Autore Topic: Tabaccai e pipa: una storia al termine?  (Letto 22794 volte)

Offline Cristiano

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Tabaccai e pipa: una storia al termine?
« Risposta #30 il: 05 Settembre 2007, 09:24:43 »
Citazione da: "RHODESIAN"
Citazione da: "Cristiano"
che dire dei "tabaccai semplici", quelli non specializzati, che hanno pochissima scelta e nessuna competenza.
Capita di vedere nelle loro vetrine delle Gasparini con bocchino ormai più bianco sudicio che non giallo, con l'incredibile cartellino Euro 300.
Questo fa bene alla pipa?
Per comprare dello stucco non sarebbe meglio rivolgersi alle mesticherie?


E' però anche vero che, proprio da certi "tabaccai semplici" ed incompetenti si "rischia" di fare ottimi affari, come è capitato a me, e penso un po' a tutti.

L'ultimo esempio l'ho avuto a San Marcello dove, con la "folle" cifra di 60 euro ho portato a casa una Savinelli Corallo di Mare (che fuma splendidamente) ed una onorevolissima Stanwell.
In realtà il tabaccaio di San Marcello non è affatto non specializzato. In passato seguiva molto il settore pipe, oggi non più e cerca di monetizzare. Questo spiega i pressi molto convenienti.
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Offline Piero

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Tabaccai e pipa: una storia al termine?
« Risposta #31 il: 05 Settembre 2007, 13:30:54 »
Io penso che un tabaccaio in grado di tenere un piccolo magazzino di pipe scelte con gusto e competenza abbia ancora la possibilità di lavorare bene e di guadagnarci altrettanto.
Negli ultimi tempi ho acquistato 4/5 pipe da Bruno che espone nella propria bottega di giornalaio in un paesino della brianza un numero variabile di circa 20/30 pipe.  Soddisfatto??? Soddisfattissimo. Ho potuto scegliere tra ottimi prodotti di diverse marche e prezzi competitivi.
E se un domani mi capiterà di passare di nuovo dalla zona farò sicuramente un salto da lui sapendo che trovo una persona competente, che sono ben accetto anche se non compero nulla e che mal che vada mi lustrerò gli occhi e farò una bella chiaccherata.
Alla fine è tutto qui, basta un po' di buona volontà.

Offline Cristiano

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Tabaccai e pipa: una storia al termine?
« Risposta #32 il: 05 Settembre 2007, 16:09:34 »
è vero, basterebbe poco per sostenere il mercato della pipa
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Offline Aqualong

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Tabaccai e pipa: una storia al termine?
« Risposta #33 il: 05 Settembre 2007, 17:40:02 »
Purtroppo i tabaccai ormai sono dei croupier ,hanno da gestire i gratta gratta,la cabala,il sueperenalotdelczz,le tante ricariche telefoniche,e tanti altri giochi  che non mi vengono a mente.
Non voglio commentare più di tanto la moralità dello stato,ormai tenutario di giochi d'azzardo e su quanto questi siano dannosi,è cronaca di tutti i giorni.
Resto sulle pipe e dico che se un tabaccaio le tiene ancora e ci dedica del tempo è una persona speciale.
Suerte!

Offline RHODESIAN

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Tabaccai e pipa: una storia al termine?
« Risposta #34 il: 05 Settembre 2007, 23:29:44 »
Citazione da: "Cristiano"
In realtà il tabaccaio di San Marcello non è affatto non specializzato. In passato seguiva molto il settore pipe, oggi non più e cerca di monetizzare. Questo spiega i pressi molto convenienti.


Penso che ti manchi qualche passaggio nella gestione della tabaccheria di San Marcello, che ha cambiato gestione da poco tempo. Ti posso garantire che se l'attuale proprietario è competente in campo pipario, riesce davvero a nasconderlo molto bene...

A me ha detto chiaramente che lui di pipe capisce davvero poco ed i prezzi li ha fatti a suo tempo con il vecchio proprietario.

Da quei prezzi sembra disponibile a fare ulteriori sconti pur di "liberarsi" di quella merce.
...e attribuirete alla vostra pipa la strana facoltà di fumarvi

Offline RHODESIAN

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Tabaccai e pipa: una storia al termine?
« Risposta #35 il: 06 Settembre 2007, 00:02:58 »
Citazione da: "Sw4n"
Da questo punto di vista penso che il web sia la soluzione: come è già accaduto per altri mercati ormai "d'elitè", l'unico modo per mantenere in piedi una attività tanto specializzata consiste nell'aumentare il più possibile il proprio bacino di utenza.  :roll:  :roll:


Per i miei gusti il web è utile per ottenere informazioni, scambiare opinioni, ecc.

Per quanto concerne l'acquisto, forse per una mia tara mentale, io ho bisogno di vedere l'oggetto, toccarlo, "sentirlo mio" prima ancora di averlo pagato. Per questo non acquisterei una pipa on-line, nemmeno se fosse il mio tabaccaio di fiducia a proporla.

Penso che il problema sia un po più complicato ed implichi un'analisi approfondita degli aspetti psicologici dei fumatori, delle dinamiche del "marketing", ecc.

Purtroppo, dal mio punto di vista, uno dei problemi principali sta proprio nell'aver portato il commercio della pipa ad un mercato di elite.

Solo per fare un esempio paradossale:
è un po' come se tutti gli automobilisti iniziassero a viaggiare a gpl: diventerebbe costosissimo perchè nel suo prezzo sarebbe compreso anche il costo della nafta che non verrebbe più utilizzate come combustibile, ma che è comunque necessaria per potere avere il gpl.

Allo stesso modo, in un mercato di elite, dove tutti vogliono scegliere le pipe migliori, si rischia di pagare, assieme alla pipa, anche tutta quella radica non utilizzata perchè non abbastanza buona per produre le pipe migliori, ma invendibile perchè pochissimi comprano le pipe di fascia medio bassa.

Su cento abbozzi, o placche, quanti realmente consentono di produrre pipe, non diciamo fiammate, ma almeno prive di impurità?
Una volta quegli abbozzi sarebbero finiti nelle produzioni meno pregiate ed avrebbero fornito pipe stuccate o di fascia bassa, ma avrebbero comunque consentito di tenere più basso il prezzo medio delle pipe.

Scarseggiando i "neofiti", i fumatori "semplici" (quelli che vedono la pipa solo come uno strumento per fumare), ecc. e rimanendo solo quello sparuto numero di "fissati", diventa molto difficile avere un mercato "sano".

In questo contesto inseriamo i tabaccai che, come bene fa notare anche Aqualong, sono troppo impegnati in altre cose per dedicarsi ad un settore impegnativo come quello della pipa, che richiede comunque passione e dedizione per il prodotto anche da parte di chi lo vende.

Il fumatore competente (o che si ritiene tale) difficilmente acquista da un tabaccaio poco competente. Quest'ultimo, anche volendo dedicarsi alla pipa, non conoscendone le "dinamiche" commerciali, difficilmente investe in prodotti di qualità, ma probabilmente fa piccoli tentativi con prodotti bassi e medio bassi che non implicano investimenti consistenti, ottenendo come unico risultato di vendere pochi pezzi a qualcuno che difficilmente tornerà a fare nuovi acquisti.
Di contro, i tabaccai specializzati non sono incentivati all'investimento in pipe di fascia economica e tendono a specializzare sempre di più i loro acquisti per fare fronte alle richieste di un'elite di clienti disponibili ad investire molto denaro nel loro hobby.

Si potrebbe andare avanti così con mille altre argomentazioni e divagazioni ma, in sostanza, mi sembra che si intraveda sempre più nettamente la figura del cane che si morde la coda.
...e attribuirete alla vostra pipa la strana facoltà di fumarvi

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Tabaccai e pipa: una storia al termine?
« Risposta #36 il: 06 Settembre 2007, 08:47:08 »
Citazione da: "RHODESIAN"
Citazione da: "Cristiano"
In realtà il tabaccaio di San Marcello non è affatto non specializzato. In passato seguiva molto il settore pipe, oggi non più e cerca di monetizzare. Questo spiega i pressi molto convenienti.


Penso che ti manchi qualche passaggio nella gestione della tabaccheria di San Marcello, che ha cambiato gestione da poco tempo. Ti posso garantire che se l'attuale proprietario è competente in campo pipario, riesce davvero a nasconderlo molto bene...

A me ha detto chiaramente che lui di pipe capisce davvero poco ed i prezzi li ha fatti a suo tempo con il vecchio proprietario.

Da quei prezzi sembra disponibile a fare ulteriori sconti pur di "liberarsi" di quella merce.
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