Autore Topic: Del sapore del tabacco e delle pipe in cui lo si fuma  (Letto 15386 volte)

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Re:Del sapore del tabacco e delle pipe in cui lo si fuma
« Risposta #30 il: 13 Settembre 2016, 20:20:55 »
Il Mistero di mille realtà complicate.... Se una costante esiste, è ambientale intendendo il terreno, e ambientale intendendo i contatti del legno dal momento in cui è stato eradicato...sulla prima si presume Bosco Mediterraneo, comune come l olivo alla area del Nordafricana, del Vicino Oriente e dell Europa mediterranea; sulla seconda vattela a pesca.

Macchia Ligure, sicula, o algerina. Speculare sugli habitat per caratterizzazioni medie, è complicato. Più intuitivo discriminare per umidità di base, che cresce da Sud a Nord. Impressione: saporito leggero già rodato Sud; più insipido duro resistente ma anche evolutivo il Nord. Una Nuvola e una Petrson sono i paradigmi di questa polarità nelle mie impressioni.... Ma aggiungo che mi pare di fare più letteratura adesso, che in certi miei allegorici liberkoli  ::) ;)
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Re:Del sapore del tabacco e delle pipe in cui lo si fuma
« Risposta #31 il: 13 Settembre 2016, 20:51:04 »
Sulla Nuvola OK, ma la Peterson ?? boh ???
E i danesi ?? Acquistavano radica da noi; adesso ? Boh ???

Offline Cristiano

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Re:Del sapore del tabacco e delle pipe in cui lo si fuma
« Risposta #32 il: 13 Settembre 2016, 20:52:46 »
fornello adeguatamente conico

Ma infatti!
Fornello conico adeguato, anche questo incide sul di cui sopra al topic della discussione.
Ecco un altro spunto degno di nota!
Bellissima discussione!
Bravi ragazzi!
da qualche parte qui pipa luce scrisse delle proporzioni e della termodinamica dei fornelli di Sandro
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Re:Del sapore del tabacco e delle pipe in cui lo si fuma
« Risposta #33 il: 13 Settembre 2016, 20:54:14 »
Grazie a dio abbiamo comprato molto negli anni non sospetti
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Offline Nic Salamandra

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Re:Del sapore del tabacco e delle pipe in cui lo si fuma
« Risposta #34 il: 13 Settembre 2016, 21:01:39 »
Alla epoca Peterson si diceva Ligure. Quando avvertiti somiglianze con la supposta Toscana di Ilio Barontini, posi il seme delle affabulazioni, tra presunte conferme del modello interpretativo, concentrato nel precedente post... :-X
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Re:Del sapore del tabacco e delle pipe in cui lo si fuma
« Risposta #35 il: 14 Settembre 2016, 08:42:23 »
Sperando possa essere un utile contributo, volevo allegare il file con l'articolo apparso su Smoking nel numero di settembre 1986, in cui venivano messe a confronto una serie di pipe, in modo abbastanza empirico, ma con delle costanti nell'esperimento che, a mio modesto parere, fanno si che sia resa abbastanza bene l'idea sulle caratteristiche di alcune radiche e della loro lavorazione, confermando determinate opinioni su Dunhill, Castello, Vascello, Charatan (di un tempo...), ecc.
Purtroppo è troppo grande, anche allegando una pagina alla volta da 1,5 mb. Se mi dite come posso fare lo rendo leggibile a tutti.




...e attribuirete alla vostra pipa la strana facoltà di fumarvi

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Re:Del sapore del tabacco e delle pipe in cui lo si fuma
« Risposta #36 il: 14 Settembre 2016, 08:50:09 »
Alla epoca Peterson si diceva Ligure. Quando avvertiti somiglianze con la supposta Toscana di Ilio Barontini, posi il seme delle affabulazioni, tra presunte conferme del modello interpretativo, concentrato nel precedente post... :-X

Da qualche parte, ma non so l'affidabilità della fonte, ho letto che Peterson usa radica spagnola.

Credo comunque che senza dubbio il terreno, l'esposizione agli elementi metereologici, latitudine, longitudine ecc. siano determinanti nella formazione del ciocco e delle sue caratteristiche chimico/fisiche. Ad esempio da qualche parte avevo letto che la radica algerina è buona ma spesso con molte impurità e sassolini "incorporati" nel legno...

Sarei comunque curioso anch'io di sapere nelle nazioni dove non cresce l'erica arborea, da dove importano la radica.

Ci sono molte leggende / dicerie sul fatto che i Barontini (ilio o Cesare) producessero teste per blasonate marche estere...

Mah...
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Re:Del sapore del tabacco e delle pipe in cui lo si fuma
« Risposta #37 il: 14 Settembre 2016, 09:08:16 »
Tra le varianti imponderabili di inquinamento del ciocco dopo l espianto, un noto pippemaker mi citò l esempio di urina di Kane....ho sempre pensato a un esempio buffo, ma poi, riflettendo, ho pensato a cumuli esposti in ambienti rurali e para rurali, l attrazione del profumo potenziato di legno e sottobosco etc.... Non so forse è un problema collaterale, ma mi porrei seriamente il problema se esista una difesa adeguata d un elemento destinato ad essere irroratore nel palato e nello spirito del fumatore, che se particolarmente zellato s è preso una fiammatona abitata da un sordido agente, come quella antica pipì penetrata irrimediabilmente in una fibra nodale, senza poter essere distinta e individuata come tale né dal pippemaker né dallo sfigatissimo acquirente... :o
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Re:Del sapore del tabacco e delle pipe in cui lo si fuma
« Risposta #38 il: 14 Settembre 2016, 10:48:12 »
Barontini fa o faceva le Stanwell
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Re:Del sapore del tabacco e delle pipe in cui lo si fuma
« Risposta #39 il: 14 Settembre 2016, 11:49:59 »
Beh sì, di minchiate sulla pipa, in particolare sulla radica, ne ho sentite sparare negli ultimi 20 anni.
Poi la cazzata si amplifica e diventa in breve di portata nazionale, internazionale e cosmica.
Di questi tempi accade che il "ragazzotto" o il "diversamente giovane", che inizia a a fumare la pipa, si documenta usando internet dove crede di trovare utili "informazioni". Come avviene in tutti i campi, internet serve a chi sa, per chi non sa non serve, anzi è dannoso.  Molti si stancano presto della pipa o del suo mondo virtuale o di entrambi. Alcuni di loro, però, sentono di avere la missione di auto-farsi professori della materia. A questi internet non basta. Essi vanno in cerca di "fonti" sicure che, quando trovate, li accolgono al loro arrivo sfregandosi le mani: "Eccone un altro che vuole sapere a cui spareremo una marea di cazzate per il nostro tornaconto!"

ad libitum
« Ultima modifica: 14 Settembre 2016, 12:08:38 da CVAB »
Io studio l'ignoranza, sondo la stupidaggine, anatomizzo la puerilita', faccio la vivisezione di cio' che e' grottesco e imbecille sull'esistenza del prossimo...documento adattissimo per arricchire il museo della cretineria (Petrolini)

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Re:Del sapore del tabacco e delle pipe in cui lo si fuma
« Risposta #40 il: 14 Settembre 2016, 11:55:24 »

Da qualche parte, ma non so l'affidabilità della fonte, ho letto che Peterson usa radica spagnola.


verissimo:  il cioccarolo era ocaña e, passando per parigi e roubaix,  mandava a bollire le placche in belgio da van impe, ad anversa, perchè-poi, per portarla in irlanda, bastava imbarcarla su o'ferribbot.
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Re:Del sapore del tabacco e delle pipe in cui lo si fuma
« Risposta #41 il: 14 Settembre 2016, 12:02:01 »
Tra le varianti imponderabili di inquinamento del ciocco dopo l espianto, un noto pippemaker mi citò l esempio di urina di Kane....ho sempre pensato a un esempio buffo, ma poi, riflettendo, ho pensato a cumuli esposti in ambienti rurali e para rurali, l attrazione del profumo potenziato di legno e sottobosco etc....

Anche a me era stata raccontata la stessa cosa  delle deiezioni animali come inquinanti della radica.
Per logica la ritengo molto più che plausibile. Devo però dire, sempre per logica, che i luoghi in cui si estrae la radica non ki sembrano comunemente frequentati dai cani, semmai lo sono le segherie, i depositi, ecc. (E su questo bisognerebbe chiedersi quali accorgimenti/precauzioni vengano prese dagli addetti). Naturalmente ciò non toglie che anche altri animali potrebbero lasciare i loro "ricordini" sulla pianta o sul terreno dove si sviluppa il ciocco.
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Offline RHODESIAN

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Re:Del sapore del tabacco e delle pipe in cui lo si fuma
« Risposta #42 il: 14 Settembre 2016, 12:05:12 »

Da qualche parte, ma non so l'affidabilità della fonte, ho letto che Peterson usa radica spagnola.


verissimo:  il cioccarolo era ocaña e, passando per parigi e roubaix,  mandava a bollire le placche in belgio da van impe, ad anversa, perchè-poi, per portarla in irlanda, bastava imbarcarla su o'ferribbot.

immagino quanto possa venire a costare un abbozzo o placca, con tutti questi trasporti di centinaia o migliaia di chilometri....
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Offline Chauncey Gardiner

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Re:Del sapore del tabacco e delle pipe in cui lo si fuma
« Risposta #43 il: 14 Settembre 2016, 12:15:37 »

Da qualche parte, ma non so l'affidabilità della fonte, ho letto che Peterson usa radica spagnola.


verissimo:  il cioccarolo era ocaña e, passando per parigi e roubaix,  mandava a bollire le placche in belgio da van impe, ad anversa, perchè-poi, per portarla in irlanda, bastava imbarcarla su o'ferribbot.

immagino quanto possa venire a costare un abbozzo o placca, con tutti questi trasporti di centinaia o migliaia di chilometri....

ehhhhh... va sapè!
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Re:Del sapore del tabacco e delle pipe in cui lo si fuma
« Risposta #44 il: 14 Settembre 2016, 12:36:45 »
Barontini fa o faceva le Stanwell

e i danesi acquistavano e/o acquistano la materia prima da noi