Autore Topic: Vecchio Bankers  (Letto 6327 volte)

Offline Cristiano

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Vecchio Bankers
« il: 28 Maggio 2004, 16:39:02 »
Ho ritrovato uno scatola di Bankers pre Kohlase (che poi, alla fine, quello di Kohlase non era nemmeno così male paragonato all'attuale made in Danimarca).

Forze ritenute scomparse, latakia siriano, un must celato in un cassetto...
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longonibruno

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Vecchio Bankers
« Risposta #1 il: 29 Maggio 2004, 00:08:18 »
Non posso che condividere il tuo parere.
Mi chiedo: ma che fine hanno fatto le piantagioni dove si coltivava il buon tabacco?
Possibile che siano sparite nel nulla, senza lasciare traccia?

Offline Freddy

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Vecchio Bankers
« Risposta #2 il: 29 Maggio 2004, 22:06:46 »
Il latakia ha subito una profonda modifica di lavorazione negli ultimi decenni. Trattasi infatti di tabacco (condimento) conciato a fuoco "di legna" secondo gli antichi canoni, non legna qualuque, ma tipica dello stesso medio oriente dove veniva coltivato. E' evidente che la crescita della produzione e del consumo ha indotto necessariamente aggiornamenti tecnologici nella produzione (che ormai vede la Siria solo... in cartolina)... per cui lo sforzo è stato quello di far scostare meno possibile le nuove produzioni dall' antico aroma, ma non è facile...
Sicuramente se tutto il latakia in vendita venisse dalla Siria, questa dovrebbe avere ben altra estensione geografica...

longoni bruno

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Vecchio Bankers
« Risposta #3 il: 31 Maggio 2004, 01:50:41 »
Caro Freddy,
così stuzzichi il dito sulla tastiera e mi obblighi a chiederdi:

Quanto ne sai di più? E perchè non ce lo dici da dove arriva oggi il latakia (oltre a Cipro)?
Non è una domanda provocatoria. E' la domanda di uno che vuol sapere.

Thanks a lot!

Offline Freddy

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Vecchio Bankers
« Risposta #4 il: 31 Maggio 2004, 18:21:31 »
E allora mettiamolo questo dito sulla tastiera!
Dunque, partiamo da un dato di fatto. Nel 1960 il governo siriano proibì la produzione di latakia in quanto gli allora metodi di “cure” stavano portando al disboscamento della regione, già povera di alberi. Dopo alcuni anni la produzione riprese ma con tecniche di minor impatto ambientale (e questo fu un primo colpo alla qualità del prodotto) e con quantitativi strettamente contingentati.
Sicuramente viene prodotto Latakia a Cipro ed in Grecia, ma non escluderei di trovarne qualche piantagione negli Stati Uniti.
Una cosa è certa, i sacri testi dei tabacconists inglesi prescrivevano, per le E.M., una percentuale massima di latakia del 5%. Adesso si trovano miscele con oltre il 50%... segno che se il “peperoncino” pizzica meno, occorre metterne di più… che dite?
Ho anche un altro sospetto… che individuato (più o meno) l’ aroma tipico del latakia (che poi è frutto soprattutto dell’ affumicatura - che si vocifera nei secoli scorsi fosse fatta addirittura con sterco di cammello seccato…!!!) non sia da escludere la sintesi, ad opera di qualche azienda chimica specializzata, di una essenza di latakia… tesa a “correggere” una materia prima che ormai è quel che è…

Sperando di non annoiarvi, visto che l’ argomento interessa, sto preparando un articolo dedicato alla storia di questo tabacco che, se il gestore me ne darà la possibilità, sarò ben lieto di pubblicare nella specifica sezione.

Offline Glifo

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Vecchio Bankers
« Risposta #5 il: 31 Maggio 2004, 23:46:47 »
Pubblicatelo questo studio sul Latakia,sarebbe interessantissimo.
In effetti,mi chiedo anch'io a volte da dove arrivi tutto sto' Latakia: conosco dei ragazzi che sono stati laggiù per degli scavi ed hanno visto anche la città
(Latakia è in Siria),ma tabacco non ne hanno visto,cioè voglio dire coltivazioni.
Quest'altra storia della replica sintetica dell'aroma non l'avevo sentita mai, ma credo che sia possibilissimo.
Aspetto con bramosa curiosità di leggere questo "saggino" sul "tabaccastro".

Ciao!

Anonymous

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Vecchio Bankers
« Risposta #6 il: 01 Giugno 2004, 00:52:51 »
Un thread da incorniciare.
Con riferimento a quanto scritto da Glifo e Freddy, mi chiedo se il black cavendish (usato per aromatizzare) nelle E.M., sia usato proprio per dare quel sapore di latakia, che tante (troppe) volte sparisce a metà fumata.
Se il latakia è un componente della mix, si dovrebbe sentire fino alla fine.
Giusto?

Offline Cristiano

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Vecchio Bankers
« Risposta #7 il: 01 Giugno 2004, 07:50:19 »
Mi diceva il commesso di Bonds in Oxford Street che le manifatture inglesi utilizzano latakia proveniente, udite udite, dallo Sri Lanka!!!

Leggende?
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Offline Freddy

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Vecchio Bankers
« Risposta #8 il: 01 Giugno 2004, 09:46:43 »
Citazione da: "Anonymous"
Un thread da incorniciare.
Con riferimento a quanto scritto da Glifo e Freddy, mi chiedo se il black cavendish (usato per aromatizzare) nelle E.M., sia usato proprio per dare quel sapore di latakia, che tante (troppe) volte sparisce a metà fumata.
Se il latakia è un componente della mix, si dovrebbe sentire fino alla fine.
Giusto?


Precisiamo... cavendish è un processo di lavorazione (fermentazione in ambiente caldo - umido - alcolico - aromatizzato)... il black è l' aspetto...
Latakia è un sottogenere botanico della pianta del tabacco, caratterizzato da piantine e foglie piccole (tipico del medio oriente), che ricevono l' aroma tipico da un processo di "curing" a fuoco di legnami particolarmente e tipicamente profumati.

Anonymous

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Vecchio Bankers
« Risposta #9 il: 01 Giugno 2004, 17:44:53 »
Precisiamo... cavendish è un processo di lavorazione (fermentazione in ambiente caldo - umido - alcolico - aromatizzato)... il black è l' aspetto...

Appunto. Sapore di latakia al posto dell'alcolico è possibile o solo una mia fantasia?

Offline Freddy

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« Risposta #10 il: 01 Giugno 2004, 20:31:06 »
Citazione da: "Anonymous"
Precisiamo... cavendish è un processo di lavorazione (fermentazione in ambiente caldo - umido - alcolico - aromatizzato)... il black è l' aspetto...

Appunto. Sapore di latakia al posto dell'alcolico è possibile o solo una mia fantasia?


Non saprei, ma non si può escludere a priori una fermentazione in "salsa" di latakia... diciamo che il cavendish classico è fatto fermentare col Rum...

Grazie a Karibil che ha postato il mio articolo sulla storia del Latakia, estratto da alcuni libri del grande storico del tabacco (ormai compianto) Giuseppe Bozzini. In un' altra occasione, se avrete ancora la pazienza di leggermi, vi racconterò qualcosa sulle origini del cavendish... che ha origini non meno insolite e... casuali del Latakia.

Offline Cristiano

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Vecchio Bankers
« Risposta #11 il: 06 Dicembre 2005, 21:02:44 »
Vedo dal catalogo Dan che tutti i Fox sono ora marcati Petersen. Chi li ha provati?
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Offline Slow

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Vecchio Bankers
« Risposta #12 il: 13 Luglio 2006, 23:38:26 »
urge segnalare a chi casualmente dovesse strascicare le propria membra nella vichinga dublino, che ancora merita una sosta tabagica il negozio che apre i battenti al 119 di grafton street sotto le insegne jj fox: si richieda il banker's in versione rigorosamente sfusa, al prezzo non proprio economico di 13 euro pei 50 gr., che saprà ravvivare i ricordi degli antichi fasti.... taglio forse più sottile della versione tinned pre-kohlhase di un paio di lustri fa, colore tendenzialmente più chiaro, per una mixture estremamente schietta e sincera, che brucia genuina sino in fondo per rilasciare solo candida cenere nel fornello. Non garantisco invece per la versione in scatola, peraltro a 20 centesimi in più, che credo sia la diffusa ciofeca di produzione continentale rinvenibile anche altrove. Appena usciti, una capatina all'attiguo n. 117, sede del negozio Peterson, male non farà ....
un vecchio banker's per il vostro vecchio slow  8)
il pessimo Slow

Offline Aqualong

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Vecchio Bankers
« Risposta #13 il: 13 Luglio 2006, 23:45:50 »
Vecchio Banker's vecchio Slow,vecchi amici che ahimè si vedono ormai di rado.
 :D  :D  8)
Suerte!

Offline Slow

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Vecchio Bankers
« Risposta #14 il: 13 Luglio 2006, 23:50:02 »
enzo, son stato 4 mesi senza adsl a casa, più qualche altro casino (come tutti del resto).
ma le pecore prima o poi tornano all'ovile  :wink:
il pessimo Slow