Autore Topic: Inventiamo un pressato italiano  (Letto 14332 volte)

CODEX

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Re:Inventiamo un pressato italiano
« Risposta #15 il: 06 Marzo 2013, 17:06:18 »
1ª STREGA Tre volte il gatto-tigre ha miagolato.

 

2ª STREGA Tre e una il porcospino ha grufolato.

 

3ª STREGA E l'arpietto ha gridato: "È l'ora, è l'ora!"

 

1ª STREGA Intorno al calderon ridda facciamo,

il velenoso suo ventre riempiamo.

Tu, rospo, che veleno hai trasudato

sotto il riparo d'un sasso gelato

per trentun giorni e trentuno nottate,

bolli per primo nell'acque stragate.

 

TUTTE E TRE - Su, raddoppiatevi, fatica e doglia,

ardi tu, fuoco, calderon gorgoglia.

 

2ª STREGA - Filetto d'un acquatico pitone,

bolli e lessati dentro il calderone;

dito di rana, occhio di lucertola,

lingua di cane, vellame di nottola,

forca di vipera, aculeo d'orbetto,

piè di ramarro, scella di guffetto,

bollite nell'infuso più infernale

a distillare un filtro micidiale.

 

TUTTE E TRE - Su, raddoppiatevi, fatica e doglia,

ardi, tu, fuoco, calderon gorgoglia.

 

2ª STREGA - Scaglia di drago, dente di lupetto,

mummia di strega, stomaco e gorgetto

di famelico squalo; una margotte

di cicuta diventa nella notte;

fegato di giudeo bestemmiatore,

fiele di capra, scheggette di tassi

tagliate mentre la luna è in eclissi;

naso di turco, due labbra di tartaro,

dito di bimbo strangolato in culla

nato in un fosso da mala fanciulla:

fate venire un bordo denso e viscido;

e d'una tigre s'aggiunga il crudone

agli ingredienti già nel calderone.

 

TUTTE E TRE - Su, raddoppiatevi, fatica e doglia,

ardi tu, fuoco, calderon gorgoglia.

Onofrio del Grillo

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Re:Inventiamo un pressato italiano
« Risposta #16 il: 06 Marzo 2013, 17:25:42 »
Sta idea di aromatizzare allo Strega non è male!

Arna' prendi nota.

Offline Arnaldo da Brugges

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Re:Inventiamo un pressato italiano
« Risposta #17 il: 07 Marzo 2013, 09:47:54 »
AHO', QUI SI CITA MACBETH E INVANO, AROMATIZZARE ALLO STREGA?

NEANCHE TUTTI I PROFUMI D'ARABIA, DICO IO ...

Onofrio del Grillo

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Re:Inventiamo un pressato italiano
« Risposta #18 il: 07 Marzo 2013, 09:52:58 »
No, il Mac Beth  Invano è troppo aromatico per me.

Offline santi bailor

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Re:Inventiamo un pressato italiano
« Risposta #19 il: 07 Marzo 2013, 10:15:43 »
No, il Mac Beth  Invano è troppo aromatico per me.

Ma il mac beth è quello aromatizzato alla ciliegia?
HMCIM

rais

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Re:Inventiamo un pressato italiano
« Risposta #20 il: 07 Marzo 2013, 10:26:37 »
no, quello è Shining

rais

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Re:Inventiamo un pressato italiano
« Risposta #21 il: 30 Marzo 2013, 21:16:29 »
Cmq già esiste per esempio un twist:
G&H Brown Bogie (twist fantastico) note di terra, cuoio, stalla, normalmente e' un tabacco che dovrebbe uscire da MST, (Maccaferri), e non dal Lakeland...

In America (gli americani son forti) c'è questo:
Five Brothers 100% Kentucky ma è uno shag più grosso, cmq fantastico;

Infine questo plug è da far girar la testa sul serio:
Warrior plug va-burley forse KY

Ottimo anche questo:
G&H Kendal Kentucky

In Italia ci accontentiamo di forte e comune.  >:(

Offline gigionaz

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Re:Inventiamo un pressato italiano
« Risposta #22 il: 31 Marzo 2013, 22:24:24 »
Qui radio Londra.

Buona sera.

Il prezzo è caro, ne conveniamo, ma non siamo noi a trarne profitto; e, d'altronde, il numero crescente di chi ci segue  dimostra quanto siano vaste le categorie di italiani che affrontano questo rischio.
Nel Nord e nel Mezzogiorno, nel centro e nelle isole, nelle città e nelle campagne, in montagna o sul mare, non vi è un centro abitato nel quale la nostra proposta non sia ascoltata; furtivamente eppure con intensa attenzione, colla emozione di fare ciò che è proibito e di preservare qualche cosa di caro.
In ogni grande casamento cittadino, a una data ora del giorno o della sera, vi è almeno una pipa il cui fornello sbuffa sommesso come un sussurro: "Datece un pressato italiano!"
È l'ora del riscatto: e il capo-fabbricato non deve sapere, per quanto, forse, sia occupato a fumare anche lui.
Si mandano i bambini a letto; perché non parlino l'indomani a scuola e qualcuno faccia la spia al maestro, e il maestro faccia la spia al fiduciario rionale. Se una visita batte alla porta, la pipa viene spenta di colpo.
Lo stesso avviene nei piccoli centri rurali dove il pipatore, coraggioso e ammirato, è, magari, rimasto uno solo; e tutti sanno chi è; e nessuno lo dice; e tutti attendono da lui notizie: le vere notizie, i ragionamenti inthopici, i veri ragionamenti. Forse è l'albergatore, forse il farmacista, forse il dottore; comunque, una persona fiera di compiere un atto di coraggio e d'intelligenza che lo distingue dal gregge di coloro che non osano.
Questo fenomeno generale e profondo inquieta il regime, perché forse è l'unica forma di protesta possibile contro il regime. Protesta muta, anche se non sorda; spontanea, anche se inorganica; concorde, anche se sgorga da sentimenti diversi e contrastanti; vasta, anche se composta da elementi individuali; e progressivamente sempre più vasta, più concorde, più spontanea.
Non è merito nostro, di noi che lavoriamo giorno e notte per informare il pubblico italiano di quanto avviene nel nostro paese e nel mondo: noi cerchiamo soltanto di avvicinarci alla realtà dei fatti, e di ragionare con sincerità e buon senso.
Ma sappiamo che l'Italia ha sete di verità e di tabacco buono; e non è possibile allontanare dall'acqua le labbra degli assetati.

Buona sera.

Pipando forte in stanwell prelivornese, quoto.
Rivoluzione! Per tutti i diavoli!

Onofrio del Grillo

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Re:Inventiamo un pressato italiano
« Risposta #23 il: 15 Febbraio 2014, 10:59:33 »
Questo 3D è una filiazione di almeno altri due (come è normale nella genetica).

Poiché sono anni che ci penso adesso ho l'occasione di buttarlo giù così come l'ho pensato, poi fate voi.

Utilizziamo solo tabacco italiano, Kentucky di varia origine, Bright Italia, Nostrano del Brenta, Orientali Salentini. Coniughiamo la tradizione dei sigari toscani con quella dei trinciati nazionali e otteniamo un formato nuovo e inedito preparando una specie di incrocio tra un sigaro e un twist, allentabile (girandolo in senso contrario alla torcitura) e consumabile sia a schiatto (morso a stacco e impipato) che trinciato più o meno finemente con trincia sigari.

Si potrebbe preparare una classica “treccia” (all’americana) di tabacco ritorto a mano – dopo averlo inumidito con una miscela di grappa e mosto cotto – e messo a fermentare/stagionare sotto il peso di macine di pietra in vecchi mulini (facciamo il “Mulino Nero” invece di quello bianco).

Le diverse gradazioni, dal più chiaro al più scuro, dipenderanno dalla quantità/qualità di Kentucky utilizzato come base, e dall’utilizzo degli altri componenti complementari, secondo le dosi già date:

o   Genova - un navy cut a base di bright italia e kentucky toscano al 30%
o   Venezia - un roll-cake a base di nostrano del brenta e kentucky veneto al 50%
o   Pisa - un broken flake a base di kentucky tosco umbro e bright italia maturo al 30%
o   Amalfi - un twist a base di kentucky lazial campano e orientali pugliesi al 30%

Chevvepare?

DAJE!!!!!!

rais

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Re:Inventiamo un pressato italiano
« Risposta #24 il: 15 Febbraio 2014, 14:24:07 »
MA QUARNNO

Offline Cristiano

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Re:Inventiamo un pressato italiano
« Risposta #25 il: 18 Febbraio 2014, 14:03:42 »
Ok, Viale del Parco n° 7 8)
"Bohhh tieniti le tue adorate dunhill e pipe da snobe i tuoi tabacchi da bancarella del mercato" Cit. toscano f.e.

Cave Secretarium

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rais

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Re:Inventiamo un pressato italiano
« Risposta #26 il: 24 Marzo 2014, 15:35:57 »
In pentola - forse - bolle qualcosa

Offline StefanoG

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Re:Inventiamo un pressato italiano
« Risposta #27 il: 24 Marzo 2014, 16:30:52 »
bisognerebbe invetarsi un Semois tutto Italiano allora siiii che fumeremmo bene ;)

rais

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Re:Inventiamo un pressato italiano
« Risposta #28 il: 24 Marzo 2014, 19:40:13 »
Scilla e Cariddi già esiste, nunnè italiano ma l'he bono e potente, per gente di mare.

rais

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Re:Inventiamo un pressato italiano
« Risposta #29 il: 27 Marzo 2014, 11:45:30 »
Mi scuso per non essere stato poco chiaro, dalla mitologia greca porto a confronto due tabacchi per una gustosissima e potentissima fumata di pipa, naturalmente i due componenti sono segreti (contattandomi in privato e pagando i diritti di copyright lo scoprirete) se dovessero esistere nel forum altre cose del genere da me scritte, basta chiedere e avrete per quel che mi riguarda tutti i chiarimenti possibili.

FONTE LICEOGALVANI
Scilla e Cariddi erano due mostri marini che vivevano nello stretto di Messina.

La leggenda narra che Scilla era una splendida ninfa, figlia di Forco e Crataide. Trascorreva i suoi giorni nel mare, giocando con le altre ninfe e rifiutava tutti i pretendenti.

Quando il dio del mare Glauco si innamor� di lei, and� dalla maga Circe a chiedere un filtro d’amore, ma Circe a sua volta si invagh� di lui.

Rifiutata da Glauco, rosa dalla gelosia, trasform� la rivale Scilla in un mostro con dodici piedi e sei teste, nelle cui bocche spuntavano tre file di denti. Secondo alcuni, intorno alla vita aveva appese teste di cani che abbaiavano e ringhiavano ferocemente. Scilla era immortale e l’unica maniera per difendersi da lei era quella di invocare l’aiuto di sua madre, la ninfa del mare Crataide.

Il mostro si nascose in una spelonca dello stretto di Messina, dal lato opposto a quello di Cariddi, e quando i naviganti si avvicinavano a lei, con le sue bocche li divorava.

Venne infine trasformata in roccia, e in questa forma la trov� Enea passando dallo stretto.

Cariddi � un mitico gorgo dell’estremit� settentrionale dello stretto di Messina.

Descritto come un mostro figlio di Poseidone e di Gea, succhiava l’acqua del mare e la risputava tre volte al giorno con tale violenza da far naufragare le navi di passaggio.

Odisseo, dovendo passare necessariamente tra i due mostri, prefer� avvicinarsi a Scilla poich� Cariddi avrebbe portato sicuramente la distruzione delle navi. Pi� tardi, dopo che i suoi uomini erano stati uccisi da Zeus per aver catturato gli armamenti di Elio, la nave di Odisseo venne attratta dal gorgo di Cariddi, e l’eroe sopravvisse soltanto perch� riusc� ad aggrapparsi ad un fico che sbucava dall’acqua. Quando, ore dopo, ricomparve la nave, Odisseo s’aggrapp� ad un albero riemerso, ed ebbe salva la vita.

 

« Ultima modifica: 27 Marzo 2014, 11:51:01 da caporaiss »