Autore Topic: Delle borse e dei vasi  (Letto 2044 volte)

Offline Cristiano

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Delle borse e dei vasi
« il: 11 Aprile 2016, 14:55:17 »
Personalmente sono rimasto affascinato dal bellissimo articolo sul blog 13 pipe, che parlava della busta celeberrima Rotator di Dunhill. http://13pipe.blogspot.it/2015/10/non-avrai-altra-busta.html. Le mie abitudini di fumatore stanziale mi hanno sempre visto sprovvisto di busta. Solo in ultimo adopero, per riporre il Pl7 senza vedere le scritte minatorie sulla busta, una borsa in similpelle made in china. Utilizzo, invece, i vasi, nei quali ricovero i miei intrugli, formati prevalentemente da avanzi buttati lì a casaccio, o quasi.
La borsa, con ogni probabilità, è retaggio di altri tempi, quando i trinciati erano venduti sfusi. Oppure, serve a chi si muove.
D'altra parte, le tin di oggi conservano il tabacco con molta efficacia, data la chiusura a vite. Diverso il discorso dei tabacchi in busta. Essi non garantiscono una conservazione efficace se non per una settimana, massimo dieci giorni. Allora, il blando fumatore (diversamente da me, che faccio fuori una confezione di Park Lane in cinque/sei giorni), ha la necessità di provvedere a che il prodotto non si dissecchi. A questo punto, credo, è più conveniente riporre il tutto in un vaso, o più semplicemente in un barattolo, con un umidificante.
Resta, ovviamente, il fatto che una borsa di alta pelletteria, e qui ha ragione Antonio Pintér, fornisce un godimento del tatto e della vista, prodromico a quello prettamente sensoriale, che l'amica pipa ci donerà.
« Ultima modifica: 11 Aprile 2016, 15:58:15 da Cristiano »
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Offline Claudio Villa AldoBrandini CVAB

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Re:Delle borse e dei vasi
« Risposta #1 il: 11 Aprile 2016, 16:05:17 »
Di buste ne ho di tutti i tipi e non le uso perchè sono ingombranti ed inutili, anzi dannose. Se sto via più giorni, come spesso capita, mi porto scatole e barattoli. Molto spesso, però, uso questa che appare in foto. Ci stanno tre/quattro prese in uno spazio minimo, eccellente per i flake, quello che serve per una giornata fuori casa (più i toscani per una fumata tra una pipata e l'altra). Sta in una tasca dei pantaloni o nel portafoglio essendo grande più o meno quanto una carta di credito.
La bustina l'ho fatta io, è in vera pelle di ottima qualità e l'ha firmata Gabrielli (discretamente, all'interno) ;D.
« Ultima modifica: 11 Aprile 2016, 16:30:19 da CVAB »
Io studio l'ignoranza, sondo la stupidaggine, anatomizzo la puerilita', faccio la vivisezione di cio' che e' grottesco e imbecille sull'esistenza del prossimo...documento adattissimo per arricchire il museo della cretineria (Petrolini)

Offline Cristiano

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Re:Delle borse e dei vasi
« Risposta #2 il: 11 Aprile 2016, 16:43:51 »
In effetti, spesso ingombra più una borsa che una latta
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Re:Delle borse e dei vasi
« Risposta #3 il: 11 Aprile 2016, 16:45:31 »
Mi raccontava un vecchio tabaccaio di paese, morto ormai da quasi venti anni, che prima, e intendo prima della guerra o giù di lì, i pipatori andavano dal tabacchino, compravano il tabacco a peso e lo trasferivano direttamente nella loro consunta borsa.
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rais

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Re:Delle borse e dei vasi
« Risposta #4 il: 11 Aprile 2016, 20:24:33 »
Fumando diverse tipologie di tabacchi le borse sono inutili anche perchè igroscopicamente parlando si mischierebbero i sapori, se uno fuma sempre lo stesso tabacco la cosa è diversa almeno che ne metta la quantità che gli serve per la giornata, appunto qualche presa, meglio come faccio io e chi mi ha preceduto quando sto fuori tutti i fine settimana o quasi (a mari), mi porto scatole e barattoli.

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Re:Delle borse e dei vasi
« Risposta #5 il: 12 Maggio 2016, 17:50:30 »
Intanto debbo complimentarmi con il Dott. Raiss il quale, per quanto in termini elementari (ma apprezzo eh, eccome se apprezzo), ha affrontato il tema dell'idroscopia. Rammento un pomeriggio di tanti anni fa in Rue de la Paix a Parigi, quando eravamo a conversare io, Richard Dunhill e un cugino di Louis Vuitton. Parlavamo del Rotator, che è l'unica borsa che uno può avere, come qualche accademico o ex tale ebbe ad affermare. Ad un certo punto, cessando di sorseggiare, sebbene l'orario non fosse consone, il suo Pernod, il nipote di LV esclamò "Merde, ma l'idroscopia dove la mettete?". Ve lo dico anche se che ne volete sapere voi?