Autore Topic: Yasmine  (Letto 15780 volte)

Offline Bartleby

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Yasmine
« il: 06 Febbraio 2020, 17:39:46 »
Che mi risulti unico o quasi unico tabacco per pipa (a secco) prodotto in Tunisia.
Costo 9 dinari al pacco, cioè 3 euro. Lo cito come curiosità per il turista più che altro.
Si chiama “Yasmine” ed è un scaferlati scuro aromatizzato al gelsomino (aromatizzazione nazional-popolare questa che rimanda alla recente “rivoluzione dei gelsomini” tunisina tra le altre cose).

Una recensione francese entusiasta lo descrive come: “ un tabac a utiliser au WC dans ses cas “  ;D
Conoscenti siculo-ragusani, marinai, invece me ne parlavano benino per quel prezzo, il che mi fa venire il sospetto che forse esista anche una versione non aromatizzata. Boh. Proverò.
Preferirei di no.

Offline enrikon

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Re:Yasmine
« Risposta #1 il: 06 Febbraio 2020, 21:09:10 »
Prova ed educici!

Offline Cristiano

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Re:Yasmine
« Risposta #2 il: 08 Febbraio 2020, 10:36:48 »
Interessante, a parte il gelsomino
"Bohhh tieniti le tue adorate dunhill e pipe da snobe i tuoi tabacchi da bancarella del mercato" Cit. toscano f.e.

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Offline Nic Salamandra

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Re:Yasmine
« Risposta #3 il: 10 Febbraio 2020, 11:31:39 »
Beh, a parte il benaltrismo capiscitorio del “francese”, monotonamente cessista (profumatore del c., scaricato nel c.) e “sessista” (piace alla mia ragazza etc…) in versione “trivial”, per cui non suggerirei-sarebbe inutile- un pizzico di ego-eurocentrismo in meno, ma almeno un pizzico di nozioni elementari in più, la fava tonka abita gli scaferlati francesi non appena si presentano per sola pipa (Narval Bleu) laddove i cubetti, esattamente come i panetti di cartone del Forte fino a poco tempo fa, sono-erano multi uso. Di più, la cumarina abita assai tradizionalmente- trasversalmente  e bene gli scuri (sia fired che dark air) robusti, ne è un esempio il sopravvissuto Cob Flake. L’Amsterdamer tradizionale, ben rieditato proprio in Francia (ora MacB) aveva le due versioni in un taglio praticamente da rolllo: quella “amaranto”, naturale,  è passata pochissimo da noi, ma francamente, anche mettendomi nei pani d’un “capiscitore” di taglio diverso dal mio, penso che quella azzurra, alla fava tonka, fosse migliore senza se e ma, per lo meno nella pipa.

Il Clan ha avuto un destino simile: la versione in “bianco e nero” (ma sempre “scozzese”), la naturale, è durata poco… ma anche qui, benché il melange era più chiaro dello stesso Amsterdamer e dunque forse meno indicata l’aromatizzazione su  tabacchi chiari di loro delicati e oltretutto “calorosi”, i leggendari tempi della “Lingua di Cervo” volgono a vantaggio della linea “aromatic”, sia nell’impatto popolare che in ottica (personalmente parlando) “critica”. Sul Fliyng Dutchman il discordo è parzialmente lo stesso: in verità il Regular in latta bianca (ne gustai una da 100 gg.), pur altrettanto meteorico, era una cosa unica e fantastica,  il “trinciato assoluto” della specie, roba nel suo specifico di prima linea accanto a tutte le altre eccellenze anglo-americane, che vi pajano e piacciano.

Tornando allo “scaferlati aromatic” in versione coloniale magrebina, la sostanza del giudizio non può riguardare il versante Cumarina-eo Gelsomino… a occhio la prima ci risulterebbe più “familiare”, ma anche il gelsomino ha notevoli trascorsi nelle tabacchiere (i petali) e addirittura in fumata (semi secchi)… un tratto dunque di sopravvivenze più che altro “retrò” panmediterranee,  con legami interni forse attinenti al Narghilè, e dunque alla cultura delle melasse che contengono il tabacco, anziché esserne infibrato e compattato come nei navali anche europei primitivi. Poi, se a Nord l’aromatizzazione era finalizzata agli ambienti chiusi (dato il clima), in Tunisia, patria di fumatori perenni anche casalinghi senza possibilità d’opposizione, si può immaginare una attinenza simile.

Post dai molti spunti questo di Baffo, certo da confrontarsi- integrarsi, come auspica Enrikhon, con chi sta lì. Magari, la visione uso “Montenegro alla Pescatora” dei siracusani folkapiscitori che danno il metro alla “competenza-infantilismo-effemminatezza” (inthopicamente parlando)a chi poco dista ma molto nel suo specifico sa, è forse da integrarsi con altre vedute anch’essa.  ;D


« Ultima modifica: 10 Febbraio 2020, 11:46:14 da Nic Salamandra »
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Offline Claudio Villa AldoBrandini CVAB

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Re:Yasmine
« Risposta #4 il: 10 Febbraio 2020, 12:29:11 »
Sarei curioso di provarlo, potrebbe non essere male questo "mediterranean soapy".
Io studio l'ignoranza, sondo la stupidaggine, anatomizzo la puerilita', faccio la vivisezione di cio' che e' grottesco e imbecille sull'esistenza del prossimo...documento adattissimo per arricchire il museo della cretineria (Petrolini)

Offline Nic Salamandra

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Re:Yasmine
« Risposta #5 il: 10 Febbraio 2020, 16:35:20 »
Cmq scommetto che non c è una versione non aromatizzata ...anche perché Gelsomino senza Gelsomino la vedo dura :D
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Offline Bartleby

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Re:Yasmine
« Risposta #6 il: 10 Febbraio 2020, 19:43:40 »
Guarda forse esiste una versione non aromatizzata perché quello della foto in effetti si chiama YASMINE EXTRA mentre esiste anche uno in busta rossa che si chiama solo YASMINE.
Linko il sito del produttore:
http://www.rnta-mtk.com.tn/en/nosproduit.php?rub=2&code=3

Comunque non si trovano facilmente.
Se mi capita di vederlo a Tunisi lo compro e vi faccio sapere.
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Offline caporaiss

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Re:Yasmine
« Risposta #7 il: 10 Febbraio 2020, 20:37:53 »
..... INSOMMA ROBACCIA ....
La picciriddata è ingenua, il colpo di porco è voluto.

Godere delle sconfitte altrui è come essere impotenti e masturbarsi mentre ti trombano la moglie (Gianni Agnelli)

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Offline Bartleby

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Re:Yasmine
« Risposta #8 il: 10 Febbraio 2020, 20:40:09 »
Presumibilmente  ;D
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Offline birdeye

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Re:Yasmine
« Risposta #9 il: 11 Febbraio 2020, 09:20:37 »
Da ragazzino ho avuto un flirt ad una festa scolastica con una mia compagna di classe di nome Yasmine; sapeva di gelsomino anche lei.

PS: Ramon, ma in Russia esiste qualche miscela nazionale, magari retaggio dell'epoca sovietica?
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Offline Nic Salamandra

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Re:Yasmine
« Risposta #10 il: 11 Febbraio 2020, 09:29:16 »
Guarda forse esiste una versione non aromatizzata perché quello della foto in effetti si chiama YASMINE EXTRA mentre esiste anche uno in busta rossa che si chiama solo YASMINE.
Linko il sito del produttore:
http://www.rnta-mtk.com.tn/en/nosproduit.php?rub=2&code=3

Comunque non si trovano facilmente.
Se mi capita di vederlo a Tunisi lo compro e vi faccio sapere.

mah guarda davvero quasi scherzavo… in effetti un titolo può certo alludere a un contenuto concreto, anche no, ed entrambe le cose. Il "rosso" in quell'ambito di tipologie significa "base unflavoured" in almeno due casi, proprio tra quelli citati: l'Amsterdamer e il Narval… anche se in quest'ultimo il Rosso è un virginia liscio non esente da un certo impatto olfattivo un pizzico "esagerato".

Sulla porcheria, puoesse… io, da modesto appassionato di filosofia e dunque del "de gustibus EST disputandum", tratto, sempre amatorialmente,  tra le mie privilegiate questa materia, in cui EST e NON EST sono aggrovigliati (nel senso che non si parla di arte ma nemmeno alta enologia, per indenderci) e comunque, quando una cosa funzionasse per qualcun altro, tra i mille impatti diversi che può avere lo stesso tabacco e le mille componenti non-tabagiche di una fumata, stento a capire chi può giudicare cosa, e talvolta anche perché… Gli elementi di fatto (ad esempio scaferlati e popolo di grandissimi fumatori) deporrebbero comunque verso la prudenza e l'attesa di cosa potrai dirci nei prossimi, a questo punto molto attesi, sviluppi... ;)
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Offline Bartleby

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Re:Yasmine
« Risposta #11 il: 11 Febbraio 2020, 10:11:24 »
Ma infatti credo possa anche piacere, al di là della qualità della materia prima. Appunto ho notizia di quei siculi che lo apprezzano, altrimenti non ne avrei parlato (e quando ho chiesto a uno di quelli: “ma in Italia che tabacco ti piace fumare?” mi è stato risposto l’Amphora Rosso, quindi più o meno ho chiaro il “genere” di riferimento.

Daniele in Russia no, dell’epoca sovietica “antica” no. Stalin stesso fumava sigarette “Herzegovina Floor” , con base tabacco di Giava, prodotte a Mosca, rotte nella pipa e non ci sono operazioni Amarcord in questo senso. Di quella più recente era tutto tabacco bulgaro poi sparito dal mercato con la fine dell’URSS.
Si trovano invece, quando le trovi, buste evocative di “cherkassky tabak” che è un prodotto oserei dire mitologico, dai molti nomi pseudocommerciali (come “Ozereg”) legato all’epoca degli Zar. Qui la storia:

https://dergipark.org.tr/en/download/article-file/491812

Direi che è questo, il “cherkassky”, l’unico tabacco veramente russo nel DNA. Quello che fumavano i contadini nella tradizione popolare e che veniva usato anche come moneta di scambio.
« Ultima modifica: 11 Febbraio 2020, 10:18:38 da Ramon »
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Offline birdeye

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Re:Yasmine
« Risposta #12 il: 11 Febbraio 2020, 10:28:15 »
Grazie Ramon, l'articolo sembra interessante. Capperi...tabacco bulgaro, quindi fumavano "balcanico"...  ;D

Nic, ma la filosofia - almeno quella degna di questo nome - non si occupa di "gusti", ma di pretese di verità. Non ha ancora calato le braghe dinnanzi al dilagante relativismo New-Age, anzi la "verità" sta riaquisendo terreno perduto in questi ultimi decenni.
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Offline Nic Salamandra

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Re:Yasmine
« Risposta #13 il: 11 Febbraio 2020, 11:05:39 »
Si d'accordo intendevo proprio questo… la discussione sul "gusto" fino appunto a definire una estetica, che è il contrario del relativismo, però sempre in dominio "critico" e non dogmatico. Questo è il bello…

Ben lungi da accettare relativismi in qualsiasi ambito che riguardi latamente il "gusto", come certo anche il nostro,  vi sono però delle collocazioni di campo diverse, in cui, a seconda, un certo relativismo può avere maggiore o minore giustificazione… e in queste collocazioni, sono diverse e molto quelle dell'enologia e gastronomia elettive, rispetto le nostre, pur tra molte affinità. Ecco, sforare amplificando la portata di queste affinità, a detrimento delle differenze (ad esempio, fumare tutto il giorno non è bere e mangiare tutto il giorno; o la meravigliosa miscela Bozzini nata per diluire in Balkan non è mettere il burro sul pesce; o "è buono ciò che piace" ha una liceità maggiore qui piuttosto che nella musica o anche solo il vino etc...), può condurre a una arroganza immotivata, oltretutto fondata su basi daltoniche…

a domani (sperèm) :)
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Offline birdeye

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Re:Yasmine
« Risposta #14 il: 11 Febbraio 2020, 12:42:19 »
Sulla questione della "liceità" ti rispondo con la parafrasi del celebre detto di Eraclito : "anche presso i tabacchi abitano gli dei."
Poi dai, non mi citare l'enologia, dove di fuffa, arroganza e fuffa arrogante ne circola a ettolitri.  ;D
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