Autore Topic: I racconti del nonno  (Letto 5964 volte)

rais

  • Visitatore
I racconti del nonno
« il: 17 Giugno 2013, 19:52:51 »
Sin da quando ero banbino mi hanno sempre affiscinato i racconti del nonno, avevano qualcosa di diverso a quello che poteva raccontare la mamma o il papà; discorsi pieni di saggezza, parole umili, racconti veri che t'insegnavano e trasmettevano e ti davano una marcia in più, ho avuto la fortuna di avere il nonno in tenera età e anche lui fumava la pipa, quell'oggetto che mi ammaliava e trasmetteva insieme ai suoi racconti qualcosa di unico.
Il nonno poi morì, ma mi accorsi che quando mi imbattevo su persone anziane o avanti con l'eta c'era sempre d'imparare: vecchi lupi di mare, vecchi pescatori, vecchi rais, vecchi contadini, ecc ecc li ascoltavo per ore e sempre imparavo qualcosa, la maggior parte di essi o con mezzo tosco o una pipa di terracotta caricata a toscanelli unidificati al nero d'avola, insomma persone mature e anziane mi hanno dato qualcosa.
Ma oggi nei forum non è così, la persona anziana è cambiata, non ti trasmette qualcosa di suo, quasi sempre copia e incolla vecchi articoli di vecchie riviste (amici della pipa, extra extra, smoking) gente che come noi scriveva il suo articoletto invece di riempire a volte stupide pagine di cose insensate, il tutto contornato da una giostra mobile, l'essere vissuto a Parigini da giovane, comprare una pipa al giorno senza mai averci fatto una crosta degna di questo nome e portando a spasso i neofiti di turno o l'incompetente del momento; ecco il nonno in questione non trasmette nulla del suo sapere come i nonni accennati nelle righe di cui sopra.
Ecco nonni che non sono più quelli di una volta, nonni che fanno danno, nonni che non sanno parlare come i nostri nonni, nonni che non sarano mai nonni, ma che forse non sono stati mai uomini.
E allora mi sovvengono alcuni vecchi articoli di Jack, cagliostro, res dove su pipology scrivono del suo; ho visto scrivere ad esempio vere cialtronerie sulla pulizia dei bocchini, ma gli interventi di cagliostro, per esempio, lasciano il segno sia per professionalità che per competenza; ecco molti purtroppo non hanno conosciuto scrivere soggeti del genere e infine e per certi versi anche qui per fare dei nomi Paolo e Riccardo e quindi l'allontanamento da tutte le pagine del web.
Il campanello di allarme suona domenica 16 giugno 2013 quando un graditissimo utente di un noto forum in un conviviale incontro fra pipatori della Trinacria mi viene a dire che colui che si arma di gatto e pipa e di binocolo e occhialino di orologiaio gli sta insegnado molto; ecco la frittata è fatta e per giunta senza uova, mi giravano solo vertiginosamente i cabbasisi.
Che fare ?
Armato di pazienza ho cercato di far capire qualcosa ma era ardua, poi ho desistito perchè la giornata non era quella adatta per mandare a vaffanculo qualcuno.


Offline StefanoG

  • Cavaliere di San Dunillo
  • *****
  • Post: 2241
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:I racconti del nonno
« Risposta #1 il: 18 Giugno 2013, 12:27:13 »
Nonni che non saranno mai nonni  ????
I nonni non esistono più  ?...perché la spuma, la cedrata, la coppa del nonno, i bar all'aperto fumosi dove
i vecchietti giocavano a carte bevendo e fumando esistono ancora ? le bocciofile dove si giocava anche a carte,
si mangiavano salumi ed affettati in panini enormi detti sanguich ?....si lo so non si dice così ma negli anni 50/60,
i barristi , con due r, scrivevano e dicevano sanguich, almeno a Milano e poi, tanto per dirne un'altra,
qualcuno nei bar guarda ancora una partita di pallone giocando a briscola e bevendo un bicchiere
di vino sfumacchiando un toscano o una pipa ....come il mi nonno ?
Ma ve li ricordate quelle mitiche telecronache di Nando Martellini ....quelli sì che erano telecronache !!!
...si è vero. Gli anziani non sono più nonni ! Ma neppure l' Italia esiste più !!!!
Dove è finito il bel pese ? tanto decantato da scrittori, poeti, artisti ? dove sono quei paesi tipici che tanto
dicevano e dipingevano il nostro stile di vita, il nostro quotidiano vivere ? i bar, i ristoranti, i circoli,
ecc...la vita è cambiata totalmente e ha imposto un altro paese che, sinceramente a me non piace,
a me piaceva l'Italia raccontata da Pavese, la modernità tanto inseguita da politici ed economisti ha
imposto un radicale cambiamento e con se un altro uomo, un altro stile di vita,
ma io ricordo quello che c'era e che non c'è più, ogni tanto riguardo i filmati di Pavese
che raccontano l'Italia e, mi piacerebbe tanto che ci rifosse....ma chi ha detto
che il progresso, la ricchezza, il lavoro sincopato, la tecnologia, le modernità siano ben essere ?
bisognerebbe tornare a recuperare stili di vita, pensieri, culture, luoghi ed immagini di quel essere
italiani che oggi non è più. Anziani ...gli anziani..
...e a dire il vero non sono neppure più anziani, lo sono forse solo per l'anagrafe, e dico forse
poiché lo stato ha deciso di farci lavorare ancor più a lungo rispetto ad un tempo, ciao ciao pensione...ciao ciao riposo,
ciao ciao a tutti gli stati di vita che conducono alla vecchiaia e, alla pensione, al riposo, c'è solo un inizio ed una fine,
ma in mezzo ???...in mezzo siamo ancor tutti giovani...!!
In giro si vedono solo negozi che vendono indumenti solo per e da giovani, compreso intimo....non oso immaginare
la mi nonna con il perizoma ecc, ma ve possanooo.
Ma a dire davvero il vero, in questa amena società post moderna, non esistono neppure più gli uomini maturi,
gli uomini di mezza età, forse la categoria uomo non esiste proprio più, e tutto ciò poiché la società moderna ha
deciso che non si deve più diventare adulti, meno che mai anziani e. vecchi, già maiiii...ci vogliono tutti fanciulli,
giovinetti, ragazzi , quasi uomini ma non ancora tali, è la società tutta che ci vuole tali.
Basta lanciare uno sguardo la sera nei locali, tutti giovani, tutti ragazzini , e quelli che non sono tali lo sembrano o
fanno di tutto per sembrare tali, oggi tutto è procrastinato a un giorno che verrà ma che, non arriverà mai...
poi di colpo qualcosa o qualcuno stacca la corrente e, la giostra smette di girare, e tutto finisce, la vita, l'uomo, non
è mai nato, ma per altri eterni giovani canuti la giostra suona suona e gira.....ma qualcuno da fuori, seduto calmo
con una pipa in bocca si domanda  " com'è che sto criceto corre così forte dentro sta ruota ?! ".
Corri corri criceto che da nessuna parte andrai.
Ciao nonno ;)
« Ultima modifica: 19 Giugno 2013, 09:51:20 da StefanoG »

Offline StefanoG

  • Cavaliere di San Dunillo
  • *****
  • Post: 2241
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:I racconti del nonno
« Risposta #2 il: 18 Giugno 2013, 18:09:18 »
 Mio nonno fuma la pipa
e sembra un lupo di mare
seduto accanto al camino
si mette a raccontare
di naufraghi salvati
dalle onde del mare.

Ma lui non sa che io lo so
che lui non sa nuotare!

E allora accende la pipa
e comincia a narrare:

Con la lama del pesce-sega
 ho segato una foresta
 con un gran pesce martello
 ho inchiodato il mio battello
 con lo spruzzo della balena
 mi lavavo in mezzo al mare
 con i denti di una foca
 mi potevo pettinare
 abbaiando il pescecane
 stava a guardia della nave
 mentre io sull’ippocampo
 cavalcavo per il mare.

E la nave andò… e la nave andò…
e la nave andò… e la nave andò…

 Mio nonno fuma la pipa
 e sembra un lupo di mare
 seduto accanto al camino
 si mette a raccontare
 di tane sotto gli scogli
 che ha saputo scovare.

Ma lui non sa che io lo so
che lui non sa nuotare!

E allora accende la pipa
 e comincia a narrare: 

Con la lama del pesce-sega
ho segato una foresta
con un gran pesce martello
ho inchiodato il mio battello
con lo spruzzo della balena
mi lavavo in mezzo al mare
con i denti di una foca
mi potevo pettinare

E allora accende la pipa
 e comincia a narrare

Offline santi bailor

  • Cavaliere del Curapipe di bronzo
  • *****
  • Post: 383
    • Mostra profilo
    • ao
Re:I racconti del nonno
« Risposta #3 il: 18 Giugno 2013, 21:57:47 »
colui che si arma di gatto e pipa e di binocolo e occhialino di orologiaio (e di tappetino merdoso) è invece una persona dal gusto raffinato ed estremamente competente, d'altronde i trascorsi parigini hanno lasciato la traccia, e che traccia!!!
HMCIM

Offline StefanoG

  • Cavaliere di San Dunillo
  • *****
  • Post: 2241
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:I racconti del nonno
« Risposta #4 il: 19 Giugno 2013, 09:52:23 »
Parigi....val pure una messa !    ;D

CODEX

  • Visitatore
Re:I racconti del nonno
« Risposta #5 il: 24 Giugno 2013, 21:53:22 »
Anche due e anche SAN FRANCISCO ;D

rais

  • Visitatore
Re:I racconti del nonno
« Risposta #6 il: 25 Giugno 2013, 19:50:34 »
Anche di cozzex e coddaxaro (di cozzo e cuddaru)  ;D

Offline StefanoG

  • Cavaliere di San Dunillo
  • *****
  • Post: 2241
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:I racconti del nonno
« Risposta #7 il: 26 Giugno 2013, 17:49:20 »
Questo racconto l'ho trovato su internet e qui, di seguito pubblico, poiché a me sembra opportuno.

Storia del vecchio che fumava la pipa
di : Gianni Croci

Luisa staccava dal lavoro alle 18 pomeridiane. Era titolare di un ufficio per la curatela di pratiche reddituali,  un’attività creata dalla sua passione e dal suo talento alla quale aveva dedicato i migliori anni della propria giovinezza, ma non  trascurava mai una sera per uscire all’ora fissata, le sei pomeridiane, per recarsi dall’altra parte della città, andare a casa di sua madre che viveva col nonno, il padre, quasi centenario, ad aiutarlo a fumare la pipa.  Dall’istituto Belvedere dove il vecchio si trovava ricoverato, le due donne avevano deciso di portarselo a casa e permettergli di godersi quel vizio, fumare la pipa, che durante tutta la sua lunga vita aveva sempre perseguito con gioia e in santa pace con se stesso. Rinunciava a molte cose: la tavola, l’abbigliamento, i giornali, la televisione, perfino le cure che i medici gli prescrivevano metodicamente, quando andavano a trovarlo, a visitarlo, ma non rinunciava alla voluttà del fumo. Il suo migliore amico in quelle ore in cui tutto può accadere, il mondo tace o la guerra è alle porte; il vecchio Italo caricava la sua pipa e l’accendeva, era come scacciare i cattivi pensieri dal cuore o i ladri da casa. Stringeva il bocchino fra le labbra, tirava e guardava il fumo che si perdeva nella stanza e profumava l’aria del suo inconfondibile aroma, la stessa insostituibile gioia che Italo provava ogni volta che il suo tabacco e la sua pipa l’aiutavano nella vita, negli anni, nella vecchiaia. «Luisa, vai a vedere il nonno. Oggi ha dormito poco e si è lamentato. Forse perché non può fumare se tu non l’aiuti, fuma per lui e fagli sentire ancora il profumo del suo tabacco, la felicità della sua pipa».

Augusta, la mamma di Luisa, era sempre preoccupata per il vecchio papà che si nutriva di latte, un poco di pane, verdura e frutta cotta, poca carne debitamente tritata. I denti posticci da un po’ di tempo non facevano più il loro dovere, e quando Luisa glieli toglieva per la pulizia, si rendeva conto di quanto erano ingialliti e le labbra di Italo si chiudevano come un cencio caduto in terra e avvolto su se stesso. Soltanto un filo di saliva gli inumidiva il mento scarno e rugoso. Era un vecchio da accudire e Luisa faceva la sua parte da nipote amata, felice di rendere in una circostanza non facile il suo rapporto pratico e d’amore. Non era più la bambina dei giardinetti e oggi il tempo aveva capovolto le situazioni e ora toccava a Luisa interpretare il nuovo ruolo e venire in aiuto di nonno Italo.  Luisa era stata puntuale al dovere come un tempo il vecchio.

La camera di Italo non era tanto piccola. Era una stanza per un uomo vecchio che aspetta, paziente, il nuovo giorno che nasce, ma anche l’improvvisa e inutile morte che lascia soltanto ricordi, la memoria di un momento abbagliante e il fosco incupire della sera.

Il piumone era spesso e il corpo di Italo così magro che Luisa non riusciva indovinare dove cominciava e dove finiva la sua sagoma. Luisa si era appollaiata in fondo al letto, Italo batteva con le mani sulle coperte indicandole di avvicinarsi, di  prendere la pipa e fumarla per lui. Luisa l’accese, tirò il fumo due, tre volte fin quando vide che nonno Italo aveva chiuso gli occhi.

 Li aveva chiusi per sempre. Mise giù la pipa e chiamò la mamma.

Fuori faceva freddo non era ancora Natale e non nevicava.



 tratto dalla Gazzetta di Parma

CODEX

  • Visitatore
Re:I racconti del nonno
« Risposta #8 il: 28 Giugno 2013, 20:53:18 »
bellissima, grazie!

rais

  • Visitatore
Re:I racconti del nonno
« Risposta #9 il: 28 Giugno 2013, 21:02:26 »
vero è  ;)

Offline StefanoG

  • Cavaliere di San Dunillo
  • *****
  • Post: 2241
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:I racconti del nonno
« Risposta #10 il: 01 Luglio 2013, 13:08:03 »
prego, è un piacere   :D

rais

  • Visitatore
Re:I racconti del nonno
« Risposta #11 il: 01 Novembre 2015, 09:12:51 »
Il nonno in questione non è stato mai nonno per cui il post di apertura iniziale a distanza di tempo è forviante, all'epoca confusi un nonno (senza nipoti) con una signorina zitella camuffata da una barba e un cappellino con visiera, che va in giro con uno zainetto.

Tante cose
« Ultima modifica: 01 Novembre 2015, 09:46:21 da caporaiss »

Offline Cristiano

  • Moderatore globale
  • Sovrano Grande Pipatore Generale
  • *****
  • Post: 7134
    • Mostra profilo
    • http://www.studiolegaleciani.it
    • E-mail
Re:I racconti del nonno
« Risposta #12 il: 03 Novembre 2015, 15:47:10 »
In calce alla nota del Capo: come sciupare un 3d bellissimo e a tratti commovente.
"Bohhh tieniti le tue adorate dunhill e pipe da snobe i tuoi tabacchi da bancarella del mercato" Cit. toscano f.e.

Cave Secretarium

www.studiolegaleciani.it

rais

  • Visitatore
Re:I racconti del nonno
« Risposta #13 il: 03 Novembre 2015, 19:23:23 »
Ma dai !! E' sola una nota di colore contro coloro i quali si credono nonni ma che in effetti non lo sono e non lo saranno mai.