Autore Topic: Considerazioni sull'Amphora Virginia (Giallo)  (Letto 59301 volte)

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Re:Considerazioni sull'Amphora Virginia (Giallo)
« Risposta #150 il: 01 Gennaio 2018, 10:45:34 »
Non sussistono problemi, ci sono i ricambi sia delle guarnizioni che dei tappi a vite.
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Re:Considerazioni sull'Amphora Virginia (Giallo)
« Risposta #151 il: 01 Gennaio 2018, 11:23:26 »
Consideriamo che un tappo Bormioli costa pochissimo
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Re:Considerazioni sull'Amphora Virginia (Giallo)
« Risposta #152 il: 01 Gennaio 2018, 13:56:35 »
Li ho provati lungamente entrambi dato che bormiolizzo tutto e non conservo le tin sigillate,
prima quelli più economici con semplice tappo a vite
e poi quelli con molla e guarnizione (più costosi e anche più ingombranti),
e in questo caso io sono del partito di Caporaiss.
Meglio il tappo a molla per i periodi lunghi (anni)
e soprattutto per tabacchi artigianali e umidi che "lavorano" molto nel tempo (inglesi, americani).
Ne uso di due misure diverse: quelli medi per la conservazione di bulk dal 250 grammi e quelli un po' più piccoli per la conservazione delle tin da 50 gr.
Una cosa che faccio prima di bormiolizzare soprattutto le mixtures è una buona dipanazione ed eliminazione delle polveri.
Di tanto in tanto do anche una girata al tabacco dato che l'umido tende comunque ad andare sul fondo del vaso.
Per addizionare un poca d'umidità uso o il coccio o le pastiglie,
per resuscitare i tabacchi "morti" la tecnica del vapore tiepido a cui segue lungo riposo,
mentre per compensare semplici apri-chiudi di routine, si, anche io sporadicamente do una alitata sul vetro internamente a mo' di compensazione se ne ravvedo la necessità.
Come regola generale mi sono auto-imposto di non superare i 3kg di tabacco conservato. Quando raggiungo quel limite attendo di consumare senza fare nuovi acquisti per un certo periodo e questo perché, alla fin fine, ho si provato a fumare tabacchi stoccati anche da 20 anni ma, per quanto ben conservati, li ho trovati eccessivamente alcolici (ad esempio il three nuns ed altri, offertimi da Mauro Cosmo ecc..). Insomma, non vorrei dire un'eresia, però a me il tabacco piace "fresco" o quanto meno stagionato "il giusto" e non troppo (qualsiasi cosa voglia dire... ;D).
« Ultima modifica: 01 Gennaio 2018, 14:28:02 da Ramon »
Preferirei di no.

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Re:Considerazioni sull'Amphora Virginia (Giallo)
« Risposta #153 il: 01 Gennaio 2018, 16:55:37 »
Io ritengo per per la lunga conservazione, tipo oltre i 6/12 mesi sia meglio la conservazione nella confezione originale, purché questa sia fatta con criterio, quindi no buste e bulk sigillati alla membro di segugio, perchè l'apertura modifica il microclima e la flora batterica del tabacco e questo si modifica con risultati non sempre prevedibili.
C'è un articolo interessante al proposito, poi lo cerco, nel quale hanno preso due tin sottovuoto uguali e coeve, una aperta e poi chiusa sigillando con la pistola a caldo la chiusura, l'altra mantenuta integra.
Aperte a distanza i tabacchi erano diversi.
Adesso lo cerco.
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Offline enrikon

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Re:Considerazioni sull'Amphora Virginia (Giallo)
« Risposta #154 il: 01 Gennaio 2018, 16:59:25 »
...per resuscitare i tabacchi "morti" la tecnica del vapore tiepido a cui segue lungo riposo.
Ho fatto così anch'io, ma col vapore vero.
Ho pensato che riumidificare 250 grammi di flake secco solo con i coccetti sarebbe stato un lavoro troppo lungo e, fra i miei numerosi pregi, la pazienza non è ai primissimi posti ;D Quindi ho messo un po' d'acqua in una pentola e l'ho portata a ebollizione, poi ho messo il tabacco in un colino e ce l'ho adagiato sopra chiudendo il tutto con un coperchio. Fuoco al minimo. Dopo un quarto d'ora ho spento  e tirato via il tabacco che era fradicio e caldissimo (un male boia a infilarlo a mani nude nel vasetto). Quasi convinto di aver buttato via 70 euro di tabacco, una settimana dopo sono andato a controllare e, stranamente, il flake era di un'umidità ottimale, tanto che ne ho fumata una carica senza nessun problema di combustione.
Il gusto: non mi è sembrato rovinato ma nemmeno il FVF quando è nei suoi cenci; insomma buono ma non in grande spolvero. Lo lascerò riposare un po', magari qualche mese, tanto ho altri tabacchi.

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Re:Considerazioni sull'Amphora Virginia (Giallo)
« Risposta #155 il: 01 Gennaio 2018, 18:58:02 »
Oggi pomeriggio ho aperto una busta di "new yellow" comprata ieri. Solo a metà carica si è "aperto" ed ha cominciato a donare i suoi consueti buoni effluvi. Evidentemente il trattamento antimuffa deve aver reso più umido il prodotto. Va arieggiato un pochino, altrimenti si butta via mezza carica prima che il tabacco lavori a dovere. Basta poco. Un paio d'ore a busta aperta e passa la paura.
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Re:Considerazioni sull'Amphora Virginia (Giallo)
« Risposta #156 il: 01 Gennaio 2018, 20:10:35 »
Io ritengo per per la lunga conservazione, tipo oltre i 6/12 mesi sia meglio la conservazione nella confezione originale, purché questa sia fatta con criterio, quindi no buste e bulk sigillati alla membro di segugio, perchè l'apertura modifica il microclima e la flora batterica del tabacco e questo si modifica con risultati non sempre prevedibili.
C'è un articolo interessante al proposito, poi lo cerco, nel quale hanno preso due tin sottovuoto uguali e coeve, una aperta e poi chiusa sigillando con la pistola a caldo la chiusura, l'altra mantenuta integra.
Aperte a distanza i tabacchi erano diversi.
Adesso lo cerco.

Diciamo anche che dipende da tabacco e tin. Forse è utile un distinguo.
A conservare i GL Pease e americani simili ancora sigillati nel loro barattolo originale non avrei problemi, anche per anni, sembrano fatti apposta e c'è gran letteratura in merito (fermentazioni, gonfiatura delle latte, ecc...)
Per i SG - GH - Germain's onestamente non mi fido perché con l'esperienza mi è capitato un po di tutto: dalla ruggine dentro le tin ancora chiuse, alla completa essiccazione del tabacco dentro, allo smarmellatamento per quanto concerne gli aromatizzati pesanti. Altri pipatori so che mettono le tin degli inglesi sottovuoto usando buste e macchinette apposite, io invece preferisco controllarli e invasarli in proprio (bulk compresi ovviamente). Insomma li gestisco come "prodotti da banco" che poi è la loro vera e originaria natura, rinnovando saltuariamente le scorte che così non diventano mai troppo vecchie.
« Ultima modifica: 01 Gennaio 2018, 20:15:51 da Ramon »
Preferirei di no.

Offline StefanoG

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Re:Considerazioni sull'Amphora Virginia (Giallo)
« Risposta #157 il: 03 Gennaio 2018, 11:00:11 »
Rhodesian eccomi, perdona il ritardo ho letto il tutto solo adesso...
...se non erro mi hai chiesto delucidazioni in merito all'Amphora Nero,
lo Special Reserve, dico bene ? lo hai chiesto a me ? scusa ma non me
ne ricordavo proprio più.

Allora, ne ho fumato di recente troppo poco per cercare di farne una
disamina o, almeno qualcosa di simile, ne so poco, conoscevo bene
il "Nero " di anni fa, poi per anni ho smesso di fumarlo perchè lo trovavo
troppo differente da ciò che producevano prima del continuo mutamento
di questo prodotto, negli ultimi anni ho provato a rifumarlo ma, non sono
mai restato particolarmente contento, adesso è un po che non lo fumo,
ogni settimana esco per prenderlo poi, giunto dal tabaccaio mi faccio
attirare da altro e, rimando l'acquisto così, devo ancora riprovarlo, non
so ora, posso darti giusto un pensiero di quel che credo-penso riguardo
a quel che fumai. Inizio dicendoti che secondo me, è un tabacco in linea
con la valida produzione della serie di tabacchi Amphora, qualitativamente
merita quanto gli altri, poi può picare o, meno , asecondo dei gusti soggettivi,
ma la qualità è quella riscontrabile in tutta la linea Amphora, la tipologia
di miscela è la più complessa della liena Amphora, non so dirti con essattezza
cosa ci sia nella composizione essendo molto variegato in aroma e gusto
e, aromatizzato, potrei dirti quel che riferisce la casa a titolo di composizione ma,
io non uso farlo poichè parto con un certo preconcetto di base, ovvero dovremmo
capirlo da noi fumando cosa c'è in quanto tabacco in una mixture, detto ciò,
ovvio che ci sia del Balck Cavendish, mi pare di sentirci del Kentucky, Virginia,
faccio fatica a distinguere e percepire gli altri tabacchi indeciso se siano burley
tostato e, Orientali speziati o, aggiunta gastronimica-chimica ecc...pezzatura
del tabacco a mio avviso buona per caricare facilmente la pipa, grande ma non
eccessivamente, tabacco morbido e umido ma della giusta umidità, colorazione
del tabacco molto bella essendo di colore vario sullo scuro con traccie di filamenti
dorati, a mio avviso è un tabacco per mio gusto troppo invadente e saziante,
troppo marcato nel gusto e negli effluvi che rilascia nell'ambiente, molto evidente
è il gusto di liquirizia dolce che riempe la fumata, sfumature cioccolate e soprattutto
nocciolate-nutty- fanno parte della fumata, qualche nota speziata, e per il resto
difficile distinguere bene i tabacchi impegnati, molto molto è black cavendish, quanto
di Virginia - Kentucky ed Orientali vi sia non lo so e non riesco a capirlo di mio,
dovrei fumarne tante di buste e, per ora non ne ho voglia in quanto, non mi piace
il gusto della liquirizia in fumata, specie se è così marcata e marcante, peccato perchè,
il tabacco mi pare fatto bene, nell'insieme non è criticabile, il corpo è medio e la forza
leggara quindi direi adatto per fumate da tutto giorno o, per godersi un leggero tabacco
profumato e gustoso a modi aperitivo, pasticcino, anche per fumate ove aromi invadenti
non sono accetti, però io non riesco a vederlo come un vero tutto giorno, troppo saziante
per gusto e, per questo anche stancante, forse un po anche nauseante, secondo me Amphora
poteva inserire meno Liquirizia, giocare con le sfumature e non calcare così tanto la meno,
almeno io avrei preferito fosse così, purtroppo non lo è, però ripeto che è un mero mio
fatto personale, probabilmente a molti piacerà così, specie a chi ama molto le miscele
aromatizzate in modo marcante e dal sapore di liquirizia, putroppo a me non piace
così tanto la liquirizia per cui, posso farmi solo qualche fumata sporadica di più, per ora,
non vado.

Ricordo che, se non erro, esisteva un tempo anche l'Amphora Nero NON SPECIAL RESERVE,
la busta aveva una confezione di un colore nero acceso, marcante, deciso, lo special reserve
non è proprio una busta nera è più chiara, io ho sempre preferito tra i due il "nero" lo special
reserve non mi ha mai troppo convinto , invece il Nero lo gradivo di più, se non erro anni fa,
nella confezione del nero, vi era anche una piacevolissima nota di latakia con una nota
particolarmente salata, affumicata, speziata che rendeva unico questo prodotto, liquirizia zero
o bassissima, un prodotto molto diverso dallo Special Reserve, poi il Nero sparì e rimase solo
lo Special che, non mi coinvolge più di tanto, peccato non ci sia più in commercio quel "Nero"
portante quelle note nascoste e sfumate assai latakiose, a me quello piaceva particolarmente.

Per quel che riguarda i Bormiroli beh, io posseggo sia i vasi di vetro con la molla sia, quelli
con tappo a vite, metallici, ora come ora penso di trovarmi meglio con le confezioni con i
tappi a vite, pensare che credevo potesse essere l'opposto invece....si mi trovo un po meglio
con i tappi a vite, noto che il tabacco rimane più umido a lungo.
Ogni tabacco che compro, se non lo devo fumare in una settimana, lo ripongo in un bormiroli.

Per umidificare un po il tabacco io, depongo sopra un piccolo pezzetto di Scottex un coccio baganto
meglio se con acqua distillata o, una spugnetta sterlie bagnata, ogni tanto apro e mischio il tabacco
e richiudo, quando sento che è un po troppo umido rimuovo la spugnetta o coccio...a volte uso mettere
una buccia di arancio o mera o altro frutto bello umido nel tabacco , funziona bene per donare umidità
al tabacco solo che, si rischia di portare lievi sfumature aromatiche alla miscela e, soprattutto, si rischia
di generare batteri ecc,... e questo è tutto.



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Re:Considerazioni sull'Amphora Virginia (Giallo)
« Risposta #158 il: 03 Gennaio 2018, 11:45:27 »
Leggo su FB che qualcuno cuoce al forno questo tabacco...
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Re:Considerazioni sull'Amphora Virginia (Giallo)
« Risposta #159 il: 03 Gennaio 2018, 12:16:19 »
al forno ? meglio se alla griglia, al posto delle spezie e, ben distribuito su una bella bistecca al sangue...da sapore

A parte di scherzi, nun zo ! Io provai qualche esperimento con tabacco burely cotto in forno ma,
a parte che, è meglio usare un forno che vi avanza, previo evitare di impregnare un vostro forno buono
con aromi-molecole di tabacco poco salubri e, rischiare di mangiare davvero carne, pizza ecc, al gusto
tabacco, quindi esperimento provato un paio di volte con solo del burley della MacBaren il quale
contiene come sappiamo anche un pochino di Virginia e, il risultato a me non venne bene, nel senso
che quel che a me venne fu un tabacco che poco mi piaceva, sapeva molto di pane e poco più,
in somma a me non piaceva ma...,  e po esse davvero davvero che io sbagliai tempi e gradi....boh.

Per quel che riguarda il Nero Amphora Special Reserve, che è nero il tabacco ma la busta
non lo è affatto nera, beh, l'attuale ha un gusto per me molto aromatizzato, la
liquirizia non mi garba proprio e, purtroppo si sente in modo predominante, invece, quando
ancora in commercio vi era l'alternativa del "Nero", tabacco nero in busta davvero nera, questo mi
piaceva maggiormente, era un prodotto che tornavo spesso ad acquistare con piacere, non aveva
quella tendenza attuale che hanno gli attuali prodotti aromatizzati, con gusto molto gastronomico
e/o, da pasticceria, a me piaceva molto quel sapore unico, un gusto speziato salato, un gusto che mi
ricordava luoghi dove si affumicano e salano il pesce, gusto ed aroma affumicato che non era dato
da un tabacco di vero latakia ma, qualche modo lo ricordava pur non essendo tale, non era il gusto
del latakia a colpirmi molto gradevolmente ma quella nota nascosta che compariva d'improvviso
per scomparire e, percepibile sempre in sottofondo di salato affumicato quasi pesce salato affumicato,
poi forse vi era anche un tocco lieve di latakia, di quello vero, poichè, vi era un tocco nell aroma di incenso, 
ci si sentivo sfumature varie speziate e, acoliche fruttate, gusto delicato sfumato ben complesso e
gastronomico, misto a tabacco ben strutturato che, non seppi decifrare, un sapore tutto sommato di tabacco
complesso e ben presente, quindi, questo Nero, era ben altra cosa rispetto a ciò che si riscontra oggi,
lo Special Reserve che, pure per gli amanti del genere immagino sia gradevole ma, purtroppo
lo è poco per me che prediligo altro io, non apprezzo proprio tutto quel gusto dolce e, di liquirizia, no
proprio tutta quella liquirizia no mi piace proprio, in ogni modo credo che, conto di riprovarlo, come
riuscirò, anche perchè sono tornato a fumare molto la linea degli Amphora che, non saranno chissà
quale cosa ma, come tutto giorno mi aggradano, senza pretendere chissà che.
« Ultima modifica: 04 Gennaio 2018, 19:00:53 da StefanoG »

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« Ultima modifica: 03 Gennaio 2018, 13:20:30 da NCH »
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Re:Considerazioni sull'Amphora Virginia (Giallo)
« Risposta #162 il: 04 Gennaio 2018, 10:22:05 »
Rhodesian eccomi, perdona il ritardo ho letto il tutto solo adesso...
...se non erro mi hai chiesto delucidazioni in merito all'Amphora Nero,
lo Special Reserve, dico bene ? lo hai chiesto a me ? scusa ma non me
ne ricordavo proprio più.
...

Grazie mille Stefano. Esaustivo come sempre nelle tue "recensioni".
Da quello che hai scritto non penso sarà un tabacco presente nella mia "cambusa", ma lo proveò perchè, comunque, mi hai incuriosito...
...e attribuirete alla vostra pipa la strana facoltà di fumarvi

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Re:Considerazioni sull'Amphora Virginia (Giallo)
« Risposta #163 il: 04 Gennaio 2018, 10:28:24 »
al forno ? meglio se alla griglia, al posto delle spezie e, ben distribuito su una bella bistecca al sangue...da sapore

A parte di scherzi, nun zo ! Io provai qualche esperimento con tabacco burely cotto in forno ma,
a parte che, è meglio usare un forno che vi avanza, previo evitare di impregnare un vostro forno buono
con aromi-molecole di tabacco poco salubri e, rischiare di mangiare davvero carne, pizza ecc, al gusto
tabacco, quindi esperimento provato un paio di volte con solo del burley della MacBaren il quale
contiene come sappiamo anche un pochino di Virginia e, il risultato a me non venne bene, nel senso
che quel che a me venne fu un tabacco che poco mi piaceva, sapeva molto di pane e poco più,
in somma a me non piaceva ma...,  e po esse davvero davvero che io sbagliai tempi e gradi....boh.


La "tostatura" in forno, come anche riportato dai link di NCH, in genere, da quel che so, viene utilizzata per "smorzare" alcuni eccessi di certe miscele.
Al riguardo ho trovato molto interessante un articolo apparso sul blog 13 pipe:

http://13pipe.blogspot.nl/2012/12/mac-baren-golden-blend-al-cartoccio.html
...e attribuirete alla vostra pipa la strana facoltà di fumarvi

Offline StefanoG

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Re:Considerazioni sull'Amphora Virginia (Giallo)
« Risposta #164 il: 04 Gennaio 2018, 10:38:39 »
Si Rhodesian, anche io feci il mio primo esperimento proprio, dopo aver letto
il bel articolo di Tony su, il suo blog  "13 Pipe", contemporaneamente
ricordo che, lessi qualcosa anche a riguardo su Flp "Fumare la Pipa" poichè,
anche lì se ne parlava e, quindi, avendo in mano un prodotto che
si prestava all'esperimento provai qualche test ma, non ebbi mai
buoni risultati, ma a dire il vero a me mancava un confronto, la cartina
di tornasole per capire quale sarebbe dovuto essere il punto d'arrivo, se avessi
avuto un tabacco in mano che avesse subito tale trattamento e, lo avessi
pure provato in fumata, avrei avuto una cartina di tornasole, ma così è stato
un po come navigare a braccio...credo che muoversi un po a spanne , in queste
operazioni, non dia buoni risultati, ma nel caso mio neppure me ne aspettavo,
piuttosto ero curioso del constatare il comportamento alla cottura e,
ovviamente giocare....
Confermo comunque che, se non ricordo male, l'esito da luogo ad un prodotto
rotondo, morbido, a mio avviso il gusto tende al sapore ed aroma di pane
sfornato, almeno con il burley, poi di tostatura, nutty e, a spanne ora non ricordo
altro... ma, a me non piacque l'esito, il tabacco in se originario mutò radicalmente
per gusto ed aroma e, pure al tatto divenne un po diverso, ripeto però che,
io probabilmente sbagliai temperature e, tempi di esposizione, in somma il mio
è stato come giocare al "Piccolo Chimico", nulla più.

Ottimo, se testerai l'Amphora Special Reserve non mancare di farci sapere la tua
opinione in merito, una tua disamina, a me piacerebbe saperne qualcosa in più,
le tue parole sarebbero interessanti, sempre utili, spero di leggere in merito prima o
poi, qualcosa, tra l'altro mi pare che non sia un tabacco di cui in giro se ne parli,
almeno da un po di tempo, mi pare un po caduto nel dimenticatoio.

« Ultima modifica: 04 Gennaio 2018, 19:02:24 da StefanoG »