Culael: ciambell'ano! 8O :? :wink:
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confermo: ha più culo che anima.
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Restiamo in argomento:
una difficilissima....
-Fermo!- gridò Clell, e sollevò la pipa che gli pendeva dal collo, in segno di pace. Erano Piedi Neri, i peggiori tra tutti gli indiani. Si distinguevano benissimo dai Cree, dai Corvi, dai Nasi Forati e da tutti gli altri, per la forma rotonda della testa, i nasi ricurvi, gli scudi di cuoio dipinti di rosso e di verde, i mocassini dai colori male accozzati insieme, gli archi e le coperte privi di qualsiasi ornamento, e per il fatto che nessuno fra loro era nudo.
Gli indiani fecero cenno ai cacciatori di accostarsi. Clell lasciò cadere la pipa e cominciò a remare verso la riva.
....e una facilissima...
Quando finì di mangiare, l'uomo accese la pipa e si concesse il piacere di una bella fumata. Quindi rinfilò i guanti e, sistematisi i paraorecchi, prese la pista sulla sinistra. Il cane era deluso, pieno di insaziato desiderio per il fuoco. Il suo padrone, quell'uomo, non doveva conoscere il freddo; i suoi antenati certo lo ignoravano.
" a voi messeri "
Bernardo
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dico anche la mia, ma è un libro poco famoso di un autore poco famoso:
"[Paul Borg] cominciò, tamburellando con attenzione sulla pipa con l'indice (di solito fumava sigarette, ma riservava la pipa a momenti come questo; probabilmente la usava anche al lavoro, con i clienti difficili). [...] Faceva delle gran fiammate mentre cercava per la terza o quarta volta di accendere la pipa. Non sapeva proprio usarlo quell'arnese; magari presto ci avrebbe rinunciato"
qualche pagina dopo.
"[In casa del prof. Epstein] ..C'era anche una scrivania con pile di manoscritti e una macchina da scrivere portatile e una rastrelliera di pipe ben usate (al contrario di Paul Borg, il professor Epstein sapeva come si fuma una pipa)"
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Visto che stiamo tutti, ovviamente, sonnecchiando, do una "rinfrescatina":
Il vecchio gli stava seduto accanto, lentamente ricaricava la pipa con torsoli di tabacco tagliati sottili; forse non voleva parlare, forse aveva già detto troppo a questo soldato dell'esercito italiano, che in una sera di bufera gli era capitato in casa.
Bernardo
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Mai letto,confesso la mia ignoranza,lascio l'occasione ai colleghi,peccato sembra bello.
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.....anche se non l'hai letto, non è difficile!
Il soldato italiano, la bufera ( di neve ) e hai intuito giusto: un bel libro!
Bernardo
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"Il sergente nella neve" di Rigoni-Stern. Giusto?
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Perfetto!
Bernardo
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Propongo un classico del mistico,mooolto facile(insomma).
Ci vuole un anno solo per imparare a conoscere le due parti essenziali:
La pipa e la mistura da fumo,la pipa mi è stata data dal mio benefattore e dopo tanti anni che l'accarezzo è diventata mia. E' cresciuta nelle mie mani,trasmetterla nelle tue mani ,per esempio,sarà per me un vero problema, e un grande successo per te se riusciremo!
La pipa sentirà il disagio di essere maneggiata da qualcun'altro.
Pipa e mistura devono essere trattate con cura affettuosa e l'uomo che tenta di imparare deve prepararsi conducendo una vita austera e tranquilla,i suoi effetti sono così terribili che solo un uomo molto forte può sopportare la più piccola boccata.
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Provate con questo fumatore illustre e "crucco":
Dopo il caffè viene il momento di dare fuoco alla pipa, che tengo accesa quasi ininterrottamente, e di aprire la posta. E' la mezz'ora più gradevole di tutta la giornata. Lettere da casa, dalle città in pace nelle quali qui, si riesce a stento a credere che la vita continui nel suo corso abituale, ricordi dell'ultima licenza - d'un tratto affiora l'immagine gradita di un'indolente atmosfera mattutina che si diffonde sull'asfalto fresco, ancora bagnato di pioggia, di una metropoli.
A voi.
Bernardo
Azz mi ero perso,a causa delle ferie, questa citazione di uno dei miei autori preferiti esono contento sia ben conosciuto da tanti di noi.
Junger, al di là delle polemiche che accompagnano la sua figura, è a mio avviso un mostro sacro: eccellente ufficiale, raffinatissimo autore, mi accontenterei di fare un decimo delle sue esperienze e di saperle trasporre anche con una pallida raffigurazione della sua efficacia ed eleganza.
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Buon anno a tutti (in ritardo, causa cambio di gestore)!
Mentre ero in silenzio informatico, mi sono dedicato alla lettura e ... beccatevi questa:
E fa per accendere la pipetta di coccio: Ogni due minuti striscia uno zolfino: la pipa fa due buffi di fumo azzurro eppoi si riaddormenta. Rigo rimugina un poco, ma finisce col farsi coraggio:
- 'Un ci ha mica punto tabacco?
Tiro fuori la borsa e piglio su un pizzico di "Capstan".
-Ecco, ma non so se t'anderà, è roba forestiera...
Lo piglia, lo pigia col pollice e accende, ma l'ha calcato troppo e quel tabacco attaccaticcio fa palla e la pipa non tira. Lo solleva con la punta del coltello e allora finalmente accende. Poi:
- Lo conosco - e lo dice con una certa fierezza nella voce - lei sa bene... sono stato in Merica... questo tabacco qui, che sa di miele, laggiù lo ciccano e lo chiamano "cèsnutte tobacco".
Vi dico anche la fonte, Luigi Ugolini (1891-1980) Storie di caccia.
Bernardo
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Buon anno a te e famiglia e bentornato! si cominciava a stare in pensiero.
:D :D
Toni e Saette!
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Bellissima segnalazione Prence!
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Un trapper è un trapper, e se non ce l'ha lui il naso da segugio! :wink:
E Bravo il Bernardo, curiosa e simpaticissima segnalazione, certo una rarità. Ma ricordo male o anche il Fucini in qualche sua pagina parlava di pipa? Forse nelle veglie di Neri? O altrove? Qualcuno mi soccorra, il morbo infuria, il pan mi manca...
:lol:
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La pipa di Batone! Che però era di coccio e dopo diciotto anni di onorato servizio cade, si rompe e dà il pretesto per raccontare una storia.
Bernardo
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Grazie Bernardo! Credo di essere tra i pochi lettori di Fucini, oggi, perlomeno al di fuori della Toscana. Uno scrittore da riportare alla luce, a mio parere.
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Manuale. Pel quer che sii salute, 'un mi lamento;
Son sano, grazie a Dio, più d'una lasca...
Maestro. De' lavori ce n'è?
Manuale. Io mi 'ontento,
Giolno per giolno quarche cosa 'asca ....
Maestro. E allora di che brontoli, strumento?
Manuale. Lo vòr sape'? vienga, mi frughi 'n tasca,
E se trova 'n centesimo 'vi drento,
'Ni regalo la pipa e la mi' fiasca.
:D :D
(http://www.liberliber.it/biblioteca/f/fucini/immagini/ritratto.jpg)
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Vi dico anche la fonte, Luigi Ugolini (1891-1980) Storie di caccia.
Bernardo
Toh, chi mai leggo! Luigi ugolini! :)
Mi pregio di conoscere assai bene i discendenti del famoso scrittore, tuttora residenti a Firenze, nella casa che fu del nonno. Personalità decisamente eclettiche ed artistiche. Ho avuto in regalo dal bisnipote, mio carissimo amico, numerose opere ma queste "Storie di caccia" mi mancano. Grazie della segnalazione! 8)