.......... fondamentalmente, funzioni bene donandomi una fumata piacevole possibile.
Se è per questo io ho 4 Dunhill.1 fa cagare con qualsiasi tabacco1 senza infamia e senza lode, una pipa normale, niente di più1 fuma bene solamente con i naturali, con tutti gli altri fa cagare1 fuma bene ma nulla che ne giustifichi nome e prezzo
tanto per proseguire.di gilli ne ho avuta una, molto ben fatta, ma non fumava benissimo.una però non credo possa fare testo.persona squisita.
Mah a mio avviso il discorso si sta notevolmente annodando e rischia di complicarsi davvero tutto...Abbiamo messo molta carne al fuoco. A mio avviso vi sono buone pipe in giro, prodotte da abili artigiani e, vi sono altrettante buone ditte semiartigianali. L'elenco sarebbe assai lungo, Castello, Ser Jacopo, Mastro de Paja, L'Anatra dalle uova d' Oro, Moretti pipe, Amorelli, Armellini, Radice, Caminetto, Il Ceppo, Viprati, Brebbia e Savinelli ecc ecc...l'elenco solo in Italia è corposo, qui elencato solo alcuni tra i più noti.A mio avviso quasi tutte le pipe create da questi artigiani e, aziende semiartigianali, sono quanto meno discrete e altre più che buone in fumata, però anche a loro ogni tanto sfuggequalche pezzo che esce purtroppo insufficente al godimento di una miscela, vuoi per errori ( rari ) nella costruzione, vuoi per radica mal bollita o mal stagionata o altro ancora, purtroppopuò sempre capitare l'eccezzione tra le tante pipe.Caso diverso invece è il discorso legato alle forme delle così dette Pipe Libere, esse proprio per la loro forma spesso, non sono facili da fumare, o non rendono giustizia al tabacco ecc..ma qui non è tanto colpa del artigiano o azienda semiartigianale quanto di noi fumatori che, spesso, cerchiamo pipe astruse, ci fissiamo su pipe particolari che poi risultano pocopiacevoli in fumata , se noi fossimo più realisti e, cercassimo solo pipe con una logica di buon senso anche i produttori di pipe costruirebbero meno pipe astruse, farebbero nettadistinzione tra pipe normali di forma logica adatte al buon utilizzo, e pipe libere artistiche costruite più che altro per hobby in poche esemplari, per motivi di godimento personale da esporre più che da fumare, invece spesso avviene l'opposto.Io per esempio mi trovo molto bene con pipe artigianali del signor Marco Biagini della Moretti Pipe, ne ho circa una dozzina, alcune fatte su mia ordinazione e mio disegno che, il sudetto Marco ha interpretato con logici adattamenti e, realizzato assai bene, ecco tutte fumano molto bene, buona la radica buone finiture costruzione buona e, il tabacco nella pipa rende sempre bene in gusto, parimenti mi trovo assai bene invece con pipe semiartigianali quasi piu industriali di costo contenuto come le Savinelli e Brebbia, ne ho alcune non tante tre savinelli tre brebbia e, tutte non mi deludono, due Savinelli e una Brebbia di tipo economico addirittura spesso mi stupiscono poichè, donano molto alla miscela fumata. Poi potrei citare altri artigiani come le pipe dell anatra dalle uova d'oro, ne ho due e non sono male ma credevo fossero meglio, ben costruite ma tal volta le loro forme sono un po troppo ardite, comunque non fumano male solo che per ora, in fumata non hanno esaltato le miscele, non quanto facciano le sopracitate Savinelli e Brebbia, e questo mi ha un po sorpreso, le peggiori mie pipe per ora sono le due stanwell, fumano un po come le Peterson di un tempo, dure e amarognole...spero migliorino... e poi qualche vecchia pipa risalente agli anni 80 di noti artigiani di cui non faccio nome che, nel passato andavano forte ed oggi, a me pare molto meno. ...In somma a mio avviso mediamente in Italia in europa vi sono ancora buoni produttori buoni prodotti abili artigiani. Vi ricordo che negli anni settanta ed, ottanta, in giro in commercio c'erano davvero montagne di pipe orride, infumabili, non causa forme improbabili ed astruse piuttosto invece causa cattiva lavorazzione e, non stagionatura delle radiche o cattiva bollitura, con bocchini grossi che a tenersi in bocca erano assurdi ecc ecc...prodotti che oggi non vedo in giro e che, nessun artigiano o, azienda semiartigianale oserebbe vendere, le cose per fortuna sono migliorate, mediamente, abbiamo rispetto un tempo prodotti di fascia bassa e media di buon livello, decisamente superiori a molti lustri fa. Perciò stiamo attenti ad non esagerare, in critiche e pretese, non facciamo l'errore di trasformare neppure la pipa in un opera d'arte un feticcio un gioiello. Siamo realisti, la pipa è una pipa....un attrezzo, semplice in se ma non facile da realizzare soprattutto manualmente ma, che resta un opera povera, con un rapporto qualità prezzo che a mioavviso dovrebbe essere basso, a vantaggio della economicità.Un tempo ....anni ed anni fa, c'erano osterie, pub, locali taverne e club che avevano esposte pipe da fumare , per la clientela e con facile ricambio....con i prezzi odierni quale localepotrebbe mai gettarsi in questa proposta ?...la pipa, l'ho detto e mi ripeto, deve tornare ad essere attrezzo che era, per quale è nato, semplice attrezzo per fumarci tabacco, non oggettodi culto, feticcio, gioiello, opera d'arte o status symbol, poi ovviamente può avere anche queste connotazioni ma, dobbiamo noi per primi essere pratici realisti e logici ridando alla pipa il suo posto sociale a cui noi abbiamo tolto, per nostro complesso di inferiorità ed altro, per smania di mostrare ad altri chissà cosa....ben venga anche l'arte lo status symbol ecc ma, che resti relegato in una nicchia, si ridoni alla pipa il posto logico che aveva e, dovrebbe avere.In ogni modo, a mio avviso se mai, lo scandalo, il problema, è il rapporto tra prezzo dell oggetto e, l ogetto stesso....Fiammatura, occhio di pernice flock e mica flock, eccc ecc..manualita o meno, maniacale scelta della finitura e particolari ecc rischiano di portare il semplice oggetto a perdere di senso reale per divenire altro che, cosí puo essere caricato di valore economico aggiunto non quantificabile, perciò l oggetto diventa di colpo assai caro e, cessa di essere quel semplice economico attrezzo che, è sempre stato. Dobbiamo uscire da questa logica. Dobbiamo noi per primi porre un limite al nostro modo moderno di concepire la pipa, ritornare ad una visione tradizionale,umile, semplice, logica , di buon senso. Lasciamo sul banco dell'artigiano le pipe costose, artistiche, ricercate, o solo di quotazione eccessiva e, prendiamoci da fumare solo pipe economiche pipe da maltrattare volendo, come quelle dei nostri nonni...noi siamo i fautori del sistema, noi possiamo condizionare gli artigiani.Poi se vogliamo si potrebbe parlare del processo di speculazione intorno all euro, pipe che costavano 60 milalire 70 milalire( e non parlo di pipe di primo ingresso e dimensioni medie medio-grandi ) con l ingresso dell euro sono diventate pipe da 70 euro ovvero 140 milalire. Questa è stata una speculazione bella e buona, effettuata in primis da hobbisti ed artigiani. Poi potremmo anche parlare del fatto che il mercato delle pipe è saturo eppure, almeno dalle mie parti, trovare pipe in negozi è cosa improba, ve ne sono pochissime e arrivano con il contagoccie e, costano sempre troppo rispetto a quello che sono,....ma allora, dove sono tutte queste pipe che saturano il mercato ? perche si tengono nascoste ? Perche hobbisti ed artigiani e ditte semiartigianali si nascondono si mostrano poco non distribuiscono quelle create ecc..?In somma, a me pare che nonostante il mercato sia saturo davvero, qualcuno giochi a pilotare il mercato, centellinando , per non arrivare a abbassare prezzi, per speculare e creare intorno alla pipa un mercato da collezione, e alzare così quotazioni di marchi di pipe ecc.....marketing, speculazione.Noi, dovremmo difenderci da questa logica, che è deleteria, il primo passo è tornare a ridare il giusto semplice valore a, questo semplice povero oggetto, per far si che esso torni a costare il giusto ovvero, molto meno.Ma per fare cio occorre che, per primi noi tutti, la finissimo con questo manicheismo attorno al mondo della pipa, la pipa è solo un attrezzo un mero attrezzo e, fine........basta menate inutili che paiono discussioni tra professori di storia dell arte, la pipa deve tornare ad essere l oggetto del contadino del nonno che, andava per campi a lavorare o, al circolino a giocare a carte.....meno menate, piu senso realistico, pratico, buon senso...conserviamo la produzione di poche pipe di tipologia museale, ricca, da status symbol per ogni marca di fascia alta dimercato ma, che siano ripeto poche, che restino relegate ad un mercato di nicchia che non intacchi invece il grande mercato dell'attrezzo Pipa, abbassiamo i prezzi, che siano di primo ingresso, torniamo al buon senso...