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Ubriachi e ... citazioni

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maubise:
tra...una citazione e l'altra........muovete il mouse e vedete quanti metri fate
http://www.flashgames.it/ubriaco.html

Di vino purtroppo non me ne intendo, ma essendo spudoratamente un vigliacco...dico che mi piace il Chianti! :roll:

coureur-des-bois:
E ora un po' di farsa rossiniana:
L'occasione fa il ladro (1812)
Il conte Alberto e don Parmenione, sono bloccati in una locanda da un temporale -
Viva Bacco il dio del vino! Viva il sesso femminino!
Che al piacer ogn'alma desta, che fa i cori giubilar!
Anche in mezzo alla tempesta fa i perigli disprezzar!

E ancora " La gazza ladra " (1817)
Il coro:
Viva Bacco e la cantina, medicina d'ogni età!

Il brindisi comico del servo Pippo:
Il nappo è di Pippo,
la pipa e la poppa:
il pacchero accoppa
le pene del cor.

Bernardo

Aqualong:
Propongo un assaggio di un trittico tutto italico. :D  

ER VINO DE PADRON MARCELLO

 Bono! sangue de bbio! bbravo Marcello,

Che oggi nun me dài sugo d'agresta!

Cqua, cqua, 'n'antra fujjetta ugual' a cquesta,

E abbada a nun sbajjatte er caratello.

 Oh cquésto se pò ddí vvino de festa!

Gajjarduccio, abboccato, tonnarello ..

Ah! tt'arimette er core in ner cervello,

E tt'arillegra senza datte in testa.

Com' è lliggero poi! com' incanala!

Questo arifiata un morto in zepportura,

E tte je fa arimove er cressceccala!

 Propio è una manna, è un ettore addrittura!

E ssimmai pe ddisgrazzia uno s'ammala

Co sto vino che cqui ggnente paura.

GIUSEPPE GIOACHINO BELLI

 

CON IL FIORE DE LA BOCCA UMIDA A BERE

Con il fior de la bocca umida a bere
ella attinge il cristallo. Io lentamente
le verso a stille il vin dolce ed ardente
entro quel rosso fiore de 'l piacere;
e chinato su lei, muto coppiere,
guardo le forme dilettosamente:
la sua testa d'Ermète adolescente
e la sagliente spira de 'l bicchiere.
Or, poi che le pupille a l'amorosa
concordia de le due forme stupende
io solo, io solo, io solo ho dilettate,
godo infranger la coppa preziosa;
e improvviso un desìo vano mi prende
d'infranger le membra bene amate.

GABRIELE D'ANNUNZIO



BRINDISI

Evoe, Lieo: tu gli animi
Apri, e la speme accendi.
Evoe, Lieo: ne’ calici
Fuma, gorgoglia e splendi.

Tenti le noie assidue
Co’ vin d’ogni terreno
E l’irrompente nausea
Freni con l’acre Reno.

Chi ne le cene pallide
Cambia le genti e merca
E da i traditi popoli
Oro ed infamia cerca:

A noi conforti l’anime
Pur contro a’ fati pronte
Il vin dè colli italici
Ove regnò Tarconte...

GIOSUÈ CARDUCCI

D'Annunzio è sempre D'Annunzio  8)

coureur-des-bois:
E ora un salto oltre oceano, anche se l'ambientazione potrebbe essere francese. I vini sono francesi e spagnoli.
Edgar Allan Poe: "Il barile di Amontillado"

La miriade di offese di Fortunato le avevo sopportate come meglio avevo potuto, ma quando arrivò all'oltraggio giurai di vendicarmi.
Voi, che ben conoscete la natura della mia anima, non supporrete che io mi sfogassi in minacce. Finalmente volevo vendicarmi; questo era un punto fermo, ma il modo con cui avrei attuato questo proposito escludeva ogni idea di rischio. Volevo, non soltanto, punire, ma punire rimanendo impunito. Un torto non può essere risarcito, se il prezzo pagato ricade su chi si vendica. Del pari non è riparato quando il vendicatore non manca di manifestarsi come tale a colui che ha fatto il torto.
.......
L'andatura del mio amico era traballante e i campanellini del suo cappello tintinnavano mentre avanzava a grandi passi.
"Il barile?", chiese.
"E' più in là" dissi," ma guardi le bianche ragnatele come brillano sulle pareti di questa grotta!"
Si volse verso di me e mi guardò con lo sguardo acquoso dell'ubriaco.
......
"Basta!", disse," la tosse non è niente, non mi ucciderà. Non morirò certo di tosse."
"Vero, vero", risposi " ed io non voglio certo allarmarla senza ragione, ma devo essere cauto. Un sorso di questo Medoc ci difenderà dall'umidità."
A questo punto feci saltare il collo di una bottiglia che avevo preso da una lunga fila di sorelle che giacevano nella muffa.
.......
Spezzai il collo a una bottiglia di De Grave e gliela allungai. La vuotò tutta d'un fiato. I suoi occhi brillavano di una luce feroce. Rise e lanciò la bottiglia verso l'alto con gesti che io non capivo.
......................


Bernardo

Aqualong:
Ti seguo nel percorso oltre oceano,che sia rigorosamente zigzagante ,dato il tema da svolgere. :D



 CANZONE AL VINO

 
Il vino raggiunge la bocca

E l'amore raggiunge gli occhi,

Questa è la sola verità che ci è dato conoscere

Prima di invecchiare e morire.

Sollevo il bicchiere alle labbra,

Ti guardo e sospiro.

 WILLIAM BUTLER YEATS


 

 QUARTINE

Vieni, o coppiere, e porta, pel nostro cuore
porta un'anfora di vino, che ne brindiamo insieme
prima ch'anfore facciano della nostra argilla nera.

Poiché nessuno risponde, ahimè, del domani
allieta dunque, oggi, questo triste cuore.
Vino bevi al chiaro di luna, o Luna, ché la luna
molto ancor brillerà, e noi non troverà sulla Terra.

Come il tulipano d'Aprile prendi in mano la coppa rotonda
se hai la fortuna di startene con una guancia di rosa.
Bevi vino in letizia, ché questo antico cielo crudele
d'un tratto dell'alto tuo cuore farà bassa polvere e terra.

Io nulla so, non so se Chi m'ha creato
m'ha fatto per Cielo o m'ha destinato all'Inferno.
Ma una coppa e una bella fanciulla e un liuto sul lembo del prato
per me son monete sonanti: a te la cambiale del Cielo!

Da quando la Luna e i Pianeti comparvero in cielo
nessuno vide mai cosa più dolce di purissimo Vino.
Pien di stupore son io pei venditori di vino, ché quelli
che cosa mai posson comprare migliore di quel ch'han venduto?

Dicono: ci saranno, dopo, il Paradiso e le fanciulle.
Dicono: ci saranno, laggiù, e vino e latte e miele.
Che male v'è allora se, qui, ci scegliamo vino e amanti
quando, alla fine di tutto, così sarà ancora?

Con bella fanciulla in riva al ruscello, e vino, e rose,
finché m'è concesso, godrò in pura letizia.
Finché fui, sono, e sarò in questo mondo
ho bevuto, bevo e berrò sempre del vino!

Vieni, accarezza le chiome di gentile fanciulla
Prima che il fato ti infranga le membra.
Godi una coppa di vino finché il tuo nome è sul Libro di Vita.
Il cuore domato dal vino non è preda di affanni.

Allorché recideranno il virgulto della mia vita,
Le mie parti saranno sparse lontane una dall'altra,
Se dal fango mio allora modelleranno una brocca
Fatela colma di vino e io tornerò alla vita.

Se sono sobrio la gioia mi è nascosta da un velo
Ma la mia Mente perde coscienza se bevo
C'è un attimo solo fra sobrietà e ubriachezza
Per cui tutto darei. E' quello la Vita!

Mi dice la gente: "Gli ubriachi andranno all'inferno!"
Ma son parole queste prive di senso pel cuore:
Se dunque andranno all'Inferno i bevitori e gli amanti,
Vedrai il Paradiso domani nudo come palmo di mano!

OMAR KHAYYAM

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