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Golf Armonia (MST)

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Nic Salamandra:
Non è meno aromatizzato (dell'Antecedente "Savinelli") notte cioccolatose e nutty “sbandano” le une sulle altre, molto “fondente” all’apertura, con noce sullo sfondo; esattamente il contrario una volta “stemperata” all’aria la miscela. La risultante credo derivi da 3 elementi: lieve cura termo alimentare della base chiara; punteggiatura nera (flavoured toasted Burley?); top flavouring.

E qui veniamo a un "ma": una certa ruvidezza e “toscanizzazione” del prodotto si avverte, al punto di farlo sembrare simile più a un self made su base forte-comune-moderno nordico, che a un prodotto del tutto quasi “internazionalizzato” e mite come poteva essere la miscela di prima.

Quella che manca, è la citazione americana (ricordiamo che il Golf era un traditionals american dei poveri), il che vuol dire Burley: non so se la sua nominazione sia esclusivamente riferita al “truccato nero” che impepa mica poi tanto la miscela, o se “natural Burley” sia anche tra i filamenti della base chiara. Manca comunque la sua personalità e consistenza, col tradimento dello schema: Italia (Virginian), forte-comune (kenthukycal) neo-golf (Burleyal). Insomma, un granulato o simil cube cut con Burley protagonista avrebbe fondato l’uso italiano di questa stessa tipicità, e citata degnamente la Tradizione madre oltre oceanica…. E conferita anche forse una consistenza merceologica migliore, anche se questa non è male… attenzione però a certe dis-livellature e accelerazioni combustive che si potrebbero verificare se fumato come un “nordico”… meglio approcciarlo cpme appunto avendo per le mani trinciato forte o comune.

Fronte del faidate: dato quanto sopra, è forse meglio “stemperare” che caricare le dosi nicotiniche, visto che comunque il “gusto” richiama abitudini di somministrazione più mite: ad esempio, integrazioni con Park Lane e-o Skandinavik regular e-o aromatic, mettendo magari poi nel grande quantitativo toscano magari al fondente o caffè (o anche un sigaro uso Java Sumatra)… ma non mi avventuro oltre…
++++++++++++++++++++++++++
ciò estraggo da mio precedente intervento, per'intanto ::)


StefanoG:
Borpega, come al solito gran bel pezzo, complimenti.
Una domanda che, probabilmente poco c'entra con quanto sopra, ovvero il nostro tabacco Italia , è composto da Virginia-orientali-kentucky italico ? c'è anche del burley ? è tutto tabacco tutto italiano o, cosa ? e...come si dovrebbe classificare la miscela ?

Nic Salamandra:
"Italia" è semplicemente il nome di un Virginia Bright, ibridato qui da noi con un orientale (se ricordo bene)... Poi è diventato un' altra cosa, ma non è consuetudine del tutto sbagliata attribuire il nome a una caratura "nazionale" in sè, visto che le ragioni del nome primevo sono oggi del tutto inconsapevoli.

Solo l'Italia è paragonabile alla East Coast degli USA... con in più (noi) gli orientali... abbiamo tutte le classi di tabacco, forché forse i tropicali chiari... è un discorso lungo. Tornando all'Italia il Burley non ci dovrebbe essere, ci sarebbero quei tre, ma col tempo non è cambiato (non si è arricchito) solo di componenti... si è anche "appoggiato" a una sorta di regolar modern taste, che lo ha un po' ammollato e devitalizzato. Il Golf di ora è strano, il Burley di condimento dovrebbe essere internazionale (non ne dovremmo fare, in quel modo), ma la base è un misto più vicino al Forte e al Comune che all'Italia.... Insomma, speriamo che alcune minori scontatezze, preludano a sorprese positive ::)

StefanoG:
Ok si, ci siamo. Anche io sapevo quanto da te citato in riguardo al Italia, nostrano.
Virginia ibridato orientali ecc,...
Kentucky italico.
Orientali non italiani, credo balcanici ma...forse macedoni ma anche no...non so.
Anche secondo me, l'attuale Italia nostrano, si è un po appoattito su un gusto regulat taste, non so se sia un male, oppure un bene,
ma mi pare abbiano tentato di conferire alla miscela questo regular-taste che da un lato lo conduce ad essere una miscela regular per cui,
adatta ad un più ampio pubblico di fumatori, dall'altro gli toglie un marcato gusto un po più sbilanciato e deciso, preciso. In somma prima,
a me sembrava schiacciare l'occhiolino al mondo mediterranei ora, a quello dei modern regualr taste. Se pure, da sempre io l'abbia trovato
decisamente vicino alla tipologia e, al gusto regular, anche quando era ancor e più sbilanciato, tanto è che, all' Amphora regular  original blend io
un giorno decisi di prendere al suo posto l' Italia perchè,  pareva a questo punto già un regulat taste.

Un ultima domanda che, non c'entra nulla con tutto ciò.
A tuo avviso com'è il Black & Burbon della H.D. ? ....cosa puoi dirmi a riguardo ?

Nic Salamandra:
Mha, si possono fare tanti appunti su come usano-hanno usato il Patrimonio Nazionale Naturale la MST (ora) e il Monopolio e poi BAT (prima).... non credo se ne possano fare sulla questione di usare prodotto nostrano, sarebbe folle l'ipotesi contraria (gli orientali sono da considerarsi praticamente autoctoni, tenuto conto che il Vicino Oriente e la ns. Puglia fanno parte della stessa area climatica e botanica...).

Il problema del Black & Buorbon invece ci azzecca parecchio... Miscela di categoria ultramoderna (Cavendish moderno, Burley tostato), è la sola all'altezza vaga di quanto di buono si possa fare in questa fattispecie, poco reperibile nelle sue forme estreme (checché), che paradossalmente sono le migliori (freschezza, sazievolezza, lentezza, mitezza, tenuta in fumata). E ci azzecca proprio perché il suo essere "oro nero pervertito" può consentirne usi anche conditorj e parcellizzati, ad esempio proprio nel Trinciato Italia, con risultati facilmente superiori alla "novità" in oggetto.

Ecco, se il Golf è una interessante via mediana tra un "filiera continentale  breve" aromatizzato tra spirito francese e  moderno (non è la via che avrei battuto, ma non è priva di qualche significato), la sua probabile scarsa utilità si dovrebbe a risultati analoghi-e migliori- ottenibili altrimenti, con quanto di non troppo OT alluso nel 3d :o ;)

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