Citazione da: CVAB - 02 Marzo 2016, 21:19:28Citazione da: Cristiano - 02 Marzo 2016, 18:00:34La latta di 965 è giap? Io invece sto piangendo. Stamattina ho trovato, pur ben riposta in vetrina, una vecchia Charatan con il cannello fratturato.... Chissà a quando risale la rottura, non la fumavo da millantanni.... Ha fatto tutto da sola... Spero si possa rincollare almeno a fini espositiviSeeeeee.....qualcuno ha spolverato...Tenderei ad escluderlo, dacchè la signora che viene a pulire è, per profonda convinzione religiosa, contraria allo spolverare.Inoltre non pare una frattura da caduta, il bocchino non ha segni. Mah...
Citazione da: Cristiano - 02 Marzo 2016, 18:00:34La latta di 965 è giap? Io invece sto piangendo. Stamattina ho trovato, pur ben riposta in vetrina, una vecchia Charatan con il cannello fratturato.... Chissà a quando risale la rottura, non la fumavo da millantanni.... Ha fatto tutto da sola... Spero si possa rincollare almeno a fini espositiviSeeeeee.....qualcuno ha spolverato...
La latta di 965 è giap? Io invece sto piangendo. Stamattina ho trovato, pur ben riposta in vetrina, una vecchia Charatan con il cannello fratturato.... Chissà a quando risale la rottura, non la fumavo da millantanni.... Ha fatto tutto da sola... Spero si possa rincollare almeno a fini espositivi
Anzi, ora che ci penso bene, il Piattola Ronchi scrisse a tal proposito un monumentale saggio in polemica con la sua procace fantesca Argia (la quale, giova ricordarlo, intratteneva rapporti non propriamente epistemiologici con Martin Heidegger). Il pensatore di Ovindoli, anticipando in questo le ponderose opere di Mircea Eliade e anche, absit iniuria verbis, quelle dell'Evola, pur essendo politicamente avverso alle posizioni poi espresse dai due cennati, faceva risalire tale abitudine a tradizioni di matrice assira. Questo popolo, infatti, pare ritenesse la polvere sacra e pertanto intangibile.
Citazione da: Cristiano - 04 Marzo 2016, 10:21:41Anzi, ora che ci penso bene, il Piattola Ronchi scrisse a tal proposito un monumentale saggio in polemica con la sua procace fantesca Argia (la quale, giova ricordarlo, intratteneva rapporti non propriamente epistemiologici con Martin Heidegger). Il pensatore di Ovindoli, anticipando in questo le ponderose opere di Mircea Eliade e anche, absit iniuria verbis, quelle dell'Evola, pur essendo politicamente avverso alle posizioni poi espresse dai due cennati, faceva risalire tale abitudine a tradizioni di matrice assira. Questo popolo, infatti, pare ritenesse la polvere sacra e pertanto intangibile.Ma, secondo te, lo scrisse prima o dopo la lettura della Ifigonia in Culide?