Autore Topic: La pipa chioggiotta  (Letto 20363 volte)

Offline thor

  • Apprendista dell’Accensione Fatua
  • ****
  • Post: 39
    • Mostra profilo
La pipa chioggiotta
« il: 19 Maggio 2005, 10:55:52 »
Ne possiedo una, in terracotta naturale con classica faccia barbuta e splendida canna in legno di marasca, acquistata molti anni fa e giunta a me intonsa. Da un mesetto la sto fumando e, debbo dire, con inatteso piacere.  :lol:
Ho letto che non necessita di rodaggio, poiché il materiale stesso di cui è fatta la pipa funge da crosta essendo stato cotto a temperature talmente alte da avere perso ogni traccia di quelle materie organiche e combustibili che alterano il sapore del fumo nelle pipe di legno (chi si è "divertito" almeno una volta a rodare una riottosa Peterson sa bene a cosa mi riferisco... :wink: ). Quel che posso testimoniare è che l'ho fumata una dozzina di volte in tutto fin ora e il sapore è identico alla prima: ottimo!
Qualcuno di voi ne possiede uno o più esemplari? Quali sono le vostre impressioni su questa pipa che è stata e rimane (grazie anche alla straordinaria figura di Giorgio Boscolo) una "gloria nazionale"?
"Ognuno dovrebbe sempre mantenere tra sé e il mondo uno strato sottile di fumo" (Mallarmé)

Offline ismaele

  • Cavaliere del Curapipe di bronzo
  • *****
  • Post: 378
    • Mostra profilo
La pipa chioggiotta
« Risposta #1 il: 19 Maggio 2005, 13:16:37 »
Boscolo è a una quarantina di km da casa, bisogna che gli  faccia una visita, tanto più che al convegno di Chioggia non ho potuto andare a vedere il suo laboratorio. Ho voglia di averne una, magari un Garibaldi...

Offline EVA01

  • Principe Balkano-Inglese
  • *****
  • Post: 179
    • Mostra profilo
    • http://www.la-pipa.it
    • E-mail
La pipa chioggiotta
« Risposta #2 il: 20 Maggio 2005, 09:34:32 »
....ho ancora la cicatrice della scottatura che mi son preso la prima volta che la fumai....ma non ho mollato!! 8O  :lol:

In effetti, è neutra e permette di godere appieno del gusto del tabacco.
Pecato, appunto, che la terracotta trasmetta tutto il calore all'esterno...
 :D
Non finisco mai di imparare!

Offline thor

  • Apprendista dell’Accensione Fatua
  • ****
  • Post: 39
    • Mostra profilo
La pipa chioggiotta
« Risposta #3 il: 20 Maggio 2005, 10:29:31 »
Citazione da: "EVA01"
....ho ancora la cicatrice della scottatura che mi son preso la prima volta che la fumai....ma non ho mollato!! 8O  :lol:

In effetti, è neutra e permette di godere appieno del gusto del tabacco.
Pecato, appunto, che la terracotta trasmetta tutto il calore all'esterno...
 :D


Personalmente non ho tanto avvertito il problema perché amo fumare piuttosto lentamente. Ma questa è un'altra buona ragione per consigliare ai neofiti di comprare una chioggiotta: ottima pipa, costo contenuto e...si impara a fumare (spesso anche a proprie spese...tipo l'Emile di Rousseau, che rompe la finestra e per punizione deve dormire una notte al freddo! :wink: ). Non dimentichiamo che le pipe di schiuma e radica (i cosiddetti "materiali nobili") sono anche le più recenti. La più venerabile anzianità possono vantarla le spesso disdegnate pipe in argilla (fine XVI sec., pare fatte fabbricare per la prima volta a Londra da Sir Walter Raleigh), in terracotta (metà XVII sec.) e in porcellana (create nel 1690 da Johann Vilarius, medico austriaco).
"Ognuno dovrebbe sempre mantenere tra sé e il mondo uno strato sottile di fumo" (Mallarmé)

pipaluce

  • Visitatore
La pipa chioggiotta
« Risposta #4 il: 20 Maggio 2005, 12:15:43 »
nessuno ha mai disdegnato le pipe in terracotta, almeno di quelli che conosco  io. Le pipe in terracotta offrono una fumata eccellente sotto molti punti di vista, ma ho sempre trovato una certa tendenza ad infiammarmi la lingua. Quindi mi sono fatto l'opinione che le pipe in terracotta sia abbastanza difficili da fumare. Cmq ogni tanto prendo le mie genovesine in terracotta bianca e le fumo con grande piacere.

pipaluce

  • Visitatore
La pipa chioggiotta
« Risposta #5 il: 20 Maggio 2005, 12:21:28 »
approposito: le pipe in argilla, sono da identificare con la terracotta, in quanto non è pensabile l'esistenza di pipe in argilla cruda. Di argille ne esistono di infinite tipologie e sono tutte più o meno adatte per essere cotte. Quelle destinate alle pipe sono principalmente di due tipi: argilla bianca e argilla rossa, la differenza sta nella presenza di alcuni minerali di cui sono composte: prevalente presenza di silicati di alluminio e magnesio per le prime, ossidi di ferro, manganese, ecc ecc per le seconde.
Le argille bianche secondo me danno una fumata più neutra, anche se ricca di sapore.

Offline EVA01

  • Principe Balkano-Inglese
  • *****
  • Post: 179
    • Mostra profilo
    • http://www.la-pipa.it
    • E-mail
La pipa chioggiotta
« Risposta #6 il: 20 Maggio 2005, 12:53:30 »
Sire, hai cambiato lo sfondo per le foto??
 :D  :D  :lol:
Non finisco mai di imparare!

Offline thor

  • Apprendista dell’Accensione Fatua
  • ****
  • Post: 39
    • Mostra profilo
La pipa chioggiotta
« Risposta #7 il: 20 Maggio 2005, 13:14:05 »
Citazione da: "pipaluce"
approposito: le pipe in argilla, sono da identificare con la terracotta, in quanto non è pensabile l'esistenza di pipe in argilla cruda. Di argille ne esistono di infinite tipologie e sono tutte più o meno adatte per essere cotte. Quelle destinate alle pipe sono principalmente di due tipi: argilla bianca e argilla rossa, la differenza sta nella presenza di alcuni minerali di cui sono composte: prevalente presenza di silicati di alluminio e magnesio per le prime, ossidi di ferro, manganese, ecc ecc per le seconde.
Le argille bianche secondo me danno una fumata più neutra, anche se ricca di sapore.


Grazie della precisazione tecnica. Evidentemente, i dati che ho riportato si riferiscono all'inizio della produzione di pipe in argilla bianca (fine XVI sec.), nota anche solo come argilla, e rossa (metà XVII sec.), quest'ultima a volte impropriamente chiamata terracotta. :)
Comunque, spesso ho incontrato pipatori anche esperti che fumavano solo radica e schiuma, giudicando l'argilla un materiale povero e funzionale prima dell'avvento di materiali più adeguati. Sono felice che un esperto come te mi confermi che l'argilla (non so la porcellana) può dare soddisfazioni anche oggi. :D
"Ognuno dovrebbe sempre mantenere tra sé e il mondo uno strato sottile di fumo" (Mallarmé)

pipaluce

  • Visitatore
La pipa chioggiotta
« Risposta #8 il: 20 Maggio 2005, 13:23:34 »
Sulla porcellana non mi pronuncio più di tanto perchè il materiale è talmente duro e compatto che non riesco ad immaginare qualcosa di diverso da una inondazione di acquerugiola dopo pochi minuti dall'accensione. Analogamente eviterei anche tutte le terrecotte smaltate.

Offline tzi

  • Grande Illuso dal Cellini Bianco
  • *****
  • Post: 67
    • Mostra profilo
    • http://www.pipaergosum.it
La pipa chioggiotta
« Risposta #9 il: 20 Maggio 2005, 13:45:39 »
Mi inserisco nella Vs dotta disquisizione su terrecotte e argille. La foto di Claudio non è del suo solito standard (tantoque dormitat pipalux?). sembrerebbe di gesso più che di argilla o terracotta...

Thor, un consiglio: fumatene un paio di terracotta e soprattutto di gesso e ti renderai conto che nulla è più soave che il fumo di queste pipette. la radica è suberba, bella da vedersi, da toccarsi, ma non si avvicina minimamente alla resa di una pipa di gesso. Chiedi ai soci di PES che hanno preso le calabasse antiche con fornello di gesso. Io credo non ci sia di meglio...

... e non si tratta di gusti, ma delle loro peculiarità strutturali e merceologiche.

Vediamo se per stasera riusciamo ad attivare la nostra biblioteca piparia...
Tzi
age quod agis

pipaluce

  • Visitatore
La pipa chioggiotta
« Risposta #10 il: 20 Maggio 2005, 13:52:07 »
temo ci sia un quiquoqua, io le pipe di gesso tipo il gesso che si usa per la lavagna non le ho mai viste. Le pipe comunemente dette "di gesso", altro non sono che terracotta bianca, come quella dei piatti tanto per intenderci. Infatti la mia pipa nella foto è argilla cotta, sonante e durissima, niente a che vedere con il gesso.

Offline Aqualong

  • Cavaliere di San Dunillo
  • *****
  • Post: 2240
    • Mostra profilo
    • http://www.pipe-aqualong.com/
    • E-mail
La pipa chioggiotta
« Risposta #11 il: 20 Maggio 2005, 14:26:38 »
Sarebbe interessante rivestire internamente una pipa con argilla,una analogia con i fornelli in schiuma.
Sapete se c'è chi ha già provato ?
Suerte!

Offline Ramingo

  • Cavaliere del Curapipe d’Oro
  • *****
  • Post: 463
    • Mostra profilo
    • E-mail
La pipa chioggiotta
« Risposta #12 il: 20 Maggio 2005, 17:24:26 »
Citazione da: "pipaluce"
Sulla porcellana non mi pronuncio più di tanto perchè il materiale è talmente duro e compatto che non riesco ad immaginare qualcosa di diverso da una inondazione di acquerugiola dopo pochi minuti dall'accensione. Analogamente eviterei anche tutte le terrecotte smaltate.

Il Ramazzotti le detestava parlando di gusto particolarmente acre ed immutabile nel tempo, ed assimilando i due generi.
Concordo inoltre col Sire quando afferma che le pipe di gesso non esistono, infatti sono così dette esclusivamente per il colore, che lo richiama, ma fatte effettivamente di argilla bianca (o caolino) cotta.
"Percussus resurgo."  Ramingo
Le mie pipe

Offline thor

  • Apprendista dell’Accensione Fatua
  • ****
  • Post: 39
    • Mostra profilo
La pipa chioggiotta
« Risposta #13 il: 20 Maggio 2005, 17:53:45 »
Citazione da: "pipaluce"
Sulla porcellana non mi pronuncio più di tanto perchè il materiale è talmente duro e compatto che non riesco ad immaginare qualcosa di diverso da una inondazione di acquerugiola dopo pochi minuti dall'accensione. Analogamente eviterei anche tutte le terrecotte smaltate.


Ho la stessa sensazione al riguardo e, infatti, non mi sono ancora deciso ad acquistarne una nonostante fossi spinto a farlo da conoscenti austriaci, presso le cui zone (come anche in Trentino) posso testimoniare che sono ancora abbastanza diffuse e amate.
Secondo me, tutto dipende dalla ragione per la quale si acquista la pipa: se per l'estetica e dunque per mero collezionismo (so di non fumatori collezionisti) o per la "fumabilità" intrinseca dell'oggetto. Naturalmente, l'ideale sarebbe avere entrambe ma non sempre è possibile come nel caso dei suddetti materiali.
Credo che possiamo dirci tutti concordi almeno nell'affermare che la terracotta naturale possa fornire una valida alternativa al classico legno (radica e non solo, come ben sa chi possiede una o più Spanu!) e alla costosa schiuma. Non mi sembra conquista da poco... :D
"Ognuno dovrebbe sempre mantenere tra sé e il mondo uno strato sottile di fumo" (Mallarmé)

Offline tzi

  • Grande Illuso dal Cellini Bianco
  • *****
  • Post: 67
    • Mostra profilo
    • http://www.pipaergosum.it
La pipa chioggiotta
« Risposta #14 il: 22 Maggio 2005, 18:09:13 »
Io ho importato dal Sudafrica Calabash con fornello in gesso, come si facevano alla fine dell'800. Ne ho ancora qualcuna, l'ultima è stata acquistata da un ns associato di PES (Lupopipatore). Neppure lui credeva che le facessero di gesso e che questo potesse fumare meglio di ogni radica. Io vi sfido, provare per credere! Anche se non è molto difficile da credere, data la porosità del gesso da presa. Respira meglio di qualsiasi radica, quindi la fumata è  fresca e asciutta.

L'unico inconveniente a mio avviso è che il fornelloè fissato alla zucca, 1quindi difficilmente intercambiabile, quando sarà saturo. Ma quello è un altro discorso. Forse i signori di una volta le buttavano o le facevano rifare (che è quello che ho in mente io, sostituendo il fornello di gesso con uno di schiuma di mare.

Vedo cmq che ci sono tante opinioni in materia, ma poche esperienze.
Ma una chioggiotta che sia una chioggiotta, l'avete mai fumata? provate e poi mi direte...

saluti
Tzi

p.s.: Per una migliore leggibiltà dovresti accorciare la foto, grazie
age quod agis