Oggetto: Chioggia, 5 febbraio 2005: incontro convegno su un sito/vetrina di immagine e altre tematiche della pipa italiana.Egregi, chi vi scrive è un insegnante di liceo, fumatore e collezionista di pipe. Con qualche amico, per diletto e passatempo, mettiamo in piedi un sito internet sulla pipa. Ci accorgiamo che gli articoli sui maestri sono di grande interesse, più di ogni altro, allora cerchiamo ogni informazione sulla produzione e le aziende italiane, li proponiamo in inglese e ora anche in spagnolo. Sono gli articoli più visitati e in sette mesi abbiamo 35,000 visite da ogni parte del mondo. Qualcuno ci scrive per informazioni o indirizzi su come incontrare questo o quell’altro maestro. È un peccato che tutto questo interesse non venga convogliato in una grande vetrina dove poter conoscere e incontrare le aziende che fanno le pipe. I danesi hanno Danish Pipemakers un sito dove sono presenti tutti i produttori di pipe, dalle grandi fabbriche al dilettante a tempo parziale. Propongo quindi un incontro per costruire anche noi una grande vetrina del lavoro italiano, dove siano rappresentate tutte le realtà produttive e soprattutto, dove si faccia conoscere il made in Italy di questo settore. Al convegno non possono mancare i tabaccai doc, quelli che hanno saputo elevare il loro appalto di sali e tabacchi in un punto di riferimento per il cliente che desidera comprare una pipa o dei sigari. Naturale anello di congiunzione tra il mondo della produzione e il consumatore finale, hanno saputo costruire una clientela fedele, indirizzare le scelte più felici e, talvolta, anche sostenere aziende in difficoltà.Ho pensato anche di invitare in rappresentanza del mondo dei fumatori i presidenti dei club della pipa, quelli storici e quelli che sono sorti ultimamente, ricchi di giovani appassionati che daranno vita al mondo della pipa futuro.Ho passato giorni al telefono, invitando voi tutti, spiegando chi sono, illustrando la mia idea. Vi ho trovati in sintonia; nessuno mi ha detto “lascia perdere” oppure “tu che c’azzecchi, con le pipe?”, anzi molti di voi hanno confermato la simpatia e sintonia con quanto da me proposto. Sono scaturite idee interessanti che sono da vagliare e da studiare: - l’istituzione di un marchio di origine per la pipa e di una commissione che decida i criteri per questo marchio;- una fiera internazionale del settore;- ma anche una festa della pipa, itenerante, (ogni anno in una città diversa, con l’aiuto dei vari pipaclub della penisola), dove più che la vendita l’interesse sia rivolto alla divulgazione di questo manufatto;- e molte altre bellissime idee che sono nel vostro seno, ma che ognuno di voi non ha il tempo di sviluppare.Forse chi vi scrive, per essere un outsider, ha più possibilità e più tempo di mettere in atto quello che la vostra decennale esperienza suggerisce. Chissà? L’idea era di incontrarci il 12 febbraio a Chioggia, ma in quella data c’è una fiera importante a Dusseldorf, quindi dovremmo anticipare al 5/6 febbraio. A Chioggia ho trovato un albergo che ci ospiterebbe la notte a costi interessanti (cena, pernottamento e prima colazione, l’anno scorso era sui 60 euri, quest’anno dovrebbe essere su quella cifra, naturalmente dipende dal numero dei convenuti). Desideroso di avervi tutti presenti, per motivi organizzativi, chiedo un riscontro a questa mia. Le persone che mi hanno confermato al telefono sono pregate di farlo anche per mail o fax.Chi fosse impossibilitato a presenziare invii una breve comunicazione: faciliterà i preparativi al convegno.Vi ringrazio per l’interesse e il tempo dedicato, in attesa di conoscervi tutti personalmente, vi invio i miei migliori salutiprof. Pino Romanin