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Post - RHODESIAN
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« il: 07 Novembre 2006, 22:45:58 »
A me piacciono abbastanza, oltre al Balkan Sobranie S.M., che ti ha giustamente consigliato Cristiano, anche i latakiosi di Mc Connell, lo Scottish Blend e l'Oriental (anche se nella descrizione il latakia non è citato, c'è, e neanche poco). E' tanto che non fumo lo Scottish Blend, ma lo ricordo come un tabacco ricco ma molto equilibrato, con una fumo corposo, saporito e fresco. Forse solo un po' troppo "grasso": mi lasciava l'odore del latakia sui baffi per molto tempo dopo la fumata.
Io cerco comunque di rimanere sulle mixtures meno "additivate"; tra queste, oltre a quelle di cui sopra, ci sono tutti i Dunhill classici (965, early Morning, London Mixture, ecc.), indipendentemente dai gusti.
872
« il: 29 Ottobre 2006, 22:03:58 »
Per quanto a mia conoscenza il Regular non è assolutamente aromatizzato, quindi non ritengo di aver fuorviato alcuno.
Caro Cristiano, premetto che non è mia intenzione innescare una polemica senza fine, anche perchè mi rendo conto di avere un concetto molto diverso su ciò che è o dovrebbe essere un tabacco naturale, credo opportuno precisare alcuni concetti che forse ho espresso male
Attenzione, poi, che, come più volte è stato fatto notare da Fabio Ferrara, anche prodotti che non esiteremmo a definire "naturalissimi" (gli Scaferlati, i Landtabak), in realtà sono comunque oggetto di addizioni
Come si può ben vedere dal mio intervento precedente ho di proposito citato i tabacchi prodotti dalla Seita
per naturale intendo i tabacchi, una volta prodotti dalla Seita francese, come il caporal, il gris, ecc. che hanno percentuali di tabacco oscillanti tra il 93 ed il 96% circa.
Al riguardo specifico che a suo tempo la Seita produceva anche l'aromatico Amsterdamer che aveva l'83% circa di tabacco. Questa citazione è per dimostrare che anche tabacchi famosi per essere naturali hanno degli additivi, ma 'cè additivo ed additivo: un conto è utilizzare il 93% di tabacco ed il rimanente in antimuffa, preservanti e, magari, acqua salata e qualche estratto di frutta o un po' di lingua di cervo (che ovviamente è un vegetale), ben diverso è quando si utilizzano additivi di ben altra natura. Questo anche perchè non mi risulta che sia possibile produrre, senza utilizzare sostanze preservanti e conservanti, un tabacco che deve garantire un periodo di conservazione di mesi o anni, senza compromettere le caratteristiche organolettiche o essere aggredito da muffe, funghi e quant'altro. E' quindi praticamente impossibile trovare in commercio tabacchi al 100% naturali (90-92% è già buono). Teniamo però presente che, a quanto da me letto a suo tempo, ci sono alcuni tabacchi americani e tedeschi che hanno percentuali di tabacco di poco superiori al 50% sul totale.
Ritengo, dunque, di avere a buon diritto inserito il Regular nel novero dei naturali, anche se, ovviamente, con le forzature che ogni astratta classificazione impone.
Per quanto mi riguarda, per il tipo di produzione, questo tabacco, come l'Amphora Regular (adesso chiamato Original) appartiene alla categoria dei tabacchi aromatizzati, poco, o blandamente, ma comunque aromatizzati
Piuttosto, mi pare contraddittorio dire naturale un tabacco ancorchè aromatizzato con ingredienti realmente naturali (vero cacao, vera fragola ecc.)
Non vedo alcuna contraddizione: posto che tutti i componenti siano naturali credo di poter tranquillamente parlare di "tabacco naturale aromatizzato" o di "tabacco aromatizzato naturalmente"
Il criterio buono, nella sua efficacissima semplicità, è quello di Bozzini, riproposto da Slow: tabacco che sa di tabacco.
Non vorrei che il riferimento sia dovuto al fatto che Bozzini ha elencato, tra le sostanze aromatizzanti utilizzate dai produttori, anche l'estratto di tabacco che viene utilizzato per migliorare tabacchi di scarsa qualità.
Il punto è che la stragrande maggioranza dei tabacchi è prodotta con additivi chimici o naturali. Io, senza volere eccedere in polemiche o cercare scontri frontali inutili, preferisco fumare quelli prodotti con additivi naturali, nei limiti del possibile, e mi piacerebbe sapere che nessun fumatore accetti supinamente di fumare piccole bombe chimiche ma, al contrario, le scarti in favore di prodotti più naturali mandando un chiaro messaggio ai produttori di trinciati per pipa.
Ad oggi mi risulta che aziende come Kohllhase & Kopp che producono i vari Brand come Rattray's e Robert Mc Connell rispettando abbastanza le ricette originali che sono prive di additivi chimici rilevanti. I tabacchi Dunhill sono ancora prodotti con la sola aggiunta di acqua, preservanti e conservanti (sarà per questo che piacciono di meno?...). Detto questo è chiaro che la perfezione non esiste e che ognuno è libero di acquistare e fumare ciò che vuole
Sia chiaro che quanto ho fino ad ora espresso non vuole essere legge o verità assoluta; esprimo semplicemente il mio punto di vista e le mie preferenze senza voler giudicare quelle altrui o gusti diversi dai miei. Solo credo sia più giusto attribuire ai tabacchi le qualità che effettivamente meritano, consapevole ma non rassegnato al fatto di essere alla mercè di produttori che non intendo favorire attribuendo ai loro prodotti caratteristiche che non gli riconosco come reali.
Tutto questo, con il massimo rispetto anche per le tue opinioni
873
« il: 29 Ottobre 2006, 00:04:12 »
nel tempo le percentuali tabacco/agenti sui "francesi" sono evidentemente mutate ... a titolo di esempio, sui due trinciati transalpini che mi sto trastullando or ora tra le mani, il gris (scaferlati caporal) riporta tabacco all'89,50% (additivi 10,50%), il bergerac fa meglio ma si ferma sempre al 92% di tabacco. A mia conoscenza un trinciato con il 92% di tabacco può essere considerato un naturale, tenuto conto che preservanti, antimuffa, o anche solo un po' di acqua salata aggiunta, comportano inevitabilmene una riduzione della pecentuale di tabacco puro. Inoltre, se pensiamo che la Seita, che è obbligata ad indicare la quantità di tabacco, dichiara l'89,5%, quanto tabacco è realmente utilizzato in una miscela da tutti quei produttori esonerati dall'obbligo di dichiarare le varie percentuali? d'altro canto un tabacco naturale al 100% risulterebbe alquanto ostico da fumare.
Per le motivazioni suddette, un tabacco puro al 100% è praticamente impossibile da fumare perchè non "conservabile", nemmeno nelle latte a "tenuta". Il punto per me è che, oltre ai vari eventuali estratti di bacche, frutta e piante varie, utilizzabili per l'aromatizzazione, che incidono anche sulla percentuale effettiva del tabacco, ma non disturbano, esistono molte o troppe sostanze chimiche spesso impiegate nella concia come umettanti, o igroscopici ed "ammorbidenti" come la glicerina o glicole dietilene, per non parlare del sorbitolo, saccarina ed altri tipi di zucchero, ecc., solo per citarne alcuni. E' qui che il discorso diventa pesante, sia in percentuale sul totale della miscela, che sotto l'aspetto della purezza del tabacco in termini teorici e, perchè no, etici. Quando fumiamo con la pipa, assorbiamo nicotina attraverso le mucose della bocca ed è abbastanza provato che il danno subito dai fumatori di pipa è minimo rispetto ai fumatori di sigarette ed inferiore anche ai fumatori di sigari. Purtroppo questa relativa bassa nocività della pipa può essere vanificata dall'utilizzo di additivi ed aromatizzanti sintetici che potrebbero portare notevoli danni, oltretutto all'insaputa della maggior parte dei fumatori che credono di assaporare solo tabacco, magari arricchito nel gusto e nell'aroma con un po' di melassa, cacao o vaniglia.
874
« il: 28 Ottobre 2006, 22:23:38 »
si sta parlando del Regular, virginia e poco più, non aromatizzato. di skandinavik ce ne sono tanti e quasi tutti dolciurie. questo non è male. Ok. Io ho un diverso concetto di naturale: per naturale intendo i tabacchi, una volta prodotti dalla Seita francese, come il caporal, il gris, ecc. che hanno percentuali di tabacco oscillanti tra il 93 ed il 96% circa. Posso intendere come naturali i tabacchi Dunhill attualmente prodotti che, preservanti ed antimuffa a parte, sono composti da solo tabacco; accetto ovviamente anche i tabacchi aromatizzati ma solo ed esclusivamente con aromatizzanti naturali (miele, cacao, liquirizia, vaniglia, ecc.), non con i sostituti chimici di questi. Non mi risulta che la produzione danese ed olandese in genere, per non parlare di quella tedesca, abbiano nei tabacchi di medio e basso prezzo questo tipo di produzione. Trovo quindi un po' fuorviante, soprattutto nei confronti dei neopipatori, chiamare naturali tabacchi che, anche se meno aromatizzati di tanti altri, non meritano di fatto a questo definizione. Mi scuso se mi dilungo sull'argomento, ma per me è molto importante e credo che tutti i fumatori dovrebbero pretendere di fumare solo tabacco e non delle potenziali bombe chimiche, le cui conseguenze sull'organismo non sono affatto note. Per dare una dimensione reale dell'argomento cito semplicemente il n. 150 (centocinquanta) che è all'incirca il numero di additivi più o meno chimici consentiti nella produzione di trinciati per pipa da varie aziende. Mi piacerebbe molto leggere il parere dei vari partecipanti al forum e, per dare un indicazione in più, di seguito indico due indirizzi segnalati su DOWN dall'ottimo TheGateOfFate in tema di additivi nei trinciati per pipa: http://www.ash.org.uk/html/regulation/html/ukadditives.htmlhttp://www.gallaher-group.com/products/iframer.asp?iframe=table1&product_type=PIPENaturalmente queste sono considerazioni mie, pertanto decisamente soggettive, forse errate, ma credo sia di interesse comune "pretendere" di potersi scegliere il proprio "veleno" senza che ad esso ne siano associati altri, spesso peggiori e più dannosi, all'insaputa di noi "ignari" fumatori. Buone fumate a tutti P.S.: spero che The Gate non me ne voglia se ho "saccheggiato" parte dell'ottimo lavoro da lui svolto al servizio dei frequentatori di DOWN
875
« il: 27 Ottobre 2006, 21:46:31 »
So che qualcuno storcerà il naso per il modo di riporre le pipe, temendo un'eccessiva sollecitazione del bocchino, a cui però non dò troppa importanza: sono convinto che un pezzo di metacrilato sia in grado di resistere brillantemente. Il metacrilato resiste senz'altro, ma ho qualche dubbio sugli effetti sulla zona del cannello che "ospita" il perno del bocchino.
876
« il: 27 Ottobre 2006, 21:41:33 »
Non metto in dubbio gusto fumabilità e quant'altro attenga all'organolettica ed alla fumata, ma da quando un tabacco come lo Skandinavik è considerabile un "naturale" :?: 8O
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« il: 26 Ottobre 2006, 22:18:52 »
Bello il portapipe. complimenti . Peccato che sul mio pc non riesca a visualizzare le foto di quello precedente.
878
« il: 24 Ottobre 2006, 23:02:49 »
E' una congiura! Volete farmi rimanere senza pipe! :lol:
Sei veramente senza pudore! :lol:
Sottoscrivo :?
879
« il: 24 Ottobre 2006, 22:07:08 »
A coloro che sono interessati a questo tabacco segnalo il tabaccaio di via della Rondinella, a Coverciano, quello alla seconda rotonda venendo da via G. D'Annunzio, che ancora ne possiede alcune latte. Anche l'Antica Tabaccheria, zona Vingone - Scandicci e la Tabaccheria Cavour a Pistoia ne hanno un po'.
880
« il: 24 Ottobre 2006, 22:03:08 »
Se vuoi te lo dico in privato, purchè tu faccia solenne promessa di non dire alcunchè a Samael :twisted: Così mi sembra già una cosa più valida :lol: :wink:
881
« il: 23 Ottobre 2006, 22:26:29 »
grazie dell'informazione, ovviamente a quel negozio ci vado io :twisted: Eh no eh!... Cosi però non vale :x
882
« il: 22 Ottobre 2006, 23:55:23 »
Ecco le foto dei miei acquisti. Per le pipe usate devo ancora terminare le operazioni di "restauro". Dunhill Tanshell (anno 1983 nuova-unsmoked) Savinelli Giubileo Oro S.G. Fiammata Savinelli Straight Grain Parker Data la mia ignoranza è stata molto dura riuscire a pubblicare le foto. Grazie mille Samael
883
« il: 22 Ottobre 2006, 21:49:59 »
Belle tutte e quattro, ma la Peterson e la Charatan hanno un qualcosa in più.
Bella anche la marimba, E' autoprodotta?
884
« il: 22 Ottobre 2006, 00:14:18 »
4 pezzi 4 mi stai facendo diventare curioso
885
« il: 22 Ottobre 2006, 00:09:37 »
Mi giunge voce che il buon Samael abbia fatto abbondante razzia. Mi fa piacere per lui. Io avevo visto dei pezzi interessanti ma non avevo la possibilità di fare ulteriori acquisti.
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