Autore Topic: Al peggio non c'è fine  (Letto 3592 volte)

Offline Aqualong

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Al peggio non c'è fine
« il: 04 Agosto 2005, 00:26:45 »
Mi viene comunicato che per motivi di applicazioni nuove leggi Paypal non accetta più pagamenti per acquisto tabacchi.
 :?:

Tobacco Policy
 --------------------------------------------------------------------------------
 
PayPal may not be used to purchase or sell tobacco, including cigarettes, cigars, and smokeless tobacco, due to the many difficulties inherent in assuring that tobacco sales comply with applicable laws.
http://www.paypal.com/cgi-bin/webscr?cmd=p/gen/ua/use/index_frame-outside&ed=tobacco
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Offline coureur-des-bois

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Al peggio....
« Risposta #1 il: 04 Agosto 2005, 07:19:33 »
Su Dagospia, intanto, continua la saga di pro-fumo d'estate, che è arrivata alla IX puntata. Come sempre, c'è da divertirsi!
Bernardo
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Offline mificrozet

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Al peggio non c'è fine
« Risposta #2 il: 04 Agosto 2005, 09:52:55 »
Come già detto altrove, che bello, sono finiti gli acquisti di tabacco dagli Stati Uniti, avanti così ..................

 :evil:
Inglesi ... gente che correva nuda dietro una marmotta quando noi già s'accoltellava un Giulio Cesare !

Offline ismaele

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Al peggio non c'è fine
« Risposta #3 il: 04 Agosto 2005, 13:47:04 »
Riporto questo articolo del Corriere di oggi 4 agosto che ho già postato anche su Calabash

04 agosto 2005

Il Tar: multe solo a chi viene trovato con la sigaretta
I gestori dei locali: «Niente sceriffi antifumo»
Gli esercenti non saranno perseguiti per il mancato rispetto del divieto: «Hanno vinto la legge e il buon senso»
 
Un gerundio affosserà la legge Sirchia? Di sicuro un cavillo sintattico-grammaticale ora può mandare in fumo il salutare provvedimento. Esso consente a baristi, ristoratori, gestori vari di togliersi la stella da «sceriffi antifumo» e di limitarsi «ad esporre in modo visibile i cartelli con il divieto, con l’indicazione della sanzione comminata ai trasgressori (27,5 o 275 euro)». Non dovranno più «richiamare i trasgressori all’osservanza del divieto e di segnalare, in caso di inottemperanza al richiamo, il comportamento dei trasgressori ai pubblici ufficiali competenti a contestare la violazione e ad elevare il conseguente verbale». Lo scrivono i magistrati del Tribunale amministrativo regionale del Lazio (Francesco Corsaro, Angelica Dell’Utri e Stefano Fantini) a pagina 18 di una sentenza resa pubblica ieri, con malcelata soddisfazione, dalla Fipe.
«Hanno vinto la legge e il buon senso - afferma, infatti, Edi Sommariva, direttore generale di Fipe-Confcommercio - perché l’interpretazione del Tar avvalora le nostre tesi: gli esercenti non possono sostituirsi alle forze dell’ordine e non possono mettersi in una posizione di così forte contrasto nei confronti dei clienti che devono essere serviti e non denunciati». Aggiunge il presidente, Sergio Billè: «Non abbiamo mai messo in forse l’obiettivo della legge di tutelare la salute. La nostra protesta è sempre stata incentrata sull’inadeguatezza da parte degli esercenti nello svolgere funzioni di pubblica sicurezza».
 
Secca la reazione di Alessandro Miano, del Movimento Consumatori di Milano: «È proprio un brutto segnale di fumo che il clima è cambiato con l’arrivo di Storace: è l’ora del lassismo. Anche se una sentenza non fa primavera, essa indica che si vuol togliere efficacia a un provvedimento che abbiamo condiviso senza se e senza ma. E parla un fumatore accanito». Tutto nasce da un ricorso, appoggiato dalla Fipe, dei gestori del bar «Lo Scaletto» di Savona, Massimiliano Marzano e Fabrizio Stefano, contro 420 euro di multa per «avere ommesso di far rispettare la norma». Difesi da un illustre avvocato, Antonio Baldassarre, ex presidente della Consulta e della Rai, l’hanno spuntata: hanno avuto il riconoscimento del principio della mancanza di responsabilità. «Una circolare del ministro non può imporre loro di far mettere le multe - argomenta il Tar - Occorre una legge per imporre i doveri di vigilanza». I conduttori dei locali - recita la legge - curano l’osservanza della legge "esponendo" i cartelli con il divieto. «Ecco - conclude il Tar - l’obbligo è solamente quello, atteso che l’uso del gerundio sta sintatticamente proprio a specificare il contenuto dell’obbligo enunciato nella proposizione principale».
Costantino Muscau

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Offline Ramingo

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Al peggio non c'è fine
« Risposta #4 il: 04 Agosto 2005, 15:18:20 »
A me pare un grande passo avanti nella personale battaglia dei gestori, ma quasi ininfluente per quanto riguarda il popolo dei fumatori. Credo che comunque sinora  il ricorso alla "denuncia" da parte dei gestori sia stato abbastanza raro e visto come un' extrema ratio nei confronti di chi dopo svariati inviti abbia continuato imperterritamente a fumare ove era proibito.
La legge inoltre non è stata modificata, ma il provvedimento, se non erro, interessa solamente la circolare ministeriale.
Concludendo: bene, perchè una delle follie sirchiane è stata sgretolata, ma per quanto ci riguarda più direttamente mi sembra di non intravedere nemmeno la proverbiale rondine, che comunque non avrebbe fatto primavera...
"Percussus resurgo."  Ramingo
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Offline lavoisier

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Al peggio non c'è fine
« Risposta #5 il: 04 Agosto 2005, 17:54:29 »
Quando ho ordinato da knox ho dato il numero della CC senza problemi su sito sicuro (https). Tanto se lo date a PayPal non è che cambi molto :roll:
"Ma misi me per l'alto mare aperto" (Inf. , XXVI, 100)

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Offline ismaele

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« Risposta #6 il: 04 Agosto 2005, 19:14:26 »
Ramingo ha ragione: per noi cambia poco. Tuttavia questa è la dimostrazione che la circolare - e a mio giudizio anche la legge - contengono aspetti discutibili sul piano giuridico e che si possono cambiare. Magari non subito, magari parzialmente, magari mai...
Per esempio, credo che l'obbiettivo di eliminare l'estensione del divieto ai circoli privati sia raggiungibile: potrebbe essere il prossimo passo, anche se mi pare che per ora prevalga la rassegnazione da parte dei fumatori, che son pur sempre 14-15 milioni. Vogliamo svegliarci?

Offline mificrozet

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Al peggio non c'è fine
« Risposta #7 il: 05 Agosto 2005, 10:46:03 »
Oltre all'estensione ai Circoli Privati altra ssurdità della legge è la necessità che un locale che si attrezzi con una sala per fumatori debba averla obbligatoriamente più piccola di quella non fumatori, difatti se la legge avesse previsto la possibilità per il gestore di scegliere se aprire o meno ai fumatori, in caso di scelta negativa la sua funzione di controllore avrebbe avuto un minimo senso, essendo stato lui stesso a decidere in tal senso, dovrebbe comunque essere consentita l'apertura di locali per soli fumatori senza che siano necessariamente circoli privati, altrimnti siamo destinati ad assistere a scene come quelle descritte sul sito sito ionofumo diversi mesi fa dove un non fumatore pretendeva di assistere ad uno spettacolo che si teneva nella sala fumatori e contemporaneamente pretendeva che nessuno fumasse.
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Offline Aqualong

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Al peggio non c'è fine
« Risposta #8 il: 05 Agosto 2005, 11:53:10 »
Viene anche argomentato in modo pretestuoso su la salute dei baristi e camerieri,è una salute che sta molto a cuore anche a noi.
Ma non si può fare a meno di citare la legge sui "lavori usuranti"che essendo un progetto di ben 20 anni fa,progredisce a passo di lumaca,individuando qualche figura esposta,ogni tanto.
Per questo ho detto pretestuoso,barman e camerieri non me ne vogliano.ma c'è anche da subito da tutelare i chimici,chi stà alle fornaci,alle vernici,chi si espone a radiazioni,chi respira il cemento chi la farina etc..
Quindi queste categorie ricordiamocele tutte e tutte insieme.
Suerte!

Offline mificrozet

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Al peggio non c'è fine
« Risposta #9 il: 08 Agosto 2005, 23:00:59 »
Ecco, io non volevo dirlo per non essere preso per populista, ma questo fatto della tutela della salute dei lavoratori di bar e ristoranti, sarebbe anche una bellissima cosa, se non si accostasse all'assoluto menefreghismo che sembra pervadere l'esigenza di tutelare lavoratori sottoposti a devastazione ben maggiori, ben citati da Enzo.
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Offline ismaele

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Al peggio non c'è fine
« Risposta #10 il: 09 Agosto 2005, 00:29:22 »
Doppia fregatura per i chimici o per i metallurgici, o per le loro vedove: fumavi? Colpa delle sigarette, mica dei 40 anni passati all'Enichem di Marghera o ai forni dell'Illva oppure all'Eternit! Eh, sì, l'hanno pensata bene...