Autore Topic: Classificazione delle miscele c.d. Aromatiche  (Letto 32464 volte)

Offline Nic Salamandra

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Re:Classificazione delle miscele c.d. Aromatiche
« Risposta #60 il: 13 Dicembre 2012, 12:10:58 »
Terze considerazioni, ulteriore seguito Classifica
**************************************

3a  Puntata: Galassia “semimoderna” e “Regular Modern Taste”.

Il passaggio alle soglie della modernità Inthopica (tra la stabilizzazione politica e  commerciale post-bellica e il boom economico) è fondamentale non solo per il nostro Paese. Da noi, infatti, l’arrivo degli sconvolgenti e pure manovrabilissimi dispositivi “regular modern taste”, non segue poi di tanto la loro nascita nel mercato mondiale. Autentici mostri sacri come l’Amphora Regular, la Mac Baren Scottish mixture (nata in patria nel 1958)  e il Park Lane n 7, sconvolgeranno le abitudini fumatorie fino allora in bilico tra retaggio rurale e importazioni “diversamente ostiche” dei tradizionali americani e olandesi. Tolti dal commercio i primi e non ancora capaci di comprendere la veniente gioielleria inglese (ci penserà Bozzini in seguito ad introdurla e giustificarla), gli Italiani e prima di loro prestigiosi Promoter come Ramazzotti, Carminiani, Brera (e altri), cominciano a manovrare a spiegare e cogliere subito al volo l’essenza di questo nuovo inthopico “pane quotidiano”.

Si tratta di miscele universali, fatte di tabacco turgido e abboccato, connotato da una sorta di  “naturalezza civilizzata”, che tiene ed anzi “esige” l’imbustamento, che predilige il taglio grosso da “pane sbriciolato” o addirittura il “flake a secco”.

I risultati sono analoghi (gusto mite non evanescente, fumo fresco, facile caricamento, sviluppi accettabili e tempi di combustione “sereni”), gli usi complementari : diluizione-integrazione delle EM (Amphora reg.), degli aromatici “large cut”, dei Virginia rustici ma per molti onniversatile (Park Lane n 7), medietà totale per fumata in purezza (Mac Baren Scottish).  E un formidabile “quarto”, adatto a tutte queste cose assieme, e purtroppo estinto (l’Hollandia, il preferito da Ramazzotti).

La radice di questa formula, assolutamente neo-navale (Dutch Cavendish)  ma ispirata al “natural taste” della filiera rustica (nel senso anche di smercio “pop”, rigidamente in busta non sottovuoto), è il calore, la pressione  e l’induzione gastronomica, che gli Olandesi mutuano dalla tradizione navale, non strettamente propria, per allungare ulteriormente la propria filiera e “calzare” nella radica moderna complessi melanges originariamente nati per il gesso. Il dispositivo Mac Baren e Park Lane sarebbe per certi versi simile, ma non identico, anticipando la modernità “nuova” attraverso una cottura più spinta e una pressatura solo “merceologica”,a  posteriori (non a caso il Park Lane è un flake “secco”, un dispositivo per crearsi il proprio taglio ed adattarlo self made, senza con ciò precludersi al katafottimento). Miele, Vaniglia e Cacao sono i tre “format” gustativi usati per fare “il trucco” alla natura, con risultati a metà strada fra la cura commerciale e quella gastronomica più spinta dell’era successiva.

Poi, si registrano prodotti in cui è difficile separare la natura nuova dall’ispirazione antichissima, non sostituita da prodotti decisamente innovativi (come l’Amphora Nero, che sarà il tramite per l’ultimo capitolo) ma probabilmente aggiornata dalle nuove tecnologie produttive: prodotti tipo Sweet & Frangrant della Rattray’s, o il Sunset Breeze della Peterson, miscele pesantemente cucinate eppure “chiare” (con Burley abbastanza pallido e BC ancora solo maculante) che potremmo nello stesso tempo descrivere come epigonali (rispetto la categoria precedente) e anticipatrici (rispetto la successiva).

In rampa di lancio per un ramo specifico e fortunatissimo delle venture neo-moderne, è la chiara maculata “burley free”, la primordiale ricetta V-BlackC, con la base chiara di solo Virginia  che trova una sua conciata non (troppo) irritante potabilità attraverso analoghe procedure di de-vitalizzazione. Siamo allo Sweet Dublin, al Sunday Fantasy, al Caledonian 10, diretti genitori degli in-arrivati Blue Note e Da Vinci DanCao.

segue 4a e ultima puntata: Burley Mutante, Modern Cavendish e V-BC bioniche
 ::) :o :)

« Ultima modifica: 13 Dicembre 2012, 12:47:42 da Borpega »
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Offline StefanoG

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Re:Classificazione delle miscele c.d. Aromatiche
« Risposta #61 il: 13 Dicembre 2012, 13:03:16 »
gran bel pezzo, un applauso per Borpega  ;D

A lungo le così dette miscele regular sono state il mio pane quotidiano.
Park Lane 7, Amphora Regular, Mac baren Scottisch Mixture.
Queste tre le ho fumate per anni ed anni ed anni a carrettate.
Ahh se mi piacevano tanto.
Il primo oggi, io lo trovo quasi uguale a quello che fumavo anni ed anni fa...ma oggi
a me pare un po meno dolce, più terroso, più asciutto in fumata, ma comunque simile a quello
di anni fa da me fumato.
Il terzo continuo a trovarlo un buon prodotto...a me piace ancora tanto, forse un tempo
era più carico, più genuino non so...oggi mi piare un po più etereo, ma resta a mio avviso
un buon prodotto, il secondo l'Amphora, da me forse il più fumato dei tre per anni, lo
trovo profondamente mutato rispetto un tempo.
Ma potrei cadere facilmente in errore , forse è solo un fatto meramente personale.
Comunque trovo davvero molto ben fatto il tuo articolo, condivido ogni cosa,
ogni aspetto ecc..e ottimo lavoro , lo condivido ...
un applauso a Borpega e, al suo lavoro  :D

rais

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Re:Classificazione delle miscele c.d. Aromatiche
« Risposta #62 il: 13 Dicembre 2012, 14:12:34 »
Direi più fumo e meno matematica; non mi tornano i conti, ma prima di pronunciarmi aspetto l'ultima punatata.  :-*
« Ultima modifica: 13 Dicembre 2012, 14:17:46 da rais »

Offline StefanoG

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Re:Classificazione delle miscele c.d. Aromatiche
« Risposta #63 il: 14 Dicembre 2012, 11:14:41 »
.
« Ultima modifica: 14 Dicembre 2012, 11:17:25 da StefanoG »

rais

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Re:Classificazione delle miscele c.d. Aromatiche
« Risposta #64 il: 19 Dicembre 2012, 15:17:42 »
Borba quanno torni mi piacerebbe sapere a pipi comu semu ?

Offline Nic Salamandra

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Re:Classificazione delle miscele c.d. Aromatiche
« Risposta #65 il: 14 Gennaio 2013, 12:15:18 »
Ricominciamo a lubrificare le giunture delle falangi.... qualche problema su quanto detto? Qualche punto da chiarire o arricchire?...

Tiriamo avanti, di meglio-che provare a tirare avanti-non si può fare, in tutti i campi e gli aspetti della vita... un abbraccio, buone letture scritture e divertimenti.

borpega ;)
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Offline Nic Salamandra

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Re:Classificazione delle miscele c.d. Aromatiche
« Risposta #66 il: 14 Gennaio 2013, 12:19:33 »
Grande deluso del Savinelli Armonia.... Miiiii, sono stato fino all'ultimo combattuto se fare il "post n.80" proprio con il Golf Armonia... bhe, mo mi tocca di trattarne, per una decina di post, tale Sincronicità meriata di essere assecondata :D
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Offline StefanoG

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Re:Classificazione delle miscele c.d. Aromatiche
« Risposta #67 il: 14 Gennaio 2013, 15:08:46 »
assecondiamo assecondiamo  ;)

rais

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Re:Classificazione delle miscele c.d. Aromatiche
« Risposta #68 il: 14 Gennaio 2013, 15:31:22 »
Borba quanno torni mi piacerebbe sapere a pipi comu semu ?

Giala

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Re:Classificazione delle miscele c.d. Aromatiche
« Risposta #69 il: 14 Gennaio 2013, 15:42:02 »
Borba quanno torni mi piacerebbe sapere a pipi comu semu ?

Non ti aspettare molto, Borpa non è un feticista.

rais

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Re:Classificazione delle miscele c.d. Aromatiche
« Risposta #70 il: 14 Gennaio 2013, 15:46:14 »
Quindi ha pensato più alla santa barbara che alle armi

Offline Nic Salamandra

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Re:Classificazione delle miscele c.d. Aromatiche
« Risposta #71 il: 15 Gennaio 2013, 10:54:23 »
Apprezzo il sondaggio, ma non sono in grado di parteciparvi... Mi sono sfondato di Ropp, Parker e Bartoli (per via della manifattura a Massa Marittima, frequentata direttamente). Ho fumato benissimo in molte Brebbia, ma ho provato anche Dunhill, Caminetto, Pesaresi anche dedicate e tante altre. Mai Castello, devo dire... Una lacuna che quella di Venezia al confronto è una inezia :-X. Ah, schiume e pannocchie. Ottime le Calabash ma non vanno spremute (per via della condensa nella zucca)... fino allo splendido Corbezzolo di Enzo. Ah, terre cotte e crude... a continuare raddoppio o triplico le righe già usate, ma diamo un senso al fermarci qui. ;)
« Ultima modifica: 15 Gennaio 2013, 13:09:54 da Borpega »
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Re:Classificazione delle miscele c.d. Aromatiche
« Risposta #72 il: 18 Gennaio 2013, 12:30:35 »
Siamo inthopici fino in fondo.... (preambolo punto finale).

Io diho (dico io), se fate la radiografia ai dati riportati da Bekkaccia nel 3d sul Golf Armonia, non sfuggirà che il rapporto tra il Forte e il Golf è un po’ quello tra un carpaccio di manzo e uno spezzatino. Tenuto conto che come tipologie merceologiche hanno in mezzo uno scalino mancante (miscela “natural” moderna), quanto fa la vera differenza tra i due la farebbe anche con detto intermedio (presumibilmente, anche una EM); mentre quanto caratterizza l’ “aromatico” in sé, è meno attinente alla chimica e più alla gastronomia… (zuccheri, alimenti, aromi).

Insomma, pur non essendo mai sufficienti buon senso e prove provate, occorre qui sottolineare per l’ennesima volta che non è la chimica a caratterizzare gli “aromatici”,  né culturalmente e né industrialmente, che questa è una balla macroscopica, riguardando la chimica più la conservazione (uno 0,1 in più nel Forte) e la tenuta  merceologicamente “funzionale” del prodotto (fibrosità, estetica a crudo,  combustibilità etc).

Il problema della cucina inthopica, non è la sua inadeguatezza alla cosa (anzi, in Pipa è il “natural taste” l’eccezione); né una sua-ulteriore- innaturalezza industriale (lo abbiamo visto), quanto piuttosto la scarsa prestazione  per motivi di costo e mercato. In buona sostanza, un aromatico moderno è qualitativamente allineabile a una EM, a un Pressato etc., solo spostandoci di Continente (America) o in un’altra era (Amphora Nero d’antan, ma non da dopo il 1985).

Al di là del fatto che per Inthopia avere la bufala grigliata o in gulash in salsa agrodolce è fine unico (tradotto, aridatece il Three Nuns e l’Amphora Nero pre 1985, senza idiote “rivalità” tra i generi), questo raffronto con la gastronomia ci potrebbe a un’altra suggestione nel rapporto “cigar e pipe style”): il Sigaro, in buona sostanza, avrebbe attinenze parallele con l’enologia (mono-bi vitigno come regola, scarsi elementi allotri, incartonamento); la Pipa con la gastronomia (monovitigno come eccezione, elementi e composti allotri quasi come regola, confetturazioni etc.). E anche le forme (cannula da una parte, cucchiara dall’altra) potrebbero a loro volta alludere a somministrazioni potatorie (sigaro) e solide (pipa).

Siamo inthopici fino in fondo: pensiamo a un Chardonnay pugliese quando sorseggiamo un Partagas; e a uno spaghetto (Burley) con pomodoro (virginia) e basilico (Latakia e-o Perique e-o Cavendsh condente) quando fumiamo la Pipa. Posto che, ovviamente, assunzioni liquide e solide hanno i loro punti di contatto; come certo anche i diversi stili e strumenti di fumo.
 :D
« Ultima modifica: 18 Gennaio 2013, 13:03:12 da Borpega »
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Offline bekkaccia

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Re:Classificazione delle miscele c.d. Aromatiche
« Risposta #73 il: 18 Gennaio 2013, 16:26:02 »
sempre per restare offtopici, vediamo un po' anche i sigari:

lista ingredienti sigaro antico toscano (simile anche per gli altri toscani) (MST2011):

 ACQUA   1105,0   Diluente, Solvente
METIL CELLULOSA   40,0   Adesivo
-------------------------------------------------

lista ingredienti toscanello aroma caffè (MST2011):

ACQUA   794,2   Diluente, Solvente
GLICOLE PROPILENICO   701,5   Umettante, Solvente
ALCOL ETILICO   186,8   Diluente, Solvente
VANILLINA   121,6   Aromatizzante
ESTRATTO DI LIQUIRIZIA (Glycyrrhiza spp.)   100,0   Sapore, Aromatizzante
METILCICLOPENTENOLONE   80,0   Aromatizzante
ACETOINA   44,6   Aromatizzante
CITRATO DI POTASSIO   39,2   Agente modificatore della combustione
ACETATO DI ANISILE   36,8   Aromatizzante
REACTION FLAVOR COMPONENTS   36,8   Sostanze che agevolano la lavorazione
VERATRALDEIDE   36,8   Aromatizzante
PIPERONALIO   36,8   Aromatizzante
ESTRATTO DI TRIGONELLA (Trigonella foenum l.)   36,8   Aromatizzante
ESTRATTO DI CAFFE' (Coffea spp.)   36,8   Aromatizzante
ACETATO DI POTASSIO   35,3   Agente modificatore della combustione
CARBOSSIMETIL CELLULOSA   20,0   Adesivo
PROPIL-p-IDROSSIBENZOATO DI SODIO   5,0   Conservante
TARTRATO DI POTASSIO   3,9   Agente modificatore della combustione
ACIDO SILICILICO   1,6   Sostanze che agevolano la lavorazione
AROMI   67   Aromatizzante
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sangria?!? ;D
nessuno siam perfetti, ciascuno avete i suoi difetti (A.Mingardi/bekkaccia)

Offline santi bailor

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Re:Classificazione delle miscele c.d. Aromatiche
« Risposta #74 il: 18 Gennaio 2013, 21:16:13 »
un pochino d'eccipenti, diamine!
soprattutto per loro che anelano-al , consensualmente.
HMCIM