è colui che si è persuaso di avere la stoffa per “dire la verità” (parresia), essendo invece solo un cialtrone in preda all’autosuggestione narcisista.
Intanto seguendo il calco inglese di “debunker” forse bisognerebbe dire de-capiscitore, ovvero colui che smaschera il capiscitore. Se quella del capiscitore è solo una pseudo-verità indotta e alimentata dalla sua cialtroneria, allora quella del de-capiscitore è una (pretesa di) verità fondata, argomentata con funzione - come si diceva una volta - di critica dell’ideologia.
La mia tesi si risolverebbe nell’arditamente... svignarsela da una teoria che prevede l’esistenza di entrambi i “soggetti”: Capiscitori e de-Capiscitori. Non testimoniare contro l’altro (il supposto, concettuale o meno, Capiscitore). Non testimoniare contro se stessi (sono io il Capiscitore di Capiscitori). Ricusando l’ipotesi stessa del testimoniare e, ovviamente proclamandomi incurante delle eventuali “citazioni in giudizio”, la mera permanenza nell’argomentazione è già sberleffo, pacifico, amichevole, innocente, ma pur sempre, purtroppo “sgradevole”, almeno a qualcuno. “NON ERA QUI” mi pare reciti una famosa lapide, senz’altre indicazioni per capir che cosa, o chi, non si trovasse precisamente li. La Verità? La soluzione? Il Capiscitore? Il dubbio permane.
Citazione da: birdeye - 17 Febbraio 2020, 22:22:56 è colui che si è persuaso di avere la stoffa per “dire la verità” (parresia), essendo invece solo un cialtrone in preda all’autosuggestione narcisista.Ma questa stessa definizione non potrebbe essere anche usata per gli "scovacapiscitori"? Del resto chi passa giornata a non parlare di altro si e' persuaso di capirne di piu' del capiscitore stesso, che deride con aria di superiorita'.Ma per sbugiardare una assunta conoscenza assoluta (quella del capiscitore) non e' necessaria una verita' ancora piu' alta?Ma a quel punto l'unico modo per non rimpiazzare il capiscitore e' rinnegare di avere la verita', quindi in un certo senso ammettere di essere dei cialtroni... oppure no...?!Il cervello mi va in pappa, sono confuso a questo punto..
Citazione da: birdeye - 17 Febbraio 2020, 23:26:11Intanto seguendo il calco inglese di “debunker” forse bisognerebbe dire de-capiscitore, ovvero colui che smaschera il capiscitore. Se quella del capiscitore è solo una pseudo-verità indotta e alimentata dalla sua cialtroneria, allora quella del de-capiscitore è una (pretesa di) verità fondata, argomentata con funzione - come si diceva una volta - di critica dell’ideologia.E' una lettura interessante, la mia perplessita' sta nella differenza tra critica e ideologia, ovvero dopo quale limite la prima si trasforma in seconda che e' quello che a me sembra stia succedendo...Citazione da: Ramon - 18 Febbraio 2020, 00:55:28La mia tesi si risolverebbe nell’arditamente... svignarsela da una teoria che prevede l’esistenza di entrambi i “soggetti”: Capiscitori e de-Capiscitori. Non testimoniare contro l’altro (il supposto, concettuale o meno, Capiscitore). Non testimoniare contro se stessi (sono io il Capiscitore di Capiscitori). Ricusando l’ipotesi stessa del testimoniare e, ovviamente proclamandomi incurante delle eventuali “citazioni in giudizio”, la mera permanenza nell’argomentazione è già sberleffo, pacifico, amichevole, innocente, ma pur sempre, purtroppo “sgradevole”, almeno a qualcuno. “NON ERA QUI” mi pare reciti una famosa lapide, senz’altre indicazioni per capir che cosa, o chi, non si trovasse precisamente li. La Verità? La soluzione? Il Capiscitore? Il dubbio permane.La soluzione secondo me la riporta Forrest Gump "Capiscitore e' chi il capiscitore fa"
Si direbbe che capisca, perché l'altro millanta. Altrimenti non v'è più certezza e si scivola nella notte degli scettici, in cui tutti i fumatori sono grigi.
Citazione da: birdeye - 14 Febbraio 2020, 09:19:38E' interessante come nella nostra lingua "sapere" mantiene ancora il doppio significato, ereditato dal latino "sapio", che rimanda da un lato all'attivit� dell'intelletto (sapere qualcosa, conoscere) e dall'altro alla sfera dei sensi (sa di qualcosa, avere il gusto di). Il vero capiscitore, allora, � colui che ne capisce perch� fonda il suo sapere sul sapore. E scusate se � poco...Ma Capiscitore deriva da capio che ha tanti significati tra i quali anche capire, comprendere, prendere, afferrare, ottenere, appropriarsi, impossessarsi di qualcosa, ecc.; non da sapere (Sapiente - Sapientone).Il termine corretto nel nostro ambito sarebbe intenditore oppure (meglio) esperto, mentre la genialità appunto di "Capiscitore" sta nella connotazione grottesco-negativa. E' un termine abbastanza usato nel sud qui mirabilmente proposto, come già detto, dal mitico Capo.Di Capiscitori (appunto sedicenti esperti) se ne trovano in tutti gli ambiti ed anche ad altissimi livelli! Un esempio a caso, si spacciano per Virologi: biologi molecolari, genetisti, veterinari, igienisti, chirurghi, infettivologi, epidemiologi, farmacologi, chimici, informatici, economisti, imprenditori e chi più ne ha più ne metta. Tutti Capiscitori con la "C" maiuscola! Speramo bene...
E' interessante come nella nostra lingua "sapere" mantiene ancora il doppio significato, ereditato dal latino "sapio", che rimanda da un lato all'attivit� dell'intelletto (sapere qualcosa, conoscere) e dall'altro alla sfera dei sensi (sa di qualcosa, avere il gusto di). Il vero capiscitore, allora, � colui che ne capisce perch� fonda il suo sapere sul sapore. E scusate se � poco...