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La Perfection del giorno dopo

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Bartleby:
A mio avviso, assieme al Grousemoor sulla sponda delle virginia mixtures, la Perfection è la miscela di Samuel Gawith che più soffre delle variazioni di intensità d’aromatizzazione (per come uscita di fabbrica) e di umidità (durante la fruizione), il che già basterebbe a consigliarla molto con le pinze.
Tuttavia la trovo - sempre insieme al Grousemoor - affascinante proprio per la sua discontinuità in fumata che un po’ costringe ed invita il pipatore a metterla alla prova in diverse radiche ed in diverse tipologie di fornello. Da questo punto di vista non smette di sorprendere e non è mai scontata, neppure dopo aver terminato un bulk da 250 grammi.
Ovviamente l’aroma vanigliato (da decisamente troppo intenso a molto sfuggevole a seconda del lotto di produzione) non deve dispiacere di default a chi se la fuma ma percepirlo in una virginia-orientali-latakia è comunque cosa meno scontata che fumarlo in una più classica burley-virginia oppure in una miscela omogeneizzata a base di soli cavendish.
Nonostante l’aromatizzazione la Perfection mi risulta infatti magra, non appiccicosa, di un buon corpo medio (riesce a saziarmi) e non teme i fornelli molto capienti e persino molto conici. Da questo punto di vista in fumata offre almeno tre chance per tre suggestioni diverse: o te la carichi in una pipetta piccola e ti fai i tuoi venticinque minuti di fumo da cosiddetto gentiluomo o ti prendi un bel pipone con fornello cilindrico ampio e te la gusti, da semi-fredda vista anche la pezzatura solitamente generosa, in crociera dal secondo terzo in poi percependo al meglio il procedere del trittico virginia-orientali-latakia di base. Infine, caricata alternativamente in un fornello conico anche spinto, l’ultimo terzo a mio avviso finisce con il farla assomigliare ad una mixture latakiosa full-aroma richiamando mentalmente la Commonwealth ma sempre con quella rotondità in più offerta dall’aromatizzazione che a quel punto rende il finale di pipata ottimamente più vellutato.
Insomma, pur rimanendo una miscela che mi piace riscoprire solo in autunno-inverno, io la trovo sempre intrigante e persino scolastica in pipa, se mi si passa il termine. Il tallone d’Achille rimane l’invasività dell’aromatizzazione che se è eccessiva va a coprire troppo soprattutto gli orientali che già di loro non sono molto pronunciati. Per ovviare a questo, personalmente, non la compro più in tin da 50 grammi ma preferisco il bulk da 250 gr. perché mi consente di assestarmi stagionalmente su un certo tipo di range-aromatico e per un periodo più lungo. In ultimo la questione umidità: ho intitolato il topic non a caso “la Perfection del giorno dopo” perché se fumata troppo umida (e, aggiungo: anche troppo polverizzata) si esalta l’aromatizzazione soltanto mentre se viene svasata la sera prima e lasciata respirare di notte, anche nella sua stessa tin od in altro contenitore non perfettamente sigillato, per essere fumata il giorno successivo invece si asciuga quel giusto che permette una fumata interessante. Personalmente, in questo caso: sempre meglio più secca che un pelo troppo umida. Non perde nulla, anzi, casomai ci guadagna in sottigliezza degli aromi.
Per tutto quanto sopra la Perfection non nasce affatto perfetta ma, se si accetta la sfida, stimola il fumatore già rodato alla ricerca della "fumata perfetta" misurandosi con essa.

enrikon:
Bella recensione.
Essendo anosmico dalla nascita non posso confermare né dissentire. Ricordo che quando lo provai mi era piaciuto abbastanza, come lo Skiff, ma la vaniglia - ovviamente - non mi pervenne.

Claudio Villa AldoBrandini CVAB:
Ottimo!
 :-*

I SG non sono tra i miei preferiti, anche se qualche flake alla bisogna lo fumo, grousemoor, skiff e perfection non mi entusiasmano. In generale sono buoni prodotti ma non fantastici.

caporaiss:
Non fumo latakiati da circa 2 lustri tranne piccole eccezioni (500 Peretti).

Bartleby:

--- Citazione da: CVAB - 30 Ottobre 2017, 14:56:29 ---I SG non sono tra i miei preferiti, anche se qualche flake alla bisogna lo fumo, grousemoor, skiff e perfection non mi entusiasmano. In generale sono buoni prodotti ma non fantastici.

--- Termina citazione ---

Massimo rispetto per i tuoi gusti, ci mancherebbe. Io nella ricerca di tabacchi sempre "più fantastici" negli anni mi sono riempito i cassetti di cose stravaganti che poi - mettiamola così - non mi sono piaciute altrettanto ed ho faticato a smaltire. Ed un po' mi sono scocciato.
Pur amando moltissimo anche altre realtà, ad esempio la Germain (compresi alcuni suoi Esoterica ed alcuni suoi Butera), o qualcosa di G.L.Pease, rimango persuaso che la "medietà" (appunto: non eccezionalità) dei SG sia un loro valore aggiunto per tabacchi grossomodo ricchi quel giusto, rotondi quel tanto, da farmeli apparire ideali come miscele da tutto giorno.
Già molti Gawith Hoggart a me son sempre sembrati più rustici e grezzi, talvolta scoordinati. Quindi (abitudine a parte, chiaro) deve essere proprio una questione di blending della casa che incontra particolarmente il mio gusto. Ma lungi da me idealizzarli o dire: questo è il meglio del meglio.

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